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Le risposte sono fornite con la collaborazione
dello
Studio
Legale Avv. Luca Bridi
Patrocinante in Cassazione - Presidente
del Foro Immobiliare sez. Milano
mail:
lucabri9@tiscali.it -
lucabridi9@gmail.com - tel. 02 86461163 |
Per segnalare i disagi
da rumore alle Autorità è possibile usufruire dei fac-simile proposti da
Moduli.it nell'articolo
Come proteggersi dall'inquinamento acustico: limiti, deroghe ed esposti.
Avvertenza: Le risposte
presentate
offrono solamente
un'informazione di base per supportare quanti sono disturbati
dall'inquinamento fonico.
Dei fatti riportati dai Lettori non può essere
garantita la veridicità
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400.
Rilascio deroghe limiti acustici senza capacità di verifica
14.10.2024
Spett.le
Redazione,
Viviamo in una
zona della città dove i bar chiedono regolarmente al Comune permessi per
organizzare eventi come karaoke, DJ-set o musica dal vivo. In questi casi,
il Comune rilascia un’autorizzazione "standard" in deroga ai limiti previsti
dalla legge sull’inquinamento acustico che specifica il limite di rumore e
gli orari di svolgimento. Tuttavia, il limite di rumore indicato
nell’autorizzazione, pari a 70 dB(A), non viene quasi mai rispettato dai bar
e spesso i livelli sono molto più alti, raggiungendo le nostre finestre con
valori superiori ai 70 dB(A). Abbiamo verificato questi dati con diversi
fonometri.
Il nostro Comune
è l’unico ente autorizzato a verificare le emissioni acustiche in città,
poiché esistono accordi con enti provinciali e nazionali che non permettono
ad altri soggetti di effettuare misurazioni. Quando chiediamo di intervenire
perché il rumore degli eventi è eccessivo e disturbante, ci viene risposto
che né la polizia né il comune dispongono di un tecnico acustico
certificato, né assunto né reperibile, e per questo motivo non possono
effettuare verifiche in tempo reale. In pratica, attualmente, i termini
acustici previsti per le autorizzazioni comunali non vengono rispettati e
non possono essere verificati.
Alla luce di
questa situazione, vorremmo sapere se, dal punto di vista
dell’amministrazione pubblica, questo possa configurarsi come una forma di
negligenza da parte del Comune, visto che rilascia autorizzazioni in deroga
e sulla base di un proprio specifico regolamento, senza prima essersi posto
in grado di verificare il rispetto delle condizioni e comunque senza
richiedere nessuna valutazione previsionale. Vi saremmo grati se poteste
aiutarci a capire in merito al fatto che il nostro Comune rilasci
autorizzazioni in deroga con limiti che nei fatti possono essere disattesi
senza che la cosa possa trovare tutela nell’Ente preposto.
Grazie.
n.d.
»
la risposta
dell'Avvocato |
399.
Urla bambino
23.09.2024
Spett.le
Redazione,
Vi scrivo perché
da qualche mese subisco il disturbo da parte dei vicini. Premetto che io
soffro di ansia depressiva grave (certificata) con invalidità dell'INPS 80%
sono in cura da neurologo e psichiatra e assumo psicofarmaci. Detto questo,
da mesi c'è un bambino credo abbia 3 anni che urla di continuo, si sentono
anche giù ai garage, lui abita al 3 piano. Ho scritto amministratore ma
nulla. Pensi che io ho registrato, attraverso la parete della mia
abitazione, ho registrato con finestra aperta che da sulla strada (io ero
all'interno) si sentono le urla del bambino che sovrastano altri rumori. Io
non do la colpa al bambino, anche perché ho fatto ascoltare al mio
psichiatra e anche lui ha detto che il bambino ha una situazione di disagio.
In quell'appartamento non si capisce chi ci vive, ci sono sempre persone
diverse. Comunque io sono arrivata ad andar via e stare a casa o di mia
figlia o mio compagno, Vi sembra giusto che io debba cambiare casa? Comunque
ho pensato di andare dai carabinieri a denunciare e citare per danni, è
giusto come soluzione? Grazie.
n.d.
»
la risposta
dell'Avvocato |
398.
Rumori molesti impianto sonoro stadio comunale
08.09.2024
Spett.le
Redazione,
Vi scrivo per
capire come comportarmi con un problema che io e il mio vicinato abbiamo con
lo stadio comunale del nostro paese. Il problema riguarda due trombe che
hanno installato su due piloni dell'impianto di illuminazione ad un altezza
di circa 7 metri e puntano verso le abitazioni e il paese stesso. Per
qualsiasi partita, che sia quella dei bambini di 6 anni o quella di terza
categoria, un'ora/ora e mezza prima mettono musica ad altissimo volume tanto
da rendere impossibile anche il parlare all'interno dell'abitazione. Le
trombe teoricamente, essendo direzionali, dovrebbero essere puntate verso il
campo di gioco, invece puntano in orizzontale proprio verso le abitazioni.
Ho provato a
chiedere aiuto ai vigili urbani e al sindaco più volte, ma non ho mai
ricevuto il minimo supporto. Essendo l'impianto di proprietà del comune,
concesso in affitto alla società sportiva, speravo potessero intervenire. Ho
fatto esposto (tramite pec) anche all'ARPAT, hanno risposto che questi
devono essere fatti dal Comune. La risposta è stata inviata anche al'ufficio
dei vigili urbani. Ho scritto anche all'ufficio ambiente senza aver ricevuto
nessuna risposta. Ho provato a parlare con la società sportiva chiedendo che
il volume venisse abbassato, ma è come parlare al vento. La musica viene
messa a qualsiasi ora del giorno e anche della notte. Per fare un piccolo
esempio, dato c'era un torneo dei bambini il giorno dell'Epifania, alle
08:15 di mattina hanno acceso la musica in barba alla buona educazione e al
buon senso. Misurando con un fonometro (non del cellulare) ho potuto
constatare che con le finestre aperte superiamo i 70 dB(A).
Volevo sapere se
per posizionare delle fonti sonore all'interno degli impianti sportivi ci
vogliono dei permessi e se esiste una normativa che ne determina il
posizionamento in altezza e direzione. Possono accendere la musica e mettere
pubblicità ad alto volume a qualsiasi orario impedendo anche di poter
riposare nelle ore pomeridiane? A quali normative o leggi potrei aggrapparmi
per smuovere il comune ad intervenire? E' più di due anni che sopportiamo
questa situazione e invece che migliorare... peggiora.
Vi ringrazio.
Nicolò
»
la risposta
dell'Avvocato |
397.
Deroghe per concerti
01.09.2024
Spett.le
Redazione,
abito in zona
San Siro a Milano dove ogni estate vengono organizzati decine di concerti
con il livello dei deciBel derogato dal Comune di Milano ad un massimo di 80 dB(A), quando nelle zone residenziali il limite è di 45 dB(A). Molti altri
Comuni italiani pongono questo limite a 70 dB(A), ma noto che c'è una certa
discrezionalità.
Mi chiedevo
innanzitutto se esista un limite massimo di decibel in deroga. Il Comune può
decidere in autonomia un livello massimo? Inoltre, questo livello massimo a
cosa si riferisce? Alla sorgente sonora o a una distanza standard alla quale
deve essere effettuata la misurazione?
Infine, è legale
andare in deroga per 35 concerti in 50 giorni nella stessa zona, anche se in
location diverse?
Cordiali saluti.
Claudio
»
la risposta
dell'Avvocato |
396.
Attività rumorosa in centro abitato
18.08.2024
Spett.le
Redazione,
adiacente alla
mia abitazione c è un'attività artigianale, si occupano della lavorazione di
alluminio, ferro e producono generalmente infissi. Lavorano indistintamente
nei giorni festivi e feriali. Carico e scarico abitualmente in divieto di
sosta o davanti alla mia abitazione. I rumori e le esalazioni sgradevoli
provenienti dall' officina stessa (lavorano sempre con la porta aperta) sono
intollerabili.
Ora non sto ad
elencare tutte le problematiche relative a tale attività, mi soffermo sul
chiedere come sia possibile che nel 2024 in centro abitato sia concessa
un'attività simile? Dal punto di vista legale quali passi mi consigliereste?
Mi sono rivolto
più volte con degli esposti alla polizia urbana, al comune ma si limitano:
ad invitarmi di rivolgermi all'ARPAS che offre dei servizi di rilevamenti
esclusivamente a pagamento che sinora, non avendo delle garanzie, non mi
posso permettere. Ho provato inizialmente a domandare gentilmente ai diretti
interessati di insonorizzare il locale (prima era il loro garage) ma dopo 9
anni ho ricevuto solamente promesse mai mantenute divenute col tempo insulti
e dispetti.
La situazione è
molto tesa e negli ultimi mesi li ho querelati per minacce di vario genere,
poiché da una parte la mia soglia della pazienza e sopportazione è esaurita
e dall' altra con prepotenza e minacce continuano a fregarsene dei problemi
che stanno recando alla mia famiglia, avvalendosi con molta arroganza e
prepotenza di avere le concessioni. Concessioni che ho richiesto tramite la
richiesta agli atti, essendo un diritto del cittadino, alla quale si sono
opposti senza precisarmi alcuna motivazione.
L'estate scorsa,
spinto dall'esasperazione ho speso 3.000 Euro per insonorizzare la cucina,
la stanza più esposta, la situazione è leggermente migliorata ma quando
accendono e utilizzano determinati macchinari è impossibile vivere
serenamente come si dovrebbe a mio avviso nella propria abitazione.
Grazie
anticipatamente, ogni consiglio sarebbe prezioso.
n.d.
»
la risposta
dell'Avvocato |
395.
Schiamazzi e rumori vari dai vicini della villa accanto
18.05.2024
Spett.le
Redazione,
Vi scrivo per
avere aiuto nell’affrontare un problema di vicinato, che si protrae da anni
ma ultimamente è diventato ancora più pesante. Abito in una villa singola,
che sui lati est e ovest dista solo tre metri dal confine, poiché è stata
costruita quando i regolamenti edilizi consentivano tali distanze. I vicini
dell’abitazione più prossima alla mia si possono solo definire maleducati, e
la maleducazione si trasmette negli anni dai nonni ai nipoti.
Dal loro arrivo
circa 35 anni fa - allora era una famiglia con tre figli adolescenti, ora un
nucleo formato da madre e primogenito, ormai cinquantenne, sposato e con
figlio -, abbiamo dovuto sopportare rumori di tutti i tipi poiché hanno
sempre trovato comodo svolgere tutte le loro attività sul lato del giardino
prossimo alla nostra abitazione: giochi di squadra su pista da pallacanestro
e campo da calcio, suono della batteria, cuccia dei cani, cene con
schiamazzi, sempre senza limitazioni di durata e senza alcun riguardo per
gli orari serali/notturni.
Ecco le risposte
alle lamentele, mie e di mia madre, da parte dei vari componenti della
famiglia: “Siamo usciti in villa per fare i nostri comodi”. “A
casa mia faccio i miei comodi, se no è come stare in condominio”, oppure
“Lei non deve permettersi di dirmi cosa posso fare a casa mia, tutti i
miei amici fanno così”, “Non posso spostarmi dall’altra parte perché
anche lì è abitato e mi si ripropone il problema”. Quando una notte,
svegliata dalle pallonate, ho fatto presente l’orario inopportuno e ho
chiesto (senza alterarmi) di smettere perché volevo dormire, mi è stato
risposto: “oh, a quest’ora…”.
Come avrete
capito il dialogo non è utile. I miei tentativi hanno il risultato di
indispettirli: reagiscono, loro e i loro invitati, con atteggiamenti di
presa in giro nei miei confronti, e aumentano il rumore per sottolineare il
loro diritto di fare ciò che vogliono. La loro volontà è legge.
Di recente hanno
costruito un nuovo gazebo ancora più vicino al mio confine e alla mia camera
da letto, con la pretesa di trasferirvi il proprio salotto di casa: quindi
organizzano cene con stereo a tutto volume in giardino e soprattutto
dopocena che si protraggono ben oltre le 23. Il figlio, ora ventenne,
rientra magari alle 22:30 con amici: iniziano a gridare o tirare pallonate,
perfino suonare trombe da stadio, anche fino alle 2 del mattino (questo, per
fortuna, solo in casi sporadici ma purtroppo del tutto imprevedibili).
Quando loro sono
fuori non è possibile stare in giardino, né svolgere normali attività in
casa, perché anche con le finestre chiuse i rumori si sentono. In estate, la
sera vorrei lasciare le finestre spalancate per rinfrescare gli ambienti
dopo il caldo, ma è come averli dentro la stanza. Dormire, anche con i
tappi, è naturalmente impossibile finché non smettono. Dopo tanti anni di
sopportazione, ore su ore di sonno perse, non mi sento più in grado di
reggere lo stress protratto e mi accorgo che il logorio continuo ha effetti
anche sulla mia salute, provocando tachicardia, insonnia e un’ansia costante
che mi impedisce di rilassarmi.
Chiamare la
polizia non è un’opzione sicuramente vincente: l’ho fatto solo una volta, ma
quando è arrivata i rumori erano cessati; inoltre i vicini si accorgono se
arriva gente da me e possono smorzare il volume. Non vorrei mai procedere
per vie legali, ma credo di aver bisogno dell’aiuto di un avvocato, che
magari potrebbe indicarmi una modalità legale per infastidire a mia volta i
vicini e indurli a bivaccare lontano dal mio confine: ad es. installare un
impianto di audio-video sorveglianza, con registrazione, e informarli della
sua presenza.
Per cortesia,
potreste suggerirmi come trovare una lista di avvocati, attivi a Varese ed
esperti nel settore dell’inquinamento acustico? Consultando l’Albo degli
Avvocati o contattando il Tribunale non sono riuscita a ottenere questa
informazione. Avete anche altri suggerimenti per affrontare il problema?
Ringrazio
sentitamente per l’attenzione alla mia lunga lettera.
Mariella
»
la risposta
dell'Avvocato |
394.
Palestra h24, Musica h24
29.04.2024
Spett.le
Redazione,
io e le mia
famiglia abitiamo nella attuale casa dall'anno 2014. Tutto bene, fino
all'anno scorso, anno in cui nel capannone commerciale confinante per un
lato alla mia abitazione, è stata aperta una palestra h24/24.
Ora,
ultimamente, questa deve essere andata a pieno regime e ha iniziato ad
emettere musica ad alto volume sopratutto nelle ore notturne. Ogni sera, 7
Giorni su 7, alle 23 si inizia a sentire un piacevole e inebriante
sottofondo di "bum-bum-bum", musica evidentemente vigorosa per tenere
carichi i frequentatori.
Ora io capisco
la necessità che tutti abbiamo di lavorare, ma in questo caso, siamo
veramente oltre il buon senso, ho 3 figli minorenni e io e mia moglie
lavoriamo passare tutta la notte con il sottofondo di "bum-bum-bum"
ci sembra francamente una violenza fisica e psicologica. Io che sono
particolarmente sensibile ai rumori intermittenti, praticamente non dormo
più e passo le notti con il nervoso, una delle mie figlie piccole pur
riuscendo ad addormentarsi ha ricominciato a digrignare i denti la notte.
Diverse volte
sono andato davanti alla palestra per misurare con un fonometro (capisco la
scarsa validità, ma era per farmi un idea) e ad un metro di distanza dalla
porta (chiusa) misuravo 55-62 dB. Siamo in una zona residenziale dove si c'è
un po di passaggio di traffico, ma nulla di trascendentale.
Preso dalla
disperazione, qualche settimana fa ho chiamato le forze dell'ordine, ma
questi hanno constatato che non c'era alcun responsabile all'interno della
struttura per chiedere di abbassare e sono andati via. Sono andato a
segnalare la cosa direttamente dentro all'attività ma con scarsi risultati.
Quello che
vorrei capire se è possibile che un attività commerciale di questo tipo
possa essere autorizzata ad emettere durante le ore del riposo notturno
tutti i giorni questo tipo di baccano? E' possibile che un esercizio che
emette questo tipo di rumore possa essere lasciato senza alcun presidio
libero di inquinare acusticamente senza alcuna possibilità di intervento? Il
fatto che siano coinvolti dei minorenni, come e quanto incide nell'economia
di tutta la situazione? Cosa posso fare per far valere le mie ragioni?
Perché se chiamo i vigili urbani o chi per loro ci vuole poco ad abbassare
in tempo di controlli. Inoltre, per mia esperienza, l'intervento delle
Autorità, può ritorcersi contro al "querelante" fino a che questi per
qualche colpo di fortuna non riesce a dimostrare il dolo.
Grazie.
Alberto
»
la risposta
dell'Avvocato |
393.
Rumore schiamazzi in piazza
19.02.2024
Spett.le
Redazione,
desidererei
porre il mio caso a voi ed al vostro avvocato. Quest'estate hanno realizzato
una piazza di fronte casa mia ed è finita la nostra serenità. Dal pomeriggio
alla notte fonda è impossibile aprire le finestre costringendoci a dormire
con il condizionatore acceso fino al mattino. Questo d'estate. In inverno, i
fine settimana sono un inferno: schiamazzi fino alle due di notte, rombi di
motori, urla, musica.
Abbiamo più
volte chiamato i carabinieri, che un paio di volte li hanno sgridati e basta
(con risate e prese in giro appena se ne sono andati);abbiamo scritto un
esposto al sindaco, ma niente, nessuno si è mosso.
Un avvocato mi
ha detto che non c'è niente da fare se non provare a far pietà al sindaco
perché ci congeda un qualche dissuasore, che il diritto di chi è in piazza è
uguale al nostro di riposare! Io mi sto ammalando, però. Il sabato sera ho
degli attacchi di panico, tachicardia, glicemia aumentata nonostante io
faccia sport, gravi disturbi del sonno, frustrazione e cali di memoria.
Abbiamo pensato
di insonorizzare casa, allora, ma gli ingegneri contattati ci dicono che
sono illusioni, che non si ci mettono. Siamo disperati. Noi di diritti non
ne abbiamo? Devo scappare da casa mia, fatta con tanto sacrificio? Chiedo il
Vostro aiuto.
Angela
»
la risposta
dell'Avvocato |
392.
Inquinamento acustico da parte di un avvisatore acustico di passaggio rampa
garage
25.09.2023
Spett.le
Redazione,
scrivo per avere
un parere rispetto al rumore prodotto dal garage adiacente ad un cortile
prospiciente il condominio dove abito che mi sta creando dei seri problemi
di tranquillità.
Il garage,
aperto a clientela, ha un avvisatore di passaggio che è collegato ad un
sistema di rilevazione fotoelettrica. Ogni volta che la cellula del circuito
viene oscurata dal passaggio di un autoveicolo o di una persona, suona.
Vanno segnalate più cose:
1. Il suono
persiste fintanto che la cellula fotoelettrica rimane oscurata. Dunque se un
veicolo è lungo, lento o addirittura arresta la sua discesa in
corrispondenza del visore della cellula il suono persiste indisturbato;
2. Il suono è un
avvisatore di emergenza, pertanto con un suono con tonalità disturbante,
anche a bassa intensità di volume. Allo stesso modo di come un buzzer di una
sveglietta, ha una tonalità che disturba proprio perché deve raggiungere
l’obiettivo si svegliare e rendersi fastidioso, questo emettitore si suono
ha un tono gracchiante e allarmante;
3. Proprio
perché l’allarme è legato all’ingresso di un autoveicolo o al passaggio di
una persona, il suono è imprevedibile e per questo imprevedibile e
impattante a livello sensoriale e, a lungo andare anche sul livello emotivo
e di ansia;
4. La frequenza
giornaliera del suono è molto alta e corrisponde all’ingresso e all’uscita
degli autoveicoli e dei proprietari degli autoveicoli. Parliamo di un garage
che avrà un centinaio di auto al suo interno. Inoltre, mattina e sera sono
momenti in cui si concentrano i passaggi con una frequenza davvero
insostenibile e udibili dal mio appartamento. Ma ovviamente anche la notte
con il risultato di disturbare il sonno, la tranquillità ed il riposo;
5. L’allarme è
continuativamente attivo, notte e giorno, nei giorni feriali e festivi, 24h
e 365 giorni/anno, a parte qualche ora nella settimana quando il garage è
chiuso;
6.
Probabilmente, il cortile e la posizione di alcune abitazioni aumenta
l’effetto sia per l’azione di amplificazione acustica e di direzione
dell’onda sonora.
Il responsabile
del garage dice che ha disposto l’avvisatore all’interno, lo ha fatto
regolare con l’intensità minima e ha fatto sottoporre l’impianto ad un test
di un tecnico che ha rilevato l’intensità a livelli inferiori a quelli
consentiti dalla legge. Ma il problema, come facevo rilevare non è
l’intensità, o solo l’intensità, ma la frequenza, la tonalità, la lunghezza
del suono, l’imprevedibilità, etc..
Vi chiedo se,
cortesemente, possiate rispondermi a questo paio di quesiti: L’uso di un
tale avvisatore acustico è lecito? Un garage ha obbligo di sicurezza di
usare un avvisatore di passaggio, e di questo tipo acustico che si diffonde
nell’aria circostante? Oppure potrebbe utilizzare un avvisatore, che, ad
esempio, tramite un circuito wireless è trasmesso ad un apparecchio
personale del guardiano, o da un avvisatore luminoso? O da altro sistema che
non abbia effetti di inquinamento acustico?
Grazie molte.
Massimo
»
la risposta
dell'Avvocato |
391.
Rumori molesti provenienti da parco giochi
05.09.2023
Spett.le
Redazione,
Vi scrivo per un
consiglio. Quest’anno il Comune ha aperto un campo di basket davanti al mio
condominio. All’inizio una associazione aveva preso il compito di aprire
tale campo la mattina alle 08:00 e di chiuderlo la sera alle 20:00, ma - per
problemi col Comune - hanno deciso di riconsegnare le chiavi al Municipio a
maggio. Da allora è impossibile riposare, ci sono ragazzi che giocano - e
urlano - dalla mattina alle 8 alla sera tardi. Spesso anche alle 3 di notte
pensano sia logico giocare. Ovviamente il caldo costringe a tenere le
finestre aperte, per cui siamo bombardati dal rumore dei palloni - già se ci
sono 4 ragazzi sul campo ognuno gioca col suo… - tutto il giorno.
Cosa si può
fare? Già se il Comune iniziasse a richiudere la sera il parco sarebbe un
passo avanti, mettere delle piante alte risolverebbe?
Grazie e saluti.
Simone
»
la risposta
dell'Avvocato |
390.
Rumori molesti prodotti dal vicino (attività di lavorazione del ferro)
21.05.2023
Spett.le
Redazione,
Vi scrivo al
fine di ottenere un valido consiglio relativamente alla soluzione di un
problema che oramai affronto da oltre 10 anni. In sostanza, a circa 20 metri
di distanza, in linea d’aria, dalla mia abitazione (una villetta in
campagna, libera su 3 lati e quindi collocata in un ambiente super
tranquillo, nel quale l’unico “rumore di sottofondo” è praticamente il
cinguettio degli uccellini) un mio vicino ha costruito una sorta di
capannone industriale (tra l’altro dalle notevoli dimensioni) che, appunto a
partire dal tempo di cui sopra, usa per svolgere attività inerenti alla
lavorazione del ferro. Detto ciò, direi che non c’è molto da aggiungere per
quanto riguarda i rumori emessi: smerigliatrice utilizzata per ore e ore
senza sostanza; vibrazioni che si propagano per la casa ed emesse (credo?)
da una sorta di pressa; rumori di trapano, torni… e chi più ne ha più ne
metta. A tutto ciò, si aggiunge anche la delicatezza del tizio in questione
nel chiudere il cancello di ingresso del capannone, che già all’apertura
provoca un fastidioso baccano metallico ma, soprattutto, il “picco” si
raggiunge quando esso viene richiuso, emettendo infatti un vero e proprio
piccolo “boato” che si protrae in camera mia (ma non solo, infatti è
avvertibile praticamente in qualsiasi altra camera della casa) come se fosse
collocato in quest’ultima. Tale portone, poi, rimane aperto per tutto il
tempo nel quale il vicino svolge le sue attività, permettendo praticamente
la deliberata emissione delle (fastidiosissime) onde sonore emesse dai vari
strumenti che egli adopera. Tutto questo avviene, generalmente, dal lunedì
al venerdì dalle 08:00 alle 18:00, con solo un’ora di pausa, cioè dalle
13:00 alle 14:00. Tranne, ovviamente, se non consideriamo casi eccezionali,
comunque verificatisi non poche volte nel corso di questi lunghi anni, nei
quali sia il limite inferiore che il limite superiore di tali orari è stato
tranquillamente superato.
Per quanto
riguarda tale capannone, non so' onestamente come stia messo a livello
legale, nel senso se egli possieda o meno le dovute certificazioni sia per
il capannone in sé, sia per gli strumenti che adopera e sia (ma dubito
fortemente, specie su questo punto) per ciò che concerne le dovute misure
precauzionali da prendere al fine di evitare l’emissione di rumori molesti
ai danni del vicinato, specie quando si svolgono attività lavorative di
questo tipo.
In tutti questi
anni ho dovuto quindi subire un vero e proprio tormento acustico, che mi ha
portato non solo a trovare grandissima difficoltà nel mantenere salda la
concentrazione durante gli studi (sia della scuola superiore che
dell’università, entrambe finite, nonostante tutto, col massimo dei voti) ma
soprattutto avere un po’ di tranquillità soprattutto nei momenti di forte
stress e di gravi problemi di salute che ho dovuto affrontare. Anche e
soprattutto in tali periodi, infatti, a causa di tali rumori, mi è stato
praticamente negato il sacro diritto di poter riposare, portandomi nel tempo
non solo ad aggravare tali condizioni di salute, ma a sviluppare non solo,
oramai, una vera e propria intolleranza verso tali rumori, ma anche
subitanee accelerazioni del battito cardiaco, oltre a creare in me un vero e
proprio stato di irritabilità/nervosismo e malessere generale.
Ahimè, nel corso
di quest’anni ho cercato, invano, di esporre il problema ai miei genitori
(visto che con i vicini hanno sempre avuto buoni rapporti), visto che per
loro non è mai esistito alcun problema. Cosa detta e ribaditami più volte,
ovviamente sia per una questione di “quieto vivere” sia anche per un vero e
proprio menefreghismo nei miei confronti. Del resto facile fregarsene quando
a studiare per ore e ore su dei libri non sei tu, così come quando il riposo
che viene negato non è il tuo bensì degli altri. Per essi, infatti, il
problema era bypassabile semplicemente spostandosi in altre camere, cosa che
nel mio caso non era possibile. Sebbene infatti la casa sia di notevoli
dimensioni, tutto l’occorrente (PC, scrivania, etc.) che mi occorre per
studiare e riposare è collocato appunto nella mia camera. Del resto, perché
mai dovrei essere io a spostarmi dalla camera e crearmi problemi nella mia
stessa abitazione e non, invece, il vicino che, quasi sicuramente, ha
lavorato per tutti questi anni fregandosene della legge?
Se oggi mi trovo
a scriverVi tutto ciò è perché oramai sono giunto alla decisione di voler
assolutamente risolvere questa situazione. Al di là del fatto di essere,
oramai, non più un ragazzino ma un uomo adulto, laureato e che tra l’altro è
futuro erede proprio di questa abitazione, è anche soprattutto il fatto di
essere arrivato al punto di totale intolleranza nei confronti di questa
situazione che, dunque, mi ha finalmente portato alla decisione di prendere,
per una volta per tutte, seri e risolutivi provvedimenti di questo problema.
Del resto, da un punto di vista anche “pragmatico” ed economico, per così
dire, una situazione del genere potrebbe anche crearmi, in futuro, problemi
per ciò che concerne il valore dell’abitazione, magari ad esempio trovando
difficoltà nel trovare acquirenti oppure persone disposte a venirci ad
abitare come inquilini (se mai dovessi optare per l’utilizzo dell’abitazione
in tali termini) e, quindi, sia per una questione personale che per una
questione economica, devo assolutamente risolvere tale problematica.
Vero è che non
escludo che la situazione si possa risolvere anche con le buone, ma
onestamente dopo tutti questi anni dubito fortemente che tale persona, che
si è praticamente sentita autorizzata a fare ciò che voleva senza incontrare
mai contrasto da parte di qualcuno, potrà mai decidere, di punto in bianco,
di cambiare le sue abitudini (vale a dire: mettersi a norma in tutto e per
tutto). Ci proverò, ma (e qui entra in gioco il vostro consiglio) nel caso
la cosa non andasse a buon fine, voglio essere subito pronto ad agire “su
carta”, magari con un esposto oppure agendo per mezzo di un avvocato.
Tuttavia,
siccome non sono un esperto per ciò che concerne l’inquinamento acustico, su
quali punti mi consigliate di soffermarmi nella redazione di un esposto? Ad
esempio: 1) quali norme (violate) indicare? 2) quali miei diritti
sottolineare? 3)quali altre cose, al fine di rendere l’esposto il più
concreto e valido possibile (legalmente parlando) aggiungere?
Grazie mille per
l’attenzione.
n.d.
»
la risposta
dell'Avvocato |
389.
Musica ad alto volume diffusi dai pubblici esercizi
15.05.2023
Spett.le
Redazione,
nel centro
storico di Siracusa, isola di Ortigia, i locali pubblici emettono musica a
tutto volume a tutte le ore con amplificatori, dj, musica dal vivo e
discoteche a cielo aperto. Abbiamo provato a fare esposti ai carabinieri a
titolo personale ma non abbiamo ottenuto nessun risultato. Non esiste una
zonizzazione del comune e, lo scorso anno é stata emessa un’ordinanza che
permette le emissioni acustiche fino alle 01:30 di notte.
Vorremmo fare
una raccolta di firme da parte dei residenti per disturbo della quiete
pubblica. Come dovremmo impostarlo? C’é una legge che dica chiaramente che
nei centri abitati non ci possono essere discoteche all’aperto?
Grazie.
Anna
»
la risposta
dell'Avvocato |
388.
Rumori soprastanti la mia abitazione per due problemi distinti
01.04.2023
Spett.le
Redazione,
volevo
gentilmente sapere, qualora fosse possibile, avere delle delucidazioni
(qualcosa che non so visto che fino ad oggi mi sono rivolto a “difensore
civile”, Comune, Arpa ecc.) su un caso che da ormai 3 anni mi assilla notte
e giorno. Cerco di riassumere “brevemente”.
Sono
proprietario dei primi due piani di una “villetta” in città in cui abito, il
terzo piano, che era di proprietà di miei parenti, è stato sfitto per molti
anni fino a 3 anni fa quando è stato acquistato e adibito a "casa vacanza".
Lo stesso è sempre affittato quasi tutti i giorni specie d’estate dove
comitive di ragazzi fino a tarda notte fino all’alba fanno schiamazzi non
curanti di chi abiti sotto (io). Ho avvertito l’agenzia (che manda gli
inquilini) più volte ma quest’ultima non vuole avere niente a che fare
declinando ogni responsabilità. In casi eccezionali mi sono visto costretto
a chiamare Polizia e Carabinieri a qualsiasi ora della notte senza alcun
risultato concreto nonostante il loro intervento. L’appartamento l’anno
scorso è stato anche sede di prostituzione da parte di 3 “signorine” che
hanno ricevuto per tutte le sei notti fino all’alba ragazzi che andavano e
venivano facendo rumore e passando necessariamente davanti alla mia porta
d’entrata lasciano oltre tutto il cancello aperto tutta la notte che da’
sulla strada. Parecchie volte gli affittuari (massimo consentito di 6
persone) hanno invitato almeno una decina di persone in più contro ogni
regolamento per cui in quei momenti è sembrato “che venisse giù la casa”!
Il secondo caso
ancora più pesante, invece, per il quale non riesco a "stare tranquillo” per
i fortissimi rumori prodotti dal piano soprastante in continuazione dalla
prima entrata dei clienti fino alla loro definitiva uscita, riguarda, a mio
avviso, questo: il proprietario ha completamente ristrutturato
l’appartamento (di circa 80 mq) abbattendo completamente i muri del vecchio
appartamento, ha mantenuto solamente le quattro mura perimetrali in mattone
e rifatto completamente tutto stile quasi “open space” con materiale
scadentissimo e senza alcuna “schermatura” o isolamento nel proprio
pavimento. Sento sempre in continuazione passi pesantissimi, rumori di sedie
trascinate, grida, parlare, fortissimi rumori di motori di tapparelle, ante
con doppi vetri pesantissime che ogni volta che vengono chiuse sbattendo
fanno sì che nei miei locali sottostanti vibrino le pareti, i quadri, come
fossero forti spostamenti d’aria. Questi rumori li percepisco distintamente
non solo al mio secondo piano ma addirittura al mio primo piano!! Ho file
sonori e filati che possono testimoniare quanto affermi.
E’ una
situazione invivibile! Ho provato a parlarne al proprietario il quale non ha
mai fatto nulla per “venirmi incontro”, anzi, mi ha sempre “mentito” su
qualsiasi fronte! Ora siamo “ai “erri corti”.
Questo è un
brevissimo sunto di ciò che sto vivendo e avendo in corso una invalidità di
due patologie importanti per le quali mi sto curando e oltre tutto assumendo
tutti i giorni un antidepressivo, non vorrei cadere in un immediato
esaurimento nervoso.
Grazie per
l’attenzione.
Luca
»
la risposta
dell'Avvocato |
387.
Lamentele dell'inquilino del piano di sotto per il mio gatto
05.03.2023
Spett.le
Redazione,
Vi scrivo per un
consiglio; da poco tempo io il mio ragazzo abbiamo acquistato un
appartamento in una villetta bifamiliare fuori città. Il nostro appartamento
è posto al primo piano mentre al pian terreno ci abita un'altra famiglia.
Preciso che l'appartamento che abbiamo acquistato noi è stato vuoto per
sette anni quindi queste persone si sono abituate a vivere in completo
isolamento.
Da quando siamo
arrivati non hanno mai saltato un mese nel quale ci abbiano fatto qualche
richiesta. Premetto che il loro Benvenuto è stato: Ah avete acquistato voi?
ma avete dei bambini? No. Meno male! Già da qui dovevamo capire che erano
persone poco tolleranti ed anche un po' maleducate perché non mi sembra
molto educato dire ad una donna di 43 anni "meno male che non hai figli"
anche perché non sai perché non li ho.
Detto questo,
hanno iniziato a lamentarsi di tutto, dal barbecue che secondo loro è troppo
vicino alla loro proprietà e ci tengo a precisare che è il barbecue lasciato
dal vecchio proprietario quindi è sempre stato lì, al fatto che abbiamo il
garage a 6 metri dalla loro finestra e quindi loro vogliono che spingiamo le
moto altrimenti gli vanno i gas di scarico in casa, cosa assolutissimamente
non vera perché io per passare con la moto ci metto 7 secondi Senza contare
che transito su una resede laterale di mia proprietà che dà accesso ad un
garage regolarmente accatastato C6.
L'ultimo
problema adesso sono i miei gatti. Premetto che loro hanno un cane pastore
maremmano che abbaia continuamente a qualunque cosa, io non posso andare in
giardino a stendere i panni, a leggere un libro a curare i miei fiori che ho
costantemente questo cane che mi abbaia addosso e la signora che non fa
niente per dirgli di stare zitto. Mi abbaia contro anche se semplicemente
apro le persiane, Appena Una macchina entra nella viuzza delle villette
inizia ad abbaiare, non possiamo nemmeno salutare le persone delle villette
a fianco, intrattenerci un attimo per strada, scaricare la spesa con calma,
andare a firmare una raccomandata dal postino, senza avere costantemente il
cane che ci abbaia contro.
Detto questo non
gli abbiamo mai detto niente perché sappiamo che è diritto del cane
abbaiare. Ed anche perché ho capito benissimo che la signora ci gode un
sacco a vedere le persone infastidite dal suo cane perché lei non vuole
avere nessuno intorno.
Tornando al mio
gatto ne posseggo due e quelli del piano di sotto hanno iniziato a
lamentarsi del fatto che la mattina verso le sei li sentono correre e per
colpa loro non dormono. Noi abbiamo montato il parquet flottante col
pannellino fonoassorbente sul vecchio pavimento quindi pensavamo che fosse
abbastanza isolante ma evidentemente non è così, anche se ho il sospetto che
la signora stia proprio con l'orecchio teso ad aspettare di sentire un
rumore giusto per avere il gusto di venirci a brontolare.
Detto questo,
visto che sono soltanto mie Ipotesi su ciò che accade nell'appartamento
sottostante la domanda è: si sente spesso dire che la Corte di Cassazione ha
sancito che abbaiare è diritto del cane quindi un gatto può aver diritto di
correre? possono arrivare a darmi dei problemi legali? Noi nel frattempo
abbiamo provveduto a riempire la casa di tappeti coprendo, purtroppo, il
nostro costosissimo parquet che tanto ci piaceva guardare... fino a che
punto possano insistere che il gatto è fastidioso e che cosa possono
oggettivamente fare contro di me?
I signori delle
villette vicine ci hanno detto che anche i precedenti proprietari venivano
continuamente brontolati per qualunque cosa, Infatti appena hanno avuto la
fortuna di ereditare un'altra casa se ne sono andati lasciando addirittura
questa invenduta e gravata da mutuo per 7 anni pur di non stare più sopra ai
nostri simpatici vicini.
Grazie per
l'ascolto.
Elisa e
Daniele
»
la risposta
dell'Avvocato |
386.
Disturbi generati da carico e scarico merci di un Hotel
24.09.2022
Spett.le
Redazione,
abito in un
appartamento al primo piano di un palazzo in una zona centrale. In tale
palazzo risiede anche un Hotel di una catena multinazionale. Il mio
appartamento è sito proprio sopra la rampa di un garage, che l’hotel
utilizza per il carico e scarico merci (biancheria, immondizia, merci
alimentari, ecc). A qualsiasi ora del giorno (anche all’1.30am o alle 5.30am
in qualsiasi giorno della settimana, anche di domenica) i dipendenti
dell’hotel trasportano su e giù per la rampa merci con l’ausilio di carrelli
che creano un inquinamento acustico importante nel passare sopra la rampa
antiscivolo del garage. Tale rumore come potete immaginare, specialmente a
me che ho la camera da letto al piano immediatamente superiore, impedisce di
dormire o mi sveglia anche nel cuore della notte (oltre al rumore
insopportabile, il letto trema pure leggermente). Ho già richiesto al
Direttore dell’Hotel di evitare di caricare e scaricare merci in orari di
riposo, senza ricevere risposta. Quali sono i miei diritti? La situazione
sta diventando veramente insostenibile.
Vi ringrazio e
resto in attesa di un Vostro cortese riscontro.
Cordialmente.
Andrea
»
la risposta
della Redazione |
385.
Animazione rumorosa in villaggio vacanze
16.07.2022
Spett.le
Redazione,
sono alle prese
con un problema che rischia di compromettere la permanenza in una casa
vacanze, al mare, per i periodi di luglio e agosto, all'interno di un
villaggio con animazione che, a partire dalle ore 21.30, di ogni giorno,
diventa insostenibile.
In un
garden/teatro, nelle immediate vicinanze di unità abitative, tra cui quella
da me occupata, dalle ore 21:30, quotidianamente, si svolge la baby dance e,
a seguire, altre attività (fino alle ore 24:00). Ebbene, tra musica, voci
microfonate e altri suoni, c'è di che rimbambire, in casa, anche a finestre
chiuse (quest'ultima, scelta molto sofferta viste le temperature elevate di
quest'anno).
Ho preso in
affitto, a caro prezzo, da privato, un monolocale grazioso in cui speravo
"rigenerarmi". Questi inconvenienti (e siamo ancora all'8 luglio), tuttavia,
temo possano vanificare l'esito sperato. Cosa fare? Cortesemente, potreste
fornirmi qualche indicazione utile, per salvare il salvabile al più presto?
Nel mentre,
ringrazio infinitamente e saluto.
Caterina
»
la risposta della Redazione |
384.
Vibrazioni meccaniche dal pavimento con effetti gravemente molesti
09.04.2022
Spett.le
Redazione,
da gennaio è
iniziato il mio calvario a causa di vibrazioni che sempre con maggiore
insistenza e potenza si avvertono dal pavimento della mia abitazione. Ad
essere sincero in un primo momento pensavo di essere io ad avere qualche
disturbo fisico, quando ho avvertito per la prima volta queste vibrazioni
stando al letto. Pensavo che fosse il mio corpo a vibrare. Ma presto mi sono
reso conto che le vibrazioni erano esterne e che verosimilmente provenivano
dal piano di sotto. Un amico ingegnere, a cui ho raccontato i fatti, mi ha
confermato questa impressione.
Probabilmente in
parte queste vibrazioni sono causate da una pompa di calore o da un
condizionatore, e dopo ripetute (e sofferte) osservazioni credo di aver
individuato la tipologia di vibrazione emanata da questo apparecchio, che si
presenta piuttosto regolare rispetto ad altre (le tipologie sono numerose)
che appaiono più "artificiose" e che talvolta danno dei sintomi molto
molesti: si va dal formicolio alle punture di spillo, dai disturbi
intestinali a dolori al petto e alla gola. Preciso che per me, questo
mondo delle vibrazioni meccaniche e dei loro effetti è del tutto nuovo, e
che se qualcuno mi avesse raccontato una simile sventura, avrei stentato a
credere che fosse una storia vera.
Grazie ad alcune
ricerche effettuate su internet ho individuato uno strumento che non esito a
definire diabolico, commercializzato su internet, si
chiama "ceiling vibrator" o "vibratore a soffitto" (Cos'è
un vibratore a soffitto (thumper) e come lo usi). Tenendo conto delle
caratteristiche che ho trovato nei vari siti consultati, sono portato a
pensare che i miei molestatori
usino simili dispositivi o qualcosa di molto simile. A mio avviso, si tratta
di uno strumento illegale, poiché il suo unico scopo è quello di molestare
il prossimo. Si tratta di una macchina che ha l'obiettivo di importunare,
danneggiare, anche in modo grave, i condomini del piano superiore. Si
applica al soffitto e trasmette al pavimento (appunto del piano di sopra),
delle vibrazioni meccaniche che - come dicevo - provocano effetti a dir poco
fastidiosi, che possono causare lesioni e che rappresentano un'autentica
violenza fisica, morale e psicologica.
Poiché dopo tre
mesi sono arrivato allo stremo (tra l'altro con me abita anche mia madre che
ha 88 anni) vi chiedo se potete fare qualcosa per aiutarmi ad uscire da
questo incubo. Tra l'altro, uno degli abitanti del piano di sotto non esce
mai di casa e non mi lascia un attimo di tregua: quando sono in casa non
posso stare neanche un secondo senza che arrivino le vibrazioni, che mi
impediscono non soltanto di dormire e di riposare ma anche di stare alla
scrivania, al computer, di lavorare, di leggere, di guardare un film. Vi
chiedo aiuto su tutti i fronti: legale, medico, tecnologico. Il mio amico
ingegnere mi ha dato dei suggerimenti per cercare di smorzare le vibrazioni
usando gomma ad alta densità. Ho lavorato molto facendo diversi tentativi:
le cose sono in parte migliorate ma senza risolvere il problema, perché
evidentemente dispongono di molte modalità di vibrazione e riescono in
qualche modo a superare le barriere costituite dal neoprene.
In attesa di un
cortese riscontro, invio i più cordiali saluti.
n.d.
»
la risposta della Redazione |
383.
Disturbo generato da un'infrastruttura stradale
26.02.2022
Spett.le
Redazione,
vivo in un
condominio nel quale quando ho acquistato casa, tutto intorno era campagna e
a 150 metri di distanza passava l’Autostrada A1. Sotto casa vi era una
piccola stradina di campagna non ancora asfaltata, che da lì a qualche anno,
sarebbe diventata la strada che avrebbe condotto ad un Outlet e un Parco
divertimenti, dei quali si vociferava della loro costruzione.
Per quanto
riguarda l’A1 sapevo che prima o poi la società Autostrade sarebbe
intervenuta e difatti, dopo la presentazione dei piani di zonizzazione
acustica da parte dei comuni, la società si prende 15 anni di tempo per
l’installazione delle stesse. Tralasciando il tira e molla di una ipotetica
quarta corsia, e quindi una installazione di barriere fonoassorbenti
rimandata per timore che le stesse sarebbero state poi rimosse, appunto per
agevolare la quarta corsia che alla fine non è stata mai realizzata, quello
che ormai più preoccupa i residenti non è tanto il rumore proveniente dalla
infrastruttura autostradale, quanto dalla strada definita “URBANA” (come da
delibera comunale), che come già detto, serve sia il grande Outlet che negli
anni si è sempre più ingrandito, che il Parco divertimenti. Per di più
questa strada è divenuta ormai il collegamento alternativo alla strada
Statale Casilina che unisce i paesi limitrofi. A pochi chilometri, anche se
in altro territorio comunale, è presente inoltre una vastissima zona
industriale, expo-import, cementificio e prodotti affini, un albergo per
camionisti (da 4 anni), AMAZON (da 2 anni) i quali mezzi passano all'80%
tutti sotto la mia/nostra abitazione a ogni ora dl giorno e della notte.
Spesso accade che su questa via viene deviato il traffico autostradale in
caso di incidenti (cosa molto diffusa su questo tratto autostradale).
Nel 2016 i
residenti decidono di presentare un esposto agli Uffici comunali interessati
e al Comando di Polizia Locale per inquinamento acustico, ribadendo la mole
di traffico sulla via antistante, l’alta velocità delle auto e delle moto
che spesso sfociavano in vere e proprie gare. Dopo una settimana vengo
contattato dall'ARPA per poter effettuare delle misurazioni fonometriche
presso la mia abitazione, le quali saranno successivamente ripetute (estate
2017), a causa delle condizioni meteorologiche.
La relazione
dell'Arpa non lascia alcun dubbio e da ragione ai residenti "Valori non
conformi alla normativa vigente – DPCM 14.11.1997 e D.P.R. n.142 del 30
Marzo 2004".
Da lì a qualche
mese, vengono disposti lungo la via (uno solo in prossimità dell’abitazione
e in un solo senso di marcia) alcuni Box "velox" che altro non sono
altro che dei deterrenti ma che hanno avuto un'efficacia di pochissimi
giorni.
Nel corso degli
anni più volte è stato chiesto agli Uffici interessati, mediante PEC, di
conoscere i provvedimenti presi da questa amministrazione per l’abbattimento
dell’inquinamento acustico ma senza mai ricevere risposta.
Nel 2021 i
residenti, a causa di una situazione che si era venuta a creare nel piazzale
antistante e anche lungo la strada interessata (sicurezza stradale, rumori
di autoarticolati che effettuavano manovre pericolose, in cui la domenica
mattina si svolge anche il mercato domenicale, sono costretti a presentare
un altro esposto in cui ribadivano ancora la delicata situazione che i
condomini sono costretti a vivere 24 ore su 24 evidenziando oltretutto i
danni alla salute che possono derivare da una prolungata esposizione ai
rumori, anche in previsione della costruzione di un altro centro commerciale
proprio di fronte la nostra abitazione, dall’altra parte della strada.
Mi chiedo cosa
si possa fare contro un’Amministrazione assente nonostante la relazione
dell'Arpa.
Ringrazio
anticipatamente per una gentile risposta.
Giuseppe
»
la risposta della Redazione |
382.
Vicini rumorosi e morosi
05.01.2022
Spett.le
Redazione,
ormai da sei
anni l’arrivo di una famiglia che si è trasferita al piano di sopra sta
rendendo la mia vita (e quella di mia madre che ha 80 anni) un inferno senza
tregua. A nulla è servito provare a parlare con loro.
L’amministratore
del condominio è stato pressoché assente, così come i vicini che fingono di
non sentire per non avere problemi. Come se ciò non bastasse, il
proprietario rumoroso non paga nemmeno le spese. Oltre la beffa, il danno!
Mi par di capire
che non esista un concreto sistema di tutele per chi, come me, è costretto a
subire molestie “condominiali” e che i miei vicini lo sapessero ben prima di
arrivare. Infatti mi hanno consigliato più volte di andarmene a vivere
altrove e di non dar loro fastidio perché tanto non posso fare niente. Di
fatto la giurisprudenza che regola lo "stalking condominiale" mi pare faccia
riferimento a gesti più eclatanti, contemplando attacchi fisici o verbali.
Mi domando
tuttavia se una forma di prevaricazione tanto subdola e sottile, perché
senza soluzione di continuità tra il giorno e la notte, tra i giorni feriali
e festivi non possa, anzi, non debba essere equiparata allo stalking?
La mia vita e il
mio benessere psicologico, come le mie abitudini, sono certamente stati
compromessi da uno stillicidio quotidiano di rumori che dura da sei anni,
prodotto da genitori e figli. Citare queste persone per il risarcimento del
danno che mi hanno indubitabilmente arrecato, deve per forza essere una
battaglia persa in partenza, perché ho la colpa d’essere la sola a dire di
sentirli? Oppure c’è un’altra possibilità per provare ad avere giustizia?
Grazie di un
Vostro consiglio.
Roberta
Paiusco
»
la risposta della Redazione |
381.
La cattiva educazione nuoce ai rapporti di buon vicinato
20.11.2021
Spett.le
Redazione,
dato che oggi,
nella trasmissione domenicale del mattino (di Radio Capital), si
parla di "condomini" vorrei diffondere attraverso di Voi una
situazione paradossale che si è venuta a creare nel mio piccolo condominio
di soli 12 appartamenti. Si tratta dei miei dirimpettai che, nonostante la
gentile accoglienza che feci loro all' arrivo nel 2014, all'improvviso hanno
iniziato a mostrare vagheggiamenti: ci hanno preso di mira e iniziato ad
accusarci di cose inesistenti.
Siamo una coppia
di anziani noti per il nostro rispetto per il prossimo e amanti della
quiete. Per loro siamo diventati persone che creano disturbi nelle ore di
riposo agli altri condomini oltre ad accusare ingiustificatamente mio marito
di vandalizzare la loro macchina. Si può convivere con 3 persone così?
Ovviamente,
cerchiamo di sopravvivere ignorandoli ma nutriamo sentimenti di invidia
verso chi riesce a relazionarsi con i propri vicini in una maniera più "friendly".
Purtroppo noi dobbiamo subire le conseguenze dei loro atteggiamenti. Mi
piacerebbe molto se questo messaggio venisse diffuso. Conto su di voi....un
bacione grande da una vostra fedele lettrice.
Elvira
Schettino
»
la risposta della Redazione |
380.
Una strada che cambia la vita
20.10.2021
Spett.le
Redazione,
Vi disturbo per
una cortesia ma soprattutto per una consiglio prima di percorrere strade
alternative, per questo vi racconto la mia esperienza.
Vivo in un
piccolo paesino che nel 2012 ho avuto la fortuna di poter acquistare un
rustico nelle disperse campagne, molto bucolica come situazione. Il rustico
"era" collegato alla strada principale, che porta al centro della frazione
(2 Km) in un senso, ed alla sede comunale dall'altro, questo attraverso una
piccola strada asfaltata frequentata per lo più da chi ci abita e chi ci
lavora i campi, era piacevole vedere passeggiare molte persone, chi faceva
una corsa, chi due passi leggeri, chi portava i bimbi a vedere le diverse
stagioni in campagna, ciclisti anonimi e molto altro, uccellini la mattina e
la sera che cinguettavano facendomi dimenticare delle giornate stancanti al
lavoro, i grilli e le rane che accompagnavano le mie notti d'estate, e non
vado avanti che mi vien da piangere.
Nel 2018 il
Comune decide di fare un regalo alla comunità costruendo una trasversale che
colleghi la piccola frazione al centro dello stesso che dista circa 15 km,
un'alternativa a quella già esistente di cui citavo prima, i collegamenti
non mancano ben'altro.
Ora, hanno
costruito un colosso a due corsie più simile ad un'autostrada che ad una
strada di campagna, per la costruzione sono serviti oltre i due anni con i
lavori fatti alla "per lo più" in pieno look down. A questo punto inizia
l'incubo più atroce che mai, il livello di traffico diventa insopportabile,
tanto che mi chiedo dove fosse nascosta tutta quella gente provocando quel
traffico in una frazione che conta si e no 3000 abitanti in territorio
ampissimo, comunque, da nostra richiesta (una ventina di famiglie su un
tratto di 2 km) è stato messo un rilevatore di traffico che ha dato un
risultato inaspettato, 6.000 mezzi in una settimana con una media di velocità
di 110 km. orari. La mia casa dista circa 10 metri dalla strada, vi lascio
immaginare, ho auto che mi sfrecciano ad ogni ora del giorno e della notte,
il mio salotto e la mia camera da letto sono proprio verso strada e per me
non è più vita da allora.
Nonostante
abbiano messo il divieto di superare i 50 km/h le persone volano, nonostante
abbiano messo il divieto di accesso ai camion quelli passano a profusione e
come non ci fosse un domani. Abbiamo raccolto firme, chiesti colloqui con i
responsabili e fatto battaglie verbali, tante promesse ma nulla, vogliono
fare i dossi che arrivano mai, vogliono mettere l'autovelox fisso ma non
arriva mai, trovano sempre scuse. Dunque, come potrete immaginare il rumore
delle auto e dei camion non mi fa più godere del paradiso che avevo scelto,
tanto che sto pensando di vendere il mio sudato sogno, non ho nemmeno la
possibilità di leggere un libro in santa pace nel mio giardino, ma nemmeno
in casa. Il silenzio è morto!
La mia domanda
è: se mi trovo costretto a vendere casa per questo disagio provocato, posso
chiedere i danni?
Grazie per
l'ascolto e attendendo un consiglio vi auguro buon lavoro. Cordialmente.
n.d.
»
la risposta della Redazione |
379.
Isolamento acustico porta blindata condominio
18.10.2021
Spett.le
Redazione,
a marzo 2021 ho
acquistato un’abitazione in un condominio di nuova costruzione, ultimato a
dicembre 2020. Una cosa che ho notato già nelle prime settimane è
l’inconsistente isolamento acustico della porta blindata d’ingresso, che non
offre alcun tipo di protezione dai rumori del pianerottolo e in generale da
tutti gli spazi comuni dell’edificio, e con evidenti difetti di posa. A
volte i rumori passano addirittura da un porta all’altra per cui tra vicini
ci sentiamo reciprocamente.
In accordo con
alcuni condomini vorremmo perciò procedere con una perizia acustica per
verificare se sono stati rispettati standard e norme durante la costruzione
(ho dei dubbi anche sulle pareti ma non voglio essere troppo pignolo). Nel
caso la perizia dovesse evidenziare alcune mancanze, quali potrebbero essere
i passi successivi per sollevare la cosa al costruttore (sempre che valga la
pena farlo)? Ci potrebbero essere i margini per chiedere un intervento di
sistemazione o le difficoltà nel portare avanti una trattativa sono talmente
tante che mi conviene sistemare la porta a mie spese?
Vi ringrazio in
anticipo la disponibilità e per un’eventuale risposta.
Daniele
»
la risposta della Redazione |
378.
Discoteca in zona residenziale
09.10.2021
Spett.le
Redazione,
da alcuni anni
vivo in una zona residenziale di recente realizzazione. Dall’altro lato
della strada esiste ed esisteva già prima che la zona dove ora risiedo
diventasse residenziale, un locale da ballo con licenza per le ore notturne.
Ritengo che il Comune abbia richiesto le dovute prove acustiche prima di
dichiarare la zona edificabile (circa 10 anni fa) e che tali prove
includessero anche valutazioni dei periodi notturni in cui la sala da ballo
era in attività. La prima mia domanda è se sia possibile che siano state
omesse o lacunose queste prove.
In ogni caso la
precedente gestione non ha mai creato problemi in quanto la clientela era
anziana e rispettosa di quelle norme che sono di buon senso oltre che di
legge.
Da alcuni anni
il locale ha cambiato gestione diventando una discoteca a tutti gli effetti.
Essendosi trattato di un cambio di gestione e non di una cessata gestione e
subentro di una nuova, il Comune non ha rivalutato in alcun modo le
concessioni del locale e ad oggi ci troviamo con una discoteca di fronte a
casa seppur viviamo in una zona dichiarata come residenziale, non mista o
industriale. Il risultato è che durante ogni nottata di apertura, dalle ore
23 circa alle ore 05 circa la zona è invasa dai clienti del locale che ha un
parcheggio insufficiente. Tali clienti sia nel parcheggio del locale, sia
nelle strade limitrofe e quindi in mezzo alla nuova zona residenziale,
parlano ad alta voce, urlano, si menano urlando insulti che neanche
conoscevo, spaccano bottiglie in strada e nel parcheggio del locale,
ascoltando in strada la musica ad alto volume proveniente dalle macchine,
sgommando e suonando i clacson.
Il Sindaco
continua a invitarci a far intervenire le Forze dell’ordine ogni volta che
vi siano schiamazzi e noi puntualmente lo facciamo, ma le Forze dell’ordine
intervengono con un certo ritardo dato che nelle ore notturne devono
garantire la sicurezza su un ampio territorio e non solo ai dintorni della
discoteca, così più volte ci hanno invitato a rivolgerci al sindaco. Più di
due anni fa abbiamo presentato al Sindaco una petizione firmata da numerosi
residenti (purtroppo non tutti) dove si faceva presente la situazione e si
chiedeva di intervenire. Siamo ancora in attesa di riscontri. Anzi hanno
concesso alla discoteca anche la licenza per la ristorazione, così può
continuare ad operare chiaramente come discoteca, nei soliti orari notturni
e nelle solite modalità, anche in periodo di pandemia, credo sia tra le
poche discoteche in Italia a godere di tale privilegio. Le Forze dell’ordine
hanno preso in carico alcune denunce in seguito ad atti vandalici subiti dai
veicoli e dalle abitazioni dei residenti ad opera dei clienti del locale, e
anche in questo caso siamo in attesa di riscontri che, viste le tempistiche
della giustizia, non arriveranno a breve o magari decadranno in
prescrizione.
Stavamo pensando
di richiedere l’intervento dell’ARPA sperando che ciò non sia
controproducente. I dubbi indotti dalla nostra totale ignoranza in materia
riguardano il fatto che sicuramente anche il locale sarebbe informato dei
rilievi (non fosse altro per l’evidente interesse che il sindaco ha sempre
manifestato a protezione del locale e degli evidenti legami di amicizia che
ha con il gestore) e magari metteranno in campo un esercito di vigilanti
privati che in concomitanza con le verifiche dell’ARPA, garantiscano i
rispetti dei limiti di legge. Inoltre il rumore anche indotto dal traffico
veicolare dei clienti del locale, che normalmente non sussiste in zona,
potrebbe falsificare il reale rumore di fondo dimostrando che sia tutto in
regola quando palesemente la situazione è fuori da qualsiasi limite
ammissibile in zona residenziale. Inoltre il fatto che il picco degli
schiamazzi si concentri in entrata, circa per un ora a cavallo, delle ore
24, e altrettanto in uscita attorno alle ore 04, potrebbe essere considerato
come normale? Un eventuale consulente privato, oltre ad essere costoso,
soprattutto se chiamato ad intervenire su più serate per dimostrare la
continuità dei disturbi legati soltanto ai clienti della discoteca, potrebbe
essere considerato come non imparziale e quindi i dati raccolti potrebbero
richiedere ulteriore verifica da parte dell’ARPA.
Gentilmente Vi
chiedo delucidazioni sui dubbi che ci affliggono ed eventuale suggerimento
su come muoverci per tentare di risolvere la situazione.
Scusate per la
lunga lettera ma volevo essere il più chiara possibile.
Vi ringrazio
anticipatamente.
Carla
»
la risposta della Redazione |
377.
Rumore dei tacchi dell'inquilino del piano di sopra
25.09.2021
Spett.le Redazione,
abito in un
condominio da quasi 14 anni e da quando vivo li che subisco continue
immissioni rumorose dovute al calpestio di tacchi da parte di madre e figlia
del piano superiore. Molto probabilmente il rumore è dovuto al fatto che al
piano di sopra è stata fatta una ristrutturazione con parquet senza isolante
in quanto il rumore percepito è molto forte. Chiaramente se al posto di
usare tacchi usassero ciabatte si sentirebbe molto meno. Ho rappresentato la
cosa, ma nulla. È intervenuto l'amministratore, ma nulla. È intervenuto
l'avvocato con una diffida, ma nulla.
Cosa devo fare?
Una causa, producendo la perizia di un architetto?
Grazie per la
risposta.
n.d.
»
la risposta della Redazione |
376.
Barriere fonoassorbenti su strada comunale
31.07.2021
Spett.le Redazione,
vivo da 15 anni
in una casa costruita con requisiti di isolamento acustico di alto livello
(cappotto, serramenti con doppi vetri). A distanza di 40 metri passa una
strada che è la tangenziale del comune limitrofo al mio. Il traffico (e il
rumore) è andato sempre più aumentando, con passaggio di camion già alle
5,30 e motociclette dope le 22,00, oltre al traffico negli orari di punta.
Un tecnico in acustica con patentino presso la Regione Lombardia in
settembre farà un'indagine fonometrica con relativa relazione, costo a mio
carico.
Se l'esito di
questa indagine mi confermerà il superamento delle soglie limite di legge ho
diritto di ottenere dal Comune proprietario della tangenziale
l'installazione di barriere fonoassorbenti? C'è bisogno di un certo numero
di famiglie richiedenti oppure basta la mia richiesta?
In caso di
mancato superamento dei limiti di legge tuttavia ho pensato di chiedere
comunque al Comune di intervenire con una piantumazione nella fascia che mi
separa dalla tangenziale, ma quanto gli alberi sono meno efficienti delle
barriere fonoassorbenti? E' comunque una via percorribile anche se il
beneficio si vedrà tra molti anni?
Grazie e saluti.
Fabio
»
la risposta della Redazione |
375.
Rumore prodotto dalla sagra di paese
31.07.2021
Spett.le Redazione,
sono un
pensionato che ho la fortuna di avere una casa nella immediata periferia del
paese ma anche la sfortuna di avere a 100 metri il complesso sportivo e
proprio di fronte (a meno di 10 metri) il complesso della scuola materna.
Da parecchi anni
sul campo sportivo si sono organizzate sagre e altri eventi che come al
solito dalle nostre parti si protraggono fino a tarda serata (anche oltre la
mezzanotte) e con musica ad altissimo volume. Le cose già per se gravi (in
quanto nessuno controlla e nessuno interviene) sono peggiorate nell’estate
del 2019 quando la sagra del paese per problemi con il gestore del complesso
sportivo è stata spostata nel complesso della scuola materna.
Per circa una
settimana la sera sono stato costretto a rimanere chiuso in casa senza avere
la possibilità di sentire nemmeno la tv in quanto gli schiamazzi e i vari
spettacoli non facevano sentire niente e quindi non potevo nemmeno andare a
dormire. L’anno scorso a causa del Covid non si è fatto niente e
quest’anno sempre a causa del Covid si sta facendo qualcosa in forma
ridotta ma sempre a volume altissimo (ho provato a misurare con un fonometro
scaricato sul telefonino e quindi non attendibile, superavano spesso gli 80
deciBel in una zona che di sera al massimo arriva a 20/25 deciBel).
Visto la
situazione descritta vorrei sapere se è possibile procedere(non adesso in
quanto troppo tardi ma anche per il futuro verso qualunque Ente o Autorità
affinché questa situazione possa cambiare o essere eliminata tenendo
presente che il sottoscritto per il periodo in cui vengono fatte queste
manifestazioni è segregato in casa. A ulteriore chiarimento della situazione
faccio presente che tali attività sono poste in essere dalla proloco locale
e che la mia e la sola casa della zona. Altre abitazioni stanno a più di 100
metri.
Grazie per il
tempo che mi Vorrete dedicare e per i consigli i merito.
n.d.
»
la risposta della Redazione |
374.
Pianoforte fastidioso del vicino di casa
12.06.2021
Spett.le Redazione,
da almeno 4/5
anni, la figlia della vicina di casa suona il pianoforte. Inizialmente a
qualsiasi ora poi, a seguito di riunione condominiale in cui si sono
stabiliti gli orari di silenzio, la situazione è migliorata ma da quando la
pandemia ci ha costretti in casa, ascoltare musica (sempre la stessa melodia
in quanto studia e si esercita) di continuo è ormai diventato molesto. Ciò è
accentuato dal fatto che il pianoforte è probabilmente installato alla
parete confinante con la mia camera da letto. Sembra di avere il pianista in
casa.
Come posso
risolvere la questione visto che ormai, dopo avergli fatto presente più
volte la situazione i rapporti si sono incrinati? Spero in un vostro
suggerimento che mi sia d'aiuto.
Federica
»
la risposta della Redazione |
373.
Rumore bar davanti casa
29.05.2021
Spett.le Redazione,
vivo in un
piccolo paese, più precisamente in una zona residenziale, da sempre
tranquilla e silenziosa. Da circa 3/4 anni, al pian terreno del condominio
di fronte casa mia e senza creare alcun fastidio, è stata aperta una
caffetteria-pasticceria con ingresso unico in una via secondaria. Purtroppo,
conseguentemente alle normative ed ai permessi speciali rilasciati a bar e
ristoranti nel periodo post-lockdown, è stato aperto un secondo
ingresso proprio davanti alla mia abitazione. Tale accesso, perennemente
spalancato, comporta inevitabilmente disturbo e disagio continuo (musica ad
alto volume, urla e schiamazzi da parte degli avventori), il tutto
peggiorato con l'esposizione di tavolini sul marciapiede; inoltre, il
gestore ha modificato la finalità del locale che, da pasticceria-caffetteria
è diventato un normalissimo bar da aperitivi. Tengo a precisare che la
distanza tra la mia abitazione ed il locale in questione non supera i 6/7
metri.
La scorsa
estate, mi sono rivolto: al Comune che mi ha rimbalzato da un ufficio
all'altro senza fornirmi aiuto; al Sindaco che nemmeno ha risposto alla
mail che ho inoltrato al suo ufficio; all'assessore al commercio, con cui
ho avuto un incontro durante il quale si è incaricato di risolvere la
questione col gestore, che concretamente nulla ha concluso; ed infine, alla
polizia municipale che, affermando di aver svolto i dovuti controlli. Una
cosa, però, i vigili urbani l'hanno scoperta, ovvero, che i tavolini che il
gestore ha esposto tutta estate su marciapiede e sede stradale erano, di
fatto, abusivi.
Ad ottobre 2020,
quando per fortuna la porta è stata richiusa causa calo delle temperature,
le sole ricompense per gli sforzi fatti sono state minacce ed insulti da
parte del gestore e dei suoi clienti.
In vista delle
riaperture di aprile 2021 ho provato a cercare almeno un compromesso col
gestore, ma nulla da fare, tutto esattamente come lo scorso anno. Ho provato
a verificare le immissioni rumorose con una normalissima app fonometro
installata sullo smartphone (ovviamente senza alcun tipo di rilevanza
probatoria), inutile dire che ho registrato anche picchi di 25 deciBel oltre
il rumore di fondo, con una media di più 10/15 deciBel.
La situazione è
veramente esasperante, la qualità della vita, mia e della mia famiglia, ne
risente parecchio. Siamo prigionieri in casa nostra ed ostaggio dei capricci
del gestore del bar. Anche mentre scrivo questa lettera, in casa si odono
esclusivamente le urla degli avventori. E le finestre sono ancora chiuse. Ci
sono ancora possibilità di ottenere qualche beneficio senza dover agire per
vie legali?
Grazie per il
servizio che fornite e per l'attenzione.
n.d.
»
la risposta della Redazione |
372.
Rumori di un deposito all'interno di un condominio
22.05.2021
Spett.le Redazione,
sono a chiedere
notizie in merito ad un deposito nello scantinato sotto il palazzo
condominiale di 5 piani grande per l'intera estensione del palazzo al quale
si accede da area comune condominiale e scivola con pendenza molto elevata
che per metà è utilizzata anche dai condomini per accedere ai loro garage e
per l'altra metà, la parte a più a maggiore pendenza è ad uso esclusivo al
deposito.
Da circa un
anno, è stato dal proprietario affittato ad una azienda che fa uso del
deposito con alti carichi di merce e movimentazione tramite carrelli
elevatori muletti di vecchia generazione a motore diesel che producono un
rumore elevato che disturba i condomini. Inoltre, il rumore aumenta quando i
mezzi sono messi sotto sforzo al punto che diventa insopportabile. A ciò si
aggiunge l'emissione dagli scarichi dei fumi. Il rumore è tanto che vibrano
gli infissi e la tv a volume normale viene sommersa.
La mia domanda
è: può un'attività di deposito con un altissima frequenza di movimento
carichi essere posto sotto un palazzo? Quali sono le normative a
riferimento? Quali sono gli accorgimenti e le autorizzazioni che la Ditta
deve assumere prima di iniziare l'attività? Quali sono le iniziative che
l'amministratore del condominio o un gruppo di condomini possono
intraprendere.
Inoltre, non da
ultima, rimane la questione della prevenzione incendi ho constatato un
giorno che sono stati scaricati 4 tir tutti in imballi in legno e tutto
sceso nel deposito impiegando un giorno lavorativo sali e scendi dal
deposito tramite la scivola comune.
Grazie per la
risposta che vorrete dare e se possibile preavvisarmi della stessa risposta.
Cordiali saluti.
n.d.
»
la risposta della Redazione |
371.
Inquinamento acustico da traffico pesante dovuto a centro logistico
08.05.2021
Spett.le Redazione,
purtroppo Vi
scrivo per chiedervi un consiglio su come agire per risolvere un problema
che oramai da qualche anno mi tormenta e non mi fa più dormire la notte.
Abitiamo tra due
zone industriali, una a nord che però non da fastidio e una a Sud di nuova
costruzione che invece ci causa molti disagi poiché praticamente è un grosso
centro logistico per distribuzione surgelati che occupa tutta l’area
industriale di 50.000 mq.
Purtroppo, hanno
fatto l’ingresso del capannone proprio in prossimità delle case ed il
transito dei camion passa necessariamente per la piccola strada comunale
dove si affaccia anche la mia abitazione. Vi lascio immaginare che disastro
può essere sia di giorno ma anche la notte. Su questa strada prima ci
passava qualche macchina e qualche trattore visto che era aperta
campagna..ma ora praticamente è stata allargata, neanche tanto, per i primi
200 metri che servono per arrivare all’ingresso dello stabilimento e fino a
lì ci passano con i camion (davanti casa mia)poi di fatto ci sono i divieti
di transito perché la strada è piccola e quindi per i camion è come se fosse
chiusa.
In effetti Arpa
certifica il rispetto su questa strada, ma noi non riusciamo più a riposare
perché di notte quando passano i camion ci sono picchi di 65/70 deciBel, è
normale?
Ora mi stanno
dicendo che questo rumore dovuto al transito dei camion frigo con celle
accese su questa strada non è comunque imputabile alla attività della
Azienda ma al transito su strada Comunale. È così oppure posso fare qualche
cosa per difendermi?
Grazie.
n.d.
»
la risposta della Redazione |
370.
Attività di lavorazione legname del confinante
04.05.2021
Spett.le Redazione,
vivo in una casa
in una zona residenziale dove ci sono piccole casette di
proprietà con giardino, quasi attaccate l’una con l’altra.
Il mio
confinante da qualche anno ha avviato un’attività di lavorazione di legname,
con costruzione di telai per finestre e cassettoni, e fin da subito non ha
dimostrato alcun rispetto per il vicinato, iniziando le lavorazioni dalle
13:00 alle 14:00 e dalle ore 19:00 alle ore 21:00/21:30, con macchinari
quali frese, seghe, aspiratori, pistole sparachiodi, verniciatori.
Tutto ciò viene
effettuato nel suo giardino di casa, confinante con altre proprietà oltre la
mia, sotto un manufatto in legno, attaccato alla mia proprietà, senza le
dovute distanze.
Il rumore è
talmente forte che rimbomba da sotto il manufatto e, dentro casa, a finestre
chiuse, non si riesce a parlare ne ad ascoltare la televisione
tranquillamente, in inverno, lascio immaginare d’estate a finestre aperte.
Ho provato a
chiamare il confinante segnalandogli il forte rumore che stava provocando
rispondendomi che era dispiaciuto ma che deve lavorare.
A questo punto,
ho provveduto a fare un esposto in Comune chiedendo di verificare se il
soggetto disponga delle autorizzazioni necessarie sia per l’attività sia per
il manufatto, ma purtroppo quando sono venuti i vigili non hanno riscontrato
nessun attrezzo di lavoro, quindi i vigili ed il tecnico del comune hanno
solo verificato il manufatto abusivo, con conseguente verbale e istanza a
demolizione. Nonostante ciò, il soggetto continua a lavorare di sera, senza
sosta, aumentando anche le ore lavorative fino alle 21:30.
Io sono
disperata, in quanto, nonostante il giardino di tizio sia circondato da
altre case, sembra che il rumore (fortissimo) lo senta solo io.
Dato che svolgo
un lavoro molto stressante, che mi impegna tutto il giorno, rientrare a casa
alle 19/19:30 e sentire tutte le sere questo rumore, mi sta devastando.
Potete darmi un consiglio su come poter risolvere questo problema.
Grazie
anticipatamente.
Franca
»
la risposta della Redazione |
369.
Rumore allo scarico degli scooter
16.04.2021
Spett.le Redazione,
soggiorno in una
seconda casa a pochi metri da una strada nella prima collina. Giornalmente
transitano centinaia di scooter rumorosi, alla maggior parte dei quali è
stata evidentemente manomessa la marmitta, a giudicare dall'inquinamento
acustico prodotto.
Ho provato a
segnalare la cosa ai Vigili Urbani via mail tramite l'Ufficio per le
Relazioni con il Pubblico (U.R.P.) nel mese di gennaio, senza ricevere
alcuna risposta. Cosa posso fare?
Ringraziando per
l'attenzione, porgo cordiali saluti.
n.d.
»
la risposta della Redazione |
368.
Rumori dall'inquilino del piano superiore
10.04.2021
Spett.le Redazione,
dopo essermi
consultata con l'amministratore di condominio, volevo sapere anche da voi
come comportarmi. In breve, sono cinque anni che vivo in un condominio al
terzo piano, e gli inquilini del piano di sopra fanno di tutto e di più.
Partono la mattina alle 7 con pulizie, aspirapolvere, trascinamento ripetuto
dei mobili che praticamente accade ogni 10 minuti. I figli corrono in su e
in giù dalla mattina alla sera, la signora alle 14 si mette in terrazza al
telefono e urla e io ho la cucina e il salotto sotto...di notte si alzano e
fanno cadere cose e i bambini se si svegliano di notte corrono. Insomma,
dalle sette alle 23 io non ho pace, e molte volte anche di notte.
L'amministratore
dice che più che telefonargli non può fare nulla. Mi chiedo allora, anche io
posso cominciare a saltare tutto il giorno, tanto non succede nulla
praticamente? Io la trovo una cosa ingiusta perché basterebbe un minimo di
educazione. Quindi io devo sopportare tutto ciò e stare zitta anche se
violano addirittura il mio riposo notturno?
n.d.
»
la risposta della Redazione |
367.
Rumore prodotto dall'aspiratore fumi della vicina azienda
27.03.2021
Spett.le Redazione,
abito in un
piccolo comune in una zona prettamente abitativa all'interno della quale ci
sono 2 aziende.
Vi scrivo per
capire meglio la situazione che da febbraio si è venuta a creare con
l'azienda mia vicina che ormai 2 mesi fa ha installato un motore con un tubo
di aspirazione fumi all'esterno del loro edificio a 2 metri dal confine.
Questo aspiratore è in funzione dalle 7 alle 18 da lunedì a venerdì e il
sabato dalle 7 alle 13. Da allora risulta fastidioso stare all'esterno
dell'abitazione, poiché il rumore, simile ad un motore di un jet, è costante
per tutto l'arco della giornata ed il rumore è udibile perfino a finestre
chiuse.
Contattata
l'azienda hanno cercato di risolvere il problema insonorizzando il motore
con un cassone e levando il cappello del tubo che guardava il cielo mettendo
una curva verso il loro tetto, ma il problema è che il tubo risuona, anche a
detta dell'azienda, ma non è stato montato ne un silenziatore ne
insonorizzato il tubo. I risultato dell'insonorizzazione è stato inutile e
l'azienda dice che va bene così perché devono lavorare.
I miei figli che
giocano in giardino il pomeriggio e in queste giornate di didattica a
distanza potrebbero avere danni alle orecchie a lungo andare. Avvicinandosi
l'estate inoltre non potrò più aprire le finestre perché è un rumore
fastidioso e costante. Misurato con una app da cellulare è intorno ai 50 dB.
Prima dell'installazione si sentivano gli uccelli cantare e il vento negli
alberi e nemmeno i rumori delle auto di passaggio si percepivano.
Ho fatto
l'esposto al mio comune. Chiedo una vostra valutazione perché
non so' se mi sono mosso nel modo giusto in quanto non conosco le regole e i
limiti imposti sull'inquinamento acustico.
Vi ringrazio
anticipatamente.
Andrea
»
la risposta della Redazione |
366.
Il Basso elettrico del vicino
13.03.2021
Spett.le Redazione,
ho recentemente
acquistato una villa singola, in una zona tranquilla e residenziale,
composta da due appartamenti abitati uno dalla mia famiglia, l'altro da miei
familiari. Di fronte alla mia casa c'è una villetta bifamiliare con un
garage nel piano seminterrato, con l'ingresso rivolto in direzione del mio
immobile. In questo garage il proprietario suona il basso elettrico con in
sottofondo delle basi musicali stile concerto paesano.
Quando decide di
suonare questo strumento, con la porta del garage aperta d'estate e chiusa
d'inverno se mi trovo nel mio
giardino, separato dal suo da una piccola stradina, non mi consente nemmeno
di parlare ad un volume normale in quanto per sentirci siamo costretti ad
urlare, in casa la situazione è simile se non peggio.
A finestre
chiuse o aperte la casa vibra e si sente un rumore sordo, un mix tra
vibrazioni e suoni ad alto volume che fa di fatto vibrare mensole, tazzine,
piatti, vetri e non ci consente di vivere serenamente. Queste immissioni
vengono fatte di giorno, ma sempre in orari diversi, fatto che tiene le
nostre famiglie in una continua situazione di ansia.
Sottolineo che
questa situazione non ci fa vivere serenamente e mio Padre che soffre di
cuore ogni volta che accade va in tachicardia e temiamo per la sua salute.
Praticamente tutto l'anno non riusciamo ad avere un po' di serenità.
Come posso
comportarmi, che posso fare per avere il diritto di vivere serenamente?
Ringrazio
anticipatamente per l'utilissimo servizio che rendete.
n.d.
»
la risposta della Redazione |
365.
Rumore molesto dagli scarichi del bagno dei piani di sopra
20.02.2021
Spett.le Redazione,
abito in un
appartamento di nuova costruzione acquistato nel 2019. L'edificio è composto
da piano terra (dove abito), primo piano e mansarda. Nel dicembre 2020 è
stato acquistato anche l'appartamento al primo piano e da allora abbiamo
scoperto che ogni volta che l'inquilino di sopra va al bagno, quando scarica
si sente il rumore come di una cascata, passare attraverso il muro della
nostra camera da letto. Quando succede di notte, la mia bambina si sveglia
sempre di soprassalto.
Ho chiesto al
costruttore se l'impianto di scarico dei bagni fosse in qualche modo
insonorizzato. La sua risposta è stata che non si poteva mettere una guaina
o una barriera che avvolgesse l'impianto di scarico, perché non c'era lo
spazio per inserirla. Quindi a detta sua, ha predisposto l'impianto di
scarico con tubi insonorizzanti.
Posso chiedere
un risarcimento per non aver effettuato a regola d'arte l'impianto di
scarico? Non so quale sia il limite di deciBel accettabile, ma nella
situazione attuale, purtroppo sappiamo esattamente quando l'inquilino di
sopra va al bagno. Grazie.
Cordiali saluti.
Stefano
»
la risposta della Redazione |
364.
Lamentele per l'impiego dell'aspiratore
30.01.2021
Spett.le Redazione,
vivo in un
edificio a 2 piani. Al primo piano abita una famiglia di 2 persone adulte
(moglie casalinga e lui non fa un lavoro notturno) e al secondo piano ci
siamo noi, una famiglia di 2 adulti e 3 bambini. Io lavoro dalle 08:30 alle
13:00 e dalle 16:00 alle 20:00 dal lunedì al sabato.
I vicini, oltre
a lamentarsi praticamente di qualsiasi cosa, si lamentano se accendo
l'aspirapolvere nel primo pomeriggio dicendo che loro riposano a
quell'orario (è un modello portatile con il motore che non poggia a terra di
una nota marca). Purtroppo facendo questi orari e avendo dei bambini questo
è l'orario in cui io riesco ad usarla.
È legittimo
farmi questa richiesta?
Grazie.
n.d.
»
la risposta della Redazione |
363.
Inquinamento acustico da lavorazione materiali inerti
02.01.2021
Spett.le Redazione,
da poco ho scoperto l'esistenza del vostro sito web e del prezioso servizio
offerto alla cittadinanza. Spero, pertanto, possiate aiutarmi a risolvere
un'annosa questione che vado brevemente a descrivere.
Anni fa' io e il mio compagno abbiamo acquistato casa in campagna, poco
distante dal paese, in un luogo tranquillo, circondato da terreni
prevalentemente agricoli.
Pochi anni dopo il proprietario del fondo confinante con il nostro ha
edificato un capannone, inizialmente per uso agricolo, inserendo
successivamente al suo interno un frantoio per la lavorazione/trasformazione
di materiali inerti provenienti da demolizioni edili (Il soggetto in
questione è anche proprietario di una cava posta nelle vicinanze del paese).
Le elevate emissioni sonore prodotte dall'attività creano notevole disagio e
impediscono la legittima fruizione sia dell'ambiente abitativo che di quello
esterno. Dopo numerose e inutili segnalazioni agli organi competenti ho
presentato esposto al Comune per presunto inquinamento acustico.
L'ARPA ha successivamente accertato il superamento dei limiti acustici
consentiti e anche la violazione di alcune prescrizioni imposte dalla
Provincia per lo svolgimento dell'attività, prima fra tutte l'obbligo di
svolgere le lavorazioni esclusivamente a portone chiuso. Regola, sin
dall'inizio, mai rispettata.
In seguito, la ditta ha dovuto presentare un piano di risanamento acustico
prevedendo, a contenimento del rumore, la realizzazione di una barriera in
terre armate intorno al perimetro del capannone. La barriera realizzata si è
rivelata inefficace poiché la ditta continua la lavorazione a portone aperto
con emissioni sonore alte, i cumuli di materiale stoccato superano in
altezza la barriera cosicché i mezzi impiegati nella movimentazione del
materiale (pala gommata, etc.), altra fonte di rumore, si spostano al di
sopra della stessa, annullandone l'efficacia. Neppure i giorni di apertura
dell'impianto vengono rispettati, la ditta opera a proprio piacimento in
base alle esigenze di produzione.
Pertanto, poiché la ditta non ha mostrato alcun rispetto per il vicinato,
vorrei sapere, a questo punto come devo comportarmi, a chi posso rivolgermi
per proseguire la mia "battaglia" e far rispettare i miei diritti.
Ringrazio anticipatamente per l'utile servizio.
Cordiali saluti.
Angela
»
la risposta della Redazione |
362.
Rumore impianti del supermercato
14.11.2020
Spett.le Redazione,
abito al secondo piano di una palazzina del centro storico del mio paese che
si affaccia da un lato su una strada privata ma aperta al transito pedonale
(sulla quale è presente anche l'accesso alla palazzina stessa), e dall'altro
su un piazzale privato da cui si accede a un nuovo supermercato.
Questo nuovo supermercato, che verrà inaugurato tra pochi giorni, ha
installato dei macchinari tecnici in un locale adiacente alla mia palazzina
e con ingresso anch'esso dalla strada privata. Non so che tipo di macchinari
siano ma sono molto rumorosi tanto da disturbare sia di notte sia di giorno.
È legittima la loro presenza o avrebbero dovuto essere insonorizzati in
qualche modo? Cosa possiamo fare per tutelarci? Grazie in anticipo.
Distinti saluti.
Emanuela
»
la risposta della Redazione |
361.
Rumori nella galleria condominiale
17.10.2020
Spett.le Redazione,
ho acquistato circa un anno fa un appartamento al primo piano di un
condominio, con sottostante una galleria di negozi in comune con un secondo
condominio che ci è di fronte. Il problema si verifica la sera, alla
chiusura dei negozi, quando orde di ragazzini arroganti e maleducati,
utilizzano la galleria come centro di ritrovo per urlare e bestemmiare
spesso fino alle due di notte. Chiudere le finestre non è sufficiente, in
quanto il rumore arriva attraverso le pareti, si incanala nella chiostrina
interna tra i due condomini ed addirittura nella tromba delle scale.
Prima che arrivassi io, si era fatto un progetto di chiusura notturna della
galleria con dei cancelli; alcuni condomini si sono opposti e non si è più
realizzato. Volevo quindi chiedere: in caso di inquinamento acustico, che
vada a ledere i naturali diritti di riposo delle persone, il condominio, è
obbligato ad intervenire nella propria area privata al fine di garantire
tale diritto a prescindere dal risultato delle votazioni in assemblea?
Ringrazio anticipatamente per la Vostra risposta. Grazie.
Marina
»
la risposta della Redazione |
360.
Bande sonore stradali
26.09.2020
Spett.le Redazione,
da qualche mese il Comune in cui vivo ha posizionato, in prossimità di un
attraversamento pedonale e di fronte alla mia abitazione, delle bande sonore
trasversali rallentatrici di velocità, in entrambi i sensi di marcia. La
strada attraversa il paese, ed è molto trafficata, per cui c'è sempre molto
rumore e la presenza delle bande provoca un fastidio che supera di gran
lunga la loro efficacia nel far rallentare i veicoli in transito. La loro
presenza ha finito per aggravare l'inquinamento acustico della zona:
autoveicoli e gli automezzi a flusso continuo impattano proprio sui
dissuasori a bande, contemporaneamente in entrambi i sensi di marcia,
generando grande rumorosità e frastuono (nonostante infissi chiusi e doppi
vetri). Tutto ciò rende la nostra vita difficile (io lavoro da casa), sia
nei giorni feriali che festivi e impatta sul nostro riposo notturno (la
camera da letto è solo a pochi metri), impedendoci di tenere aperte le
finestre. Possiamo ottenere dal Comune la loro rimozione?
Grazie e cordiali saluti.
Laura
»
la risposta della Redazione |
359.
Situazione drammatica locale piano terra
15.09.2020
Spett.le Redazione,
da circa un anno e mezzo io ed il mio condominio viviamo un incubo! Al pian
terreno dell'edificio c'è un ampio locale commerciale che in precedenza era
una Banca e come tale era munita di porte blindate. Andata via la Banca la
proprietaria ha affittato l'immobile a degli egiziani che inizialmente
vendevano Kebab, ma in poco tempo hanno trasformato questo posto in una
sorta di disco pub dove si beve e fuma solamente. Il locale rimane aperto
dalle 18:00 alle 07-07:30 del mattino con livelli di musica e
elevatissimi ed insopportabili che penetrano da pavimento.
Il problema ulteriore è che a causa delle porte blindate il suono non si
propaga verso l'esterno ma si incanala verso l'alto e si convoglia nella
tromba dell'ascensore e credo nella canna fumaria. Tutti i giorni abbiamo
letteralmente una discoteca dentro casa. Ho visto
che l'unica forma di insonorizzazione è costituita da pannelli
fonoassorbenti sul soffitto ma evidentemente insufficienti per simili
livelli.
Abbiamo organizzato una assemblea straordinaria di condominio per procedere
con un esposto, tuttavia vorrei sapere nello specifico cosa possiamo
richiedere alle Autorità, poiché molto spesso la musica viene accesa
improvvisamente alle 03:00, alle 04:00 ma anche alle 06:00-07:00 del mattino
il mio timore è che controlli random o a orari diversi rendano tutto vano.
Volevo sapere, rispetto alla normativa locale e nazionale, una attività di
ristorazione autorizzata alla somministrazione di cibo e bevande ha limiti
di emissione di suoni specifici e orari di chiusura connessi? E rispetto
agli avventori che sostano fuori con urla e schiamazzi e spesso con risse?
So' che il Comune ha emanato un regolamento di zonizzazione della città ma
rendere un locale con prevalenza di musica e spettacoli (come attività
principale) dentro un condominio necessità di autorizzazioni particolari e
una specifica forma di insonorizzazione? In poche parole come potremmo
impostare l'esposto sotto un profilo amministrativo?
Una condomina disperata.
n.d.
»
la risposta della Redazione |
358.
Riconoscimento Tecnico Competente in Acustica
15.09.2020
Spett.le Redazione,
tra circa un anno e mezzo dovrei essere in pensione. Ho sempre trattato
l'acustica subacquea per motivi professionali e mi piacerebbe diventare un
consulente in acustica ambientale. Ho un diploma ITIS e abilitazione
all'iscrizione all'Albo dei Periti industriali. Vorrei sapere se esistono
corsi che non richiedano costi eccessivamente onerosi dal punto di vista
finanziario.
Distinti saluti.
n.d.
»
la risposta della Redazione |
357.
Musica a volume altissimo da parte della piscina comunale
01.09.2020
Spett.le Redazione,
ho acquistato un appartamento vicino (200 metri in linea d’aria) la piscina
pubblica del mio comune e purtroppo mi son ritrovato ad essere bombardato da
musica a volume altissimo almeno 3 volte al giorno per un ora e mezza
ciascuno (condita dagli incitamenti urlati con il microfono dei vari
istruttori dei corsi di acquagym e simili). Questo da giugno a settembre
inoltrato (quest’anno di meno, causa COVID) tutti i giorni, sabato e
domenica inclusi, dalle 9:00 alle 19:30. Oltre al gusto riguardante la
musica in questione, sul quale non mi esprimo, mi preoccupa il fatto che in
questi momenti in casa non si riesce a fare una conversazione se non
praticamente urlando. L'alternativa sarebbe chiudere tutte le finestre ma,
come si può immaginare vista la stagione, la soluzione rischia di essere
uguale o peggiore al male.
Mi sono messo dentro casa con un fonometro scaricato sul cellulare ma,
ahimè, il valore non supera i 50-60 dB ma probabilmente a causa dei bassi e
delle percussioni molto presenti in questo tipo di musica, il disturbo non
corrisponde ai deciBel effettivi.
Il quesito che pongo è se sia lecito che un cittadino debba essere costretto
ad ascoltare la musica altrui senza possibilità di far nulla. Se lo sento io
(e lo sentivo anche nella mia vecchia casa che era ancora più distante dalla
nuova) non è lecito pensare che chi stia in piscina sentirebbe
abbondantemente sia la musica che le istruzioni dell’istruttore anche con un
volume più basso? Sarebbe mio diritto richiedere quantomeno un abbassamento
del volume fino a livelli civili?
Grazie mille.
n.d.
»
la risposta della Redazione |
356.
Musica e divertimento senza sosta
08.08.2020
Spett.le Redazione,
da anni soggiorno durante il periodo estivo presso un agglomerato di
villette, piazzette, spiaggia attrezzata, con bar, locali, negozi e tre
villaggi privati all'interno. È un posto di vacanza dove la maggior parte
degli abitanti è composta da proprietari delle abitazioni che, da svariate
regioni di Italia, si trasferiscono per il periodo estivo.
Il problema di questo posto è che chi come me ha l'abitazione vicino al
centro commerciale, è costretto a sentire un fuoco incrociato di musica a
volume altissimo proveniente da più punti, soprattutto da una delle tante
giostre, Vi posso assicurare che dalle 22:00 circa e fino alle 02:00 i bassi
e le urla al microfono di questo giostraio sono insopportabili. Poi ci sono
locali che continuano oltre, come sta succedendo adesso e sono le 02:30,
dormire è impossibile, ma anche alle dieci di sera non si riesce a convivere
con questi bassi assordanti di una musica terribile, io ho tutte le sere mal
di testa.
Mi sono rivolta alle Autorità locali, Vigili, Carabinieri e Polizia e
nessuno di loro ha fatto qualcosa, anzi hanno affermato di non poter fare
niente per cercare di abbassare questo volume. Cosa posso fare?
Vi ringrazio infinitamente.
Francesca
»
la risposta della Redazione |
355.
Fontana rumorosa
01.08.2020
Gentile Redazione,
recentemente nella mia città è stato ultimato un impianto di depurazione
proprio di fronte la facciata di casa mia. Essendo in prossimità della
spiaggia in zona centrale, è stato “decorato” tra le altre cose, da una
fontana con giochi d’acqua a caduta, consistenti in una ventina di getti
verticali di circa 2,5 metri. Complice la struttura retrostante a forma di
anfiteatro, il rumore in facciata (circa 40 metri di distanza) e quello di
una cascata alpina.
La fontana è in funzione dalle 09:00-13:00 e dalle 15:00-00:30. Con la
misurazione fonometrica amatoriale, effettuata con un’applicazione da
smartphone, si evince un differenziale di circa 10-12 dB (su circa 70 dB
di massimo) al netto degli schiamazzi che ovviamente genera la
frequentazione della stessa.
Ho provveduto alla notifica di un esposto al competente ufficio Comunale
richiedendo una misurazione ed attendo risposta, ma trattandosi di arredo
urbano sono poco fiducioso. Eventualmente provvederò ad una verifica a mie
spese, la situazione è drammatica.
La mia domanda è: il fatto di risiedere in zona turistica consente la deroga da parte
dell’autorità comunale sul rispetto del limite nazionale dei 5 dB(A) di
giorno e 3 dB(A) la notte? Oltre al limite di “pressione” acustica, ha
qualche peso la frequenza (rumor bianco) del rumore?
Ringraziando per ogni eventuale chiarimento e/o suggerimento. porgo cordiali
saluti.
Mauro
»
la risposta della Redazione |
354.
Feste in giardino
25.07.2020
Gentile Redazione,
vivo in un piccolo paese di campagna in una casa con giardino circondata da
altre case sempre con giardino. Il problema arriva dalla casa confinante con
la mia dove i proprietari ogni estate il weekend danno delle feste
all'aperto dove oltre alla musica ad alto volume, sono soliti ubriacarsi,
urlare e cantare a squarciagola fino alle 5 del mattino. É impossibile
dormire con le finestre aperte soprattutto nella mia stanza perché li ho
letteralmente sotto la finestra!
All'inizio insieme ad un'altra famiglia con il nostro stesso problema,
abbiamo provato a discuterne con i diretti interessati i quali ci hanno
subito respinti con insulti e bestemmie. L'altra famiglia più di una volta
ha provato a chiamare i Carabinieri che non hanno potuto fare gran che
(essendo proprietà privata) ottenendo come unico risultato il fatto che ora
smettono con la musica a tutto volume a mezzanotte.
Non sappiamo più che fare, il dialogo é impossibile, le altre famiglie che
abitano qui, avendo legami parentali fanno finta di nulla e temiamo anche
delle ripercussioni.
Cordiali saluti.
Ambra
»
la risposta della Redazione |
353.
Rumori in area pubblica
01.07.2020
Spett.le Redazione,
vivo in un condominio, primo piano, che dà ad una piccola piazzetta
pubblica. Ogni giorno, da mattina fino a tarda notte, ragazzi di qualsiasi
età si radunano in questa piazza arrecando disturbo con musica a palla di
notte, skateboard o monopattini (salendo sulle panchine, rovinandole, per
poi cadere giù provocando un enorme tonfo) e schiamazzi di ogni genere.
Anche richiamandoli, continuano lo stesso imperterriti, spesso anche
rispondendo in malo modo. Nel nostro caso, come famiglia, non riusciamo più
a sopportare questa situazione in quanto mia nonna è malata e non riesce a
riposare in pace per colpa dei continui disturbi.
Ci sono provvedimenti opportuni che potrei intraprendere per arrivare alla
soluzione?
Vi ringrazio per l’attenzione, restando in attesa di una vostra risposta, vi
saluto cordialmente.
»
la risposta della Redazione |
352.
Dissuasori sonori per volatili
23.06.2020
Spett.le Redazione,
premetto che vivo in un condominio di villette a schiera, ormai da più di un
anno convivo con un suono variabile tra 18.000 Hz e 25.000 Hz, di un
dissuasore sonoro per volatili che ho scoperto essere installato proprio da
uno dei condomini.
Considerando che posseggo un pastore tedesco di 12 anni che ha cambiato le
sue abitudini rimanendo il più distante possibile dalla fonte del suono e di
conseguenza non rimane più dove mangia e risiede la famiglia, e abbiamo un
bambino di 2 anni e mezzo, ho provato tramite l'amministratore a chiedere di
rimuovere il dissuasore in oggetto, ma il condomino non intende toglierlo.
A
parte i probabili danni che potrebbe arrecare è comunque un fastidio per le
normali attività all'esterno, soprattutto attendendo l'estate per godere la
parte esterna della casa.
Il problema non è tanto il volume ma la frequenza variabile emessa
costantemente (18.000 Hz e 25.000 Hz), molto fastidiosa. Il dissuasore è a
circa 35 metri dalla mia abitazione.
Sapete dirmi se posso fare qualcosa per richiedere la rimozione e/o articoli
di legge a cui appellarmi magari coinvolgendo l'amministratore.
Grazie anticipatamente per la vostra risposta.
n.d.
»
la risposta della Redazione |
351.
Vibrazioni ininterrotte e rumori deturpanti
11.05.2020
Spett.le Redazione,
siamo una coppia e da 30 anni ca. abitiamo in un appartamento sul piano
rialzato di una piccola palazzina indipendente e senza condominio. Il locale
sottostante al nostro era stato trasformato dai
primi proprietari da uso commerciale ad uso abitativo.
Nel
2016, l'attuale proprietario aveva installato all'interno di questo locale
dei dispositivi elettrici che abbiamo individuato in una
caldaia che, presumibilmente, funge anche da riscaldamento elettrico durante
l'inverno, una pompa per l'areazione o termoventilatore con uso costante ed
incessante 24/24 ore. L'impatto di questi dispositivi è stato ed è tutt'ora
devastante sulla nostra vita in termini di vivibilità, tranquillità e
soprattutto salute a causa dei rumori e suoni fastidiosi che emettono:
- la
caldaia elettrica, ogni qualvolta azionata emette un rumore assordante e
insopportabile perché i tubi di collegamento a quanto pare sono collocati
esattamente sotto il pavimento della nostra camera da letto e in
corrispondenza del soffitto del vicino. Le continue e ripetute aperture e
chiusure dell'acqua calda (che paradossalmente si verificano anche in orari
assurdi dalle ore 03:00 alle ore 07:00 quantunque vi siano tentativi di
smorzarne il volume) ci privano da più di 4 anni di osservare un sonno
regolare;
- il
riscaldamento che presumiamo appartenga allo stesso dispositivo di cui
sopra, emette lo stesso identico rumore assordante della caldaia con la
differenza che l'utilizzo viene effettuato per 4/5 ore al giorno da novembre
ad aprile;
-
pompa per l'areazione/termoventilatore elettrico, se fino ad ottobre
dell'anno scorso l'utilizzo di questo strumento era stato soprattutto
notturno e con un volume piuttosto blando, dal mese di ottobre fino ad oggi
l'accensione di questo dispositivo a volume altissimo è stata incessante
24/24 ore e senza alcuna interruzione. Il pompaggio di questo dispositivo
continuo e martellante di giorno e di notte, scuote ininterrottamente i
componenti strutturali dei muri dell'abitazione.
Abbiamo fatto trascorrere 4 lunghi anni cercando di evitare la
contrapposizione ad ogni costo anche nel rispetto di una convivenza civile,
ma questa nostra condotta non ci ha prodotto alcun effetto positivo perché
tra tachicardia, attacchi d'ansia, tensione ed insonnia si è segnata una
linea di demarcazione che per noi è impossibile oltrepassare. E ciò malgrado
i nostri ripetuti richiami verbali e scritti che abbiamo rivolto in forma
del tutto personale al vicino di casa il quale per tutta risposta ci ha
fatto scrivere qualche mese fa dal suo legale minacciandoci di intraprendere
una azione legale nei nostri confronti se non avessimo smesso di importunare
il suo cliente che a suo dire ha tutti i diritti di disporre di ogni mezzo
all'interno della sua abitazione e che tutti gli strumenti in suo possesso
sono a norma.
Noi
siamo consapevoli che il vero deterrente potrebbe essere il rilievo
fonometrico, ma poiché stiamo attraversando, come tanti, un momento molto
difficile con prospettive di ripresa del lavoro poco rassicuranti almeno per
ora e quindi non disponendo di mezzi economici per affrontare un processo
con tutto quanto ne consegue, e vista la nostra situazione davvero disperata
(è veramente il caso di dire che non viviamo più) Vi chiediamo cortesemente
di volerci indicare se esiste uno strumento alternativo per consentirci di
contrapporci a questo signore e magari tentare di rompere gli argini di un
suo comportamento a dir poco indifferente e irrispettoso dei diritti altrui.
Grazie di cuore per quanto potreste consigliarci.
Stefano
»
la risposta della Redazione |
350.
Motopompa agricola accesa ininterrottamente per 5 mesi
25.04.2020
Gentile Redazione,
da
qualche anno abito in una casa di campagna che confina con un proprietario
terriero, il quale a inizio stagione primaverile, posiziona una motopompa ad
uso irriguo in modo fisso ed irremovibile per servire un numero elevatissimo
di campi. Ha fatto costruire ed interrare una serie di tubazioni fisse per
svariate centinaia di metri con i punti di attacco per le ruote da
irrigazione lasciando così sempre immobile la motopompa. Questo Diesel viene
acceso alle ore 07:00 circa del mattino e resta in funzione fino a tarda notte.
Il
problema sta' nel fatto che una volta terminato di servire gli svariati
ettari, sono passati tra i 15 e 20 giorni di conseguenza il ciclo è perpetuo
e riparte dall'inizio senza alcuna tregua da metà aprile a metà settembre.
Le 16-18 ore al giorno per 5 mesi sono un massacro psicologico. In casa sono
costretto a restare con le finestre chiuse, all'aperto sempre in compagnia
di questo diesel perpetuamente acceso, domeniche e festività sono perfettamente identiche ai giorni settimanali.
Inutile dire che dopo il dialogo con questa persona la situazione non è
assolutamente variata, anzi forse è addirittura peggiorata.
Cosa
poter fare e sopratutto quale Legge può cautelare la mia salute ? Esistono
regolamentazioni statali/regionali/comunali con fasce orarie e giornate
lavorative anche per le zone agricole?
Cordiali saluti e grazie per l'attenzione.
Stefano
»
la risposta della Redazione |
349.
Musica ad alto volume proveniente dal piano di sopra
16.03.2020
Spett.le Redazione,
innanzitutto ringrazio in anticipo per il servizio offerto. Volevo esporvi
il mio problema.
Abito al primo di due piani in un appartamento acquistato di recente
in una zona molto tranquilla. Nel piano soprastante il mio, abitano una
coppia di signori di circa 50/55 anni e un ragazzo di 17 anni che studia
fuori casa e che rientra nel fine settimana. Questo ragazzo nella sua camera
(che è è esattamente sopra la camera della mia bimba di 5 anni), quando è a
casa ascolta la musica ad alto volume, più che altro per quanto riguarda i
bassi, avendo lui un subwoofer. Questo succede in tarda mattinata e nel
pomeriggio. La sera, invece, si mette ad ascoltare film, sempre con il
subwoofer, causando un continuo ronzio di frequenze medio basse alternate a
scene dove i bassi si sentono come un effetto boato.
Ho
già avvertito i genitori che, pur risultando disponibili, non riescono a
controllarlo più di tanto (almeno questa è la mia impressione). A volte
invece si mette ad ascoltare la musica sopra il nostro soggiorno, dove anche
li avrà una sorta di impianto. Le parti più fastidiose sono:
-
l'alto volume e il propagarsi dei bassi in tutto l'appartamento durante
l'ascolto della musica;
- la
sera (dalle ore 20 alle ore 23 circa) quando ascolta i film, il ronzio
continuo e i boati generati dal subwoofer.
Significa che quando ascolta la tv nella cameretta, da sopra si sente questo
continuo ronzio alternato a quella specie di boati. Praticamente bisogna
alzare bene la tv per coprirlo e comunque non copre tutto.
Posso fare qualcosa considerando anche l età della mia bimba e che la mia
compagna prende ansiolitici?
Grazie mille.
n.d.
»
la risposta della Redazione |
348.
Disturbi in condominio
22.02.2020
Spett.le Redazione,
vivo in affitto con il mio compagno in un appartamento da 6 mesi, non c’è
regolamento di condominio e l’edificio è vecchio. Appena arrivati abbiamo
passato un estate terribile poiché al piano di sopra al nostro appartamento
vivevano due signori anziani che facevano rumore tutto il giorno ad
intermittenza (a volte anche la notte) e contemporaneamente anche i signori
di un piano ancora sopra. Siccome sono due situazioni molto particolari è
necessario spiegarle entrambe illustrando la nostra giornata. Illustrerò un
Sabato che è la giornata in cui i rumori di entrambi i vicini vanno a
sommarsi.
Tra le 8 e le 8:30 i signori del piano si sopra fanno le pulizie con un
aspirapolvere con le rotelle che si sente fortissimo poiché hanno un
pavimento di cotto in tutta casa, le pulizie vanno avanti a lungo fino alle
9/10 circa. Subito dopo arrivano i nipoti che senza sosta corrono per tutta
casa, trascinando o buttando cose a terra con continue urla senza sosta. La
madre che passa ore a camminare con i tacchi avanti e indietro. Poi si
aggiunge il signore del piano ulteriormente superiore che fa camminare con
il girello la moglie sul terrazzo che copre metà della nostra casa e produce
un rumore che ricorda quello di un tapirulan. Dal nostro appartamento,
inoltre, è possibile sentire alle volte anche quello che si dicono e il
rumore dei passi si sente chiaramente. D’estate i nipoti non vanno a scuola,
a volte di notte li sentiamo trascinare mobili o camminare rumorosamente
sbattendo ante.
In ultimo, sono entrambi parecchio sordi tengono la TV accesa a volume alto
con la finestra della cucina aperta che da sulla chiostrina interna
costringendoci così a tenere la nostra chiusa facendoci fare la sauna
d’estate in cucina.
Prima di noi ci abitavano i genitori del mio compagno e dicevano che non
c’era tutto questo rumore, i bambini ancora non erano nati e gli altri
signori non facevano rumore.
Nonostante le nostre richieste, i condomini hanno risposto dicendo che non
vogliono mettere le ciabatte dentro casa ne qualche tappeto, che i bambini
se non possono uscire devono essere liberi di correre dentro casa, che non
vogliono mettere un tappeto dove giocano i bambini e che a loro il rumore
che produce fa compagnia. Il signore del piano ancora superiore sembrava
disposto a consultare un azienda di insonorizzazione ma ancora nulla è
cambiato.
Vi ingrazio.
Angela
»
la risposta della Redazione |
347.
Campi da calcetto rumorosi
22.02.2020
Gentile Redazione,
abito in una piccola palazzina all' interno di complesso residenziale. Da
qualche anno la scuola privata (in realtà si dichiara una Onlus) che ho
davanti al mio condominio, ha costruito due tenso-struttute; ufficialmente
dovevano essere la palestra per i ragazzi della scuola, ma in realtà sono
utilizzate la sera, per il calcetto ed il tennis (a pagamento).
Il contesto in cui abito è totalmente residenziale e molto silenzioso.
Potrete ben immaginare, nell'assoluto silenzio del quartiere, che rumore
possano provocare le pallonate lanciate dai giocatori sul tendone con il
loro rimbombo infernale. Unite poi le urla, gli schiamazzi e le parolacce
dei giocatori ecomprenderete come la quiete di un tempo, e per cui avevo
acquistato la casa in questa zona, è oramai un lontanissimo ricordo.
In estate poi, con le finestre aperte, non si riesce ad ascoltare la TV, a
leggere un libro in tranquillità...sto' odiando la mia casa e pensando
oramai seriamente di vendere. Purtroppo, altra nota dolente, queste
tenso-struttute hanno svalutato anche il valore dell' immobile. I miei
vicini di pianerottolo hanno provato a vendere il loro appartamento, ma
tutti coloro che sono venuti a visitarlo, sono rimasti infastiditi dalle
visuale dei due palloni (e non avevano sentito il rumore!!).Quindi, non solo
ci stanno rovinando la salute, ma ci ritroviamo con immobili svalutati
rispetto a quando li abbiamo acquistati, ben prima della costruzione dei
campi.
Il Comune ha dato a suo tempo il permesso di costruire le strutture e pare
abbia donato anche i due teloni.
Al momento gli altri condomini sembrano aver mollato il colpo...io,invece,
abitando da sola e non avendo ne' figli né animali che potrebbero causare
rumori e distrarre la mia attenzione dai rumori esterni, sono arrivata al
mio limite di sopportazione e tutte le sere provo una morsa allo stomaco ad
ogni pallonata calciata contro il tendone (sembrano esplosioni di fuochi
d'artificio ..sono sull' orlo di un esaurimento nervoso).
Vi chiedo: il nostro amministratore condominiale può fare qualcosa? Lui dice
che non è tra le sue competenze. Possiamo, come condominio, rivolgerci ad un
giudice di pace? Intentare una causa civile?
Vi ringrazio per l'attenzione e Vi porgo i miei più cordiali saluti.
Maria Cristina
»
la risposta della Redazione |
346.
Musica alta in condominio
15.02.2020
Spett.le Redazione,
abito in un condominio nel quale il signore del piano di sopra, tutte le
mattine per almeno 2-3 ore e tutte le sere anche per 2-3 ore, ascolta la
musica a livelli talmente alti da farmi vibrare le sedie e le porte in casa
il rumore cessa verso le 22.05. Sono due anni che ogni volta vado a
suonargli il campanello, lui abbassa un po' ma il giorno dopo tale e quale a
prime: Di notte poi, dalle 23.00 fin verso le 02.00, guarda la TV ad alto
volume poi passa l’aspira polvere sposta il tavolo abbassa le tapparelle.
Vorrei sapere cosa posso fare o chi posso chiamare tipo vigili o cosa,
concludo aggiungendo che per come sono messo economicamente non posso agire
per vie legali essendo al momento disoccupato.
Distinti saluti.
M.M.
»
la risposta della Redazione |
345.
Casse acustiche all'esterno di un pubblico esercizio
15.02.2020
Spett.le Redazione,
abito in un Comune lontano da città e fortunatamente tra un paese e l’altro
ci sono ancora boschi e campagna. I gestori del bar-ristorante posto davanti
a casa, solo la strada ci separa, organizzeranno non appena il clima lo
permetterà “aperitivi” con musica elettronica e tecno all’aperto, tutti i
giorni, in uno spazio di loro competenza che hanno di fronte. Hanno
intenzione di posizionare all’esterno del ristorante delle casse acustiche
di grandi dimensioni (pertanto non si tratta di sottofondo) e diffondere
musica.
Non capisco come gli uffici competenti abbiano potuto consentirlo. Sono
meravigliato e stupito: casse acustiche all’esterno! Prevedo un grave
disagio perché oltre al vociare e agli schiamazzi si sommerà la “musica” (se
così posso chiamarla) ad alto volume. Tale giardino non ha nessuna barriera
acustica, neppure un banale muro a protezione. Chiedo se sia possibile
posizionare dei diffusori acustici all’esterno di un locale per mesi e mesi.
Ringrazio per la risposta e porgo cordiali saluti.
Massimo
»
la risposta della Redazione |
344.
Si può cantare nell'appartamento?
08.02.2020
Spett.le Redazione,
sono
uno studente che studia canto in conservatorio, dato che mi trasferirò in un
nuovo appartamento, vorrei chiedere se si può cantare nel appartamento? (
Perché studio il canto lirico, è inevitabile ad alta voce, diciamo al
massimo 2 ore al giorno). Temo che ci saranno le persone a loro non piace, e
mi denunciano, cosa devo fare e rispondergli?
Cordiali saluti.
Davide
»
la risposta della Redazione |
343.
Rave non autorizzato ogni sabato. Cosa fare?
25.01.2020
Spett.le Redazione,
da circa due mesi a questa parte ogni venerdì e sabato un gruppo di ragazzi
organizza rave non autorizzati sotto ad un ponte. La mia abitazione è sita
sulla piazza esattamente sovrastante il ponte e dormire è diventato
impossibile. Un sabato ho chiamato tre volte i vigili perché intervenissero
(questo tra le 2 e le 4 di notte) e l’ultima volta finalmente sono riusciti
a disperdere i partecipanti.
Non posso pensare di doverli chiamare ogni fine settimana, per cui mi
rivolgo a voi nella speranza di avere consigli su come risolvere la
situazione in maniera definitiva.
Vi ringrazio in anticipo.
n.d.
»
la risposta della Redazione |
342.
Rumori del magazzino
04.01.2020
Spett.le Redazione,
sono
proprietario di un appartamento al 5 piano in una zona residenziale. Il
titolare di un negozio di frutta e verdura sito nel condominio, dove da
regolamento si possono esercitare attività commerciali, ha affittato inoltre
un piccolo magazzino sul retro del palazzo e lo ha adibito a magazzino per
la frutta e la verdura munendolo di cella frigorifera Il commerciante
possiede parecchi punti vendita nella città e utilizza questo magazzino come
stoccaggio per tutti i negozi.
Il
problema è che alle 4 di notte, a volte anche prima, inizia le operazioni di
carico e scarico dei suoi furgoni con transpalet e pedane di ferro. Le
lamentele sono fioccate da parte di molti condomini, anche di palazzi
confinanti, all'amministratore che ovviamente ha inviato una raccomandata al
titolare per chiedere la cessazione dei rumori come da regolamento
condominiale e comunale. Nessun effetto. Ha inoltre inviato una lettere ai
vigili urbani i quali hanno a loro volta inviato un sollecito al fine di
interrompere tali rumori; nulla. Sono stati anche avvisati e informati i
proprietari dei muri che pare abbiano cercato una soluzione. Nulla.
Ora
attendiamo l'assemblea condominiale per vedere se è possibile inviare un
esposto. Come mi consigliate di agire?
Grazie.
n.d.
»
la risposta della Redazione |
341.
Persone che bevono alcolici sotto la finestra di casa
04.01.2020
Spett.le Redazione,
la
mia casa si affaccia su una via cittadina. Da un po’ di tempo sotto casa ha
aperto un minimarket che vende cibo e alcolici a basso prezzo. A partire da
quest’estate, quasi ogni giorno, un gruppo di 6-7 persone viene in modo
fisso a consumare alcolici lì e ci resta anche per ore parlando ad un volume
di voce alto. Ciò accade in genere in un orario che va dalle 18 alle 22 di
sera e, nonostante io e la mia famiglia abbiamo cercato di comunicare sia al
gestore del negozio, sia a queste persone, il disagio che la loro sosta ci
arrecava, le risposte sono state maleducate e ci hanno invitato a chiamare i
vigili se qualcosa non ci sta bene.
Con
alcuni condomini abbiamo provveduto ad inviare un esposto ai vigili in cui
descrivevamo la situazione; qualche giorno dopo un agente è passato dal
negoziante a raccomandarsi di non far sostare le persone a bere sulla via.
Tuttavia nulla è cambiato. Nonostante anche gli altri condomini siano
infastiditi da questo, io sono quello più esposto ai rumori in quanto abito
al primo piano e la mia finestra è proprio sopra il pezzo di strada in cui
sostano a bere e parlare. Siamo molto stressati da questa situazione e non
sappiamo come muoverci per risolvere il problema.
Sapreste indicarci quale sarebbe la via più opportuna da intraprendere per
cercare una soluzione? La comunicazione diretta con queste persone ha solo
creato reazioni aggressive e noncuranti. Vi ringrazio molto per
l’attenzione, restando in attesa di una vostra risposta, vi saluto
cordialmente.
Adriano
»
la risposta della Redazione |
340.
Pista go-kart e ferrovia
04.01.2020
Spett.le Redazione,
ho
acquistato un'abitazione, i problemi che sto' riscontrando nel viverci sono
due: il primo riguarda il rumore proveniente da una ferrovia posta a circa
30 metri, al momento il condominio ha creato una sorta di dosso in terra
alto circa 3 metri ma il rumore risulta comunque importante. L'altro
problema riguarda una pista di go-kart che è stata costruita a circa 200-300
metri di distanza. In questo caso, il problema del rumore non è tanto
l'intensità quanto il fatto che è molto prolungato, va avanti dalle 10 del
mattino fino a mezzanotte, estate ed inverno.
Non
ho idea quali siano i limiti imposti per le due attività e nemmeno se
esistano dei limiti per la durata di certi rumori ma la situazione è
piuttosto complicata.
Grazie.
Alessandro
»
la risposta della Redazione |
339.
Rumori delle aziende confinanti alle abitazioni civili
27.11.2019
Spett.le Redazione,
a
marzo 2019 ho acquistato una casa indipendente che ha un lato confinante con
una azienda meccanica, praticamente oltre la parete del mio corridoio zona
notte e della sala ci sono le macchine di questa azienda, pertanto quando
utilizzano il carro ponte trema tutto e con le macchine in funzione si
sentono tutti i rumori, addirittura si sentono le voci degli operai. Vero
anche che sono in una zona industriale, però secondo me, non vuole dire che
non debbano essere adottati i provvedimenti atti ad attenuare i rumori e le
vibrazioni per non disturbare il vicinato.
Detto ciò, sono a chiedervi un parere su come e se possibile agire nei
confronti di questa azienda meccanica, affinché si possa trovare una
soluzione quanto pacifica per attenuare un po’ i rumori e le vibrazioni
stesse, vorrei evitare i conflitti se possibile e comunque se sono nella
condizione di poter chiedere degli interventi pur essendo in una zona
industriale come accennavo.
Per
ora Vi ringrazio e Vi saluto cordialmente.
Mauro
»
la risposta della Redazione |
338.
Denuncia per appartamento in affitto rumoroso
18.11.2019
Spett.le Redazione,
da mio padre ho ereditato l’appartamento sito in un condominio di 70 abitazioni. La costruzione del
palazzo risale a metà degli anni ’70. Dopo
aver messo l’impianto elettrico a norma e aver fatto l’attestazione
energetica (APE) ho affittato l’appartamento a 4
studenti.
Dopo
una settimana è iniziato il contenzioso. Il condomino del piano sottostante
mi ha inviato una diffida intimandomi entro 7 giorni a montare un pavimento
autobloccante antirumore nel mio appartamento perché secondo il disturbato la sua
vita, dal momento che io ho affittato l’appartamento è diventata invivibile.
Lui sente il calpestio dei ragazzi che camminano al piano di sopra,
spostamento di sedie e altro mobilio perché lui dice che i solai del palazzo
non rispettano le normative vigenti.
Ovviamente prima dell’avvento di questi ragazzi in casa ci viveva mio padre,
che essendo vedovo, non recava a lui nessun fastidio.
Siccome io non ho provveduto a montare il pavimento che l’avvocato mi aveva
proposto di montare a mie spese, mi è arrivata la
denuncia urgente con avviso di comparizione.
Secondo voi, mi conviene transare e accettare di montare il pavimento oppure
accettare la causa? Quante probabilità ho di vincerla?
Inoltre, essendo presente nel palazzo un regolamento condominiale, io ho una
responsabilità oggettiva nei confronti dei ragazzi se loro disturbano il
vicinato?
Tengo a precisare che nessuno dei condomini che ho contattato vicini al mio
appartamento hanno lamentato rumori provenire dal mio appartamento, anzi
hanno detto che i ragazzi sono molto educati e per nulla molesti.
Mi
fate sapere come dovrò comportarmi?
n.d.
»
la risposta della Redazione |
337.
Animazioni in un villaggio turistico
14.09.2019
Spett.le Redazione,
ho
preso da poco casa in un paese turistico sulla costa romagnola. Il paese ha
il vanto di essere l'unico in Italia ad essersi trasformato interamente in
un villaggio turistico. Questo significa animazioni continue in tutto il
paese da maggio a settembre. Ci sono ragazzi che animano in tutto il paese e
un trenino che gira tutto il giorno e la sera con la musica per far fare il
giro turistico ma soprattutto ci sono spettacoli di musica (soprattutto
romagnola) in piazza dalle 09:00 fino alle 23.30 per cinque sere su sette. Io
abito vicino alla piazza e il rumore è insostenibile tanto da costringermi a
tenere le finestre chiuse sia per guardare la tv che per dormire, anche se
il rumore si sente comunque.
Oltre alla quantità delle serate e al fastidio per il rumore in sé quello
che mi irrita è la prolungata situazione nel tempo: non si parla di cinque
serate in una sola ed unica settimana (che già sarebbe insostenibile) ma di
cinque serate in una settimana per tutto il mese di maggio fino a settembre.
Io lavoro e non riesco a dormire per tutto il periodo estivo, finché
l'animazione non viene chiusa.
Posso esporre denuncia per questa situazione e con quali modalità? E
soprattutto chi posso denunciare quando questo programma viene fatto
dall'Amministrazione comunale?
Ringrazio cortesemente per l'attenzione.
Sara
»
la risposta della Redazione |
336.
Attività rumorosa vicino a casa
24.08.2019
Spett.le Redazione,
abito in un piccolo paese di campagna inserito nella Classificazione
Acustica all'interno della classe I e II. Dall’anno scorso i miei confinanti
hanno avviato un’attività di lavorazione legname nautico e fin da subito non
hanno dimostrato alcun rispetto per il vicinato, iniziando le lavorazioni
già alle 06:30 del mattino con macchinari quali frese, seghe e aspiratori,
in estate anche con i portoni aperti.
Abbiamo chiesto ai vigili urbani di eseguire dei controlli e questo è stato
il loro riscontro: “abbiamo effettuato vari sopralluoghi ma in tutte le
occasioni non abbiamo riscontrato ne lavori rumorosi ne attività illecite.
Effettueremo ulteriori controlli periodicamente”. Il fatto è che si
tratta di macchinari non vengono azionati di continuo ma li accendono e
spengono all’occorrenza più e più volte al giorno. Gli altri vicini non
vogliono essere coinvolti, preferiscono sopportare o fare finta di nulla.
Abbiamo tentato di conciliare con la proprietà ed ora iniziano con i rumori
dopo le 08:15 (che continuano fino alle 18:00 e non si fermano nemmeno per
la pausa pranzo), hanno spostato la fresa molto rumorosa in una stanza
insonorizzata (che comunque non chiudono sempre durante il funzionamento) ma
di fatto non possiamo ancora tenere le finestre aperte perché gli operai
lavorano ascoltando la musica alta, fanno schiamazzi cantando e parlando a
voce molto alta e gli altri macchinari in funzione si sentono eccome.
Considerando che il rumore di fondo dell’ambiente è praticamente nullo,
basta poco ad un suono per risultare molto fastidioso.
Riconosco in parte la volontà manifestata dal proprietario per cercare di
contenere il disagio, ma ancora non ci siamo. Avevo contattato un avvocato
civilista per tentare la via di una causa ma il proprietario dell’attività e
anche dell’immobile mi ha anticipata, minacciandomi apertamente dicendo che,
se avesse vinto lui la guerra, avrebbe ricominciato con i rumori a tutti gli
orari e anche peggio di prima e, in caso contrario se l’avesse persa,
avrebbe dato in affitto gli appartamenti confinanti a persone poco piacevoli
da avere come vicinato. Fa' finta di voler andare d’accordo dandoci un
contentino ma poi si comporta diversamente e noi non siamo più sereni a casa
nostra.
Vorrei capire quale strada è meglio percorrere almeno all’inizio, se
chiamare i vigili o i carabinieri per porre alla loro attenzione il disagio
(e poi come si procede? Con una denuncia?) oppure, se riprendere in mano la
questione con l’avvocato per far partire delle lettere. Francamente, vista
la Classificazione acustica del mio Comune non so' nemmeno se possono
procedere con un’attività produttiva in loco.
Grazie dell’attenzione.
Mara
»
la risposta della Redazione |
335.
Inquinamento acustico generato dal porto di La Spezia
07.08.2019
Spett.le Redazione,
nel
filmato presentato (vai
al video») è offerta una raccolta dei rumori, concentrata in 6 minuti e
15 secondi generati giorno e notte dal porto commerciale di La Spezia,
rumori che non sono assolutamente sporadici. Lo scopo del filmato è quello
di evidenziare le condizioni invivibili a cui sono sottoposti
quotidianamente gli abitanti del levante spezzino nella speranza che le
Autorità, che dovrebbero tutelare la salute dei cittadini spezzini in
particolare e dei cittadini italiani in generale, si decidano a fare
qualcosa di concreto per rendere accettabile la loro vita:
#1 -
quotidianamente passano decine di treni verso e da Santo Stefano di Magra,
verso e dalle banchine dove sono ormeggiate le navi portacontainer,
generando vibrazioni e rumori spesso anche maggiori di quelli registrati;
#2 -
ogni giorno sono ormeggiate in porto diverse navi, tutte con i generatori
perennemente in funzione, alcune con emissioni sonore accettabili, molte con
emissioni sonore maggiori di 60 dB(A), tutte con emissione di fumi nocivi
per la cittadinanza;
#4 -
giorno e notte sono continuamente in movimento mezzi di movimentazione
container che, durante la marcia indietro, azionano segnalatori sonori che
superano i 70 dB(A);
#6 -
giornalmente (anche di notte naturalmente) arrivano centinaia, spesso
migliaia di camion vuoti all'interno dell'area portuale per caricare i
container, all'interno del porto i suddetti camion circolano regolarmente a
una velocità tale da generare picchi di rumore da 80 dB(A);
#7 -
spesso all'interno dell'area portuale si formano code di camion in attesa
che sostano davanti alle nostre case con i motori accesi ed, esasperati,
azionano i loro clacson e le loro trombe generando una rumorosità continua
di oltre 80 dB(A);
#8 -
spesso e volentieri i macchinisti delle decine di treni che giorno e notte
circolano all'interno dell'area portuale azionano le loro sirene per motivi
del tutto ingiustificati (talvolta le locomotive spingono i vagoni e in
questo caso, ovviamente, non possono suonare e procedono senza azionare le
sirene mentre quando i vagoni vengono trainati non si pongono il minimo
problema ad azionare le sirene, magari per chiedere l'apertura di un
cancello).
Grazie e cordiali saluti.
Vittorio
»
la risposta della Redazione |
334.
Follie d'estate
05.08.2019
Spett.le Redazione,
come
ogni anno, l'estate è il periodo in cui vengono eseguite manifestazioni
pubbliche di ogni tipo. Non c'è fine settimana in cui non ci sia una festa
popolare, una sagra, una notte bianca. Tutte queste hanno tutte una
caratteristica in comune: musica sparata a tutto volume fino a tarda ora. Le
amministrazioni comunali sono prodighe di sussidi economici e di deroghe per
orari e deciBel e spesso chiudono un occhio o ambedue in caso di sforamenti.
Voglio segnalare un caso. Per la festa del patrono del mio paese
l'Amministrazione ha concesso un deroga di 130 dB (centotrenta) dalle 18:00
alle 24:00, che mi sembra una follia, nella piazza dove si è tenuto un concerto
rock, un'area di circa 60 x 70 metri.
L'ordinanza che concedeva la deroga è stata pubblicata il giorno prima
dell'evento all'Albo Pretorio (alla faccia dell'avviso: entro 60 giorni si
può fare ricorso al TAR, ecc.). Nel Comune vige un Regolamento Acustico in
cui sono indicati i valori massimi in deroga; per i concerti rock il massimo
valore è 85 dB, ma un articolo del Regolamento concede al Sindaco di
derogare a sua discrezione per orari e deciBel. Un altro articolo però
afferma che, per motivi di salute pubblica, non si possono in ogni caso
superare 102 dB.
Vorrei chiedere: è possibile concedere una deroga di 130 dB senza una
Valutazione di Impatto Acustico? Inoltre, ci sono i presupposti per inviare
un esposto all'Autorità Giudiziaria contro il Sindaco per non aver
rispettato le norme del Regolamento Acustico e soprattutto per non aver
rispetto per la pubblica salute?
Grazie e cordiali saluti.
Giovanni
»
la risposta della Redazione |
333.
Girandola nel condominio
13.07.2019
Spett.le Redazione,
da due mesi e mezzo stiamo faticosamente sopportando nelle ore notturne e
convivendo nelle ore diurne con il rumore provocato da una girandola
giocattolo posta sul terrazzo dei condomini che abitano sopra di noi. la
girandola è posta in corrispondenza della nostra camera da letto e il rumore
è generato dal vento che fa girare le piccole pale. di notte dormiamo con i
tappi che però non impediscono di percepirlo.
Come possiamo fare? A chi dobbiamo rivolgerci? Premetto che il nostro
amministratore condominiale puntualmente informato da noi in merito al
disagio, non ha risolto la situazione.
Grazie per il cortese riscontro.
Fam. Benedetti
»
la risposta della Redazione |
332.
Vivere in campagna con il rumore delle feste
08.07.2019
Spett.le Redazione,
vivo
in campagna precisamente in una tenuta di proprietà mia e delle mie 2
sorelle le quali non ci abitano ed una ha dato in gestione due attività:
- un
nido dove la mattina dalle 7.30 alle 15 si sentono le urla in continuo dei
bambini e relative educatrici soprattutto quando sono in giardino sul quale
affacciano le mie finestre delle camere da letto e della cucina. Sempre
questo nido dalle 18 fino a tarda notte anche le 02 fa' feste di compleanno
nel giardino con musica e microfono che in casa non si riesce a sentire
neanche il telegiornale con volume 50;
- a
circa 50 metri poi c'è un ristorante pizzeria con balli musica karaoke ogni
giorno fino a tarda notte.
Non
si vive più, ho 2 bambini di cui un neonato di 8 mesi che puntualmente
quando dorme viene svegliato da tutto ciò a partire dalle grida della
mattina.
Cosa
posso fare? Non sono più padrona in casa mia.
Grazie per la vostra disponibilità ma sono 5 anni che va avanti questa
storia.
n.d.
»
la risposta della Redazione |
331.
Rumore eccessivo di motociclette
01.07.2019
Spett.le Redazione,
abito in una zona ad alta densità di traffico e il rumore dei motori è molto
forte sia di giorno che di notte. In particolare molto fastidioso oltre il
limite della tollerabilità è quello di motociclette di grossa cilindrata e
motorini che sgasano e accelerano mentre svoltano e, tenendo conto di quante
moto possono transitare durante il giorno e la notte, si può capire quanto
questo rumore fastidiosissimo arriva a ledere il sistema nervoso, oltre all'innegabile aumento dell'inquinamento atmosferico oltre che acustico. Sgasamenti e rumori inutili, oltre che dannosi. Si capisce che questa
gentaglia, altro non può definirsi, lo fa apposta e si compiace delle
proprie emissioni di gas. Vedo che non risparmiano neppure i bambini,
sgasando vicino ai passeggini e carrozzine dove i bambini dormono e comunque
respirano.
Cosa
è possibile fare, oltre che cambiare casa?
Grazie.
Giuliana
»
la risposta della Redazione |
330.
Stalla vicino a casa
01.07.2019
Spett.le Redazione,
scrivo per un problema di forte rumore di macchinari che viene dalla stalla
che ospita mucche a circa 100 metri da casa mia in campagna. Non essendoci
l’elettricità gli addetti alla mungitura tengono acceso un generatore
estremamente rumoroso tutti i giorni dalle ore 4, 30 del mattino fino alle
ore 7 circa.
Ora che si è in estate e le finestre sono aperte tutta la famiglia si
sveglia appena il generatore viene acceso e durante le ore di mungitura è
veramente impossibile dormire o svolgere attività intellettive:il fracasso è
tale che stordisce.
Ho
intenzione di sporgere denuncia perché la nostra qualità del sonno è pessima
e di conseguenza la qualità della vita si è notevolmente abbassata. Ho
intenzione di chiamare un perito accreditato per la misurazione del rumore,
mi saprebbe indicare cosa fare una volta ottenute le misurazioni? Al 100%
supereranno di parecchio i decibel consentiti dalla legge, nonostante qui
sia una zona agricola.
Vi
ringrazio anticipatamente.
Elena
»
la risposta della Redazione |
329.
Denuncia rumori molesti uccelli
22.06.2019
Spett.le Redazione,
gli alberi del viale interno sul quale si affacciano i balconi del nostro
condomino sono infestati da una miriade di passeri che incessantemente
molestano con il rumore dei loro cinguettii. È insostenibile stare con le
finestre aperte dato il fracasso ed il disturbo è costante, impatta sul
sonno, provoca mal di testa ed è oltremodo snervante.
Come è possibile liberarsene? Occorre fare una denuncia e a chi?
Vi
ringrazio.
Anna
»
la risposta della Redazione |
328.
Schiamazzi
15.06.2019
Spett.le Redazione,
Vi scrivo per avere informazioni riguardo un problema di disturbo alla
quiete pubblica. Per prima cosa ho un asilo davanti casa che in estate è
aperto anche a luglio e tiene i bambini all'aperto con una piscina e spazio
verde dove ci sono continui urla e schiamazzi dalle 10 alle 12 e dalle 15
alle 17 circa. Poi, qualche metro più avanti, c è un ristorante con tavoli
alle aperto e parco giochi per bambini che di sera dalle 20 alle 24 si
trasforma in un parco giochi con urla e schiamazzi allucinanti tanto da
poterli sentire con le finestre chiuse.
Questo tipo di attività non hanno orari da rispettare per non recare
disturbo al vicinato? È una zona residenziale, soprattutto, il ristorante non
dovrebbe ridurre i rumori esterni dopo una certa ora? Ci abitano persone a
pochi metri e anche sopra il locale! Rispondetemi per favore.
n.d.
»
la risposta della Redazione |
327.
Rumore di un bar all'aperto
29.05.2019
Spett.le Redazione,
abito in un piccolo paese della Sicilia. L’estate scorsa, contiguo alla mia
abitazione, è stato aperto un piccolo bar di nuova costruzione con una
terrazza soprastante e uno spazio esterno privato attrezzato con sedie,
tavoli e gazebo. L’attività del bar viene svolta essenzialmente all’esterno,
d’estate e d’inverno, di giorno e di notte con musica ad alto volume e il
vociare degli avventori.
A seguito dell’intervento dell’Arpa è stato accertato il disturbo della
quiete pubblica e comminato una sanzione, la musica è stata abbassata ma
continua con quella da discoteca con i toni cosiddetti “bassi” e il vociare
dei numerosi avventori che stazionano all’esterno fino alle 2-3 di notte. Il
bar non ha l’autorizzazione ad esercitare l’attività nell’area esterna che
risulta adibita a parcheggio.
Il Comune - che non ha adottato alcun provvedimento restrittivo a seguito
accertamento dell’Arpa - non interviene nemmeno per far rispettare gli orari
di chiusura relativi agli esercizi pubblici, stabiliti con ordinanza
sindacale. Verosimilmente lo stesso ignora le prescrizioni della legge
n.447/95 in quanto non esiste un regolamento di zonizzazione acustica del
territorio comunale e non è stata chiesta al gestore del bar la relazione
previsionale di impatto acustico prima del rilascio della relativa
autorizzazione.
Siamo tre le famiglie maggiormente interessate a questo tipo di rumore e la
nostra è una zona residenziale dove il rumore di fondo notturno - in assenza
di attività del bar - è pressoché nullo.
Quale consiglio può darci codesta redazione? In attesa di un cortese
riscontro, si porgono cordiali saluti.
Rosa
»
la risposta della Redazione |
326.
Disturbo acustico del campo da basket
26.04.2019
Spett.le Redazione,
adiacente ad un complesso residenziale è stato costruito un giardino
pubblico con zona asfaltata nel centro. Dopo qualche anno sono stati
installati due canestri da basket e registrati in Comune come temporanei
(senza specificare il limite di temporaneità).
Divenendo sempre più conosciuto, il giardino viene usato per l'attività
sportiva dalle prime ore del giorno fino a tarda sera da decine di persone.
Praticamente tutti i giorni si presentano allenatori di basket con decine di
allievi fino ad avere circa una ventina di palloni rimbalzanti
contemporaneamente per svariate di ore al giorno tutti i giorni.
Adiacenti al parco ci sono le camere da letto del complesso residenziale, e
per quanto ci siano cartelli indicanti gli orari di quiete pubblica, risulta
impossibile riposare in quanto questi limiti non vengono mai rispettati. Il
giardino non presenta recinzioni che ne consentono un eventuale chiusura. È
impensabile vivere con 14/15 ore di continuo rumore tutti i giorni della
settimana.
Mi
chiedevo se esiste una regolamentazione riguardante la distanza minima del
campo dalle abitazioni o riguardante il livello di rumore acustico che
arriva alle abitazioni. Da tenere conto che i giardini privati dei piani
terra confinano con il giardino in questione senza alcuna barriera acustica.
Cordiali saluti.
Marco
»
la risposta della Redazione |
325.
Rumore fastidioso in appartamento
06.04.2019
Spett.le Redazione,
vivo
in piccolo appartamento al terzo piano di uno stabile di otto piani. Sono
avvolta con sofferenza da un rumore come di "motore".
L'Amministratore non ha saputo darmi spiegazioni in merito e a chiunque ho
chiesto nessuno è d'accordo con l'altro (è probabilmente l'autoclave, il
gas, il frigorifero oppure gli aspiratori del condominio). Preciso che il
rumore è continuo: inverno, estate, notte e giorno, sempre senza sosta.
Voglio tanto conoscerne la causa per studiarne, eventualmente una soluzione
con un impianto anti-acustico.
Vi
ringrazio.
Loretta
»
la risposta della Redazione |
324.
Take away (cibo da sporto)
06.04.2019
Spett.le Redazione,
da
qualche mese vicino alla nostra abitazione che comprende circa una ventina
di famiglie è stato aperto un "Take Away" per la rivendita di dolce, salato
e bevande compreso birre. Apre nel fine settimana venerdì e sabato dalle
18:00 alle 5:00, l'attività non è inquadrata come somministrazione alimenti
ma attività artigianale i clienti consumano il cibo all'interno e la maggior
parte all'esterno producendo rumori di ogni genere, schiamazzi, urla da
stadio, bottiglie che si rompono per terra ed auto che arrivano e partono
con autoradio accese ad alto volume, per noi il riposo inizia alle 5:00 del
mattino, tenendo conto che lavoro la domenica e mi alzo alle 6:30 si può ben
capire il disagio che mi trovo a vivere ogni fine settimana. E' possibile
riuscire a limitare questa "movida"?
Saluti e grazie.
n.d.
»
la risposta della Redazione |
323.
Autolavaggio privo di valutazione di impatto acustico
01.04.2019
Spett.le Redazione,
da
un anno convivo con un autolavaggio self service, confinante col giardino di
casa. L'intervento della Polizia Municipale non ha risolto la situazione,
anzi l'ha peggiorata, perché il gestore, dapprima conciliante, ha cambiato
atteggiamento. La casa bifamiliare è in zona acustica 4, il che depone a mio
sfavore. Solo dopo la denuncia ai Carabinieri la Polizia si è decisa ad
inviare una richiesta di controllo all'ARPA.
Un
Dirigente della stessa da me interpellato mi ha detto che i tempi per un
controllo sono lunghi, la rumorosità controllata tramite una mia
applicazione su smartphon è al limite, al confine, tra i 64-65 dB, ma lo
stesso Dirigente mi ha detto che occorre anche valutare il differenziale ed
infatti nei festivi e nelle ore serali la zona è più tranquilla. Ho chiesto
ed ottenuto gli atti amministrativi inerenti l'autorizzazione ma dagli
stessi non risulta nessuna documentazione di impatto acustico.
Ho
concordato con l'Avvocato di attendere prima i rilievi dell'ARPA ed in base
agli stessi, se favorevoli, intentare una causa civile. Potrei velocizzare
assumendo un tecnico del suono, che mi ha chiesto Euro 3.500 per più giorni
di valutazione acustica.
Due
domande in sintesi:
1. A
prescindere da tutto, è legale che con un impianto del genere non esista una
documentazione di impatto acustico ed i Vigili facciano finta di niente?
2.
Ho qualche speranza con l'Art. 844 di intentare, comunque una causa, se i
rilievi di ARPA non riscontrassero il supero?
Michele
»
la risposta della Redazione |
322.
Feste "fuori controllo"
23.03.2019
Spett.le Redazione,
da
poco mia moglie ed io ci siamo trasferiti in un quartiere di una grande
città, in un
appartamento al decimo piano con una bellissima vista su un parco cittadino.
In occasione della festa della donna appena festeggiata, la nostra nottata è
stata disturbata per un "rave party" iniziato alle 01.30 circa di notte e
proseguito sino alle 04.30-05.00 circa.
Dovendo lavorare il giorno dopo, ho dovuto utilizzare tappi di cerca e
dormire sul divano in un'altra stanza. Potrete immaginare la qualità del mio
sonno. Mia moglie in camera da letto esposta sul lato giardino ha usato i
tappi riuscendo a riposare a tratti, non dovendo lavorare il giorno dopo.
Ho
cercato informazioni ho scoperto che da giugno in poi questi eventi si
susseguono con una certa frequenza: giovani e giovanissimi si organizzano
tramite l'uso di social network e danno vita a queste feste.
Diversi condomini e inquilini con cui ho avuto modo di confrontarmi mi hanno
riferito che le le telefonate ai Carabinieri di notte non hanno portato a
nulla: la situazione è nota, ma pare che non esistano mezzi per bloccare
questi eventi. Possibile che sia così?
Vorrei chiedervi aiuto e indicazioni su come poter agire correttamente per
sensibilizzare i cittadini, le forze dell'ordine e la Municipalità.
Sicuro di un gentile riscontro, grazie e saluti cordiali.
Alessandro
»
la risposta della Redazione |
321.
Rumore cupo bassissima frequenza
23.02.2019
Spett.le Redazione,
abito in una bifamiliare. Da qualche tempo di notte si percepisce in certi
punti della casa un rumore cupo a bassissima frequenza, soprattutto di
notte, che impedisce il riposo. Il rumore non è percepibile all'esterno.
Abbiamo fatto controllare il nostro impianto, provato a staccare
l'interruttore generale, ma il rumore persiste. Abbiamo poi notato che il
rumore si percepiva anche di giorno quando i nostri vicini erano fuori casa.
Con il loro consenso abbiamo staccato l'interruttore generale e il rumore è
scomparso. Hanno quindi tenuto staccato anche l'allarme notturno e il
problema sembrava risolto. Dopo l'intervento del loro elettricista che ha
sostituito la scheda della centralina e cambiato la batteria tampone che non
funzionava più già da tempo, la cosa è peggiorata.
Ora
l'elettricista sostiene che l'impianto non è responsabile del rumore ma noi
continuiamo a passare notti in bianco. Quale strada possiamo percorrere per
avere una perizia e poter quindi risolvere il problema definitivamente? Può
il problema essere dovuto non direttamente dalla centralina dell'antifurto
ma dai sensori, o dalla tastiera dove si imposta il codice di attivazione
posta proprio sul muro dove viene maggiormente percepito il rumore? Con la
batteria tampone nuova, se si stacca la corrente, l'antifurto rimane
comunque in tensione?
Grazie del vostro cortese riscontro.
Anna
»
la risposta della Redazione |
320.
Com'è possibile sopperire all'autorizzazione del Comune per un'attività
produttiva in zona residenziale?
23.02.2019
Spett.le Redazione,
di fronte la mia abitazione si è installata una ditta artigianale che
risulta di una rumorosità intollerabile. Ho provveduto a inviare via PEC un
esposto al mio Comune, per presunto inquinamento ambientale, lamentando come
sia stato possibile autorizzare un'attività del genere in piena area
residenziale.
Con una semplice app sul telefono, è risultato che durante le ore 07.00/
18.30 a volte anche già alle 06:00 del mattino, tale attività supera
abbondantemente i 50 deciBel previsti dalla normativa nazionale (unico
riferimento in assenza del Piano di Zonizzazione Acustica di questo Comune),
procurando grande disturbo non solo alla quiete del riposo, ma anche ad ogni
altro tipo di attività intellettuale.
Nello stupirmi di come si sia potuto autorizzare l'esercizio di un'attività
così rumorosa in un'area residenziale dove la distanza tra una marciapiede e
l'altro non supera i 7 metri, oltre l'esposto di cui sopra, cosa posso fare?
Segnalo che ho una forma di autismo per cui mi è stata riconosciuta
l'invalidità al 60% per cui i rumori così forti mi causano crisi d'ansia.
Nel silenzio del Comune, mi sono rivolta
all'ARPA della mia Regione che mi ha riferito che potrei, a mie spese far
fare i rilievi acustici. Ma è mai possibile che il cittadino non abbia
alcuna tutela da parte dell'Amministrazione Comunale, dato che l'errore è
stato commesso proprio da loro con l'autorizzazione?
Inoltre, l'inquinamento acustico prodotto da questa attività non solo inficia la
qualità della vita ma anche il valore commerciale dell'abitazione nel caso
la volessi vendere.
In attesa di un vostro gentile parere, invio cordiali saluti.
Alessia
»
la risposta della Redazione |
319.
Inquinamento acustico caldaia condominiale
26.01.2019
Spett.le Redazione,
abito all’ultimo piano di un condominio attiguo ad altri condomini della
stessa altezza. Da qualche mese è stato cambiato il bruciatore del
condominio vicino, cosi facendo un forte sibilo viene convogliato nel camino
e lo sento in maniera molto fastidiosa. Ho chiamato la ditta di manutenzione
che si prodiga con modifiche nel vano caldaia, ma non ottiene nessun
risultato.
Cosa posso fare? Mi resta solo l’Arpa?
Saluti.
Rita
»
la risposta della Redazione |
318.
Disturbo da toelettatura per animali
19.01.2019
Spett.le Redazione,
al
piano terra del mio stabile ha aperto una toelettatura per animali. Io abito
sopra questa attività, che ci arreca un grande disturbo a causa dei
macchinari impiegati (aspiratori/soffiatori, banchi di lavoro) dei guaiti ed
abbaiare di cani.
Lo
stabile è molto vecchio, ha i soffitti molto bassi e stanze piccole, che
amplificano notevolmente qualsiasi disturbo (rumore e vibrazione). Inoltre
sono sempre presenti in negozio cani del proprietario della toelettatura,
che abbaiano spesso contro i cani dei clienti. Le attrezzature sono state
fissate sul muro confinante con il mio appartamento.
Come
posso sapere se i macchinari utilizzati siano compatibili con il tipo di
locale dove sono stati messi? Posso chiedere/pretendere che il locale venga
insonorizzato? E nel caso venisse insonorizzato, come risolvo il problema
delle finestre aperte in estate (se aprono le finestre il rumore si
sentirebbe comunque)? Posso chiedere/pretendere che la toelettatura non
porti i suoi cani in negozio?
Grazie per il Vostro prezioso aiuto!
Valerio
»
la risposta della Redazione |
317.
Piano risanamento acustico di Cagliari
16.01.2019
Spett.le Redazione,
il
Comune di Cagliari ha reso pubblico il Piano di Risanamento Acustico e, con
somma sorpresa, abbiamo constatato che in esso i quartieri storici di Marina
e Stampace, quelli più gravemente inquinati e dai quali è partito l’obbligo
del “Piano”, sono stati trasferiti dalla Classe acustica III alla Classe
acustica IV.
Il
Comune intende così ridurre le misure, che dovrebbero essere assunte, di
abbattimento dei livelli di rumore in atto che rendono impossibile la vita
delle persone. In sostanza col Piano di Risanamento si sta modificando il
Piano Acustico Comunale approvato nel mese di giugno del 2016 e mai
applicato. Come quello che lo aveva preceduto a far data dal 1994.
Ma
non è tutto. Nel Piano di Risanamento, infatti, è stato fissato in 60 dB il
Limite di rumore massimo ammesso in “facciata”, come è dato leggere, e
quindi in immissione in fascia oraria notturna. Un limite che non trova
riscontro nella normativa di merito. Inoltre 60 dB vengono nel Piano
considerati accettabili anche dal punto di vista sanitario, contrariamente a
quanto scrive l’OMS (Linee Guida, 2011) che evidenzia “un marcato aumento
degli effetti negativi” del rumore già tra 40 e 50 dB e che sopra 55 dB
ritiene “la situazione pericolosa a livello di salute pubblica”.
Tutto questo risponde a uno scopo ben preciso: non rimuovere gran parte
delle migliaia di posti a tavola, ai quali pure nella Relazione al Piano si
attribuisce la responsabilità pressoché assoluta dell’inquinamento acustico.
Posti a tavolo, si badi bene, sempre autorizzati senza richiesta di
Valutazione d’impatto acustico.
Il
rispetto dei limiti di rumore previsti dal Piano Acustico Comunale
porterebbero invece allo smantellamento di gran parte delle concessioni di
suolo pubblico per la ristorazione ma anziché pensare alla salvaguardia
della salute delle persone e dell’ambiente si è escogitato di innalzare la
classe acustica dei quartieri storici e di inventarsi un Livello di rumore
in immissione di 60 dB notturno previsto solo per una tipologia di aree
industriali.
A
tutto questo si aggiunga ancora che i rilevamenti fonometrici sono stati
fatti il 31 marzo e il 1 aprile, cioè in un periodo in cui i livelli di
rumore sono decisamente più bassi di quelli da giugno a settembre. E pur
tuttavia nelle aree “incriminate” dei quartieri di Marina e Stampace il
livello di rumore in fascia notturna misurato in continuità (22,00-06,00) è
stato quasi sempre sopra i 60 dB. Immaginiamoci quali risultati si sarebbero
avuti nel periodo del vero inquinamento acustico.
In
sintesi vi pongo alcune domande:
1-
Si può modificare il Piano Acustico Comunale col Piano di Risanamento
Acustico, visto che le procedure di approvazione sono diverse?
2-
Si può stabilire nel Piano Acustico un Livello di rumore massimo ammesso in
immissione (60dB) non contemplato nella normativa di merito al solo fine
conseguire uno scopo politico: salvare la selva di posti a tavola e con essa
cercare di seppellire la disastrosa politica ambientale che ha
contraddistinto le Giunte locali di ogni colore?
3-
Si può considerare valido un Piano di Risanamento Acustico istruito su
rilevamenti fonometrici eseguiti quando l’inquinamento acustico è ai minimi?
Ringrazio anticipatamente.
Comitato Rumore no Grazie
»
la risposta della Redazione |
316.
Rumori intolleranti, inquinamento del generatore della ditta di costruzione appartamento del vicino
16.01.2019
Spett.le Redazione,
scrivo per il Vostro aiuto, perché la mia vita è diventata impossibile.
Faccio un breve riassunto della situazione: la casa in cui io abito di mia
proprietà è una tri-famigliare, io occupò la parte centrale. L'appartamento
a lato è in fase dì completamento, ma hanno aperto una parete portante, è
fatto una veranda, oltre ad allargare due finestre nella mansarda.
Hanno iniziato a lavorare nel mese di ottobre 2017, da quella data stanno
facendo rumori di ogni tipo, inizialmente con generatore e compressore a
gasolio, i rumori di martello pneumatico, poi trapano a percussione o
demolitore, sono semplicemente intollerabili per la salute.Hanno superato
ogni giorno il limite di dB di tolleranza, arrivando a picchi di 110 db
(N.B. misurato da PC), oltre a rumori di mazza demolitrice ecc., anche una
settimana prima di Natale, hanno usato il compressore con gasolio, emettendo
il rumore e l’odore intollerabile.
Io
ho semplicemente esposto la mia situazione attuale, voglio inoltre dire che
io sono stato operato al cuore nel 2010 e ho altre patologie, ora a causa di
questi rumori, io soffro di attacchi di ansia, non riesco più a dormire, ho
il diabete da stress, pressione sangue con sbalzi a rischio attacchi di
cuore, mia moglie è depressa perché non riesce più a lavorare sul computer,
la nostra vita sembra non avere futuro in questa comunità.
Ho
denunciato loro al Comune anche il sindaco sia via email o telefonata per
molte volte, ma Io non ho mai visto nessun addetto ai lavori del comune, che
verifichi che tutti i lavori vengano eseguiti a norma di legge sia
ambientale che sicurezza di salute, io sono arrivato al limite della
tolleranza. Per favore ho bisogno dei vostri consigli gentilmente, Vi
ringrazio in anticipo per la vostra disponibilità.
Cordiali Saluti.
Giovanni
»
la risposta della Redazione |
315.
Alla ricerca della fonte di rumore
02.01.2019
Spett.le Redazione,
Vi scrivo perché da circa 10 giorni la mia qualità di vita è peggiorata a
causa di un rumore che pare senta solo io in maniera così fastidiosa. Non è
un acufene, viene infatti percepito anche da altri ma a me devasta.
La mia abitazione è a 15 metri di distanza da una cabina primaria della
società di distribuzione dell'energia. Da tempo sento un rumore costante che
io pensavo fosse legato ai trasformatori, ma ultimamente questo rumore è di
gran lunga peggiorato. Il disturbo nel mio ambiente abitativo può risultare
addirittura più evidente con la chiusura di porte e finestre.
Inizialmente lo udivo solo di notte adesso durante tutto il giorno e anche
in zone non confinanti con la centrale. Comincio ad essere veramente
preoccupata perché sto' rilevando effetti negativi, sia a livello
fisiologico che psicologico, e credo abbia sviluppato una particolare
sensibilità a questo strano rumore che ormai mi impedisce le normali
attività quotidiane.
Ho chiamato più volte la società di gestione della rete che mi ha assicurato
che il rumore che sento non dipende dalla loro centrale, pare non ne abbia
le caratteristiche, e vista la vicinanza e un rumore che dovrebbe aumentare
aprendo le finestre. In più, sconsigliano le misurazione perché stiamo
comunque parlando secondo loro di valori legali.
Sono disperata e preoccupata e non so' se stiamo parlando addirittura di
qualche rumore la cui frequenza sia al di sotto della soglie di valutazione
prese in considerazione dalle norme tecniche di settore (io e pochissime
persone sembrano risentire di questo problema, per esempio io lo sento anche
nel pianerottolo ma nessuno del palazzo sembra avvertirlo in maniera così
fastidiosa) , e quindi che anche effettuando le misurazioni dovute venga
esclusa questa possibilità. Percepisco questo rumore e mi sta rovinando la
vita, fossero anche infrasuoni ma mi stanno uccidendo. Spero voi possiate
aiutarmi in qualche modo. Lo spero sinceramente in qualsiasi modo anche
indicandomi qualcuno cui rivolgermi che però conosca queste problematiche e
non le sottovaluti.
Grazie.
Nicoletta
»
la risposta della Redazione |
314.
Quando la troppa "sensibilità" può diventare un problema per i vicini
15.12.2018
Spett.le Redazione,
da
15 anni abito all'ultimo piano di un condominio, per 15 anni nessun
problema, nessuno si è mai lamentato. Da una settimana, esattamente sotto il
mio appartamento, è venuta ad abitare una coppia che sono molto "sensibili"
ai minimi rumori.
Da
allora l'uomo è già venuto più volte per lamentarsi di qualsiasi rumore che
va' da un semplice aprire il rubinetto, tirare lo sciacquone, camminare,
parlare, o al volume della televisione, la quale è talmente a basso volume
che può essere quasi coperto dal ticchettio di un orologio.
L'ultima volta gli ho mostrato e fatto sentire il volume della tv a quanto
era in quel momento e che non si sentiva nulla, lui non contento, gli ho
alzato il volume oltre al 70% e lui stesso ha confermato che era basso.
Il
condominio è molto vecchio, privo di qualsiasi norma di insonorizzazione, il
semplice bisbigliare si sente sia al piano di sotto che accanto, ed anche io
che sono al piano ultimo posso sentire gli spostamenti e il camminare di
quelli di sotto o accanto, persino l'acqua della doccia.
Da
una settimana mi sento molto ferita nella mia libertà di vivere, e stressata
per il timore di un qualsiasi rumore, dato che questi si sono lamentati
anche con chi tornava da lavoro di notte e semplicemente spegneva l'auto,
chiudeva il palazzo e saliva le scale. Sono stati capaci persino di
lamentarsi del rumore della sedia a rotelle di una vicina durante il
pomeriggio, perché dovevano riposare. Sinceramente, a me sta portando alla
disperazione e allo stress, 15 anni nessun problema, ora arriva uno cui non
va' bene nemmeno il minimo respiro e me lo ritrovo sempre che mi suona o a
lamentarsi.
Ho
detto di munirsi di pannelli fonoassorbenti, data la sua finissima
sensibilità ma lui si è solo lamentato che ero io e gli altri a evitare
rumori. Posso in qualche modo tutelarmi da questi esasperati?
Grazie.
Yumi
»
la risposta della Redazione |
313.
Valutazione impatto acustico per pubblico esercizio
07.11.2018
Spett.le Redazione,
sono
la titolare un una tabaccheria da 4 anni. Dopo aver raccolto tutte le
autorizzazioni ho iniziato i lavori per inserire nel mio locale anche una
caffetteria:
1) non verranno venduti alcoolici di alcun tipo e non verrà
fatto nessun tipo di intrattenimento;
2)
gli orari della caffetteria seguiranno quelli della tabaccheria: dalle 6:00
alle 18:00;
3)
le slot-machine (5 in tutto) vengono accese già da ora dalle 8:00 alle 14:00
e dalle 15:30 fino alle 20:00;
4) il mio locale confina con una parete e con il solaio con
due appartamenti a uso abitativo.
I
proprietari dei due appartamenti mi hanno chiesto di insonorizzare
completamente il locale minacciando di arrivare alle vie legali nel caso di
un mio rifiuto.
Sono obbligata? Il regolamento del mio comune obbliga l'isolamento acustico
per i locali in cui viene fatto dell'intrattenimento.
Grazie per l'interessamento. Cordiali saluti.
Francesca
»
la risposta della Redazione |
312.
Rumori provenienti da vetreria insediata all'interno di un condominio
07.11.2018
Spett.le Redazione,
abito al 1° piano di un condominio in centro e quotidianamente avverto
fastidiosissimi rumori e vibrazioni provenienti da un'attività di
lavorazione del vetro, situata nei garage sottostanti. Volevo sapere se è
regolare che un'attività del genere possa esistere sotto ad un condominio,
in particolare, se c'è una normativa di riferimento e a chi posso rivolgermi
per esporre il mio problema (carabinieri, vigili urbani..).
Grazie.
Alessandro
»
la risposta della Redazione |
311.
Finestre di casa, abbattimento rumore camion dei rifiuti
13.10.2018
Spett.le Redazione,
ho
recentemente acquistato un appartamento con camera da letto su strada, dove
ci sono frequenti rumori fastidiosi notturni dovuti al passaggio delle
macchine e soprattutto al camion per la raccolta dei rifiuti (alle 6 del
mattino per 2 volte alla settimana).
Purtroppo, nonostante la costruzione sia nuova, le finestre anche se chiuse
non mi permettono di raggiungere un comfort sufficiente, facendo passare
comunque il rumore e disturbando il sonno. Vi pongo 2 domande:
1)
Posso contestare al Comune il rumore provocato dal camion dei rifiuti?
2)
Volendomi rivalere sul venditore, qual è lo standard minimo di riduzione
acustica che una finestra/infisso deve avere? Temo che siano state montate
delle finestre poco adeguate.
Grazie in anticipo per la vostra disponibilità.
Cordialmente.
Matteo
Traffico persistente e infissi obsoleti
Spett.le Redazione,
abito in un appartamento che si affaccia per intero al primo
piano su una via molto trafficata, a tutte le ore del giorno e della notte,
e ancor di più nel weekend. Tutte le finestre sono molto vecchie e non
aiutano in nessun modo a isolare il rumore e il freddo.
Pensate che ci sarebbe la possibilità di fare valere le
proprie ragioni al proprietario affinché possa cambiare gli infissi?
Cordiali saluti.
Vittorio
»
la risposta della Redazione |
310.
Rumore tutto il giorno degli inquilini del piano di sopra
13.10.2018
Spett.le Redazione,
abito da più di un anno in un condominio di 24 persone e gli inquilini del
piano di sopra sono molto rumorosi, faccio presente che hanno un adolescente
con problemi a livello mentale e la stessa corre per casa tutto il giorno
perché credo che non viene portata in istituto adatto e noto anche che delle
volte che i genitori a volte riesco a placarla, ho chiamato più volte
l’amministratore per segnalare rumori notturni e lui ha agito segnalando con
lettera a tutti i condomini di rispettare l’orario del silenzio, anche se
gli inquilini di sopra lo rispettano dopo le 23-23:30.
Ho
messo un cartello chiedendo che venissero usati dei sotto sedie per
diminuire il rumore ma non sono stato ascoltato.
Vi
chiedo cosa si può fare per limitare il rumore quale strada legale e non
intraprendere.
Grazie.
Christian
»
la risposta della Redazione |
309.
Il suono (rumore) delle campane
06.10.2018
Spett.le Redazione,
vivo
in un tranquillissimo paese della Valle padana. Purtroppo però la quiete e
continuamente interrotta dal suono delle campane.
Alle
6 del mattino suonano per più di 3 minuti l'Ave Maria, poi alle 7:30 ,alle
7:45, alle 8:00 per la prima funzione liturgica e così via tutta mattina.
Tutto il giorno (la domenica ci sono 2 funzioni la mattina ) poi suona, il
mezzogiorno, in mezzo naturalmente tutte le ore e mezz'ora, anche di notte.
La mezzanotte 12 rintocchi, poi 12 e mezzo per la mezza.
In
estate non si possono tenere le finestre aperte e dormire oltre le 6 del
mattino e impossibile perché ti svegliano le campane. La sera impossibile
ascoltare anche delle notizie in tv perché il volume e coperto continuamente
dal suono delle campane. Considerate che in estate dal mio balcone sento
chiaramente le parole di una messa.
Cosa
posso fare? Non dormo più la notte e sono fortemente stressata.
Grazie.
n.d.
»
la risposta della Redazione |
308.
Attivazione dei controlli
22.09.2018
Spett.le Redazione,
chiedo cortesemente a quale ente bisogna rivolgersi per fermare, in questo
caso il continuo rumore provocato dalla lavorazione del porfido ma
soprattutto il carico, scarico e accantonamento del prodotto con pale
meccaniche su camion o cassoni di metallo che provocano sia con i movimento
pala che con lo spostamento del materiale rumori insopportabili e continui.
Tale situazione ci provoca grossi disagi sia fisici che psicologici con
emicranie, nervosismo e mancanza di concentrazione in qualsiasi attività
della giornata. Premetto che ci siamo rivolti già al Sindaco che non è
ancora intervenuto.
Inoltre vorrei sapere se è vero che per essere applicato su questo tipo di
attività l’articolo 659 C.P. o altro articolo per la soppressione di tali rumori,
gli addetti del comune o provincia devono fissare strumenti nella mia
abitazione per misurare le immissioni o essendo un piazzale che lavora e
trasporta pietre vicino ad abitazioni civili dia già per scontato, dato la
natura del lavoro, la produzione di rumori molesti e quindi si già di per se
un reato o quando meno un'infrazione che lede la salute pubblica con
polveri, rumori a volte assordanti e gas di scarico.
Cordiali saluti.
Raffaella
»
la risposta della Redazione |
307.
Ciò che è impossibile da evitare
15.09.2018
Spett.le Redazione,
sono
la titolare di una edicola ed ho un problema col proprietario
dell'appartamento sopra il negozio. Fino ad ora pur di non aver contrasti
col signore in questione (unico a lamentarsi nell'intero condominio) il
trasportatore di giornali mi scaricava la merce nella mia autovettura e
quindi a me toccava caricare (casse a volte molto pesanti) la resa la sera e
scaricare (casse quasi sempre pesanti) la mattina.
Il
mio fisico non regge più questi trasporti da facchino e quindi ho dato al
trasportatore le chiavi del negozio e quindi la suddetta merce viene
caricata e scaricata direttamente dal suddetto trasportatore nel mio locale.
Chiaramente per poter effettuare queste operazioni deve aprire e richiudere
la serranda (elettrica) e non certo per la sua interezza ma solo quel tanto
necessario a prelevare e scaricare. Ho anche provveduto a chiamare il mio
serrandista per valutare eventuali interventi a riduzione del normale rumore
che un meccanismo comporta e lui contro il suo interesse mi ha chiarito che
non c'era bisogno di fare nulla. Chiaramente questa operazione di
carico/scarico dura pochi minuti e con la mia raccomandazione di essere il
più ovattato possibile. Come in oggetto non è menefreghismo ma necessità.
Cosa
ne pensate in merito?
n.d.
»
la risposta della Redazione |
306.
Vicini maleducati e irrispettosi
25.08.2018
Spett.le Redazione,
ho
un grave problema con una famiglia di vicini che vivono sotto di me. Prima
erano in affitto, erano rumorosi ma sopportabili, da un paio di anni hanno
acquistato l'appartamento e da quel momento hanno iniziato ad urlare tutto
il giorno bambini che piangono talmente tanto forte che perdono la voce,
schiamazzi continui e adesso hanno pure due cani che appena escono di casa i
padroni ululano e abbaiano tutto il giorno.
La
sera poi, visto il caldo, stanno sul balcone (sopra c'è la mia camera da
letto) e urlano ridono come se fossero da soli dalle 22.00 fino alle 01.00
ed oltre indipendentemente da che giorno è e se gli chiedo di abbassare la
voce mi ignorano.
Non
so più cosa fare, questa cosa mi sta dando problemi personali il nervoso
accumulato e le ore di sonno perse mi stanno ''divorando da dentro''. Avevo
chiamato le forze dell'ordine in alcune occasioni ma non si sono fatte
neppure vedere ignorandomi. Che altro posso fare?
Cordialmente ringrazio.
Barbara
»
la risposta della Redazione |
305.
Rumori campo da basket
21.07.2018
Spett.le Redazione,
recentemente sono stati installati 2 tabelloni da basket su un’area
cementata inserita nel verde pubblico adiacente ad un’area residenziale. Il
pallone da basket sul cemento e contro i tabelloni provoca rumori fastidiosi
indipendentemente dal numero dei giocatori a qualsiasi ora del giorno e
della sera. Vorrei far presente che è il tipo di rumore provocato che arreca
disturbo.
Ho
già fatto presente all’amministrazione che il rumore provocato non è
tollerabile; finora non ho avuto nessuna risposta dopo numerosi solleciti.
Cordialmente ringrazio.
AP
»
la risposta della Redazione |
304.
Dissuasori acustici per uccelli
23.06.2018
Spett.le Redazione,
un supermercato confinante con la mia proprietà, già generatore di svariati
problemi di rumore dovuti agli impianti frigo climatizzazione, scarico
merci, etc., ha pensato bene di installare un dissuasore acustico per
allontanare i corvi che vengono attratti dai cassonetti dei rifiuti che
maleducatamente lasciano aperti, infischiandosene del vicinato. Il suono,
che imita il verso di qualche rapace, si ripete dallo spuntar del sole fino
al tramonto con una frequenza di un serie di versi ogni tre-quattro minuti
ed è udibile fino e oltre 500 metri di distanza. Io sono appena a 20 metri.
Tralasciando il fatto che non è di nessuna utilità e che le cornacchie hanno
capito subito che il rapace non c'è, ho provato a fare delle misurazioni con
uno fonometro perfettamente tarato.
C'e' il superamento dei limiti assoluti diurni, ma i livelli sono gli stessi
di quando con i camion arrivano sotto le finestre oppure sbattono un bancale
per terra, ovvero è un suono transitorio, e quindi dimostrare il superamento
dei limiti previsti dalla L447/95 potrebbe essere arduo. L'unica differenza
è che questo non è casuale ma sistematico e voluto.
Ovviamente ho fatto presente alla direzione del supermercato ma non ci
sentono e il Comune, interpellato, si tiene alla larga.
Oltre ad adire alle vie legali appellandosi al solito Art. 844 c.c., Vi
risulta che esistano delle prescrizioni che riguardano l'installazione di
questi dispositivi, nati per impiego in ambito rurale e non certo per
metterli nei centri abitati?
Andrea
»
la risposta della Redazione |
303.
Intrattenimenti musicali di un ristorante
23.06.2018
Spett.le Redazione,
vi scrivo in quanto confino con un ristorante che fa come vuole! Musica dal
vivo, karaoke, feste in piscina, fuochi d’artificio, musica a tutto volume
con dj vocalist, giochi per bambini e urla continue! Considerando che tutto
ciò avviene con una distanza di 25/30 metri dalle mie finestre che
affacciano tutte dalla parte di questo ristorante, mi domando cosa posso
fare ho fatto più esposti ma le cose non cambiano!
Grazie mille.
Fabrizio
»
la risposta della Redazione |
302.
Regole distanze sirena d'allarme
14.06.2018
Spett.le Redazione,
ho
provato a cercare in rete qualche norma in merito alle distanze da
rispettare per il posizionamento di una sirena di allarme ma non avendo
trovato nulla confido in voi.
Abito in una porzione di un’unica struttura rettangolare (ex-capannone)
nella quale il Sig.Tizio ha posizionato una sirena di allarme alla sinistra
della sua porta di ingresso che quindi dista circa 60 cm dalla mia finestra.
Spesso l’allarme suona senza motivo (ci sono molti gatti in zona che passano
da un giardino all’altro) facendomi spaventare per il fortissimo rumore
improvviso anche quando ho la finestra chiusa ma, quando è aperta, è come se
fossi direttamente sotto la sirena cha ha un rumore da impazzire. Di solito
smette dopo circa 5 minuti ma due giorni fa il vicino non era in casa,
l’allarme ha iniziato a suonare alle 2.30 di notte, dopo un’ora ho chiamato
i carabinieri che se sono andati dopo aver accertato che non ci fossero
segni di effrazione, nel frattempo la sirena esterna ha esaurito le batterie
ed ha proseguito la sirena interna fin verso le 6 del mattino.
C’è
una legge che regola la distanza della sirena dalle abitazioni altrui?
Essendo il primo abitante sulla destra lui confina solo con me perché
sull’altro lato ha la strada, non avrebbe potuto metterla su quel lato? Cosa
posso fare?
Grazie in anticipo.
Alessandra
»
la risposta della Redazione |
301.
Autolavaggio con stereo
14.06.2018
Spett.le Redazione,
davanti casa mia ha aperto da qualche mese un autolavaggio a mano. I
signori, anziché capire che la loro attività già fa rumore di suo, mettono
pure la musica poggiando uno stereo su un muricciolo e non vogliono sentire
ragioni. Io sono studente universitario e sto avendo difficoltà a studiare
dentro casa mia perché a finestre aperte si sente la loro musica. A finestre
chiuse il disturbo è trascurabile, ma di estate non posso certo tenerle
chiuse. Le cose da dire sono:
1.
La musica non è a palla perché in caso di traffico intenso si confonde con
il rumore delle auto, ma se il traffico è poco è abbastanza alta che si
senta chiaramente dentro casa mia. Dubito superi i dB di legge perché
altrimenti li supererebbe pure la loro attività visto che tra aspirapolvere,
etc. il rumore prodotto è pure di più (benché sia un rumore diverso, sempre
uguale e quindi meno fastidioso). Ma, poiché la tengono tutto il giorno e le
auto da lavare non sono tante, spesso ci sono loro senza far nulla e lo
stereo acceso;
2.
Tutto ciò avviene pure all'ora di pranzo;
3.
La musica non è funzionale alla loro attività. Per me loro sono privati
cittadini che mettono musica per strada e non è come i bar, che la mettono
per migliorare la fruibilità del servizio da parte del cliente. Magari
sbaglio. O non so se ci vogliano autorizzazioni.
Che
cosa posso fare?
Vi
ringrazio per la gentile attenzione. Cordiali saluti.
Marco
»
la risposta della Redazione |
300.
Disturbo alla quiete pubblica
19.05.2018
Spett.le Redazione,
vorrei esporre il mio problema. Abito in una piccola frazione di un paese
dove da più di 10 anni, oasi di pace e di tranquillità fino a quando hanno
aperto un bar che il sabato fa' musica e karaoke, a volume altissimo e con
le porte aperte e gente che canta a squarciagola fino a notte fonda con
grida schiamazzi anche da parte dei gestori stessi veri campioni di
inciviltà!
Ora vorrei gentilmente sapere a chi chiedere se questi possono fare quello
che vogliono infischiandosene se sono proprio in centro abitativo e non
posso credere che siano stati concessi in permessi per fare una cosa simile
dal comune.
In sintesi, a chi devo rivolgermi per poter avere pace e tranquillità
domestica? Anche se siamo in poche persone che ci lamentiamo di questo
possiamo ottenere giustizia o dobbiamo subire la invasione acustica di
questi barbari? Devo inoltre dire che ho chiamato il Carabinieri più volte e
l'ultima quasi scocciato chi mi ha risposto mi ha detto che è normale di
estate che i bar facciano rumore e io sarcasticamente ho detto: certo purché
non sia sotto casa sua! Aiutatemi sono allo stremo della sopportazione.
Grazie.
Ci è stato segnalato che il disagio è stato
risolto
Lucia
»
la risposta della Redazione |
299. Le basse
frequenze effetto di musica nelle valutazione dell'inquinamento acustico
19.05.2018
Spett.le Redazione,
abito in una zona dove, non distante da casa mia a circa 250 metri in linea
d'aria, è stato convertito un vecchio capannone industriale in sala
eventi. Di fatto, quando si tengono eventi musicali, diventa un
night-club/discoteca.
Il problema è che si sono presentati, in maniera irregolare, praticamente
esclusivamente legata all'uso dei "bassi", i rumori provenienti dagli
impianti musicali. Il classico effetto di "unz-unz" della musica techno,
house, elettronica e via dicendo. Questi rumori sono probabilmente dovuti al fatto che la sala dove si
svolgono gli eventi è ricoperta non da un tetto normale, ma da un
lucernario, che è direzionato direttamente verso casa mia.
Ho provato a verificare la situazione con una app per iPhone (OpeNoise). E il risultato è stato per me
sorprendente, nel senso che veniva rilevato, durante l'uso dei bassi, un
impatto nelle frequenze dei 40 Hz e subito attorno, ma il LAeq (a 1secondo)
praticamente non variava.
Documentandomi rapidamente, scoprivo che la curva di ponderazione A tende ad
ignorare le basse frequenze, penalizzandole fortemente. Persino le più
recenti curve isofoniche, soffrono dello stesso problema (a meno che non si
vada a livelli di dB molto alti).
Andando oltre verificavo che esistono dei fattori correttivi, ma che non
sembrano applicabili in questo caso.
La componente tonale pare richiedere che il problema si verifichi in un
singolo tono (ma l'impatto va dai 31,5 Hz
ai 63 Hz, con lieve picco nei 40 Hz) e che comunque vi sia un minimo costante
che spicchi in quel tono (cosa che non è, sia per la natura intrinseca dell'
"unz unz" sia perché, come dicevo, il tipo di musica non ha bassi continui,
ma alterna la loro presenza ed assenza).
A questo punto la mia domanda è: poiché le discoteche, la musica techno,
elettronica, eccetera non sono stati inventati giusto ieri, e mi sembra
paradossale che le norme non tengano conto di queste situazioni, esiste
qualche norma che può limitare questo problema? O anche qualora si dovessero
ripresentare in maniera costante, nulla è previsto nelle normative e quindi
non c'è soluzione?
Grazie. Cordiali Saluti.
n.d.
»
la risposta della Redazione |
298. Rumori
agricoli in zona residenziale
07.05.2018
Spett.le Redazione,
abito in una zona residenziale, nota per essere particolarmente tranquilla
ed urbanizzate in un ambito di alto livello, solo ville unifamiliari, per
intenderci, e quindi anche molto costosa a livello di quotazioni delle unità
abitative. Così è per tutti tranne che per me! Infatti, in un terreno
adiacente la mia abitazione, probabilmente a destinazione agricola, si è
insediato un contadino, il quale non fa altro che utilizzare macchine
agricole ogni giorno. Dalla mattina fino a tarda ora. Anche il sabato e,
spesso, la domenica.
La
situazione è intollerabile, è come avere un cantiere edile costantemente in
attività dentro il proprio giardino.
Ho
provato a ricercare normative locali che chiarissero i limiti operativi di
tale attività ma mi sono perso nei meandri di chilometriche relazioni che,
alla fine, no contengono gli argomenti da me ricercati.
Vi
sarei infinitamente grato se poteste darmi qualche consiglio o, in
alternativa, indicarmi una normativa locale a cui fare riferimento.
Grazie in anticipo anche per l'utilissimo servizio da Voi offerto. Cordiali
saluti.
Lorenzo
»
la risposta della Redazione |
297. Officina
meccanica inquinamento acustico e ambientale di gas di scarico
26.04.2018
Spett.le Redazione,
vorrei esporre un grandissimo problema di inquinamento sia acustico che
ambientale, oltre a tutti gli altri problemi che sta' causando un'officina
meccanica che ripara trattori macchine motozappe quasi tutti i macchinari
agricoli che è affiancata alla nostra abitazione.
Il tutto è iniziato nel 1993/94.da quando questa officina ha aperto.
All'inizio non era del tutto come si è arrivati al giorno d'oggi, ma già
dall'allora portava dei grandissimi problemi e disagi sia acustico sia
ambientale che perdurano incessantemente, oltre alle autovetture in riparazioni parcheggiate in strada da mesi
ed alcuni da anni il tutto fotografato e documentato con videocamere, oltre
a tutte le macchie e chiazze di olio presenti sull'asfalto per le sue
riparazioni che la maggior parte le fa in strada in quanto la sua officina
potrebbe riportare all'interno solo 2 autovetture.
La
situazione e veramente esasperata. Da quando ha aperto sono state inoltrate
numerose
segnalazioni alle forze dell'ordine, senza esito positivo.
Nel
2010 abbiamo intrapreso una causa legale, nel corso della quale il C.T.U. ha
evidenziato molte cose non in
regola, fra le quali: pareti non sonorizzate, ambiente piccolo, macchinari
rumorosi. Vorrei precisare che nel nostro paese si apri nel 2000 una zona P.I.P. dove la maggior parte delle officine meccaniche furono spostale in
questa zona.
Ora vorrei chiedervi se nonostante
quanto espresso dal C.T.U.,
potrebbe stare un'officina meccanica affiancata ad una abitazione con un
muro che ci separa di soli 80 cm? C'è una legge o regolamento che qualcuno
non ha citato per far si di fa chiudere questo esercizio che ci porta a
esasperazione? Può mai essere che una causa porta via oltre 8 anni
nonostante il parere del CT.U. sia a nostro favore? Oltre a tutto questo
questa officina meccanica continua a far tutto di comodo suo senza che ha
mai avuto una sanzione o una chiusura. Continua ad esercitare il suo lavoro
in strada con rumori che iniziano dalle 8:00 fino alle 13:40, riapre alle
15:00 e chiude alle 20:30 tutti i giorni il sabato fa' orario continuo 8:00÷15:00.
Sperando che almeno voi ci
possiate offrire una risposta risolutiva,
Vi ringrazio.
n.d.
»
la risposta della Redazione |
296. Il divertimento dei bambini, il disturbi dei vicini
17.03.2018
Spett.le Redazione,
purtroppo da 2 anni ho dei problemi con i vicini che abitano al piano di
sotto, in quanto hanno 3 bambini a cui lasciano fare tutto quello che
vogliono: dal giocare a calcio, all'urlare come animali, al giocare a basket
e anche all'usare lo skateboard. Tutto questo va avanti dalla mattina verso
le 7:00, quando iniziano a correre come scimmie, fino a mezzanotte, quando
vanno a dormire.
Più
volte abbiamo contattato l'amministratore per invitarli a ridurre il rumore,
tuttavia, dopo un paio di settimane di silenzio, ricomincia tutto quanto. Io
e la mia famiglia abbiamo ormai raggiunto il limite massimo di
sopportazione, vi sono dei metodi da attuare che possano aiutarci?
Grazie in anticipo per il vostro aiuto.
Rosa
»
la risposta della Redazione |
295. Qual è la causa del mio male?
23.02.2018
Spett.le Redazione,
chiedo cortesemente un aiuto informativo in quanto un mio vicino ha messo
qualcosa, che lui dice essere un allarme, ma io dico corrente. Tale "allarme
" produce durante il giorno un soffio ovattato che sento nitidamente al
punto che mi si infiammano le orecchie. Di notte invece è più forte ma
sembra corrente al punto che sento scrocchiare le pareti dal lato della casa
del mio vicino (abitiamo in campagna).
Una
notte mi ha svegliato un forte sibilo che mi ha subito stordito la fronte.
Per due giorni ho avuto un forte ronzio in testa, la fronte pesante come
avessi un masso ed ero tutta gonfia occhi, udito, gola. Allo scomparire dei
sintomi due giorni dopo ho avuto un emorragia nasale copiosa e sono andata
al pronto soccorso.
Comunque ho malesseri in tutto il corpo come uscissi da scariche elettriche,
oltretutto delle volte quando rientro e scendo dalla macchina da subito
sento una debolezza muscolare improvvisa e ho le vertigini. Mi sono rivolta
alla polizia municipale, ai carabinieri, all'ARPA, e naturalmente ho fatto
controllare il mio impianto elettrico tutto a posto.
Tutti coloro a cui mi sono rivolta dicono che non è possibile che sento
queste cose e che ho questi malesseri e quindi nessuno è venuto a
controllare. Che posso fare? Potete dirmi che cos'è e se è possibile che sia
corrente? Dimenticavo, ho contattato anche l'Enel ma dicono che non dipende
da loro. Io sono certa che è il mio vicino la causa con qualche marchingegno
fai da te. Aiutatemi, grazie.
Giuditta
»
la risposta della Redazione |
294. Disturbo alla rovescia
10.02.2018
Spett.le Redazione,
su
questioni di disturbo ai vicini avrei il problema opposto al solito. Sono
proprietario, al primo piano di una casa di 3 piani. Sono tutti proprietari e
nessun amministratore (non lo vogliono). Il vicino del piano di sotto (che
non ha mai vissuto in condominio) lamenta di sentire i miei rumori
(televisione, camminare a piedi nudi e altro).
Fatte alcune prove effettivamente si riesce a sentire sotto la mia TV, anche
al minimo e pretende il silenzio come in una casa singola. Continua a
lamentare di qualsiasi rumore anche diurno e non sappiamo più come vivere,
chiaramente sono bandite le cene o le visite poiché sarebbe motivo di
diverbio.
Ho
provato a chiedere ai Carabinieri se posso autodenunciarmi in modo che
qualcuno di loro venga a constatare che, si è vero che sotto si sente ma che
io sono nella norma.
Come
deciBel rientra nella tradizionale attività di vita domestica, anche se non
sono in grado di offrire un dato oggettivo, benché credo che non risolverebbe
la questione, anzi creerebbe forse un ulteriore astio nei miei confronti. Quindi,
come faccio a fare constatare tramite enti come Arpa o altri se fanno questo
servizio (anche a pagamento) che vengano a fare rilevamenti da entrambe e
poi spieghino alle parti se sono i miei deciBel a dover essere moderati o se
il vicino del piano di sotto deve capire che è la struttura che necessita di
una soletta più spessa o altro per garantire lui questo silenzio introvabile
in qualsiasi condominio?
Non
possiamo avere una vita sociale, niente invitati sarebbe una catastrofe
sentirli parlare, mio figlio cosi alle medie non potrà fare il musicale, il
rientro a casa sta' diventando una tristezza poiché credo di essere nella
ragione.
Spero in un buon consiglio su procedura. Grazie.
n.d.
»
la risposta della Redazione |
293. Problema con i vicini che lavorano la notte
14.10.2017
Spett.le Redazione,
ho un problema con i vicini da circa un anno, quando mi sono trasferito e
sono venuto ad abitare nella nuova casa. Fin da subito ho capito la
mal'educazione di questi vicini che nelle ore notturne fanno rumori molto
forti e spesso parlano a voce alta e strillano. Mi è stato detto dal
vicinato che lavorano di notte perche fanno agricoltura biologica per poi
fare il mercato, quindi si devono alzare presto e spesso non vanno neppure a
letto.
Nella ultima estate le cose erano più leggere e ho anche chiesto se potevano
fare un po' più piano, ma non è servito a molto. Ultimamente fanno rumore
tutta la notte senza mai riposarsi e fanno degli urli a dir poco incredibili
e mi sveglio con il cuore in gola.
In questi giorni ho pensato anche di chiamare i carabinieri ma non l'ho
ancora fatto.
Vi ringrazio in anticipo per i consigli e la vostra risposta.
Mirko
»
la risposta della Redazione |
292. Disturbo quiete pubblica
28.07.2017
Spett.le Redazione,
in
un locale sottostante le nostre abitazioni ha aperto un bar ristorante che
sin dall'inizio dell'attività ha creato una serie di problemi, scarico dell'
immondizia, rumore dei condizionatori, esalazioni puzzolenti dalla canna
fumaria, ecc. ma il problema maggiore si creato quando hanno chiesto ed
ottenuto una occupazione di suolo pubblico. Il servizio ai tavoli viene
proseguito ben oltre le ore 24, di solito fino alle 2 a volte fino alle 3
con grandissimo disturbo della quiete pubblica.
Il
Comune lo scorso anno ha emanato un ordinanza in merito alla quiete pubblica
ma riguarda solo le attività di intrattenimento e non fissa alcun limite per
le normali attività di somministrazione, inoltre nella stessa ordinanza
viene fatto divieto di consumo di alcoolici nelle pubbliche vie dopo le ore
24. A nulla sono valse segnalazioni ed esposti a Polizia Municipale e
Carabinieri, abbiamo chiamato i Carabinieri in diverse occasioni per
segnalare il fatto, hanno effettuato un paio di sopralluoghi trovando decine
di persone tranquillamente sedute a consumare alcoolici ma nessuno di loro è
stato identificato e/o diffidato, al gestore non è stato addebitato alcunché
e non c'è stato alcun seguito.
Come
possiamo muoverci?
Ringrazio anticipatamente.
V.L.
»
la risposta della Redazione |
291. Feste patronali e zero tutela degli abitanti?
22.07.2017
Spett.le Redazione,
per chiedere gentilmente un consiglio. Abito in un quartiere dove ogni anno
si svolge una festa patronale in questi giorni della durata continuativa di
dieci giorni. Parrebbe che, come ogni anno anche quest'anno, il comune abbia
autorizzato la deroga alle attività rumorose per questi dieci giorni fino
alle 24.00 di ogni giorno, ovviamente compresi i feriali.
Le emissioni sonore durante i concerti sono rumorose al punto tale che a
porte e finestre chiuse (d'estate non è il massimo) ci sono ancora
vibrazioni molto forti e si può chiaramente percepire le parole dei
cantanti. Si tratta di un quartiere residenziale dove abitualmente non ci
sono che case.
L'anno scorso avendo provato ad interpellare il comune ci è stato seccamente
risposto che loro avevano chiesto questa deroga e che il comune gliel'aveva
concessa. Punto stop.
A questo punto chiedo gentilmente se sapete se il quartiere - popolato da
gente che lavora, anziani e bambini molto piccoli - può essere tutelato e da
chi - o se semplicemente deve subire quest'attività che per dieci giorni
risulta lesiva al benessere psicofisico degli abitanti perché il comune non
se ne cura.
Ringrazio anticipatamente per un vostro gentile riscontro.
A.L.
»
la risposta della Redazione |
290. Piscina comunale rumorosa
15.07.2017
Spett.le Redazione,
vivo in un paese in collina in provincia di Prato. Da alcuni anni i miei
vicini ed io abbiamo riscontrato un aumento dell'attività rumorosa della
piscina comunale, costruita nell'alveo del fiume Bisenzio anni fa e a poca
distanza dalle abitazione (circa 30-40 metri) in un anfiteatro naturale che
amplifica notevolmente i rumori alle nostre abitazioni.
Fino al 2014 l'attività della piscina si è svolta senza troppi disturbi e
soprattutto senza riproduzione di musica all'esterno che, data la
conformazione del sito, viene notevolmente amplificata.
Dal 2014, cambiata l'Amministrazione comunale, gli stessi gestori privati,
hanno avviato con la riproduzione di musica durante la giornata, una festa
che si è protratta fino alle 3 di mattina e numerose serate fino a
mezzanotte e oltre.
Abbiamo segnalato al Sindaco più volte e nel corso degli anni, il nostro
disagio, dovuto sì all'intensità della musica che si somma al rumore
prodotto dai bagnanti, ma soprattutto alla CONTINUITA' del disagio che si
svolge dalle 9 la mattina alle 19 la sera di tutti i giorni per quasi 3 mesi
consecutivi del periodo estivo. Abbiamo chiesto al Sindaco di intervenire
per chiedere ai gestori privati del bene pubblico di evitare la riproduzione
di musica all'esterno che provoca disagio ai residenti e non è
indispensabile all'attività che la piscina svolge: non c'era gli anni
precedenti e la gente ci andava lo stesso.
Nonostante le segnalazioni e le "rassicurazioni" pro-forma del Sindaco, la
situazione peggiora anno dopo anno per cui abbiamo l'impressione che il
Sindaco non abbia interesse a tutelare i propri cittadini ma sia a favore
dell'ente gestore, con personale proveniente da Prato, che pare gestisca la
piscina pubblica come una proprietà privata (dimostrato questo da feste
serali del 2015 non autorizzate dal Comune data l'assenza di documenti
consultabili e per il fatto che tali gestori possano chiudere al pubblico la
piscina per lo svolgimento di eventi privati senza alcun controllo da parte
dell'Amministrazione).
Non potendo rivolgerci più al Sindaco (e quindi all'ARPA né ai vigili
urbani), dato che è inutile, volevamo capire se e come possiamo essere
tutelati contro tale abuso.
Ringraziamenti e saluti.
Andrea
»
la risposta della Redazione |
289. Latrati notturni
08.07.2017
Spett.le Redazione,
Vi scrivo in merito alla situazione che da tempo ormai sono costretti a
tollerare i miei genitori. Abitano in un appartamento al secondo piano di un
palazzo di quattro piani totali. Dall’altra parte della strada vive, in una
villetta con un cortile esterno e un giardino, un signore che possiede un
gallo, una gallina ed un cane, il quale vive esclusivamente all’esterno.
Questo cane ogni notte, all’incirca verso le ore 3.00 del mattino,
incomincia sistematicamente a latrare in modo ininterrotto, di tanto in
tanto fermandosi per pochi minuti, per poi ricominciare indispettito per
ore.
Il problema è che, mentre nelle camere che si affacciano sul giardino del
palazzo, dalla parte opposta della strada, il rumore sia quasi
impercettibile, nella camera dei miei genitori, che è la più esposta sulla
strada, il latrato si sente come se il cane stesse abbaiando in casa.
Aggravante è che il cane stia fuori la notte sia d’inverno che d’estate ma,
mentre durante l’inverno si può arginare un po’ il fastidio chiudendo
tapparelle e finestre, anche se non in maniera soddisfacente, perché
l’abbaiare del cane è davvero incessante, fastidioso e assordante, d’estate
è impossibile dormire con la finestra semi aperta per questo motivo.
I miei genitori sono esausti; entrambi medici ospedalieri con orari già di
per sé stressanti, hanno provato a chiedere al padrone se potesse evitare di
tenere il cane fuori la notte o quantomeno insegnargli a non abbaiare in
quel modo nelle ore notturne, ricevendo in cambio una risposta sgarbata,
della serie ‘’il cane fa tutto quello che vuole quando vuole’’.
Per legge so che i proprietari dell’animale devono ridurre al minimo le
occasioni di disturbo e prevenire le possibili cause di agitazione
dell’animale stesso, soprattutto nelle ore notturne, in quanto in caso
contrario, fatti gli accertamenti necessari, scatta il reato di disturbo
delle occupazioni notturne o del riposo delle persone. Purtroppo per la
disposizione degli altri appartamenti e delle relative zone notte, la camera
più colpita è esclusivamente quella dei miei genitori, per cui non sarebbe
possibile denunciarlo come disturbo della quiete pubblica, anche se
l’abbaiare del cane supera decisamente la soglia della normale tollerabilità
notturna, rendendo talvolta impossibile il sonno.
Quale sarebbe la soluzione più adatta da adottare, posto che purtroppo il
dialogo con alcune persone è, se non inutile, impossibile?
Vi ringrazio per la gentile attenzione. Cordiali saluti.
Elena
»
la risposta della Redazione |
288. Disturbo da passaggio treno alta frequentazione
24.06.2017
Spett.le Redazione,
abito nella zona Nord di Roma, all'interno del parco Arrone-Galeria accanto
al Parco di Veio. E' una zona molto verde, ma sopratutto molto silenziosa.
La strada più vicina è la via Cassia ad almeno 250 metri in linea d'aria.
Il comprensorio, però, è letteralmente circumnavigato dalla linea
ferroviaria Regionale Roma-Cesano-Viterbo ad alta frequentazione. Questo
significa che dalle ore 6 alle ore 23 c'è un passaggio di treni mediamente
ogni 10 minuti.
La ferrovia è a circa 200 metri (ad occhio), ma il silenzio della zona, la
totale assenza di ostacoli e la conformazione a curva che sembra avere il
fuoco geometrico proprio sul gruppo di case dove abito, genera un disturbo
veramente esagerato, da dover interrompere le comunicazioni a voce a breve
distanza, poiché di alto volume ed anche prolungato nel tempo, prima di
abbassarsi per poi scomparire. In pratica, si riesce a sentire il treno
prima che arrivi, durante il transito e dopo che è scomparso per ancora
diversi secondi.
Esiste una normativa speciale per questo tipo di situazioni? Magari in
relazione al parco nel quale è inserito il consorzio.
Grazie per il vostro supporto.
Gianluca
»
la risposta della Redazione |
287. Schiamazzi di un bar vicino di casa
10.06.2017
Spett.le Redazione,
ho
un problema di forti rumori provenienti da un bar in affitto. Mi spiego
meglio, il bar in questione è all'interno del mio contesto abitativo,
attaccato alla mia abitazione (dove ci sono le stanze da letto) e ha uno
piccolo spazio all'aperto con sedie e ombrelloni che confina con il mio
cortile di ingresso. Dove abito è un grande casolare a due piani che è stato
diviso: la mia proprietà, all'interno del medesimo c'è un altro proprietario
mio fratello e una terza parte c'è il bar in questione. La mia abitazione è
in una zona commerciale.
Il
problema è che non rispettano gli orari di chiusura settimanale e quello di
chiusura per legge alla domenica. Ogni giorno c'è musica ad altissimo volume
(esempio il proprietario fa il conto alla rovescia e finito il conto mette
la musica al massimo del volume, e poi tutti i clienti urlano e fischiano
forte insieme a i due gestori), in poche parole sono i due gestori a
incitare i clienti ad esultare con urla e fischi (hanno pure dato a loro "in
dotazione" una campana da suonare accompagnate sempre da urla forti).
A
lamentarci non siamo solo noi, ma la musica è talmente forte che si è anche
un po' lamentato un altro vicino di casa. Il bar non è molto grande ma ogni
mercoledì e sabato sera c'è talmente tanta gente che stanno ammassati dentro
il locale, fuori nello spazio aperto e al secondo piano (la gente resta
fuori dal balcone da quanta gente c'è!! Immaginate il caos).
In
tredici anni che abitiamo qui non abbiamo mai avuto problemi con gli scorsi
gestori del bar (tutti chiudevano alle 18 e non si sentiva per niente la
musica). Inoltre molte volte restano fino alle 23:45/00:00 nello spazio
all'aperto a cantare a squarciagola canzoni (probabilmente ubriachi). Io per
lavoro faccio turni, tra cui spesso le notti ed è mio diritto riposare e
rilassarmi a casa mia (questa situazione che è degenerata ultimamente a
provocato molto stress a me e alla mia famiglia).
Questi che ho descritto sono i problemi di entità maggiore. Quello che vi
chiedo è come agire per vie legali o come muovermi in comune per risolvere
la questione (presumo che il bar non sia neanche a norma per via di come si
sente forte la musica e le voci dall'altra parte della parete). Perché
nonostante siamo andati a parlarci e lamentarci, continuano a comportarsi in
questo modo. Vi ringrazio in anticipo per i consigli e la vostra risposta.
Cordiali saluti.
Debora
»
la risposta della Redazione |
286. Azienda distributrice di freschi
27.05.2017
Spett.le Redazione,
abito da più di trent’anni in una casa singola in periferia insieme alla mia
famigli tra cui quattro bambini piccoli. Fino a tre anni fa si viveva bene,
poi vicino alla nostra casi ci si è trasferita una ditta di distribuzione
freschi e da allora il putiferio. La ditta è composta da più di 80 camion e
da quelli esterni che vengono a caricare e scaricare sia di giorno che di
notte, è un continuo rumore di celle frigo, di retromarcia di camion e
muletti, il giorno si resiste ma di notte no. Poiché tra la nostra casa e la
ditta c’è una strada chiusa, tante volte i camion parcheggiano lì
(soprattutto la domenica e i giorni festivi) sotto le nostre finestre siamo
costretti ad uscire e farli spostare.
Abbiamo parlato tantissime volte con il proprietario chiedendogli un po’ di
rispetto almeno di notte (di non suonare il clacson dei camion per farsi
aprire, ma di scendere, di accendere il meno possibile le celle frigo, ma
rispondono che per loro è lavoro!). Sempre per via agevoli abbiamo fatto un
controllo fonometrico dal quale risulta un eccessivo sbalzo tra giorno e
notte, con questi dati siamo tornati dal proprietario il quale promette ma
poi niente ci sta proprio prendendo in giro!
La
scorsa estate dopo l'ennesima nostra lamentela ha installato delle colonnine
per l’elettricità in modo tale da non tener accesa la cella frigo ma di
attaccarci i camion, ma queste ancora non sono attive. Non ce la facciamo
più, la notte non si riposa i bambini di continuano ci chiedono cos’è questo
rumore, d’inverno con le finestre chiuse un po’ si respira ma eccoci arriva
un'altra estate e non sappiamo più cosa fare.
Ci
potete dare qualche consiglio, dobbiamo andare per via legali? Noi ci
dobbiamo vivere giorno notte estate inverno!
Ringrazio anticipatamente per l’attenzione prestata.
Cordiali saluti.
Sabrina
»
la risposta della Redazione |
285. Rumori molesti in condominio
29.04.2017
Spett.le Redazione,
in
primo luogo, mi dispiace per il mio povero italiano, parlo inglese. Spero
sia comunque chiaro da capire. Ho un problema con il mio vicino che vive al
piano superiore che sta' utilizzando le scarpe di legno o pantofole che
fanno un forte rumore durante la notte. In aggiunta al suono forte della TV
fino nelle ore tarde della notte.
Ho
parlato con lui, così come con l'amministratore e proprietario della casa.
Tuttavia, ha risposto in un brutto modo per tutti noi, dicendo che questa è
la mia casa e non può controllare in casa mia. Ho chiamato il Carabinieri
durante il tempo del rumore a tarda notte, sono venuti e hanno sentito il
rumore e poi hanno tentato di andare a parlare con queste persone. Tuttavia,
non hanno aperto la porta per la polizia. il poliziotto si è arrabbiato e mi
ha detto che queste sono persone cattive, e si dovrebbe andare a fare
Polizia denuncia. Questo è stato più di tre mesi fa, ho cercato di evitare
di avere problemi con loro, ma stanno aumentando il rumore e ora sia mia
moglie sentiamo male per disturbi del sonno.
Sono
andato alla polizia per fare una denuncia, ma l’uomo mi ha chiesto di fare
esposto, non denuncia. La prego di guidare il modulo corretto che posso
usare per questo o cos'altro mi consigliate di fare per risolvere questo
problema.
Ahmed
»
la risposta della Redazione |
284. Problema schiamazzi notturni
08.04.2017
Spett.le Redazione,
Vi scrivo per portare alla Vostra gentile attenzione un problema che ormai da un
anno affligge me ed i miei vicini. Abito in un piccolo borgo della campagna
toscana. A febbraio 2016 è stato aperto nella piazza su cui affaccia anche
la mia casa in pieno centro storico; un bar provvisto di macchine
automatiche per l'erogazione 24h su 24 di bevande, snack, e merendine.
Tale attività ha purtroppo portato, come era facile prevedere visto il tipo
di frequentazioni che purtroppo insistono nella cittadina in cui vivo, un
degrado incredibile. Infatti tale attività ha cominciato ed essere
utilizzata come punto preferito di ritrovo di tutta una serie di bande di
ragazzi in un'età compresa fra i 10 ed i 20 anni che puntualmente
trasformano tale piccola piazzetta in una discoteca a cielo aperto dove; fra
schiamazzi ed urla di ogni genere, musica (principalmente da cellulari ma
non è mancata la presenza di auto dagli impianti modificati durante il
periodo estivo), lanci di bottiglie, pallonate ed ovviamente violazione del
decoro della piazza con immondizia e cartacce lasciate ovunque; la
situazione sta' diventando davvero invivibile. Aggiungo che inoltre il
proprietario ha la pessima abitudine di provvedere al rifornimento di tale
apparecchiature in orari spesso antesignani (è stato visto anche all'1 del
mattino) con conseguente disturbo alla quiete pubblica determinato dalla
movimentazione del materiale necessario alle ricariche.
Sono state fatte segnalazioni ed esposti alla polizia municipale, al comune
ed all'ARPAT, ma fino'ora nessuno dei nostri tentativi ha prodotto alcun
risultato (le testuali parole dell'ARPAT sono state, cito la relazione che
mi è stata consegnata "per la rumorosità prodotta dal chiacchiericcio degli
avventori che stazionano all'esterno del bar automatico, su area pubblica,
non sono applicabili i valori limite differenziali di immissione diurni e
notturni e che il relativo problema può essere risolto solo con adeguati
provvedimenti di ordine pubblico").
Ora che cosa possiamo fare? Posto che la situazione non accenna a migliorare
ci sono altre forme di intervento che possiamo richiedere per interdire il
locale e farlo chiudere? (unica soluzione davvero risolutiva) Vi ringrazio
per la gentile attenzione.
Cordiali saluti.
n.d.
»
la risposta della Redazione |
283. Rumore da frigoriferi. Macchinari di un supermercato
01.04.2017
Spett.le Redazione,
volevo porVi un quesito riguardo a rumori e vibrazioni provenienti da un
supermarket che ha sede al piano terreno del palazzo dove mi sono trasferito
da qualche mese. Abito in una zona residenziale mista ad uffici e qualche
attività commerciale (centro storico di grande città, casa primo 900 di
quattro piani), dove il silenzio notturno ritengo debba essere totale.
Il supermercato di medie dimensioni, da tempo presente in loco, è posto
all’angolo della via. La mia stanza da letto è al terzo piano e
non esattamente sopra il locale commerciale, bensì spostata di circa una
decina di metri dall’ultima vetrina dello stesso.
Al di sotto di ogni vetrina è posta una grata che comunica con i locali cantina dove il gestore ha
posizionato i motori dei frigoriferi (e immagino quelli di altri macchinari)
che sono sempre accesi ad intermittenza (ovvero ogni tanto per un po’ di
minuti sembrano fermarsi ma riprendono subito dopo perché il motore deve
costantemente lavorare per abbassare la temperatura interna).
Le griglie sono quattro ed emettono un
suono continuo e a tratti spezzato, come un’auto che accelera e frena (quel
classico mmmmm wuuuuu mmmmmm wuuuuu) che di giorno risulta tollerabile e
coperto dai rumori delle auto che transitano in zona (poche peraltro), ma
che di notte tende a penetrarmi nella testa, anche perché è continuo, con
intervalli di silenzio di qualche minuto che lo rendono ancora più
insopportabile.
E’ evidente che abitando al terzo piano, con gli infissi dotati di doppi
vetri, percepisco una vibrazione continua, una sorta di rumore di fondo,
nulla di assordante.
Passando a piedi lungo la via ho misurato con un’applicazione installata
sullo smartphone e mi risultano al piano strada sulle grate circa 55/60 dB.
La via è molto stretta e corta, quindi funge da cassa di risonanza, per cui
nel silenzio notturno, se apro la finestra (e d’estate dovrò sicuramente
farlo) sembra che stia passando un transatlantico, tanto più che pare che i
motori facciamo vibrare tutto il locale in cui sono stipati.
Non ho ancora chiesto a nessuno degli altri condomini che abitano da tempo
al primo o al secondo piano come possano riposare però nel frattempo vi
faccio partecipi delle mie perplessità perché devo riconoscere che il rumore
che percepiamo in casa non è per nulla forte (si può dire che in camera da
letto regni il silenzio) ma come dicevo un ronzio – vibrazione continuo che
quasi tutte le notti ci sveglia e "entra" in testa. Sarà sufficiente a
superare la soglia limite? Certo che posizionandosi alla fonte (sopra le
griglie) per poter riuscire a conversare è quasi necessario urlare… Mi
conviene parlarne con l’amministratore?
RingraziandoVi anticipatamente per l’attenzione prestatami Vi saluto e Vi
auguro buon lavoro.
Paolo
»
la risposta della Redazione |
282. Disturbo serale, degrado, alcool
04.03.2017
Spett.le Redazione,
vorrei porVi un quesito a cui nessuno riesce a dare sfogo, e cioè: nella
zona ove abito insistono piccoli market gestiti da stranieri che rimangono
aperti fino a tardi. Questo genera bivacco dal pomeriggio alla sera di gente
straniera ed italiana che beve alcol appoggiati su portoni, macchine, seduti
su marciapiedi etc., etc.. Situazione sicuramente contraria al decoro urbano
ed ai principi costituzionali.
Durante il periodo dell'ordinanza anti-alcol la situazione migliora di
molto, ma solo di sera poiché vieta (però solo in alcune vie) la vendita
dopo le 22.00 a tali esercizi e vieta (importante) il consumo di alcool per
strada.
Quello che mi domando non è tanto se si può vietare dopo una certa ora la
vendita tutto l'anno di alcol a questi esercizi, questo perché c'è la
liberalizzazione voluta da Bersani, ma mi chiedo esiste qualche norma a cui
appigliarsi per vietare il consumo di alcol per strada (quindi in zone non
adibite al consumo di alcol come bar o pub, evitando cosi alla fonte il
bivacco e tutto il degrado che ne consegue? Che voi sappiate negli altri
paesi europei come si regolano?
Grazie mille dell'attenzione.
Francesco
»
la risposta della Redazione |
281. Rumore da servizio igienico
11.02.2017
Spett.le Redazione,
nell’appartamento
sovrastante il mio è stato aggiunto il cosiddetto secondo bagno il quale è
stato posizionato opposto al primo, cieco in fondo al corridoio dove a
destra c’è la cucina con porta finestra nel cortile e a sinistra una camera
da letto che da sulla via. Questo piccolo vano a suo tempo era una dispensa,
e fa parte della cucina.
Lamento il rumore che si propaga per tutto l’appartamento di 130 mq dal
motore che viene azionato e anche quello originato da ognuno che se ne
serve! La doccia poi è uno scroscio d’acqua che sembra ricevere sopra la
testa. Pur essendo al piano sopra è come averlo nella mia cucina, è davvero
per me intollerabile. Pago un affitto non da poco e penso che non sia stato
installato a norma.
Desidero sapere se posso pretendere che si provveda invocando qualche
articolo o norma...Grazie.
Francesca
»
la risposta della Redazione |
280. Rumore impianto di climatizzazione interno all'interno
dell'abitazione
11.02.2017
Spett.le Redazione,
Anche io, come molti, avrei necessità di un Vostro parere in merito ad un
tema di acustica. Il quesito è il seguente:
Nell’ambito della progettazione e realizzazione di un impianto di
climatizzazione autonomo, esiste un limite sonoro massimo da garantire
all’interno dello stesso appartamento a cui l’impianto è asservito? Ovvero,
nel momento in cui compro un immobile da un costruttore, se il
condizionatore autonomo (split canalizzato) produce e diffonde rumore
all’interno delle stanze del mio appartamento, posso fare rivalsa sul
costruttore, richiamando dei limiti di legge (qualora questi esistano)?
Ringrazio anticipatamente e saluto cordialmente.
Paolo
»
la risposta della Redazione |
279. Rumore da asciugatrici di lavanderia a gettone
11.02.2017
Spett.le Redazione,
volevo porVi un quesito in merito ai rumori provenienti dalle macchine
asciugatrici di una attività commerciale di lavanderia a gettone di nuova
costituzione, nel condominio in cui risiedo. Gli orari di questa lavanderia
sono dal lunedì alla domenica dalle 8.30 alle 21.00. Da quando è stata
aperta questa attività, il rumore prodotto dalle macchine asciugatrici è
tale che mi impedisce di soggiornare nel mio appartamento posto al primo
piano. Il rumore è molto forte e si propaga oltre che all'esterno verso il
cortile condominiale, sia all'interno con effetto cassa di risonanza. Ho
fatto presente all'amministratore di condominio il problema il quale ha
girato la mia lamentela al proprietario del locale e di seguito al gestore
dell'attività. Ho chiesto loro se erano state effettuate le rilevazioni
fonometriche da parte del Comune di Milano per autorizzare l'attività, ma
per tutta risposta il gestore della lavanderia mi ha inviato le schede
tecniche delle asciugatrici e lavatrici. Glissando la mia richiesta circa
l'ottenimento del permesso.
Ho
insistito con l'amministratore del condominio affinché provvedesse a fare
denuncia presso il Comune per inquinamento acustico, al fine di fare
intervenire l'Arpa per le opportune rilevazioni, ma la risposta è stata che
poiché sono stata l'unico condomino a lamentarmi, loro non fanno nulla,
inoltre secondo loro l'Arpa chiederebbe un contributo per detta operazione,
quindi dovrebbero indire una assemblea per avere l'autorizzazione dagli
altri condomini. In realtà anche i negozi adiacenti avvertono il rumore
perché le apparecchiature sono state collocate senza alcun isolamento, ma
essendo loro in affitto e il proprietario del locale è anche il proprietario
di tutti i negozi esistenti nel condominio, preferiscono non esporsi.
Conclusione, il problema per loro non sussiste e rimane mio l'onere di
procedere presso le autorità competenti. Nel frattempo io sono costretta a
vivere presso altro domicilio perché il rumore è veramente insopportabile.
Come posso agire per ottenere che il locale venga insonorizzato?
Grazie per un cortese riscontro.
Ivana
»
la risposta della Redazione |
278. Disturbo da parco pubblico sotto condominio
21.01.2017
Spett.le Redazione,
abito in un condominio la cui recinzione confina con un giardinetto
pubblico.
Principalmente vorrei richiedere le seguenti cose:
- tenuto conto della frequentazione molto rumorosa di bande di ragazzini che
urlano a tutte le ore del giorno e della notte, in quale maniera possiamo
tutelarci? Arrivando ad ondate per 30/40 minuti circa non è possibile far
rilevare con precisione e tempismo il livello di deciBel;
- esiste una legge che regolamenti la distanza minima tra un'abitazione ed
un giardino pubblico? Nel nostro casa la prima altalena è circa 3 metri in
linea d'aria dal mio balcone ed il giardino stesso confina con la recinzione
condominiale.
Grazie mille per la collaborazione.
Federico
»
la risposta della Redazione |
277. Rumore prodotto dalle attività di scarico merce di un
supermercato
21.01.2017
Spett.le Redazione,
mi sono trasferita a febbraio in una piccola palazzina composta da 5
appartamenti, solo 3 occupati. Solo il mio appartamento affaccia su un
cortile in comune con un supermercato.
Tutti i giorni dalle 6:00/6:30 del mattino arrivano i camion che scaricano la
merce con muletti e carrelli e vanno avanti per molto tempo. Una volta
terminato il giro dei fornitori la merce viene sistemata con dei carrelli
metallici molto rumorosi che vengono spinti su uno sterrato.
L’amministratore si vuole togliere dall’incarico e anche se ho provato più
volte a comunicare questo mio disagio non ho ricevuto alcuna collaborazione.
Per quanto mi riguarda basterebbe che la merce venisse scaricata
nell’ingresso principale del supermercato, lontano da abitazioni e che
vengano sostituiti i carrelli metallici con carrelli di plastica, gommare le
gomme di esse e mettere delle piastrelle di gomma come rivestimento del
cortile. Il rumore termina alle 20 con la chiusura del supermercato.
Secondo voi è possibile mettere fine a tutto questo in determinati orari?
Grazie mille e cordiali saluti.
Sonia
»
la risposta della Redazione |
276. Rumore persistente della caldaia condominiale centralizzata
10.01.2017
Spett.le Redazione,
circa 4 anni fa io e mio marito abbiamo aderito all'acquisto di una casa in
costruzione a Milano, città dove abbiamo sempre vissuto. La Cooperativa
promotrice del progetto si è rivelata, fino ad ora, un'entità del Territorio
seria e di buona qualità. Nonostante questo i problemi possono verificarsi e
nel nostro caso si tratta della centrale termica del condominio. Questa si
trova posta al primo piano interrato, sotto l'appartamento a piano terra
attiguo al nostro e in minima parte anche sotto la nostra area giorno.
Come per tutte questo tipo di iniziative, aderimmo sul progetto grafico e
sul capitolato di massima.
Sulla piantina che riguardava il nostro appartamento e relativa porzione di
giardino privato di pertinenza, era visibile anche una parte
dell'appartamento adiacente al nostro, davanti il cui giardino privato si
vedeva il disegno di una piccola struttura comune ( sembrava una piccola
scalinata) che nessuno ci disse cosa rappresentasse e neppure noi chiedemmo
subito cosa fosse, un po' perché si trattava della nostra prima esperienza
di casa in costruzione e un po' perché concentrati su molti altri aspetti.
Dopo
circa un anno, dopo che il rustico era stato iniziato e che erano avvenuti
altri incontri, fu chiaro che si trattava delle scale all'accesso al locale
centrale termica.
Preoccupati per l'eventuale rumore che avrebbe provocato, chiedemmo
informazioni al direttore dei lavori. Questi ci spiegò che avrebbero fatto
in modo di costruire il parapetto di tale accesso in modo da ridurre gli
eventuali rumori percepiti stando all'esterno. Sembrava esclusa la
possibilità di poter sentire rumore dall'interno dell'appartamento.
L'appartamento ci fu consegnato a fine luglio del 2015 ma il nostro trasloco
è avvenuto a luglio di quest'anno, per ragioni di completamento di lavori da
farsi dopo la consegna e che non hanno influito minimamente sulla centrale
termica del condominio.
In
questo modo, pur non vivendoci, abbiamo frequentato molto l'appartamento nel
periodo tra la consegna e il nostro trasloco. Questo ci ha permesso di
sperimentare e osservare molti aspetti del nuovo appartamento, condominio
compreso. Il quartiere lo conosciamo già perché ci viviamo da anni.
Ci
siamo così accorti che, dopo l'accensione del riscaldamento nell'ottobre
dell'anno scorso, abbiamo iniziato a sentire un rumore continuo, giorno e
notte, percepito come frequenze medio-basse. Tale rumore è molto più forte
al primo piano interrato, sotto al nostro appartamento, dove si trovano una
parte delle cantine della Scala dove viviamo e che confinano con il locale
della centrale termica. Sul soffitto dei corridoio delle cantine viaggiano
le varie tubazioni necessarie agli impianti. Durante tutta la stagione di
spegnimento del riscaldamento non abbiamo mai sentito il rumore sopra
descritto, che però è riapparso dopo l'accensione del riscaldamento avvenuta
a metà del mese scorso.
Verso novembre dell'anno scorso, facemmo presente il problema alla
Cooperativa che dispose delle rilevazioni acustiche con l'impresa
costruttrice, eseguite a metà gennaio.
Dopo
vari mesi la Cooperativa ci inviò una lettera con cui ci informava di aver
ricevuto dall'Impresa la relazione del tecnico acustico in merito alla
rilevazione avvenuta nel nostro appartamento e che l'Impresa avrebbe
eseguito gli interventi correttivi da esso proposti. Non erano specificati
né i valori misurati e neppure quali fossero gli interventi preposti,
nonostante avessimo chiesto di comunicarceli. Abbiamo poi saputo, solo
informalmente, che il valore massimo misurato fu di 27 dB(A) e che uno degli
interventi fatti è stato fatto prima della riaccensione del riscaldamento ed
è consistito nell'ammortizzare i punti di contatto tra i macchinari
componenti la caldaia e i muri del locale. Questi sarebbero stati spostati
di un centimetro e negli spazi creati sarebbe stato inserito un pannello
fonoassorbente(?) o antivibrazioni (?).
Non è stata fatta la rilevazione del "rumore di
fondo" del nostro appartamento con il riscaldamento spento, nonostante lo
avessimo proposto come idea ragionevole. Quindi ci manca il valore di quello
che ho capito si chiami "tono puro".
Dopo
questa lunga premessa, spero per voi utile a capire la situazione e non
tediosa, vi chiedo gentilmente consiglio sui seguenti punti.
1)
Quali consigli potreste darci al fine di far emergere il rumore durante la
rilevazione acustica di questa settimana, che secondo noi non è diminuito
dalla rilevazione precedente? Altri consigli per una "buona rilevazione"?
Sicuramente spegneremo tutti i dispositivi al fine di riportare la
situazione di base il più possibile uguale a quella esistente durante la
prima rilevazione acustica.
2)
nel caso ci dicessero che i risultati di tale rilevazione fossero "nella
norma", come potremmo dimostrare che, perlomeno per noi, il rumore è rimasto
invariato rispetto la prima rilevazione?
3) come potremmo tutelare il nostro riposo? Infatti ci siamo accorti che
questo rumore persistente e con frequenze medio-basse, aumenta la nostra
stanchezza mentale. Di giorno si somma agli altri rumori e dispositivi che
però cessano praticamente completamente alla sera. Tra l'altro la zona è
molto tranquilla.
Fiduciosa in vostro gentile riscontro, ringrazio e invio cordiali saluti.
Emanuela
»
la risposta della Redazione |
275. Motori frigo Supermarket
24.11.2016
Spett.le Redazione,
volevo porvi un quesito riguardo rumori provenienti dal vicino supermarket.
Abito in una zona residenziale, dove fino a pochi mesi fa il silenzio
notturno era totale.
Da
aprile di quest'anno ha aperto un supermercato di medie dimensioni, in cui
sopra il tetto sono stati posizionati dei "motori" per il refrigeramento
delle celle e dei banchi frigo. Emettono un suono continuo (quel classico
mmmmm più volte descritto) che di giorno risulta tollerabile, ma che di
notte tende a svegliami (come altre persone nel condominio)
Anche perché è continuo tutta la notte, con intervalli di silenzio di circa
1 minuto che rendono ancora più insopportabile il rumore.
L'amministratore ha di recente inviato una raccomandata con la richiesta di
interporre dei pannelli o comunque silenziare questo gruppo motori, dopo che
aveva già telefonato perché la proprietà provvedesse (ma non si sono visti
interventi).
Il
prossimo passo sarà una querela al comune che, essendomi già informato,
manderà l'Arpa a fare i rilievi.
La
mia domanda e le mie preoccupanti perplessità riguardano proprio questa
questione: devo riconoscere che il rumore emesso e che percepiamo in casa
non è assordante (vedi traffico, pub sotto casa, etc.) ma come dicevo un
ronzio continuo che quasi tutte le notti ci sveglia e "entra" in testa
impedendoci il più delle volte di riaddormentarci.
Sarà
sufficiente a superare la soglia limite? essendo il rumore di fondo
praticamente nullo, quanto valgono 3 dB per il superamento della soglia? Mi
preoccupa il fatto che se questo non avvenisse sarei/saremmo condannati a
subire questo disturbo per tutti i nostri prossimi anni. C'è un esempio
materiale di quanto "sono" 3 dB?
Vi
ringrazio per l'attenzione e vi saluto.
n.d.
»
la risposta della Redazione |
274. Feste private all'aperto
24.11.2016
Spett.le Redazione,
da
qualche anno mi sono trasferita in un'abitazione poco distante dal paese in
zona di campagna con media densità abitativa. Purtroppo ho dovuto
riscontrare che due delle ville nei pressi della mia abitazione organizzano
spesso feste all'aperto, senza alcun rispetto degli orari né dei limiti di
rumore.
Ho
provato a mettermi in contatto col proprietario di una delle due ville dal
quale ho appreso che, non abitandovi, la concede in uso a chi volesse
organizzare feste. A fronte di sue rassicurazioni gli schiamazzi e la
musica, talmente alta da poter essere sentita chiaramente dalla mia camera
da letto anche a finestre chiuse, si è protratta sino alle 2:00 di notte ed
è terminata solo a fronte di un nostro intervento nei confronti degli
organizzatori.
Vorrei capire quali strumenti ha a disposizione il cittadino per tutelare il
proprio diritto al riposo ed alla tranquillità, spesso chiamare le forze
dell'ordine non
porta a nulla, dal momento che nella maggior parte dei casi consigliano una
risoluzione tra le parti senza il loro intervento.
L'intervento delle forze dell'ordine va sempre richiesto? Oppure è possibile
procedere con esposto?
Grazie per il cortese riscontro.
Elisa
»
la risposta della Redazione |
273. Tractor-show da incubo
24.09.2016
Spett.le Redazione,
da 4
anni viene organizzato per una domenica (ormai un week-end) metà settembre
un cosiddetto Tractor-Show all’interno di un comune (RE) su un campo libero,
lungo una strada principale, di fronte alla nostra villetta a schiera.
Due
anni fa mi ero rivolta all’ARPA (ente regionale di protezione ambientale)
per le molestie acustiche causate dal suddetto “Tractor-Show”. Il sollecito
eseguito cortesemente da parte dell’ARPA nei confronti del Comune di non
superare i decibel tollerabili non ha avuto nessun seguito.
L’anno scorso il nuovo sindaco del Comune mi ha convocata sotto il pretesto
di rimediare al disagio acustico in suddetta occasione. Ma è stata una beffa
perché “l’evento” si è protratto fino alle due di notte di domenica a lunedì
- malgrado tre chiamate da parte mia ai carabinieri dopo mezzanotte - senza
esito.
Il
rumore causato dai trattori ma soprattutto dai bassi della trasmissione
radio locale in diretta, facevano tremare le finestre e penetravano le
vetrate doppie chiuse e le saracinesche abbassate. Neanche con i tappi negli
orecchi si riusciva a dormire. L’indomani avevo un forte mal di testa ed una
rabbia indescrivibile di esser diventata preda di gente incivile.
In
questi giorni il campo viene continuamente trasformato in “pista” e già
stasera tardi si sentono le prime “prove” di trattori.
Visto che la notte di domenica a lunedì (18/19 settembre) non possiamo
spostarci e dormire in un albergo perché l’indomani i miei figli e io
dobbiamo andare a scuola (sono insegnante), Vi preghiamo di farmi sapere a
chi posso rivolgermi la sera stessa per impedire un altro tractor-show da
incubo per noi.
Distinti saluti.
Gerda
»
la risposta della Redazione |
272. Schiamazzi al parco
05.09.2016
Spett.le Redazione,
per prima cosa voglio ringraziarvi per aver creato questo sito che ha ampi
spazi informativi e può aiutare a risolvere (spero vivamente) qualche
problema legato all’inquinamento acustico.
Vivo oramai da otto anni davanti a un parco comunale, naturalmente quando io
e la mia famiglia abbiamo scelto di venire a vivere qua eravamo consci della
presenza del parco e del probabile rumore da esso derivato. In tutti questi
anni non ci sono mai stati grandi problemi acustici, tuttavia dall’estate
scorsa, la sera è impossibile vivere in casa. Le uniche stanze che non danno
sul parco sono la cucina e il bagno, luoghi di rifugio, oramai, per chi la
sera vuole studiare.
Durante il giorno è facile adattarsi, tutto sommato si è spesso fuori casa o
comunque (parlo nel mio caso) si impara a studiare negli orari in cui il
parco è deserto. Il problema si presenta la sera, dalle 21:30 circa alle
23:30/00:00. Infatti da un paio di anni, intorno a questo orario, si
ritrovano al parco delle famiglie con bambini/ragazzi e cani, il problema
nasce dagli schiamazzi, dalle urla e dai latrati che accompagnano il loro
arrivo.
Siamo tutti consci che ci vuole pazienza in queste situazioni, ma
tutto diventa molto stressante se alle 23:30 i bambini/ragazzi giocano a
rincorrersi urlando e incitando i cani ad abbaiare, con i genitori che
chiacchierano tranquilli non rendendosi conto del terribile baccano che
deriva da questi giochi. La situazione è diventata snervante, siamo
costretti a chiudere tutte le finestre e sperare che vado via presto in modo
da poter riaprire e respirare un po’ di aria fresca.
La nostra domanda è molto semplice: è possibile fare qualcosa?
Cordialmente.
Claudia
»
la risposta della Redazione |
271. Passaggio mezzi pesanti in centro abitato
05.09.2016
Cordiale redazione,
Vi scrivo per esporvi il mio problema e chiedervi consiglio. Sono andato da
qualche mese ad abitare con la mia compagna in una casa che si trova appena
fuori da un centro abitato e adiacente a un attività produttiva che, per le
sue funzioni, comporta un elevato traffico di mezzi pesanti (per il tipo di
strada classe "F").
L'attività in questione esiste da molti decenni ma solo da qualche mese,
dopo un recente ampliamento, ha intensificato il traffico anche durante le
ore notturne rendendo impossibile il riposo in quanto la mia abitazione è
collocata a ridosso della sede stradale e i camion passano quindi alla
distanza di qualche metro dal muro perimetrale e dai serramenti.
Ho presentato un istanza al Comune chiedendo che limitino il passaggio di
TIR all'interno del Centro Abitato durante le ore serali/notturne e mi è
stato risposto che dovrei procedere con una misurazione fonometrica
dell'ARPA per verificare se i livelli di inquinamento vanno oltre i limiti
previsti.
I tecnici venuti in sopralluogo mi hanno detto che il passaggio di qualche
camion non influirebbe sul valore medio rilevato e quindi non potrei
chiedere eventuali limitazioni.
Durante la notte passano in media 2/3 camion ma sono sufficienti a rendere
difficile dormire in quanto veniamo svegliati ad ogni passaggio.
Il regolamento Comunale di classificazione acustica prevede anche dei valori
limite differenziali di 3 dB per le ore notturne ma non applicabile alle
infrastrutture stradali.
Avete qualche consiglio su come potrei fare per limitare il passaggio
notturno di questi mezzi?
Ringraziando in anticipo per la cortese attenzione porgo cordiali saluti.
Francesco
»
la risposta della Redazione |
270. Il rumore del gommista
20.08.2016
Cari amici della Redazione,
innanzitutto colgo l'occasione per complimentarvi con voi per l'ottima idea
di aver creato un sito che si occupa di inquinamento acustico e che dispone
di ampi spazi informativi, primi fra tutti la giurisprudenza di merito.
Inoltre, il fatto di poter scrivere per ottenere un parere ed ottenerlo vi
rende ancor più unici.
Vi scrivo perché nel paese dove vivo,in una zona assolutamente abitata, di
fronte il mio condominio, sorge la officina di un gommista che
principalmente lavora coi camion, camper, ecc. e solo saltuariamente con le
automobili per 363 giorni l'anno. Non lavora il 1° gennaio e il 15 agosto.
Dispone dell'ampio cortile che a sua volta appartiene al condominio che ha
affittato al titolare il locale dove il signore dovrebbe esercitare la sua
attività ma sia di inverno che d'estate egli, e per lui i poveri operai,
svolgono la suddetta attività fuori dal locale preposto:
- invadendo lo spazio che sarebbe di pertinenza del condominio in cui sorge;
- producendo il fastidioso vocio dei clienti, uomini, che parlano a voce
alta (io vivo al primo piano di fronte);
- producendo rumori connessi all'espletamento dell'attività. Essendo un
gommista, sempre pare di essere in guerra con rumori che sembrano spari di
mitra (strumento che avvita i bulloni);
- rumori che derivano dalla percussione di metallo su metallo (martelli,
ecc.);
-
utilizzo di strumenti ad aria compressa.
Appare evidente che durante l'inverno, dovendo chiudere le finestre, i
rumori sono mitigati. Ma d'estate è impossibile vivere, fare un riposini nel
primo pomeriggio, leggere un libro, studiare, semplicemente svegliarsi in
maniera naturale, insomma, svolgere tutte quelle
attività in cui sarebbe necessario silenzio e concentrazione.
E questo dal lunedì al sabato, dalla mattina alle 7.30 fino alle 13/13.30
per riaprire intorno alle 14.30/15. Occupandosi di Camper non mancano
domeniche in cui la officina è aperta dalle 7. Gli orari non sono forfettari
bensì sono questi: evidentemente apre a seconda degli impegni.
Esiste una soluzione?
Vi ringrazio in anticipo dell'attenzione accordatami.
Sara
»
la risposta della Redazione |
269. Funzioni religiose
11.07.2016
Spett.le Redazione,
abito in una strada non molto larga e proprio di fronte a me si trovano
alcuni piccoli capannoni artigianali. Causa la crisi alcune delle attività
che li occupavano hanno chiuso e uno dei capannoni è stato affittato a
persone di colore che lo utilizzano per svolgervi funzioni religiose.
Le
funzioni sono particolarmente rumorose perché la prediche vengono urlate al
microfono e sono intervallate da numerosi canti accompagnati da pianoforte e
batteria, amplificati. Le funzioni avvengono due sere a settimana dalle
20:00 alle 22:00 circa e la domenica mattina dalle 9:30 alle 14:00. Il
capannone in questione non ha finestre ma solo una porte e tre lucernari e
arriva a contenere anche un'ottantina di persone compresi bambini.
In
inverno la situazione si regge, ma con la primavera e l'estate è veramente
insostenibile perché, con le finestre aperte, sembra di averli in casa. A
questo si aggiunge che nel corso della settimana, in giorni ed orari
variabili, vengono dei ragazzi a provare, a volte anche per 5 ore di
seguito. In questi casi il rumore è contenuto ma il rullio della batteria
accompagna tutto il pomeriggio. Questa situazione dura ormai da tre anni.
I
vigili, chiamati varie volte, solo l'anno scorso si sono decisi a convocare
il pastore e gli hanno imposto di tenere la porta del capannone chiusa. Cosa
inutile dato che con lucernari aperti la musica si sente ugualmente, in più
con il caldo la porta si apre e chiude continuamente perché, ovviamente, lì
dentro c'è molto caldo e le chiacchiere e gli schiamazzi dei bambini si
mischiano continuamente a musica e prediche. E' una situazione veramente
insostenibile.
Ho
anche avvertito la segreteria del sindaco, spiegando anche che il capannone
è lungo e stretto, ha solo una porta di ingresso e nessuna uscita di
sicurezza né finestra per cui sostituisce anche un pericolo in caso di
incendio e che la domenica mattina ci sono molti bambini. Non è servito a
nulla. Cosa altro posso fare? Alcune persone mi hanno detto che se segnalo
la cosa ai vigili del fuoco e loro fanno un accertamento sgomberano il
capannone, altri invece mi hanno detto che non è vero e che i vigili de
fuoco non intervengono su segnalazioni private. Potreste spiegarmi se c'è
qualcosa che ancora posso fare?
Cordiali saluti.
Grazia
»
la risposta della Redazione |
268. Area per cani
02.07.2016
Spett.le Redazione,
Vi scrivo per chiedere il Vostro parere in merito alla situazione seguente.
Io e circa altri cento residenti, firmatari di una proposta/protesta contro
il nostro comune, siamo contrari alle due aree per lo sgambamento cani nel
parchetto tra i condominii nei quali abitiamo che l’Amministrazione del
comune ha fatto costruire qualche anno fa.
Le aree sono molto grandi e una particolare, la più grande, è a ridosso
delle nostre abitazioni, con la conseguenza che il latrato dei cani disturba
non solo il sonno, ma anche la permanenza nelle nostre abitazioni durante la
giornata.
E’ diventata una situazione insopportabile, il sabato e la domenica, gironi
di maggior afflusso, è impossibile stare in casa, riposare difficilissimo,
guardare la televisione altrettanto, sembra di avere per 24 ore i cani con i
loro latrati in casa.
Il nostro Comune non vuole sentire ragioni. Da per scontato che i residenti
come noi non abbiano diritti da esercitare in merito. E’ proprio così? La
nostra è una battaglia persa? Il Comune non ha dei doveri imprescindibili
anche per il nostro riposo?
In totale siamo circa duecento persone disperate.
Cordialmente.
Gabriele
»
la risposta della Redazione |
267. Disturbo serale, degrado, alcool
15.06.2016
Gentile Redazione di Inquinamentoacustico.it,
innanzi tutto complimenti per
il sito, ben fatto, anzi troppo ben fatto. VI
scrivo per una problematica penso comunissima. Abito ad Ostia Lido (RM),
dove vicino insistono da 2 anni due market alimentari gestiti
da stranieri che aprono alle 07:00 e chiudono dopo la mezzanotte ed in
primavera, autunno ed estate anche fino alle 02.00.
Il
problema è che vendono alcool e quindi si creano capannelli di persone,
minimo 4, generalmente di stranieri, sempre dalle 17.00 che stazionano o
davanti il portone di ingresso del palazzo o appoggiati sulle macchine
parcheggiate di fronte al portone.
Il
marciapiede è molto piccolo quindi te li trovi sempre di fronte, in piedi,
con queste bottiglie di birra in mano sempre a bere. Questo continua fino a
tarda notte e dopo cena ovviamente il movimento decuplica sia di stranieri,
italiani e minorenni.
Ciò
provoca degrado, sporcizia, insicurezza pubblica, oltre che schiamazzi e
fastidi notturni.
Leggendo sul vostro sito e da altre parti ho visto che mi posso appellare al
codice penale per art. 659 C.P. (schiamazzi), art. 689 C.P. alcool ai
minori, ed al Sindaco per sospensione attività per art. 100 del T.U.L.P.S..
Ovviamente, sia personalmente che cumulativamente col palazzo sono stati
prodotti esposti ai VV.UU., P.S. ed al Commissario Straordinario di Ostia
lido (Ostia è quartiere e dovrebbe avere il Presidente di Circoscrizione ma
vi è un Commissario Straordinario poiché è commissariata per mafia), ma
tali esposti hanno prodotto poco o niente, anzi il Commissario Straordinario
dopo vari esposti a lui indirizzati ha girato il tutto ai Vigili.
Il
mio quesito è:
- Si può stazionare appoggiati ai portoni condominiali o
anche davanti, con birre, etc. per tempi lunghi?
- Esiste una regolamentazione che prevede che il consumo di
alcol sia vietato per strada, davanti agli edifici etc., ma solo su idonee
strutture, tipo tavolini, pub, bar, panchine, etc.?
- Questi esercizi commerciali devono tenere appositi
strumenti per misurare l’alcol e relative tabelle?
- Posso inviare in allegato all’esposto foto di questi gruppi
o c’è la privacy o magari posso mandarle oscurando i volti?
- Esiste una legge a cui appellarmi al degrado pubblico o
cose simili visto lo spettacolino che ci riservano questi gruppi di persone
tutti a bere con bottiglie in mano e certo non sobri?
- C’è una normativa che tutela la svalutazione
dell’appartamento?
- Tali market sono in affitto, allora vi chiedo ci si può
appellare anche contro i proprietari dell’immobile?
Tutto questo provoca come detto tra le altre cose scarsa sicurezza pubblica.
Veramente grazie mille e scusate le tante domande, ma lo Stato e le
Istituzioni ci hanno abbandonati da anni ed è difficile trovare una
soluzione.
Grazie ancora.
Francesco
»
la risposta della Redazione |
266. Suono dei clacson del traffico
07.06.2016
Gentile Redazione,
abito in un piccolo borgo della Toscana, zona collinare, attraversato da una
strada molto stretta, in alcuni punti è larga 2,5 metri a doppio senso.
La
mia casa è proprio l'ultima del borgo, sopra un tornante. In mezzo al
tornante c'è il cartello di Fine Borgo. Prima della mia casa c'è anche
l'ultima strettoia della strada.
Nonostante che la strada sia stretta e mal praticabile, è molto trafficata,
specialmente nelle ore di punta. Sono costretta a sentire clacson che
suonano dall'alba al tramonto!!! Suonano alla strettoia (prima di casa mia)
e poi prima di arrivare al tornante (davanti a casa mia) e viceversa.
L'unica cosa che sono riuscita ad ottenere dal comune, sono due specchi che
hanno posizionato sul tornante.
Sto
impazzendo. Cosa posso fare?
Grazie.
Daniela
»
la risposta della Redazione |
265. Rumore causato dallo stazionamento dei treni
21.05.2016
Gentile Redazione,
abito in un condominio nei pressi di una zona ex scalo merci della stazione
dei treni, fino a qualche mese fa, a parte il solito transito di treni anche
notturno e ai rumori derivanti da attività di carico scarico merci, nessuno
si è mai lamentato riguardo ai rumori provenienti da tali attività.
Negli ultimi 4 mesi, diciamo pure da inizio anno 2016, la zona è interessata
da un deposito di treni passeggeri che stazionano per intere notti in
prossimità dei nostri condomini, a ridosso della zona notte, sempre accesi
con ventole e compressori che emettono un rumore, anzi un ronzio costante e
a volte anche assordante che disturba notevolmente il riposo notturno,
tenendo svegli i condomini per ore intere e creando notevole disagio a chi
il giorno dopo si deve recare al lavoro e non solo, ma a tutta la
popolazione residente nel quartiere.
La
scrivente, che si è fatta portavoce del disagio, ha cercato un contatto con
le Ferrovie, rivolgendomi prima ai capi stazione e in seguito alla Polfer
della stazione che si è presa l'incarico di contattare i dirigenti di
Trenitalia per sottoporre il problema.
La
risposta è stata che i treni erano lasciati accesi solo nelle nottate più
fredde per evitare disagi al funzionamento diurno dei treni e che il tutto
sarebbe passato con il trascorrere dei mesi più freddi.
Atteso pazientemente il trascorrere dei mesi invernali, non senza notevoli
fastidi, con l'arrivo della primavera il disagio non si è attenuato, anzi
per certi versi è anche aumentato, con il risultato che non solo uno ma a
volte anche due treni contemporaneamente restano accesi per intere notti,
dalle 21.00 di sera fino anche alle 6.00 del mattino.
Chieste spiegazioni alla Direzione regionale di Trenitalia e avendo
suggerito anche delle possibili e semplici soluzioni al problema, come per
esempio cercare altra sede o spostare almeno i treni 100 metri avanti o 100
metri indietro rispetto alla sede scelta, dove non ci sono condomini nella
adiacenze, la risposta è stata lapidaria, non ci sono altre sedi e non si
può fare in altro modo. In particolare, la risposta ultima che mi è stata
recapitata proprio stamattina è stata la seguente:
“Comprendiamo
la vostra perplessità, perché si tratta di un argomento di natura
strettamente tecnica e non facilmente intuibile.In buona sintesi, le
operazioni a cui lei fa cenno sono svolte in ossequio ad una disposizione di
carattere nazionale emanata allo scopo di offrire maggiori garanzie di
efficienza dei mezzi”.
In
sostanza i treni devono rimanere accesi e in modo molto rumoroso, con
ventole a pieno regime che provocano un ronzio penetrante fastidioso e
pressante, per l'intera notte a volte anche con le luci accese, ma questo
non è un problema.
Quindi oltre a un danno acustico, si prefigura anche un danno biologico e
sanitario, in quanto la gente non riesce davvero a dormire in una situazione
simile.
Vi
chiedo se tutto questo è normale, ho visto in rete che ci sono tantissimi
casi analoghi al nostro in altri comuni d'Italia, da nord a sud, ho raccolto
una rassegna di stampa locale notevole al riguardo e in molti casi sono
arrivati ad interessare il Comune o addirittura le Procure stesse.
Io
mi sto attivando con una raccolta firme da presentare al Comune, così da
coinvolgere l'ARPA per i rilevamenti fonometrici, anche in previsione
dell'arrivo della stagione calda e con le finestre aperte il sonno notturno
a quel punto sarebbe davvero impossibile.
In
attesa di un vostro gentile riscontro, porgo i miei più cordiali saluti.
S.R.
»
la risposta della Redazione |
264. Deposito autobus
30.04.2016
Spett.le Redazione,
mi
sono trasferito da un anno esatto e ho acquistato un appartamento in un bel
condominio costruito negli anni 70. Da subito ho purtroppo avuto grossi
problemi al mattino a dormire a partire dalle 5 per causa dell’adiacente
deposito e officina di autobus di 2 società.
Ingresso e uscita sono canalizzati in una strettoia adiacente al deposito
che dista circa 20 metri dal condominio. In aggiunta il locale degli autisti
e controllori è proprio in corrispondenza di questa strettoia, di fronte al
palazzo.
Tutto il rumore si canalizza tra una pseudo barriera in plastica ondulata
alta 3 metri, le pareti del deposito e il condominio di 5 piani creando un
frastuono incredibile, oltre al rischio che questo enorme traffico pesante
comporta su una strada minuscola intercomunale di collegamento. Immagini il
via vai di autobus urbani e extra-urbani tutti i giorni dell’anno, i rumori
dei clacson per comunicare tra di loro, le condotte d’aria degli autobus che
sbuffano, gli autobus che vengono accesi e tenuti accelerati per essere
scaldati al mattino presto in inverno, i fischi i richiamo tra autisti,
bestemmie e urla da bar sin dalle 5 del mattino, ecc..
Capisco l’utilità di un servizio di trasporto pubblico, però le aziende e il
comune hanno l’obbligo di valutare che disturbano il sonno di cittadini che
vivono accanto. Di certo i comportamenti sono “ad personam”, nel
senso che ogni autista rispetta a modo suo le regole del quieto buon vivere,
però pochi autisti maleducati e arroganti fanno cadere nell’inutilità lo
sforzo di tutti gli altri.
Il
problema sta anche nel fatto che il deposito si trova al confine di un
comune mentre il condominio nel comune vicino. Ne consegue che il potere dei
condomini sull’amministrazione comunale è praticamente nullo, in quanto non
facenti parte di potenziali elettori di sindaci o giunte o italianate
politiche varie. Infatti il deposito è anche fornito di altra identica
entrata dalla parte opposta, chiusa e inutilizzata. Ho chiesto informazioni
a riguardo ai miei vicini di casa, tutti ultra settantenni, e mi hanno
riferito, dimessi e rassegnati, che in passato in effetti era li che si
trovava l’uscita, ma siccome adiacente a un gruppo di belle villette “di
persone influenti” tutto il traffico e locale “intrattenimento” è stato
spostato verso l’uscita adiacente il condominio.
Ho
appena ristrutturato con grandi sacrifici economici l’appartamento e ora,
vorrei vivere in normale tranquillità, per lo meno al mattino fino alle 8.
Ho già inviato 2 lettere alle aziende che, visti gli effetti nulli, non sono
state prese in considerazione.
Come
poter fare per avere un po' di serenità? Mi può consigliare una strada da
intraprendere per ottenere un risultato (lo spostamento almeno di una parte
del traffico verso l’altro ingresso e una barriera antirumore)? Nella
speranza di non dover intraprendere un percorso più tortuoso e arrivare a
richiedere un risarcimento o peggio a trasferirmi.
Ste
»
la risposta della Redazione |
263. Le abitudini della coinquilina possono risultare moleste
12.03.2016
Spett.le Redazione,
da ottobre mi sono trasferita in una casa con altre 4 ragazze, 3
studentesse, compresa me e 2 lavoratrici, io sono in stanza con una di
queste, premetto che tutte le altre sono delle ottime coinquiline, la
ragazza in camera con me, peraltro ultima arrivata, fa la commessa
part-time, il resto del tempo lo passa nel letto e per la maggior parte
della giornata (ho saputo anche a lavoro), è in chiamata con il suo
fidanzato.
Ciò che davvero non sopporto, oltre ai vari comportamenti sui quali si
potrebbe anche passar sopra, è il fatto che resti con la chiamata aperta
anche durante la notte, la cosa mi disturba molto per diversi motivi, non mi
sembra normale che questa persona possa sentire anche me durante la notte,
cosa più importante di tutte, sono costretta a ricevere delle radiazioni in
maniera del tutto inutile e sconsiderata, in più è successo diverse volte
che mi svegliasse agli orari più improponibili durante la notte, per
chiamare il fidanzato e lamentarsi con lui di aver chiuso la chiamata.
Ho già "discusso" (è stata per lo più una chiacchierata) con lei di questa
situazione, tutto ciò che ha detto è stato "eh, lo so che ci morirò per
questa cosa!" Questo però non significa che debba portarmi con se... Pensavo
con questa chiacchierata/discussione di aver risolto, ma quando ieri sono
entrata in stanza per andare a dormire ho sentito un forte sibilo provenire
dal suo cellulare, lei dormiva ed aveva gli auricolari, dal telefono girato
sul comodino vedevo la luce della chiamata aperta, a quel punto ho deciso di
svegliarla e dirle di chiuderla perché io non potevo proprio dormire con
quel rumore.
Il problema è che a questo punto sono certa che continuerà a tenere la
chiamata aperta durante la notte tentando di fare in modo che non me ne
accorga. Il suo contratto scade a settembre e so che non le sarà rinnovato,
ma non voglio continuare a stare in questa situazione fino ad allora.
Vi prego di aiutarmi, con tutto quel che si sente sulle radiazioni ho
davvero il timore che possa venirmi qualcosa, voglio costringerla,
avvalendomi di una qualche norma o legge a non tenere più le chiamate aperte
durante la notte. Grazie.
Claudia
»
la risposta della Redazione |
262. A cosa sono serviti i dati di rilevamento del rumore?
27.02.2016
Spett.le Redazione,
vorrei avere un parere sulla mia situazione. Abito in una zona mista tra la
zona artigianale e la zona rurale. La mia abitazione e' una casa singola a
200 m in linea d'aria da una zona artigianale dove ha sede una essiccatoio
per l'essiccazione dei cereali. La mia segnalazione (tramite email) al
comune per la verifica delle emissioni rumorose (oltre a quella di fumi)
risale a gennaio dell'anno scorso, quando l'impianto lavorava
ininterrottamente dal lunedì al sabato pomeriggio.
Da
agosto dello scorso anno invece e' in funzione a ciclo continuo tutti i
giorni della settimana, sabato e domenica compresi, il livello di rumore
prodotto dai motori dell'essiccatoio e dai silos e' costante di giorno e di
notte. Oltre al rumore dei macchinari, di giorno sono anche da aggiungere il
rumore delle ruspe e dei camion che lavorano intorno a questo impianto.
Dopo
la mia segnalazione, in ottobre e' uscita l'ARPA per fare una misurazione,
lasciando il loro furgoncino nel mio giardino per 20 giorni. A fine novembre
ho chiesto informazioni al tecnico ARPA che mi aveva visitato e mi ha detto
che avrebbero dovuto fare una rilevazione anche nello stabilimento causa del
rumore e per fare ciò sarebbe servita la coordinazione di più tecnici e che
non sapeva dirmi quando sarebbe potuto avvenire tale verifica.
A
metà gennaio ho risollecitato il tecnico per avere un aggiornamento ma non
ha risposto a nessuna delle mie email. Ho scritto anche al sindaco se aveva
novità o se si poteva interessare seriamente al mio caso, ma oltre a
scrivere che avrebbe sollecitato ARPA non mi ha detto altro. Tra l'altro ho
invitato diverse volte il sindaco a visitarmi per capire come si viva
immersi ininterrottamente dal rumore, ma non e' mai venuto a verificare la
situazione di persona.
Ora
per evitare di dovermi rinchiudere in casa tutta l'estate, visto che il
rumore si diffonde ampiamente nel mio giardino, vorrei sapere come
comportarmi, per poter far si che chi di dovere si occupi del mio caso in
modo serio.
Ringrazio anticipatamente.
Cittadino preoccupato
»
la risposta della Redazione |
261. Cercasi consiglio per la gestione di feste
12.01.2016
Spett.le Redazione,
ho
letto con molto interesse quanto pubblicato sul sito e ho trovato molto
precise e puntuali le risposte date alle comunicazioni dei lettori. Mi
trovo, purtroppo, nella condizione di dover chiedere anch'io consiglio
perché subisco le intemperanze acustiche di un locale per feste.
Vado
con ordine. Abito al secondo piano di uno stabile al pian terreno del quale
è stato aperto circa due anni fa un locale dove si organizzano feste varie
per compleanni, etc. Da subito sono cominciati i problemi dovuti all'uso ad
alto volume di apparecchiature acustiche, fatto di cui mi sono lamentato
prima a voce e poi per iscritto con l'amministratrice del condominio. In
pratica era impossibile studiare, lavorare o semplicemente riposare o
guardare la TV.
Come
da regolamento condominiale ho sottoposto il problema all'amministratrice
chiedendo di rispettare la normale regole di convivenza e decenza spiegando
le mie ragioni affermando che i suoni erano così alti da essere
perfettamente percepibili anche con le imposte chiuse ed in ambienti senza
aperture all'esterno. In pratica non avevo modo di difendermi dalle
aggressioni acustiche. L'amministratrice si è rivolta al proprietario dei
locali che ha ottenuto un ridimensionamento del volume durato solo qualche
giorno. Dopo tutto è tornato come prima.
Ad
ogni protesta il volume veniva abbassato seppur di poco, dimostrando così
che, volendo, il problema si sarebbe potuto risolvere, per poi tornare ai
livelli di prima. Questo tira e molla è durato qualche mese con ripetuti
tentativi da parte mia di trovare una soluzione che garantisse la
tranquillità mia e della mia famiglia nel rispetto del lavoro degli altri.
Adesso la situazione vede il volume non più elevatissimo ma comunque tale da
arrecare disturbo. Il tutto è aggravato dal fatto che le feste si svolgono
praticamente ogni giorno e più volte al giorno, ivi compresa la sera con
sforamento anche dopo la mezzanotte.
Una
Domenica pomeriggio, durante un'ennesima festa col volume al solito livello,
esasperato, ho chiamato l'amministratrice che a sua volta a chiamato il
proprietario che ha ritenuto di dover soltanto dichiararsi disturbato da
quella chiamata, dimostrando così il suo assoluto disinteresse riguardo al
disturbo continuo arrecato a me ed ai miei familiari dai suoi affittuari.
Purtroppo sono il solo a lamentare questo disagio. I condomini dei piani
superiori, forse, non avvertono i rumori e quello del piano di sotto, che
non può non sentirli, evidentemente non parla per motivi di opportunità.
Le
sarei veramente grato se potesse darmi qualche buon consiglio su come poter
risolvere questo problema che ci sta causando seri fastidi e perdita della
serenità di cui abbiamo diritto.
La
ringrazio vivamente per l'attenzione che vorrà dare alla presente.
Giancarlo
»
la risposta della Redazione |
260. Rumore fino alle 2 di notte per manifestazione "temporanea" di 72
giorni consecutivi
07.01.2016
Spett.le Redazione,
abito in un comune in provincia di Varese. Scrivo per porvi una questione
riguardo l'inquinamento acustico generato da una manifestazione temporanea
che la scorsa estate ha avuto luogo nei pressi di casa mia e che, da quanto
affermano già ora gli organi di stampa, anche la prossima estate
probabilmente si ripeterà.
La scorsa estate, da metà giugno a fine agosto, per un totale di 72 giorni
consecutivi, si è svolta la manifestazione citata, presso un polo fieristico
nelle immediate prossimità di casa mia. Tale evento ha generato un forte
disagio per l’impatto sonoro sulla mia abitazione a causa di musica ad alto
volume e schiamazzi provenienti dal sito citato fino alle 2:00 di ogni notte
per tutto il periodo dello svolgimento della manifestazione. Ogni notte ero
costretto a dormire con le finestre chiuse (si immagini, col caldo che ha
fatto la scorsa estate!), i tappi nelle orecchie e, malgrado ciò, era assai
difficile prendere sonno a causa, appunto, del frastuono proveniente dal
sito ove aveva luogo la manifestazione.
A poco o nulla sono valse le segnalazioni alla polizia locale in quanto a
chiunque lamentasse tale disagio veniva risposto che, da controlli
effettuati (senza specificare né luogo né modalità attuative dei
rilevamenti), le immissioni nell'ambiente erano regolari.
A seguito di ciò ho inviato, in comune, in via formale, una richiesta di
accesso agli atti d’ufficio relativi all’autorizzazione al regolare
svolgimento della manifestazione temporanea in oggetto, richiedendo inoltre
una copia della dichiarazione del rispetto dei limiti di orario e di
immissioni acustiche e/o eventuali deroghe rilasciate dalle autorità
competenti. Gli atti mi sono stati concessi, a seguito di 3 solleciti
telefonici, al sessantesimo giorno (termine ultimo previsto dai regolamenti
comunali) e a manifestazione ormai ultimata.
Dagli atti si evince che è stata emessa una deroga alle N.T.A. del Piano di
Classificazione Acustica del Comune per le “Manifestazioni all’Aperto”.
La zona acustica entro la quale si svolge la manifestazione è classificata,
secondo il Piano di Classificazione Acustica del Comune, come Zona IV -
"aree ad intensa attività umana". Secondo le N.T.A. i valori massimi
assoluti di immissione sono: 65dB(A) per il periodo diurno (6:00 - 22:00);
55dB(A) per il periodo notturno (22:00 - 6:00).
Le N.T.A. del Piano di Classificazione Acustica in vigore, inoltre,
sanciscono che per le "manifestazioni temporanee all'aperto", i limiti
massimi che possono essere concessi in deroga, dal punto di vista degli
orari e dei valori massimi di immissione, sono i seguenti: dalla domenica al
venerdì, fino, al massimo, alle ore 23, valore massimo di immissione in
deroga: 80 dB(A); il sabato, fino, al massimo, alle ore 24, valore massimo
di immissione in deroga: 80 dB(A).
Come si evince dall'atto di deroga, è stata concessa l'autorizzazione
affinché la manifestazione temporanea di intrattenimento musicale mediante
l'utilizzo di impianti rumorosi avesse un limite massimo di immissione di:
70 dB(A) dalle 21 alle 24 dalla domenica al mercoledì; 75 dB(A) dalle 21
alle 24 il giovedì; 80 dB(A) dalle 21 alle 24 il venerdì e il sabato; 65 dB(A)
dalle 0 alle 2 di ogni notte (dal lunedì alla domenica).
Dall'atto di deroga si evince inoltre che non si applica il limite di
immissione differenziale né le penalizzazioni previste per componenti
impulsive, tonali e/o di bassa frequenza.
La mia abitazione, tuttavia, pur trovandosi nelle immediate vicinanze della
manifestazione, non si trova nella medesima zona acustica, ma in una zona di
classe II - "aree destinate ad uso prettamente residenziale". Secondo le
N.T.A. i valori massimi assoluti di immissione per aree in classe II sono:
55dB(A) per il periodo diurno (6:00 - 22:00); 45dB(A) per il periodo
notturno (22:00 - 6:00).
In merito a quanto detto avrei perciò alcuni approfondimenti, sui quali mi
farebbe piacere avere un vostro parere:
Come detto, le N.T.A., per "manifestazioni temporanee all'aperto",
sanciscono valori massimi in deroga superiori a quelli previsti dalla
zonizzazione acustica fino, al massimo, alle ore 23 (fino alle ore 24 nella
giornata di sabato). Per i restanti orari, a quanto posso capire, sono
vigenti i valori previsti per la zonizzazione acustica. La deroga concessa
alla manifestazione citata, tuttavia, autorizza valori di immissione
superiori a quelli previsti per la zonizzazione acustica anche ben oltre le
ore 23 (o 24), fino addirittura alle 2 di notte. L'atto di deroga, pertanto,
non è forse in contrasto quanto stabilito dalle N.T.A. del Piano di
Classificazione Acustica Comunale sia per quanto concerne la zonizzazione
acustica sia per quanto concerne i limiti in deroga alle manifestazioni
temporanee? Se sì, è possibile considerarlo non regolare e, pertanto,
passibile di segnalazione presso organi di magistratura? Esistono normative
sovra comunali che disciplinano le autorizzazioni in deroga in riferimento
all'inquinamento acustico?
Come detto la mia abitazione si trova nelle immediate vicinanze ma in una
zona acustica differente e in Classe II. La deroga concessa alla
manifestazione influisce in qualche modo sui valori massimi di immissione
accettabili stabiliti dalle N.T.A per l'area in cui ho il domicilio? È
possibile che una manifestazione definita "temporanea" abbia una durata di
72 giorni? Esistono normative sovra comunali che definiscono le tempistiche
massime perché una manifestazione possa definirsi "temporanea"? A quali enti
ci si può appellare per risolvere efficacemente la situazione, vista la
totale assenza dell'Istituzione competente in materia?
Ringrazio per la vostra disponibilità.
Fabio
»
la risposta della Redazione |
259. Pista di pattinaggio all'aperto con musica ad alto volume per 14
ore al giorno
05.12.2015
Spett.le Redazione,
Vi scrivo per chiedere aiuto riguardo una pista di pattinaggio all'aperto
che è stata posizionata sotto il mio palazzo, con tanto di americane con
impianto audio e luci, in funzione 14 ore al giorno (10:00 - 24:00) nei
festivi, 13 ore (10:00 - 23:00) nei feriali, per un mese intero. Il volume della
musica non permette, a finestre chiuse, di poter stare nelle stanze che
affacciano sulla pista. La pista è risultato di un bando redatto dal Comune
di Milano.
Nei prossimi giorni cercheremo di informarci presso l'Ufficio Politiche
Ambientali se è stata concessa una deroga, altrimenti sappiamo che la
zonizzazione acustica di questo quartiere prevede un limite notturno (22:00
- 06:00) di 55 dB, e 65 dB nelle ore diurne. A nostro avviso questi limiti
sono ampiamente superati, anche se non abbiamo in mano una perizia vera e
propria.
Purtroppo non è il primo di questi eventi assordanti che dobbiamo subire,
d'estate c'è stato un dj set dietro l'altro autorizzati sempre dal Comune, e
nessuno si è mai preoccupato di indagare se oltrepassava i limiti concessi o
se una continua esposizione poteva nuocere agli abitanti. Abbiamo fatto
petizioni, esposti, proteste con risultato nullo. Anzi, qualche esponente
della giunta comunale ci ha detto di cambiare casa, e ai giornali continuano
a dichiarare che i nostri "piccoli fastidi" sono dati dal fatto che il
quartiere in cui viviamo è diventato uno "spazio di aggregazione".
Ci preoccupa in questo caso l'esposizione prolungata per tutto il giorno per
un mese, cosa che è intollerabile. Chiediamo il Vostro parere per capire
come agire per dimostrare che è necessaria una rilevazione fonometrica, e
che una simile esposizione è dannosa per la nostra salute.
Vi ringrazio per l'attenzione, cordiali saluti.
n.d.
»
la risposta della Redazione |
258. Disagio acustico e abuso edilizio
05.12.2015
Gentile Redazione,
mi chiamo Giovanni, vivo a Forli, ho un quesito da proporvi.
Ho comprato un appartamento in cui da subito ho percepito dei disagi
acustici. La mia stanza da letto risultava confinante con il bagno del
vicino probabilmente abusivo, fatto però dal costruttore del palazzo, non
dal vicino stesso. Ho misurato tramite un tecnico competente e la
disponibilità del vicino, sia il rumore dello sciacquone che il potere
isolante della parete divisoria. E risultano entrambi fuori dalla normativa.
Un altro problema ho poi verificato in quell'appartamento. Non potendo
vivere in quella stanza a causa del disagio acustico io e mia moglie ci
siamo spostati nel sottotetto. Anche lì il nostro disagio era notevole. Con
l'amico tecnico abbiamo fatto le misure e anche l'isolazione della facciata
del sottotetto era fuori dalla normativa. Fatto presente questo al
costruttore la sua risposta è stata che è normale in quanto il sottotetto è
ad uso non abitativo. Preciso che a me era stato venduto come abitabile, con
anche il bagno annesso, che poi ho scoperto in comune essere abusivo come
quello del mio vicino.
Non potendo più vivere in quell'appartamento, causa i notevoli disagi
acustici, come posso collegare questi all'abusività edilizia per far capire
ad un eventuale giudice che le due cose sono collegate e che l'appartamento
ha sia gravi vizi di forma (abusività edilizia) che è totalmente diverso da
quello che mi è stato presentato, quindi il costruttore deve riprenderselo
indietro.
Ho parlato con un avvocato che però non riesce a unire le due cose, come se
non fossero collegate, ma nella mia esperienza di vita nella casa abusività
edilizia e disagio acustico erano collegati, quindi spero che la giustizia
li valuti come tali. Avete qualche consiglio o qualche precedente che posso
considerare e consigliare all'avvocato?
Grazie, e grazie per quello che fate.
Giovanni
»
la risposta della Redazione |
257. Rumori e vibrazioni pompe di calore in condominio
28.11.2015
Spett.le Redazione,
purtroppo Vi scrivo per chiedervi un consiglio su come agire per risolvere
un problema che oramai da un anno mi tormenta. Nella fattispecie, nei
periodi invernali e nei mesi estivi i motori di qualche pompa di calore
oramai vecchi di un condominio datato del '72 si azionano sia nelle ore
diurne e, soprattutto, oltre che al rumore costante e a volte alternato con
fermate e ripartenze nel pieno della notte emette fortissime vibrazioni che
si trasmettono e propagano fra i muri del mio appartamento e con effetto
cassa di risonanza e quindi rimbombando impedendomi il normale riposo
notturno.
Ho
cercato di capire da dove provenisse e in quale piano potesse essere il
rumore per interpellare direttamente l'inquilino ma non ci sono riuscito
perché é impossibile capire da dove provenga; ho inoltre sottoposto la
questione all'amministratore, durante una riunione del condominio, ma da
parte dei partecipanti non c'è stata alcuna collaborazione, anzi tutti hanno
negato di avere motori, nonostante fossero belli arrugginiti e appesi al
muro nella facciata del palazzo sotto, sopra e fianco al mio appartamento
del secondo di cinque piani.
Come
posso agire? Ho già pensato di fare un un esposto alla ASL o serve anche una
rilevazione con un fonometro e o una relazione di un tecnico specializzato?
Grazie.
Marco
»
la risposta della Redazione |
256. Rumore da aspiratori self service
03.10.2015
Spett.le Redazione,
vivo
in un quartiere classificato come residenziale, e di fronte alla mia
abitazione si trova un distributore di carburanti con annesso lavaggio auto
e aspirapolveri self service. Da due anni a questa parte vivo una situazione
di rumore intollerabile data da questi impianti, in particolare dal rumore
di aspirapolveri giorno e notte a orari assurdi (festivi compresi!).
Questa estate siamo riusciti a far si che ripristinassero un timer notturno
per il loro spegnimento, dal momento che il nuovo gestore lo aveva
disattivato (in barba agli accordi che l'Amministrazione Comunale aveva
preso col suo predecessore).
Ogni
mattina alle 6 però parte tutto in automatico svegliandoci di soprassalto, e
il rumore è fortissimo a finestre e scuri sigillati. Non è servito a nulla
farlo presente in maniera educata al disturbante, anzi questo viene fatto
per ripicca nei nostri confronti perché abbiamo presentato esposto in
Comune! Abbiamo richiesto all'ufficio ambiente un intervento a sorpresa di
Arpa per misurare i valori di inquinamento acustico sia dentro che fuori la
nostra abitazione, ma la Polizia Municipale ci ha dissuaso dicendo che è
inutile farlo, dal momento che sono tenuti ad avvisare i disturbanti dei
controlli.
Inoltre, ci è stato detto che possono fare rumore dalle 6 alle 22, perché
"sono in regola con gli orari"! Non ne posso più di non dormire e vivere
male. Il rumore si sente anche coi tappi per le orecchie indossati, e
studiare e lavorare (faccio traduzioni) è impossibile in ogni stanza della
mia villetta. Questa estate ho dovuto ricorrere a farmaci per dormire, e
tuttora dormo 3/4 ore per notte siccome il mio sonno ormai è compromesso.
Sono esasperata, e mi sento ignorata da chi dovrebbe tutelarmi come
cittadina.
Vi
ringrazio della vostra attenzione.
G.L.G.
»
la risposta della Redazione |
255. Inquadramento giuridico e procedurale per il rumore generato da
una discoteca
05.09.2015
Spett.le Redazione,
da più anni (forse 7) una discoteca a mare (che non dispone di alcuna
struttura per contenere/mitigare il suono) diffonde (prima di quest'anno
fino a tarda notte, poi oggi) fino a mezzanotte livelli sonori che
raggiungono (e sovente oltrepassano) i 69 dB (a quasi un kilometro di
distanza).
Questa discoteca ottiene delle autorizzazioni di esercizio da un comune
limitrofo (di cui non conosco la zonizzazione per ciò che riguarda le
emissioni sonore, ma parliamo sempre di zona residenziale anche se sul
mare). L'ufficio responsabile dovrebbe essere quello dell'assessore
all'ambiente.
I rilevamenti che ho esposto sopra sono stati fatti da me e non sono stati
certificati da un perito.
La mia intenzione non è quella di attaccare la discoteca (né di farla
chiudere), ma di far valere la normativa europea nei confronti del comune. I
limiti devono essere rispettati e dei mezzi di mitigazione del suono devono
essere apposti sulla struttura a questo fine.
Vengo alle domande:
a) ritenete che questa strategia, sia adeguata, rispetto alla casistica
pregressa da voi monitorata?
b) ritenete che sia necessario/auspicabile di effettuare una lettera al
comune federando più interessi economici locali (hotels in particolare,
comprensori - che in passato hanno registrato polemiche su tripadvisor in
relazione ai rumori notturni)?
c) a che condizioni procedere ad un esposto in procura/carabinieri?
d) in che modo si può tentare di evitare una causa contro il comune?
e) quale sarebbe la giurisprudenza più calzante al caso?
f) avreste un giurista specializzato da consigliare (si tratta della
Sardegna)?
Vi ringrazio anticipatamente per la vostra assistenza.
Con cordialità.
Andrea
»
la risposta della Redazione |
254. Inquinamento acustico su strada in salita
05.09.2015
Spett.le Redazione,
con la mia famiglia gestiamo un albergo in una località di mare. La nostra
struttura si trova in una primissima collina, su di una strada che sale ad
un punto panoramico e verso zone residenziali. Negli ultimi 10 anni sono
esponenzialmente aumentate le abitazioni costruite a monte rispetto al
nostro albergo e il risultato è un aumento consequenziale di traffico di
macchine e di moto.
Poiché la strada è in salita e si snoda in una serie di tornanti lungo la
collina, l'eco delle motociclette e delle macchine è molto forte e si ha la
sensazione che lo stesso mezzo passi non una ma tre volte. Il rumore delle
sempre più numerose motociclette, spesso con motore potenziato, è a volte
assordante ed essendo la strada in salita tutti i mezzi sono in
accelerazione, col risultato che è ancora maggiore la sensazione di fastidio
e di rumore.
Abbiamo già perso dei clienti per questo e non sappiamo cosa fare. Il
piccolo giardino che abbiamo di fronte all'albergo ha perso valore ed i
nostri ospiti non si siedono più volentieri fuori.
C'è qualcosa che possiamo fare per intervenire? Si può richiedere un limite
di velocità al comune o l'inserimento di cunette rallentanti? Ogni anno la
situazione sembra peggiorare.
Grazie per l'attenzione.
Maria
»
la risposta della Redazione |
253. Scarico dei cassonetti per i rifiuti urbani
11.08.2015
Gentile Redazione,
volevo porre un quesito riguardante la rumorosità eccessiva dei mezzi di
ritiro della nettezza urbana che viene effettuata nelle prime ore del
mattino (inizia tra le 4.30 e le 5).
Nella mia città la raccolta è pseudo-differenziata con postazioni di vari
cassonetti per tipologia di rifiuti per cui i mezzi che passano, uno dopo
l'altro sono vari e, nel mio caso, ognuno ha da ritirare i rifiuti di 2
cassonetti. Inoltre, la raccolta avviene con mezzi automatici che prelevano
il primo cassonetto, lo tirano su, lo svuotano, comprimono e così con
l'altro. Ogni mezzo impiega per l'operazione qualche minuto! Purtroppo, la
batteria dei cassonetti e adiacente alle camere da letto per cui potete ben
capire di cosa si parla, anche in concomitanza dell'estate dove è difficile
dormire con le finestre chiuse.
Per prima cosa ho fatto richiesta al Comune di spostare i cassonetti ma mi
dicono cosa non fattibile per problemi di distanza dagli incroci, etc.
Altrettanto non fattibile il cambio orario del ritiro.
A questo punto cosa posso fare? Posso fare un esposto con richiesta di
controllo delle emissioni sonore in orari in cui dovrebbero essere
regolamentate? Come dovrei procedere?
Vi sarei grato se poteste darmi un consiglio e Vi ringrazio anticipatamente.
Paolo
»
la risposta della Redazione |
252. Uso smodato dei clacson sulle strade dell'Appennino
01.08.2015
Gentile Redazione,
io
gestisco una casa vacanze. E' nel bosco ai piedi del Appennino, provincia di
Pistoia. Come uno può immaginare le strade nel bosco sono strette e con
tante curve. Potete anche immaginare che il 90% dei conducenti anzi che
affrontare le curve frenando e con attenzione preferiscono suonare il
clacson. Poi c'è modo e modo anche per quello perché a volte (raramente) è
un discreto e corto suono ma di solito è un prolungato e continuo uso che ti
fa saltare dal letto.
Visto che in campagna poi inizia il movimento anche molto presto del mattino
i miei clienti-ospiti spesso si lamentano e sono stufo a sentire commenti
dai stranieri dal tutto mondo per questo comportamento incivile. Ma non solo
i stranieri noi stessi per fare una siesta in estate o mangiare dobbiamo
chiudere porte e alzare il volume della tv. E pensate che viviamo nel bosco,
in campagna. Ma qua non esistono 5 minuti di fila senza i clacson che
coprono i suoni del bosco e degli suoi animali.
Sono
4 anni che vado in Comune e chiedo di fare qualcosa. Sono sempre d'accordo
ma non mi aiutano o propongono qualcosa. L'ultima volta il Sindaco mi ha
detto che devo capire che vivo in Italia (non sono Italiano) e che tanto i
turisti lo sono e vengono lo stesso. Vediamo fino quando però...
Potrei scrivere tante cose ancora perché è una storia lunga. Ma il punto è
quello descritto sopra.
Volevo sapere se con la vostra esperienza sapete se esistono leggi che
proteggono strutture ricettive come la mia. Non so' più cosa fare e penso
seriamente di abbandonare l'attività (nonostante vada bene) e trovare un
posto più tranquillo a vivere.
Non
so' come giustificare tutto questo ai clienti che si trovano bene ma alla
qualità di sonno mi danno i voti peggiori...e parlando ho capito
perché...anche se lo sapevo già. Non dormo anche io tranquillo da anni. E
poi è ingiusto a uno che risparmia un anno a fare una settimana tranquillo
in un bosco in Toscana e avere questo incubo tutto il giorno. E una cosa che
svaluta la zona e la qualità di vita.
Grazie per la vostra attenzione.
Niko
»
la risposta della Redazione |
251. Il disturbo notturno di un'attività commerciale
25.07.2015
Gentile Redazione,
vivo
al primo piano di in un condominio. Al piano terra c'è una banca, un normale
negozio, e purtroppo da circa 3 anni un distributore automatico di cibi e
bevande aperto 24h su 24. Nel retro di questo locale si trova un sexy-shop
anch'esso aperto 24h su 24. Il problema è che questo "doppio" locale sempre
aperto é diventato luogo di ritrovo di ragazzini (e non solo) maleducati ed
incivili che fanno un rumore pazzesco a qualunque ora della notte.
Ovviamente le autorità comunali se ne fregano, così come le forze
dell'ordine che chiamiamo regolarmente, e che hanno sempre altro da fare.
Non sappiamo più cosa fare. È impossibile dormire nel periodo estivo e a
volte anche d'inverno. Una denuncia contro ignoti per schiamazzi notturni
potrebbe servire?
Vi
ringrazio e attendo risposta.
Silvia
»
la risposta della Redazione |
250. Come difendersi dal rumore stradale?
18.07.2015
Gentile Redazione,
abito in un paese attraversato da una strada statale (da circa 10 anni è
diventata provinciale) e la mia abitazione non che la camera da letto è ad
una distanza di circa 15 metri dalla carreggiata. Il traffico per la maggior
parte è locale ed è intenso per gran parte del giorno e della notte.
Il
problema sorge soprattutto di notte quando le vetture, ma soprattutto i
mezzi pesanti, transitano sotto le finestre e il rumore diventa assordante.
Ultimamente il traffico notturno è aumentato quindi vorrei sapere come fare
per monitorare la situazione e a chi mi devo rivolgere per fare dei rilievi
fonometrici.
Grazie.
Massimo
»
la risposta della Redazione |
249. Utilizzo terrazza condominiale per attività bar
22.06.2015
Gentile Redazione,
sono ad illustrarvi il mio caso per chiedere un vostro parere su come
comportarmi. Sono gestore di un pub/birreria da circa 3 anni. Il pub si
trova a piano terra di un condominio. Premesso che nessun condomino si
lamenta della nostra attività tranne uno che abita direttamente sopra al
locale.
Iniziata l’attività questo condomino ci ha subito mandato un controllo
dell’Arpa. Siamo risultati fuori dai limiti, abbiamo pagato la nostra
sanzione e fatto degli interventi di isolamento per rientrare. Annesso al
nostro locale c’è una terrazza di proprietà del condominio che da più di
vent’anni è stata data in affitto al locale che poteva utilizzarla mettendo
fuori tavolini, etc.. Quando l’Arpa è intervenuto ha fatto rilievi non solo
per l’interno ma anche per l’esterno ed ovviamente anche fuori eravamo sopra
i limiti ma lì il regolamento edilizio ci impedisce di fare interventi per
la chiusura della terrazza stessa.
L’Arpa nella sua lettera che, secondo il mio parere, è un format sempre
uguale inibisce l’utilizzo della terrazza finché non si rientra nei limiti.
Dopo alcuni mesi passati a provare a trovare un compromesso non siamo giunti
a niente e la terrazza non ci è più stata data in uso. Premesso che sulla
terrazza non veniva messa né musica, né nessun tipo di diffusione sonora,
solo i clienti del locale.
Ovviamente non utilizzando la terrazza non abbiamo più pagato neanche
l’affitto per essa. Oggi dopo diversi mesi veniamo contattati da altri
condomini che nei prossimi giorni ci sarà l’assemblea del condominio e
vorrebbero portare all’ordine del giorno di darci ancora in uso la terrazza
fregandosene del rilievo dell’Arpa perché a tutti non da fastidio tranne ad
uno e a loro i nostri soldi dell’affitto fanno comodo. Ovviamente lui invece
utilizzerà ancora il foglio dell’inibizione da parte dell’Arpa.
La mia domanda è: siccome i condomini sono proprietari della terrazza ed
hanno i millesimi per deliberare l’uso della terrazza anche se lui vota no,
l’Arpa può inibire l’uso di uno spazio privato al proprietario stesso,
contro la sua volontà consapevole del disturbo?
Ovvero se loro dovessero deliberare l’uso della terrazza senza mia specifica
richiesta, consapevoli che verranno superati i limiti di legge (perché un
plateatico con 50 persone è impossibile che possa rispettare i valori di
legge), come dovrei comportarmi io? Il condomino che non è d’accordo
potrebbe prendersela con me pur essendo una cosa deliberata da loro senza
mia richiesta consapevoli del rilievo dell’Arpa?
Ringraziandovi per l’attenzione porgo cordiali saluti.
Daniele
»
la risposta della Redazione |
248. I Nuvolari a Cuneo: abitanti della frazione di Borgo Gesso e di
C.so Giovanni XXIII esasperati da più di 20 anni
16.06.2015
Buongiorno, spero che prendiate a cuore la nostra lettera e ci diate un
consiglio come fare a risolvere il problema di inquinamento acustico che Vi
andiamo ad illustrare e che assilla da parecchi anni gli abitanti della
città di Cuneo.
Il comune di Cuneo possiede un’area poco distante dal centro storico che
affitta da più di 20 anni allo stesso gestore e dove sono sempre stati fatti
concerti estivi all’aperto, inizialmente per qualche settimana, poi per
qualche mese e, da qualche anno (dal 2008 pare), dal mese di giugno a quello
di settembre, dal martedì alla domenica con inizio alle 22:30 e fine
“ipotetica” alle 24:00. Ma spesso la musica si prolunga oltre mezzanotte e
il comune di Cuneo ha concesso ultimamente di mettere musica non dal vivo
dopo mezzanotte che si sente ugualmente a finestre chiuse dalle nostre
abitazioni!
Il comune si nasconde sul fatto che quest’area degradata è stata valorizzata
dallo stesso gestore, ci sono molti ragazzi che si riuniscono qua invece di
scorazzare per le strade: di certo, non si nasconde l’utilità sociale che
questa struttura ha, ma lo stesso comune deve anche tutelare, a nostro
giudizio, la libertà di quegli altri cittadini che vorrebbero poter andare a
dormire a ore non troppo tarde perché il giorno dopo devono recarsi al
lavoro. Portar rispetto agli anziani che non hanno voglia di sentire musica
“a palla” per tutta la serata, ai malati, etc..
Il disturbo nelle zone circostanti è notevole, vuoi per l’alta emissione,
vuoi per la musica che non è proprio classica ma piuttosto rock/urlata, vuoi
per l’influenza del vento, vuoi per la posizione, comunque parecchi di noi
cittadini siamo disturbati nel nostro riposo ed esasperati dalla continua
mancata presa in considerazione da parte dell’Amministrazione (che concede
anche nostri contributi ad un gestore che già si arricchisce con questa
attività).
Riteniamo che in nessun altro posto d’Italia esista una simile situazione di
disturbo cosi prolungato per tutta l’estate, perché se fosse delimitata a
pochi giorni tutto sarebbe diverso! Se si aggiunge che oltre quel locale
esistono altri locali sull’altipaino che emettono musica sempre nella stessa
direzione delle frazioni (per non disturbare il centro storico) si capisce
bene come la situazione è esasperata.
Nel corso degli anni si sono fatte perizie tecniche (la prima risale al
1999),che dimostrano come in effetti il disturbo è reale, come la struttura
non sia adeguata a contenere concerti sonori cosi elevati senza arrecare
disturbo. Sono state fatte raccolta di firme, incontri con il Sindaco, con
l’assessore, con i tecnici, sono state fatte segnalazioni telefoniche alla
Polizia e ai Carabinieri, ai Vigili urbani ma, ad oggi, la situazione non è
assolutamente migliorata.
L’anno scorso è intervenuta l’Arpa e ha constatato limiti superiori ai
valori massimi, ma è scattata solo una pena pecuniaria (che tra l’altro non
è certo nostra intenzione infliggerla) e l’attività è ripresa normalmente.
E’ stata avvisata la comandante della Polizia Municipale la quale ci ha
risposto che non hanno pattuglie che intervengono di sera ed è quindi
compito nostro chiamare i Carabinieri o la Polizia. Cosa che abbiamo fatto
ma spesso ci rispondono che non è loro compito occuparsi di ciò che dovrebbe
essere il comune a fare rispettare certe emissioni e ad eliminare le fonti
di disturbo musicale che loro stessi spesso intervengono dicendo si
abbassare la musica ma una volta andati via questi la rialzano.
Colloqui ne abbiamo fatti con l’Amministrazione, abbiamo mandato video,
fatto intervenire medici che sottolineano come il riposo sia indispensabile
per la salute di una persona…ma ecco che il 3 giugno è iniziata la stagione
e nulla è cambiato. Cosa ci consigliate di fare?
Ci potete delineare quali siano le armi che possiamo usare per difenderci da
questo disturbo? (articoli di legge, chi è responsabile, se il Sindaco
avrebbe dovuto in seguito al sopralluogo dell’Arpa fare un’ordinanza per
interrompere il disturbo o qualcos’altro di simile). Dovremo per forza fare
causa legale?
Ci si chiede se sia possibile che in tutti questi anni e con le tecniche di
oggi non sia stato possibile da parte del gestore della struttura effettuare
interventi di mitigazione acustica, già elencati nella relazione
commissionata dall’Ufficio Tecnico del Comune di Cuneo nel 1999 (eppure i
soldi non mancano: in un intervista lo stesso gestore parla di giro d’affari
di 400 mila Euro!).
Inoltre, ci si chiede come mai l’Amministrazione comunale non intervenga per
un problema che ben conosce, imponendo, come in altre città, delle regole
che limitino il disturbo sonoro (esempio orari di cessazioni soprattutto in
settimana, limitazione dei concerti in giorni festivi anche se i giorni
festivi non lo sono per tutti) ed effettuando come è di competenza per
legge, un maggior controllo e una vigilanza agli stessi concerti.
Si chiede pertanto di non essere costretti a chiudere le finestre anche
d’estate (con comunque scarso risultato), a dover cercare di scappare dalla
propria abitazione perché esasperati dal troppo disturbo, perché non si
riesce a leggere un libro, a riposarsi a causa del rumore di fondo, a non
vedere i Nuvolari e le altre strutture “emissive” di musica come nemici con
cui arrabbiarci, insomma a farci stare bene in casa propria, a Cuneo.
Abitanti di Borgo Gesso e di C.so Giovanni XXIII - Cuneo
(CN)
»
la risposta della Redazione |
247. Trattenimenti musicali di un pubblico esercizio
30.05.2015
Gentile Redazione,
abito nel comune di Cassano d'Adda (Mi), da un anno a questa parte un locale
in prossimità del nostro condominio ha cambiato gestione.
Da quando è avvenuto il cambio di gestione il nuovo proprietario molto
spesso fa suonare musica rock dal vivo all'esterno del locale. Il locale si
trova a meno di 50 metri (la distanza con il condominio è solo la strada che
ci passa in mezzo) e la musica è davvero molto forte anche con le finestre
chiuse sembra di averla in casa. Anche il proprietario sicuramente è
cosciente del disturbo infatti per fortuna fino adesso non è mai andato
oltre le 23.30. Nonostante la coscienza del titolare del locale però il
disturbo e il fastidio provocato è davvero terribile.
Non capisco come abbiamo potuto dare il permesso ad un locale così vicino ad
un condominio di 83 appartamenti e in centro (ma in zona ad alto centro
abitato) il permesso di fare casino. Siamo sicuri io e altri condomini che
il permesso li è stato concesso fino alle 24, perché più volte sono stati
avvisati i Carabinieri ma senza avere riscontro positivo, in quanto rispondo
che ha il permesso fino alle 24.
Volevo chiedere come è possibile che abbia il permesso di fare macello in
libertà in una zona ad alta densità? A chi bisogna rivolgersi in comune per
cercare di far smettete o per lo meno farli abbassare il volume (visto che è
stato avvisato di persona da noi, ma continua)? A parte il comune ci si può
rivolgere a qualcun altro? Potete darmi delucidazioni riguardo leggi che
tutelano un problema simile al mio?
Grazie in anticipo Saluti.
Francesco
»
la risposta della Redazione |
246. Impianto di climatizzazione insopportabile
23.05.2015
Gentile Redazione,
abito in una zona molto tranquilla di Milano, la cosiddetta Città Studi,
caratterizzata dalla presenza di numerosi dipartimenti universitari, molto
frequentati nelle ore di punta ma pressoché deserti negli altri orari,
garantendo quindi ai pochi abitanti circostanti pochissimo inquinamento
acustico non essendoci passaggio di autoveicoli o locali ed intrattenimenti.
Peccato che di fronte al mio condominio esista una palazzina laboratorio
dalla quale, nelle ore notturne, soprattutto nei mesi più caldi o più
freddi, un impianto di climatizzazione emette un continuo insopportabile
frastuono. Nei mesi estivi è praticamente impossibile dormire tenendo le
finestre aperte.
Cosa possiamo fare per intervenire? A chi ci dobbiamo rivolgere e con quali
mezzi?
Molte grazie in anticipo per il Vostro gentile riscontro.
Cordialmente.
Luca
»
la risposta della Redazione |
245. Musica in condominio
23.05.2015
Gentile Redazione,
da più di un anno io e altri condomini abbiamo a che fare con un problema di
immissioni di musica a basse frequenze.
Abito al quinto piano di un condominio e quasi quotidianamente dalle 12.30
fino alle 17, il figlio ventenne dei condomini del sett piano, produce
(in quanto dice che è il suo lavoro) musica techno a volumi tali da sentirsi
fino al mio appartamento.
Il rumore che si percepisce riguarda esclusivamente le basse frequenze che
si propagano con più facilità nei materiali. Poggiando l’orecchio sulle
pareti il rumore è percepibile distintamente. Vero è che è un rumore che è
facilmente copribile alzando il volume della televisione, ad esempio, ma che
invece è inevitabilmente percepibile se si vuole riposare, testa sul
cuscino.
Dopo varie lamentele in toni civili che non hanno portato a nessun
cambiamento, sono seguite delle lamentele dai toni più accesi da parte di
altri condomini, in particolare uno (un ottantenne con moglie cardiopatica)
ha fatto una scenata sulle scale perché la moglie si stava sentendo male.
Per circa un mese non si è sentita più musica perché il ragazzo era andato
in un garage a produrla, ma da lì è stato cacciato perché il box non aveva
l’agibilità necessaria e per l’ovvio disturbo ai condomini soprastanti il
suddetto box. Dopodiché è tornato tutto come prima.
A questo punto abbiamo proceduto con una diffida mandata per conto di alcuni
condomini da parte dell’amministratore, alla quale è seguita una delirante
lettere della madre del ragazzo che negava qualsiasi addebito, sostenendo di
non avere un impianto tale da produrre questo rumore e che dato che le
lamentele “focose” si erano svolte di fronte ad una minore rimasta turbata
(circostanza non vera), alle prossime lamentele si sarebbe riservata
procedere alla denuncia per turbativa di minore.
La situazione risulta quantomeno delicata perché mi trovo a che fare con
condomini evidentemente maleducati e pronti a fare denunce fuoriluogo e
pretestuose.
Come tutelarsi?
Andrea
»
la risposta della Redazione |
244. Rumore della pista di motocross
02.05.2015
Gentile Redazione,
sono cittadino di Laveno Mombello (VA) da oltre 15 anni. Ho trovato il
vostro sito web, e vorrei chiedervi un consiglio.
Hanno (ri-)aperto, dopo anni di silenzio, qui a Mombello, una pista
motocross, vicinissima alle case degli abitanti. Da alcune settimane usano
questa pista, che emette un fastidiosissimo rumore ogni weekend, e anche
molti giorni durante la settimana. Molti cittadini qui a Mombello si sentono
estremamente seccati dal rumore, e la nostra qualità di vita è proprio
minacciata, soprattutto con l’arrivo della bella stagione che abbiamo il
diritto di goderci senza essere costretti di sentire dei motori rumorosi.
Non possiamo accettare che la vita di centinaia di persone viene
condizionata dal “divertimento” di alcuni.
Purtroppo il comune sembra di sostenere questo impianto (vedi
http://www.lavenomombelloedintorni.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1987:parte-bene-la-stagione-enduro-m-c-scag-enduro&catid=8&Itemid=101).
Vi sarei molto grato se poteste darmi dei consigli come potremmo difenderci
contro questo impianto. Che leggi esistono? Quali sono le regole che un
impianto del genere deve rispettare? Ci sono dei limiti di deciBel che
possono essere emessi? E quantaltro. Sto' per creare una iniziativa di cittadini e
ogni consiglio sarebbe benvenuto.
Grazie per il Vostro aiuto.
Clemens
»
la risposta della Redazione |
243. Rumore insopportabile di sconosciuta provenienza
11.04.2015
Gentile Redazione,
siamo un gruppo di abitanti che ci lamentiamo di un rumore talmente
fastidioso che impedisce di dormire.
Dal mese di novembre 2014 nella nostra via hanno iniziato i lavori per la
nuova urbanizzazione di vari terreni vicini, compreso la modifica della
strada già esistente modificata con una piccola rotatoria per accedere alle
nuove vie delle nuove lottizzazioni, hanno installato varie pompe per
aspirare l’acqua e eseguire i lavori che purtroppo si sono prolungati per
mesi, consapevoli dei disagi per i vari rumori abbiamo sopportato giorno e
notte.
Non varia anche isolando tutti gli impianti: staccando l'interruttore
generale dell'impianto elettrico, chiudendo impianto del gas e dell'acqua
che hanno contatori sulla recinzione esterna al giardino.
Dalle feste natalizie 2014, su conferma della ditta responsabile dei lavori
ci è stato garantito che tutte le pompe sono state levate o staccate, ma da
quel periodo ad oggi il fastidioso rumore ci continua a disturbare sia di
giorno che di notte: faccio presente che più di qualche volta anche di notte
siamo scesi in strada per verificare assieme ai miei vicini da dove
provenisse il rumore che non è continuo ma va e viene come se ci fosse un
galleggiante, rumore che all’esterno delle abitazioni non si sente ma
all’interno delle case e assordante.
Premetto che nei dintorni per chilometri non ci sono fabbriche o edifici che
possano emettere rumori.
Vi prego di darmi un consiglio di chi chiamare per trovare una soluzione al
caso premetto che io abito da 55 anni in questa abitazione.
Distinti saluti.
Massimo
»
la risposta della Redazione
Commenti dei lettori
Le vibrazioni, i rumori da
vibrazione ci sono eccome! Sono prodotte dai lavori di scavo, ad esempio,
della metropolitana con talpa meccanica o per la realizzazione di diaframmi
e palancolate. Si trasmettono anche a distanza di decine di chilometri in
linea d'aria e non danno tregua nel sonno, perché i lavori vengono
effettuati normalmente durante tutta la notte per sfuggire, immagino, ai
controlli. Spero che la consapevolezza collettiva di questa grave,
infrazione dei nostri diritti, costringa gli amministratori al rispetto di
regole e a subire sanzioni severe quando non rispettano il diritto al riposo
notturno dei cittadini.
|
242. Chi tutela le vittime dell'Inquinamento Acustico?
28.03.2015
Gentile Redazione,
da
undici anni lamentiamo all'Amministrazione Comunale l'inquinamento acustico
generato dai motori dei camion presenti notte e giorno in un parcheggio
pubblico antistante a un'azienda.
Azienda e parcheggio sono stati realizzati diciassette anni fa adiacenti a
una via d'interquartiere che li "separa" appunto da un quartiere
residenziale ultra trentennale. (Il progetto per la realizzazione ed
insediamento della fabbrica prevedeva che i carichi e gli scarichi dai
camion sarebbero avvenuti dalla parte opposta dell'azienda e non di fronte
alle residenze). Inoltre, in questa via è vietato il passaggio dei camion ad
eccezione per quelli che caricano o scaricano nell'azienda, quindi
dovrebbero solo transitare da e per l'azienda e non fermarsi mai nel
parcheggio pubblico. Invece, essi sostano per ore sia di giorno sia di notte
nel parcheggio pubblico senza che la Polizia Locale intervenga a far
rispettare il Codice Stradale e la segnaletica. La presenza e il via vai
quotidiano di decine di mezzi pesanti comportano un ininterrotto rombo di
motori con un'immissione nell'ambiente di rumore che supera i 100-120dB
(come ben risaputo).
L'Amministrazione Comunale ha "tentato di rimediare" all'inquinamento
acustico declassando alla Classe III il quartiere residenziale, alla Classe
IV la via d'interquartiere e alla Classe V l'azienda anziché farle
bonificare, come prevede la Zonizzazione Acustica, l'inquinamento acustico
indirettamente provocato da essa. Ovviamente il rumore patito dai residenti
è rimasto quello di sempre.
Per
cortesia, come possono i residenti far valere i loro diritti senza dover per
forza intraprendere costose e interminabili azioni legali?
Grazie in anticipo, cordiali saluti.
Claudio
»
la risposta della Redazione |
241. Alcuni consigli utili per pretendere il risanamento acustico
dell'azienda
21.03.2015
Spett.le Redazione,
abito vicino ad un'azienda di stampaggio che fa utilizzo di presse
meccaniche. Il lavoro inizia alle 7/7:30 fino le 17:30 più il sabato mattina
tenendo portoni e finestre completamente aperte. La zona è classificata
mista.
Dopo
alcune richieste di controlli alla Polizia municipale nemmeno effettuati ho
presentato un esposto con richiesta di rilevamento da parte dell'ARPA. Nei
giorni precedenti ed antecedenti il rilevamento "casualmente "le presse
lavoravano con meno pressione producendo meno rumore comunque superando il
limite 5 dB (art .4, comma 1, del D.P.C.M. 14.11.97) arrivando al primo
rilevamento ad un livello differenziale di 8,5 dB(A) e nel secondo di 12,1
dB(A).
Nella relazione di ARPA consegnata al Comune è stato specificato che la
ditta si dovesse mettere a norma, per due/tre anni. Per mia poca competenza
nelle leggi e sopratutto per furbizia del Comune e Polizia locale l'azienda
ha continuato come prima nemmeno chiudendo i portoni. Poco tempo fa dopo
mille uffici, telefonate e ricerche varie ho saputo che per tutelare il
cittadino ci si può rivolgere al Difensore civico regionale, al che ho
comunicato al Comune che mi ci sarei rivolto (senza farlo) a quel punto
l'azienda ed il Comune si sono mossi per i lavori. Purtroppo però sul grosso
portone da dove proveniva il rumore è stata semplicemente montata una tenda
scorrevole in PVC di 3/4 millimetri ad apertura automatica che attutisce
leggermente il rumore mentre le finestre sono uguali a prima ma siccome
l'azienda è costituita da due capannoni ed è un continuo passaggio di
muletti la tenda si apre e chiude continuamente.
A
questo punto io vi chiedo:è bastato all'azienda solo questo intervento per
mettersi a norma? Cosa devo fare per far si che l'azienda si metta
totalmente a norma? Dopo questo intervento da parte dell'azienda vale ancora
il rilevamento di ARPA? Com'é possibile che il Comune dica che i rilevamenti
all'interno dell'azienda con macchinari in funzione siano a norma quando a
casa mia che dista 100 metri i livelli sono al limite dei 55 dB?
Cordiali saluti.
Emanuele
»
la risposta della Redazione |
240. Disturbi da parte di una comunità evangelica all'interno di un
condominio
11.03.2015
Spett.le Redazione,
abito a Milano, in una palazzina/condominio, composta principalmente da un
passo carraio che porta a 3 piani sotterranei adibiti solamente a box
(alcuni di proprietà, altri in affitto), un appartamento dove io sono
l’unico inquilino e una chiesa evangelica, che fino a 9 mesi fa era
frequentata solamente da una comunità italiana tranquillissima.
Il
proprietario/pastore per pagare il mutuo del luogo di culto ha affittato ad
una comunità evangelica sudamericana, da allora non abbiamo più
tranquillità, il mercoledì e il venerdì svolgono le loro preghiere e canti
dalle ore 20:00 fino alle ore 22:30/23:00, il sabato iniziano alle ore 13:30
e non sai mai quando finiscono e in questi giorni dopo l’incontro si
radunano nel cortile del condominio a chiacchierare a voce alta, mentre la
domenica iniziano alle 7:30 del mattino spostando panche e sedie mentre la
loro funzione religiosa inizia alle ore 8:30 e finisce verso le 12:30 con
canti urla e applausi continui.
Ma
non finisce qui. Dopo l’incontro interno, tutta la comunità si riunisce
all’esterno (parliamo di 50/60 persone a volte anche di più) installano una
cucina da campo sotto un gazebo, apparecchiano lunghe tavolate e pranzano
tutti insieme, a tutto questo si sommano anche gli schiamazzi, urla, bambini
che giocano, e dura fino alle 15:00/16:00, (orario continuato) nel periodo
invernale, nel periodo estivo non c’e orario, non si preoccupano in nessun
modo della quiete altrui. Alla mia richiesta di limitare il loro
comportamento, mi è stato risposto che “se non mi andava bene, potevo
andarmene”.
Sono
stanco e stremato da tutto questo menefreghismo, è possibile tornare alla
tranquillità iniziale? Vi chiedo un consiglio su come comportarmi per poter
riposare, visto che è un mio diritto. Vi ringrazio per ogni indicazione che
potrete darmi.
Cordiali saluti.
Enrico
»
la risposta della Redazione |
239. Raccolta differenziata dei rifiuti particolarmente rumorosa
25.01.2015
Gentile Redazione,
avrei bisogno del vostro consulto per sapere se c'è un modo per impedire
all'AMA (società che gestisce i rifiuti a Roma) di non attivare il
segnalatore acustico di macchinario in movimento durante la raccolta dei
cassonetto.
Da
quando hanno iniziato a raccogliere i rifiuti in via differenziata, l'AMA
viene con dei piccoli automezzi che quando sollevano i cassonetti emettono
un fastidioso segnale acustico, probabilmente per indicare il movimento del
macchinario. Il problema è che la raccolta di cassonetti avviene
praticamente a tutte le ore del giorno e della notte. Secondo il mio parere
dovrebbero perlomeno evitare di passare durante le ore notturne (spesso alle
23:00 e alle 01:00), per poi trovare una soluzione definitiva. Ma è mai
possibile che riduciamo l'inquinamento organizzando per bene i rifiuti e poi
la società che li recupera produce inquinamento acustico? E se in orario
notturno, a mio personale parere, anche con disturbo della quiete pubblica?
Ho
provato a scrivere all'AMA, ma non ho ricevuta nessuna risposta. Posso fare
una qualche tipo di denuncia più formale? Devo indire una petizione pubblica
per trovare (e ce ne sono moltissimi) altri cittadini con lo stesso problema
cosi da avere maggior risonanza? E' necessario che ingaggi un avvocato per
gestire la cosa? Grazie per qualsiasi informazioni riusciate a darmi.
I
miei migliori saluti.
Roberto
»
la risposta della Redazione |
238. Rumori notturni catering
25.01.2015
Gentile Redazione,
abito a Venezia, da poco ho cambiato casa in una zona che pensavo
tranquilla, vicino alla Scuola Grande di San Giovanni Evangelista. Spesso
vengono organizzati eventi e concerti in questo luogo, con utilizzo di
alcuni barconi per il catering.
Il
problema è che se anche finiscono la musica per mezzanotte, rumori di
spostamento di casse di bicchieri, piatti, tavoli, sedie e simili vanno
avanti quasi sempre almeno fino alle 01:00/01:30 del mattino, con aggiunta
del suono non proprio leggero del motore dei barconi quando poi finalmente
vanno via. Non riesco più a dormire la notte.
Non
c'è modo di far spostare il catering il mattino dopo? O comunque trovare una
soluzione più silenziosa finiti i concerti?
Vi
ringrazio per ogni indicazione che potrete darmi. Cordiali saluti.
Damiano
»
la risposta della Redazione |
237. Rumori provocati dal passaggio di autoveicoli in una strada a
ciottoli
10.01.2015
Gentile Redazione,
vorrei sottoporvi il mio problema: abito in una casa in un piccolo centro
storico e confino con una strada ciottolata disastrata larga dai 2,50 ai 3
m, l'aumento del traffico è iniziato da quando il Comune ha rilasciato il
permessi di concedere la realizzazione di ben due supermercati senza
considerare la viabilità. Dimenticavo, questa strada è racchiusa dalla mia
casa oltre che da altre confinanti e da un muro di cinta alto circa 4 metri
per circa 50 metri. In questa strada, è consentito il passaggio di auto,
furgoni, camion, camper, etc..
Nonostante i colloqui con il sindaco per cercare di risolvere il problema,
non è stato ancora fatto nulla. Avevo chiesto di limitare il traffico solo
alle autovetture e di porre dei cartelli con dei limiti di velocità ma nulla
di questo è stato fatto.
Da
parte mia sono intervenuto mettendo delle doppie finestre con vetri
antirumore, ma non sono riuscito a risolvere il problema. Vi chiedo cosa
posso fare?
Roberto
»
la risposta della Redazione |
236. Disturbi da azienda vicino a casa
06.01.2015
Gentile Redazione,
mi
rivolgo a voi per avere informazione su come comportarmi nei confronti di un
artigiano vicino casa mia.
Vi
illustro la situazione: a circa 30 metri dalla mia abitazione c'è un piccolo
capannone di un artigiano muratore quest'uomo è praticamente "malato di
lavoro", tutti i giorni e ripeto tutti i giorni alle 6:30 arriva al
magazzino e comincia, dentro e fuori macchinari, avanti indietro con la
ruspa, con il muletto, a motore, sposta materiale da destra a sinistra,
accende e lascia macchinari accesi per delle mezz'ore senza usarli, etc..
Ho
provato a parlargli ma, sta tranquillo qualche giorno, e poi ricomincia
peggio. Ad esempio, il 26 dicembre alle 7:30 del mattino picchiava chiodi
per fissare degli assi!
Io
mi sono rivolto al Comune ed alla Polizia municipale esponendo il problema e
mostrando video con orari e giorni ma questi mi hanno fatto capire
chiaramente di lasciar perdere, che potrei sbagliarmi, che esagero. Ora vi
chiedo, come posso comportarmi visto che parlando con un impiegato del
Comune mi ha detto chiaramente, esponendosi a suo discapito, che anche
presentando esposto e facendo eseguire i rilievi all'Arpa non risolverei
niente perché il giorno dei rilievi l'artigiano "casualmente" non farà
rumore o non ci sarà, anche se il rilievo verrà effettuato a "sua insaputa".
Esiste un altro modo per rilevare il rumore senza dover rivolgersi al
Comune? Esiste un modo per risolvere questo problema?
Grazie e cordiali saluti.
n.d.
»
la risposta della Redazione |
235. Requisiti acustici passivi d.P.C.M. 5 dicembre 1997
24.12.2014
Spett.le Redazione,
pongo magari il solito quesito, ma chiedo se è possibile parere in merito.
Nel 2006, nel mio condominio in centro storico del 400, hanno finito di
ristrutturare l’appartamento sopra il mio, tra l’altro si è eseguita anche
la sostituzione del solaio (100mq). Secondo gli accordi si doveva collocare,
sopra il solaio nuovo in legno-cemento per cui di ridotto spessore, prima
della posa dei pavimenti, una soluzione di insolazione acustica idonea ad
abbattere i rumori da calpestio ecc..
Poi di punto in bianco mi sono ritrovato che stavano posando la
pavimentazione, tutta in laminato galleggiante, con la messa in opera del
solo tappettino in cartone sotto il laminato. Ho cercato di interrompere i
lavori, ma ovviamente niente, allora ho scritto alla Direzione lavori
intimandone la posa, ma niente. Alla fine ho ottenuto sola la garanzia
verbale della posa di una guaina, il tutto, secondo loro depositato in
comune con una variante in corso d’opera; per ottenere l’abitabilità
ovviamente.
Fino ad oggi ho sopportato una serie infinita di rumori, non da poco, “anche
la chiusura/apertura di ante si temette sul solaio e nel mio appartamento”,
poi ho letto che le cose sono cambiate giuridicamente con condanne ai
costruttori/proprietari per l’inadempienza nell’abbattimento per il rumore
da calpestio, ed allora mi sono fatto avanti per rifar valere i miei
diritti, ma ancora niente, risposte aleatorie. Ora, da poco, hanno venduto,
ma i rumori sono rimasti. Ho anche proposto al nuovo proprietario di
sistemare la cosa, avvertendolo che il vecchio proprietario è responsabile
fino ad un anno dal contratto, ma niente anche in questo caso, anzi hanno
installato pompa calore/asciugatrice…
Ora sono al limite e chiedo: se vado per vie giuridiche tramite avvocato
ottengo qualcosa? non sono passati i 10 anni dal completamento delle opere.
In breve tempo? Voglio vendere la casa, incorro io in qualche reato perché i
proprietari del piano di sopra non hanno ottemperato ai lavori di
insolazione secondo la normativa?
Luca
»
la risposta della Redazione |
234. Disturbo causato dai botti
24.12.2014
Spett.le Redazione,
vorrei sapere se esiste una norma che regolamenta l'uso dei botti. Purtroppo,
dove vivo ne sparano continuamente, quasi quotidianamente ed a qualsiasi ora
del giorno e della notte! Abito non molto distante da un ristorante per
cerimonie, credo che siano anche loro a spararne per ogni occasione!
Mi rendo conto che dove sto', in provincia di Napoli, le leggi sono un
optional, ognuno fa quel che gli pare indisturbato, ma io provo comunque a
fare la mia parte.
Cordiali saluti.
Antonella
»
la risposta della Redazione |
233. Disturbo causato da una ludoteca
06.12.2014
Spett.le Redazione,
è la
prima volta che mi rivolgo ad una testata giornalistica specializzata in
problemi derivati da inquinamento acustico. Sono esasperata e vorrei
consigli concreti su come agire.
Vivo
in un parco privato e ahimè da qualche anno all’interno del suddetto parco,
ha aperto una ludoteca/sala feste per bambini causando non pochi problemi.
Prima di tutto, tale ludoteca affaccia all’interno del parco e anche
l’entrata è situata internamente al viale abitato; è come se le feste si
svolgessero in casa mia dato che dal balcone della mia camera riesco a
sentire praticamente tutto!
Inutile dire che le lamentele alla proprietaria sono state vane, in risposta
ho ricevuto solo aggressioni verbali e disinteresse. Io sono una studentessa
universitaria e lavoro part-time come baby-sitter, quando sono a casa vorrei
poter riposare e/o dormire in tranquillità invece mi ritrovo sempre più
spesso con emicranie e ultimamente anche con crisi d’ansia, senza contare la
totale impossibilità di concentrazione.
In
secondo luogo, altra piaga è la pessima qualità delle persone che
frequentano la ludoteca in questione. Un continuo via vai di motorini
strombazzanti e auto rumorose, urla e strilli degni del peggior mercato
ittico e chi più ne ha più ne metta.
Insomma, credo di aver fatto un quadro abbastanza esaustivo dell’incubo che
vivo ormai da troppo e al quale pare non ci sia soluzione. Scrivo “pare”
perché spero invece che ci sia effettivamente un modo per contrastare tutto
questo. Attendo risposta e ringrazio per l’attenzione.
Sara
»
la risposta della Redazione |
232. Tutela mancata
22.11.2014
Spett.le Redazione,
Vi scrivo in merito ad un problema di inquinamento acustico. Abito in un
condominio, pochi piani sopra ad una kebabberia/bar (all'interno del mio
stesso palazzo) che produce rumori molesti fino a tarda notte, dovuti a
musica a volume elevato. Secondo le normative del mio comune, è consentito
ascoltare musica nei pubblici esercizi solo fino alle ore 24.
Il bar in questione oltrepassa questo limite, tutti i giorni fino alle 3 del
mattino, disturbando e rendendo impossibile il sonno. Bisogna aggiungere
altri gravi strappi alla legge, come la costruzione di una canna fumaria non
a norma, e l'utilizzo in alcune occasioni di una rampa di scale del
parcheggio condominiale retrostante il bar, come angolo cottura per il
barbecue.
Esasperato dall'accaduto, ignorato dal proprietario del bar, mi sono recato
in Comune dove ho consegnato un esposto scritto, chiedendo l'intervento
dell'Arpa per il monitoraggio. Il Comune mi ha spiegato che "può chiamare
l'Arpa solo 3 volte all'anno" e non ha quindi intenzione di farlo per il
mio caso. Si è limitato a protocollare la mia richiesta ed inviarla ai
vigili urbani (gea).
Mi sono allora recato da quest'ultimi che mi hanno informato che anche loro
non richiederanno l'intervento dell'Arpa.
Allora ho contattato personalmente l'Arpa pensando di farmi carico delle
spese, ma mi rispondono che non possono intervenire su richiesta diretta dei
cittadini.
Come devo comportarmi? il Comune può davvero ignorare la mia richiesta?
n.d.
»
la risposta della Redazione |
231. Rumore della caldaia condominiale
22.11.2014
Spett.le Redazione,
abito in un appartamento situato al di sopra del locale caldaia
condominiale. Il mese scorso prima dell’accensione del riscaldamento, il
condominio ha inviato un tecnico che ha rilevato 3 dB al di sopra della
soglia massima consentita (test effettuato alle ore 12 e avendo acceso
l’impianto per circa 20 minuti).
Ora che siamo a regime il rumore e’ ancora più forte ed intenso: un sibilo
acuto, che devo sopportare per più di 12 ore al giorno e che mi generano mal
di testa e spossatezza.
Vorrei sapere cosa devo fare per sensibilizzare il condominio e
l’amministratore che continuano a sottovalutare il problema.
Gloria
»
la risposta della Redazione |
230. Rumore di tutti i giorni causato da un "Ape"
19.10.2014
Spett.le Redazione,
mi chiamo Ignazio ed ho 34 anni. Vivo da pochi mesi in provincia di Roma e
ho riscontrato un grave problema che spiego meglio di seguito:
tutti i sacrosanti giorni (e per tutti intendo anche sabato e domenica,
quindi 7 giorni su 7 per tutto il mese) un signore viene a parcheggiare
sotto la mia camera da letto o comunque nella via molto stretta e piccola
con un Ape con motore pessimo o rotto, nel senso che si sente già che arriva
dalla via precedente e rimane sull'acceleratore "forzando" la macchina con
conseguente assordante rumore.
Sto diventando pazzo perché non riesco a capire a chi posso rivolgermi e se
ho diritto di lamentarmi e secondo Voi posso ottenere qualcosa. Credetemi, è
veramente insopportabile, anche se si verifica tra le 9:30 e le 10 di
mattina dentro casa non stiamo più bene. Inoltre, poi quando abbiamo bisogno
di dormire di più perché magari la sera abbiamo fatto tardi, questo non
possiamo farlo perché veniamo puntualmente svegliati. Anche se vediamo la tv
comunque siamo disturbati da questo rumore.
Lascio a Voi immaginare questa estate (la prima in questa casa tra
l'altro...) con le finestre aperte a che livello diventa il rumore...
Grazie, spero tanto di avere una risposta o un semplice consiglio.
Ignazio
»
la risposta della Redazione |
229. Strada non conforme al decreto del Presidente della Repubblica n.
142/2004
08.09.2014
Gentile Redazione,
nel
2009, a poche decine di metri da casa, è stata realizzata una strada che sin
da subito si è palesata fonte di inquinamento acustico. Dopo anni di lettere
ed esposti, sono riuscito ad ottenere una rilevazione da parte dell’ARPA, la
quale ha constatato “valori non conformi alla vigente normativa – D.P.R.
30 marzo 2004 n. 142, poiché sono stati riscontrati livelli assoluti di
immissione di 64,0 dB(A) nel periodo di riferimento diurno e di 58,0 dB(A)
nel periodo di riferimento notturno, rispetto ai limiti assoluti di
immissione consentiti per la classe II di 55.0 dB(A) nel periodo di
riferimento diurno e 45,0 dB(A) nel periodo di riferimento notturno".
A
questo punto, visto quanto sopra e in considerazione del fatto che secondo
il citato d.P.R. la strada in questione risultava essere una infrastruttura
stradale di nuova realizzazione (art. 1, comma 1, lettera c)), posso esigere
un adeguamento urgente da effettuarsi in tempi rapidi? Ci sono i presupposti
per un’eventuale azione legale?
Grazie e cordiali saluti.
Fausto
»
la risposta della Redazione |
228. Bar sotto casa
30.08.2014
Spett.le Redazione,
abito a Viareggio in zona periferica, sotto il mio appartamento, non in
condominio, c'è un bar che solitamente è aperto dalle ore 5,30 alle ore
24.00 e venerdì, sabato e domenica si protrae anche dopo le ore 01.00. I
rumori che sento dalla mia camera da letto sono diversi a seconda degli
orari, si comincia la mattina alle ore 5.30 con lo spostamento di sedie e
tavoli per l'allestimento della veranda, proseguono poi intorno alle ore
8.30 con l'accensione della televisione, e si prosegue nel primo pomeriggio
con la musica proveniente da alcune casse (4/5) posizionate all'esterno del
locale ma all'interno della veranda. Nell'ora dell'aperitivo, verso le
19.00-19.30, la musica sale di volume per terminare al momento della
chiusura del locale.
A tutto questo si sommano anche gli schiamazzi e le urla dei frequentatori
solitamente giovani, i quali non si preoccupano in nessun modo della quiete
altrui. Alla nostra richiesta di limitare il volume della musica, ci è stato
risposto che "non è una chiesa ma un bar e che se volevamo dormire
tranquilli di cambiare casa, aggiungendo inoltre che non volevano più essere
stressati durante gli orari di lavoro, in quanto erano in regola con le
norme e pagato la SIAE".
Abbiamo chiamato alcune volte i vigili urbani e mi hanno detto di non poter
intervenire in quanto vige un regolamento comunale dove nel periodo
invernale la musica deve cessare alle ore 24.00 e nel periodo estivo, dalla
domenica al giovedì, deve terminare entro 00.30, il venerdì e sabato alle
ore 1.30.
E' possibile che io possa dormire solo quattro ore per notte? Vi chiedo un
consiglio su come comportarmi per poter riposare un adeguato numero di ore
in pace, visto che al mattino devo prendere lavoro alle ore 7.30.
n.d.
»
la risposta della Redazione |
227. Inquinamento acustico causato dal suono della sirena
04.08.2014
Gentile Redazione,
abito attualmente in condominio, in un quartiere molto vicino a una zona
industriale, la quale da sempre ha provocato qualche lieve disturbo acustico
(di entità minima e sopportabile, ad esempio rumori leggeri di turbine o
automezzi in manovra, etc.). Premetto anche che tra noi e la suddetta zona
industriale passa un binario del treno che tra poco diventerà a doppia
corsia e verrà per l'occasione installata una parete antirumore. Questo per
dire che siamo persone abituate a qualche piccolo disturbo come il passaggio
del treno 6/7 volte al giorno… ma non è mai stato un problema, trattandosi
di rumori che duravano solo qualche secondo e molto sopportabili, rumori
decisamente non paragonabili all'avere di fronte una strada trafficata tutto
il giorno.
A
parte questi piccolo rumori, è sempre stata una zona tranquilla, le auto
sono poche in quanto la nostra è una strada chiusa e a parte quelli che
vivono nella nostra via, non passa nessun altro.
Da
poche settimane (inizio luglio circa) è stata installata una (credo io)
sirena presso uno stabilimento della zona industriale. Alle ore 07:10 inizia
a suonare, si tratta di un rumore molto forte, che ora che è estate con le
finestre aperte, sembra di avere qualcosa che suona nell'appartamento. Per
far capire il livello del rumore: se si tiene la tv accesa, nel momento del
suono (che dura circa 5 secondi ogni volta) il rumore della tv è
completamente coperto da quello della sirena.
Il
suono si ripete dalle 7:10 alle 10:20 circa ogni 10/15 minuti. Riprende poi
verso le 13 del pomeriggio e a volte dura (con la stessa frequenza di 10/15
min.) anche fino alle 17:00 della sera.
Ora
io vi chiedo: è lecito innanzi tutto, e a chi posso rivolgermi per
richiedere delle verifiche riguardo all'inquinamento acustico che provoca la
nuova sirena?
Aggiungo inoltre che per una persona che lavora (come me) che esce alle 8:00
del mattino e rientra alle 18:00 della sera non è tanto un problema. Ma vi
assicuro che, essendo ora a casa in ferie, per chi se ne vuole stare un poco
in tranquillità e farsi un sonnellino rigeneratore, è un vero incubo. In
queste mattine la mia sveglia è coincisa con quella della sirena, alle 7:10
giù dal letto e poi via così ogni 10 minuti! (e dormo con i tappi).
Vi
ringrazio dell'attenzione, un cordiale saluto.
Simona
»
la risposta della Redazione |
226. Suonare e cantare amplificati in appartamento condominiale
14.07.2014
Spett.le Redazione,
dopo
aver cercato tanto su internet, ho trovato il Vostro sito, molto dettagliato
in materia di acustica. Le risposte che si trovano nel web non sono sempre
precise e un condomino sfortunato rischia di non sapere dove sia il giusto.
Io
scrivo da Catanzaro. Il mio dubbio è questo: da più di un anno, si è
trasferito al piano di sotto un “signore” che pretende di cantare
amplificato (tastiera, base musicale e microfono con effetto eco) quando gli
pare. Sedute terribili di neomelodico di circa 2-3 ore per tre volte a
settimana. Io lavoro a casa e quando mi riposo vorrei farlo seriamente; mi
sono resa conto che pur chiudendomi in una camera lontana, il suono è molto
forte e mi crea tachicardia, tremore e forte nervosismo. Ormai, il solo
pensiero che possa cantare mi scatena queste reazioni.
Vorrei sapere se la legge consente di cantare amplificati nell’appartamento
di una zona residenziale e come posso contrastarlo. Si è completamente
rifiutato di cantare senza amplificazione e ha fatto sapere che chiederà
all’Asl il limite dei decibel; ma con tutta quell’apparecchiatura che lui
ritiene indispensabile per suonare e cantare non supererà comunque la quota
eventualmente consentita? Premetto che anche quando lui crede di tenersi
basso, lo stesso sembra di averlo in casa ad un volume sostenuto!
Vi
ringrazio per la risposta, attendo speranzosa.
Condomina ormai esaurita
»
la risposta della Redazione |
225. Questioni di condominio
28.06.2014
Spett.le Redazione,
vivo
da alcuni anni una situazione condominiale che qui vi racconto e che mi sta
facendo propendere alla scelta di cambiare abitazione, dato che devo
constatare l'eccessiva confusione provocata dai miei vicini, dalle loro
attività e da quelle dei loro figli.
Sono
residente in una frazione di un piccolo paese di campagna, in un condominio
la cui popolazione è di 9 adulti e 7 bambini. Il condominio è chiuso da una
recinzione che delimita un piccolo cortile, che si estende su quattro lati.
I miei vicini organizzano liberamente grigliate nel giardino condominiale
alla presenza contemporanea di quasi 70 persone (adulti e bambini), dalle
ore 10 del mattino fino alle ore 20 di sera, normalmente nei giorni festivi,
con frequenza più che mensile (da maggio a settembre). In sé, la grigliata
non sarebbe nemmeno una cattiva idea, ma se si limitasse a svolgerla in date
prestabilite e alla presenza dei soli condomini (non degli amici degli altri
condomini).
I
ragazzini utilizzano il cortile condominiale come spazio per il gioco del
pallone e il portone del "mio" garage come porta entro la quale calciare la
palla. Il rumore che produce la palla contro il portone metallico è davvero
una seccatura, soprattutto perché continua per un lasso di tempo prolungato
(almeno due ore) e, egoisticamente parlando, lo è ancora di più dato che il
garage è il mio.
Il
cortile condominiale viene spesso utilizzato come spazio per il gioco con la
presenza contemporanea anche di altri bambini e il rumore può diventare
spesso assordante (sebbene a non più di 200 metri c'è uno spazio attrezzato
per il gioco): in pratica, i bambini dei cortili confinanti vengono spesso a
giocare in quello del condominio in cui vivo, mentre non avviene mai il
contrario. Con grande frequenza, la tromba delle scale viene scambiata per
spazio dove svolgere conversazione anche a voce alta, senza capire che se si
chiama "tromba" un motivo ci deve essere.
L'anno scorso, gli adulti del condominio hanno pensato bene di acquistare un
biliardino da bar e piazzarlo nel garage di uno dei proprietari. Quindi,
durante il periodo estivo, non c'è istante tranquillo in cui 4 quarantenni
(o 8 a seconda delle squadre) si sfidano a questo simpatico tavolo. Pazienza
per le ore pomeridiane (ma vanno avanti per ore e nei weekend è una
costante), ma il venerdì sera si è pensato bene di svolgere i tornei nel
garage con inizio alle ore 21 e termine all'una di notte. Chiaramente,
ognuno di questi punti non è isolato, ma può capitare (e spesso) che alcune
situazioni avvengano contemporaneamente e, quindi, provate a pensare la
situazione che si è venuta a creare. Io purtroppo sono da solo e sono
sovrastato da questo atteggiamento che, sinceramente, mi fa sentire di non
essere più a mio agio a casa mia. Ovviamente, studiare, o lavorare, o
semplicemente leggere è diventato impossibile. È giusto che loro possano
fare quello che vogliono in barba a qualunque buon rapporto di vicinato?
Ho
provato a parlare con il mio dirimpettaio, chiedendogli ad esempio di non
far giocare suo figlio con un pallone di cuoio all'interno dell'appartamento
alle due e mezza di domenica pomeriggio, oppure di non far usare a sua
figlia il monopattino sempre in casa perché il rumore si propaga per tutta
la casa, per rispettare le ore del riposo, ma di contro mi sono sentito dire
che sono una persona intollerante e che ha solo voglia di rompere le
scatole. E che lui doveva tollerare di spostare tre miei vasi di fiori (per
i quali ho chiesto a tutti se potevo lasciarli in giardino vista la
particolarità della pianta) posizionati in giardino quando doveva tagliare
l'erba una volta ogni dodici settimane per un totale di tre volte all'anno.
Fatemi sapere voi gentilmente un Vostro parere e quali sono le azioni che
posso intraprendere, dato che le buone maniere non sono servite a nulla.
Grazie.
Un condomino stanco
»
la risposta della Redazione |
224. Inquinamento acustico da mescita e ristorazione all'aperto
20.06.2014
Spett.le Redazione,
siamo un gruppo di oltre 300 cittadini che abitano nel centro storico di
Cagliari, riuniti nel comitato "Rumore No Grazie" che da anni si
battono contro l'inquinamento acustico.
Tutto è iniziato alcuni anni fa quando il Comune ha fatto concessione di
suolo pubblico di strade e piazze per mescita e ristorazione all'aperto. In
breve spazio - una strada e una piazzetta - si sono addensati tavoli in
grado di ospitare circa 500 commensali da attribuire a 11 locali.
Rilevamenti fonometrici eseguiti da un fonometrista abilitato nel corso di 2
anni hanno accertato livelli medi di rumore di oltre 60 dB nella fascia
notturna con un differenziale mediamente superiore a 12 dB.
Abbiamo accertato all'URP di Cagliari che nessuno dei locali in oggetto ha
presentato Valutazione Previsionale di Impatto Acustico per
l'attività di mescita e ristorazione all'aperto, causa fondamentale dei
nostri disagi.
Contrariamente a quanto sostengono gli uffici del Comune, ritenete che la
Valutazione Previsionale di Impatto Acustico debba essere richiesta al
pubblico esercente prima della concessione del suolo pubblico? Nel caso in
cui il Comune persista nelle "sue certezze" cosa possiamo fare?
Grazie per la risposta.
Comitato "Rumore NO Grazie" - Cagliari (CA)
»
la risposta della Redazione |
223. Karaoke in bar vicino - art. 659 - rispetto decibel
20.06.2014
Spett.le Redazione,
un
condominio vicino a quello in cui abito ospita un bar che ha iniziato a fare
karaoke il sabato dalle ore 20 alle 01 del mattino, orario in cui staccano
la musica, ma poi tra i clienti e i proprietari non si può dormire fino alle
2.
La
zona è sempre stata tranquilla, ci sono solo alcuni negozi e il rumore del
poco traffico di passaggio non è mai stato un problema (strada periferica).
Ora risulta impossibile riposare. Il nostro regolamento condominiale, come
quello dell'altro condominio credo, vieta di fare rumori molesti dopo le 22.
Mi
chiedo: il regolamento condominiale vale anche per i bar? Il bar non è
insonorizzato e il proprietario dice che può arrivare fino a 70 decibel
perché è solo un'attività temporanea e la legge lo permette visto che ha
presentato una autocertificazione di previsione acustica. Ma lui ha come
limite i 70 decibel previsti dalla legge quadro sull'inquinamento acustico
(e come si calcolano? all'interno delle case o del locale?) oppure deve
rimanere nella soglia dei tre decibel superiori al rumore di fondo? E quanti
giorni all'anno può farlo?
Abbiamo una perizia tecnica che dimostra come nelle stanze da letto ci siano
in settimana normalmente 27 decibel, mentre il sabato notte sono più che
raddoppiati, anche con le finestre chiuse. Possiamo fare valere il
regolamento condominiale? O il limite dei tre decibel sul rumore di fondo?
Oppure, come dice il proprietario, gli è permesso spadroneggiare in una area
fino a pochi mesi fa tranquilla, impedendo il sonno a tutti i palazzi vicini
visto che lo fa "solo temporaneamente"? Posso denunciarlo penalmente per
l'articolo 659? Io e mia moglie facciamo i turni in ospedale e spesso
dobbiamo alzarci alle 5 del mattino, con la responsabilità di assistere i
pazienti senza avere praticamente potuto dormire!
Grazie in anticipo e scusate lo sfogo.
Massimo
»
la risposta della Redazione |
222. Le assordanti feste di alcune associazioni
14.06.2014
Spett.le Redazione,
abito in un quartiere di un Comune lombardo a ridosso di un parco comunale
nel quale hanno sede un'associazione sportiva, un'associazione per la pesca
sportiva, una birreria e una zona che viene utilizzata per le feste di
paese. Dai primi di maggio a metà settembre, in ognuna di queste sedi,
vengono svolte attività che prevedono l'emissione di musica ad alto volume.
Nella "Area Feste" vengono organizzate feste tutti i fine settimana
di giugno e di luglio (in qualche caso durano anche due weekend consecutivi
per una durata complessiva di 8 giorni con due palchi di musica live) più
qualche fine settimana di agosto e settembre. L'associazione sportiva quasi
tutti i sabati organizza eventi di musica disco, karaoke, musica live. La
birreria spesso, sfrutta un palchetto esterno per far suonare svariate band.
L'associazione per la pesca sportiva (più di rado rispetto agli altri)
organizza feste private con musica live. Premettendo che svariati personaggi
del Comune sono coinvolti in queste attività, e che gli eventi a volte si
sovrappongono creando un rumore assordante anche a finestre chiuse, vorrei
chiedervi le seguenti cose:
1 In
che modo potrei chiedere il coordinamento di tutte queste attività?
2 Le
associazioni e la birreria hanno facoltà di poter fare musica all'esterno
dei locali?
3 Il
fatto che sistematicamente tutte queste attività vengano svolte, può far
venie a meno la "occasionalità" e quindi l'applicabilità delle deroghe
concesse dal Comune? (sempre che ci siano)
Grazie. Cordialmente.
Un cittadino che vorrebbe riappropriarsi di una piccola
parte della propria quiete
»
la risposta della Redazione |
221. Problemi causati dagli altoparlanti della chiesa
14.06.2014
Spett.le Redazione,
vi
scrivo sperando che possiate aiutarmi a risolvere una situazione per me
insostenibile. Abito in centro al paese e, da qualche tempo, la chiesa che
dista al massimo 500 metri da casa ha installato degli altoparlanti per
trasmettere la messa con tanto di coro, spesso e volentieri senza tener
conto degli orari (è capitato che gli accendessero alle 7 della domenica
mattina e anche alle 9.30 di sera).
Tralasciando il fatto che sono atea, e che quindi l'ascoltare la messa non è
una cosa a me gradita, il volume degli altoparlanti è sempre altissimo,
tanto che per non sentirli sono costretta a stare in casa con le finestre
chiuse, con musica o televisione ad alto volume, e spesso neanche questo
aiuta.
Premettendo che non so se sono in regola con i permessi, che cosa posso
fare? Non vorrei davvero trascorrere l'intera estate chiusa in casa.
Vi
ringrazio anticipatamente per il vostro aiuto. Cordiali saluti.
Chiara
»
la risposta della Redazione |
220. Disturbo da impianto di autolavaggio e aspirapolvere self
-service
14.06.2014
Gentile redazione,
di
fronte alla mia abitazione, sita in zona residenziale, si trova un
distributore di carburanti con self-service 24 ore. Da circa una decina di
anni è stato installato un autolavaggio, e da un paio d' anni anche due
postazioni fisse con delle aspirapolvere, una delle quali rumorosissima
anche a vetri e persiane chiuse.
Già
in passato, contro i precedenti gestori, i miei vicini di casa avevano
presentato esposto al comune, siccome gli impianti funzionavano anche in
piena notte con un rumore fastidioso e intollerabile. Il comune aveva
stabilito una fascia oraria notturna secondo la quale i titolari avrebbero
dovuto staccare gli impianti di aspirazione e autolavaggio dalle 23 alle 7.
Il
nuovo gestore non rispetta affatto questa disposizione, asserendo di essere
nel giusto. Mi sono rivolta al Comando di Polizia municipale del mio paese,
che mi ha dato però risposte vaghe e contraddittorie: non esisterebbe una
regolamentazione oraria, ma solo un accordo tra il concessionario del
distributore e il comune stesso. L' attività (secondo loro) non sarebbe
regolamentata perché classificata come artigianale.
Ho
consultato il sito del comune, e non ho trovato nessuna regolamentazione in
materia di attività rumorose. Possibile che sia inadempiente sotto questo
aspetto?
Dopo
varie insistenze siamo riusciti a far mettere una guaina isolante ad uno
delle aspirapolvere, che il gestore però toglie e mette a piacimento, quasi
per ripicca nei nostri confronti! Mi chiedo come mi convenga agire per
tutelare il mio diritto alla quiete (e quello dei miei vicini), anche perché
la situazione mi ha causato non poco stress e problemi di insonnia.
Se
anche l'Arpa dovesse recarsi presso il distributore per fare una rilevazione
fonometrica, al titolare basterebbe rimettere l'isolante per ribaltare
temporaneamente la situazione a suo favore!
Questa situazione è grottesca ed estenuante. Vi ringrazio di cuore e vi
porgo i miei più cordiali saluti.
Una studentessa insonne
»
la risposta della Redazione |
219. Attività di tiro a segno
10.06.2014
Spett.le Redazione,
chiedo a Voi un aiuto per capire come posso risolvere il mio problema di
inquinamento acustico.
Abito con la mia famiglia confinante con un tiro a segno nazionale,
struttura chiusa ma a cielo aperto. L’eco degli spari rimbalza sulla
struttura in cemento armato e si propaga all’esterno. Abitando al primo
piano e quindi anche sopra i muri della struttura vengo presa in pieno
dall’onda sonora. Il tiro a segno nazionale è stato costruito negli anni 20
e attualmente è affidato alla gestione locale dell’associazione italiana.
Svolge quasi totalmente un’attività ricreativa. Il terreno sui cui è
edificato è del demanio/Ministero della difesa. Le strutture sembrano invece
essere iscritte negli immobili del Comune.
Dal
2009 abbiamo fatto un esposto in Comune assieme ai vicini per un problema di
acustica. Nel 2011 circa il Comune approva il piano di zonizzazione acustica
è finalmente si attiva chiedendo ai gestori del tiro a segno di conformarsi
al nuovo piano: limiti 60 decibel di giorno e 50 di notte. Nel 2012 su
nostre pressioni finalmente il Comune fa eseguire dall’Arpav le rilevazioni
acustiche all’interno della nostra casa: con finestre aperte abbiamo dei
picchi di 80 decibel (in terrazza anche se non ufficiale hanno rilevato
picchi superiori ai 90 decibel).
Il
Comune in base ai dati Arpav intima ai gestori del tiro a segno di adottare
le corrette azioni per limitare l’impatto acustico. A seguito di ciò vengono
effettuati dei lavori che non hanno minimamente migliorato la situazione
acustica e anche la relazione consegnata poi in Comune dai gestori stessi
evidenza che anche usando una pistola di piccolo calibro sono fuori
tolleranza!
Il
tiro ha segno ha fatto comunque opposizione all’ingiunzione del Comune per
la messa a norma in quanto affermano che la struttura è stata fatta prima
delle case confinanti (negli anni 20) e che essendo la proprietà del
demanio/Ministero della difesa non sono soggetti a limiti acustici (anche
per gli orari di apertura per esempio sono a loro discrezione: il Ministero
infatti li ha autorizzati a poter aprire l’attività dalle 07.00 del mattino
alle 22.00 sette giorno su sette). E’ da settembre 2012 che in realtà la
cosa è ferma e in aula non si è mai dibattuto nulla: le udienze vengono
continuamente rinviate. Da settembre 2013 siamo passati a dicembre 2013,
quest’ultima nuovamente rinviata a febbraio 2015! E intanto l’attività
continua come se nulla fosse e noi siamo costretti anche d’estate a stare
rintanati in casa con le finestre chiuse. Leggendo su internet i danni
provati dall’inquinamento acustico mi preoccupo sempre di più anche perché
ho un bimbo di meno di due anni.
Chiedo a Voi: che altre vie posso seguire per cercare di risolvere il mio
problema? Mi sembra di capire che purtroppo questa è una situazioni un po’
complicata in quanto la normativa a riguardo o non è chiara o non è molto
conosciuta dagli esperti del settore.
Grazie per l’attenzione prestata. Saluti.
Loretta
»
la risposta della Redazione |
218. Rumori causati da un'attività di cantiere
07.06.2014
Spett.le Redazione,
vi
scrivo in merito a un grosso problema. Siamo una famiglia di 4 persone e
abitiamo a ridosso del cantiere della Ferrovia Arcisate-Stabio, praticamente
all'imbocco della nuova galleria in costruzione. Vi contatto per sapere come
far uscire ARPA per un controllo acustico, abbiamo grossi disagi durante la
notte a causa dei continui andirivieni di camion, di cingolati che si
spostano avanti e indietro dal cantiere e dalle gru a martello demolitore
che utilizzano per la costruzione della nuova galleria senza contare gli
operai che urlano nella galleria come venditori di pesci nei grossi mercati.
All'inizio del cantiere ci avevano promesso di installare i pannelli di
insonorizzazione per i forti rumori ma ciò non è mai accaduto.
Andando incontro alla bella stagione saremo obbligati a tener chiuse
finestre per il troppo rumore addirittura a finestre chiuse si fa fatica a
parlare. Ho un bambino piccolo e uno in arrivo e ormai è diventato un incubo
perché il bambino alla notte non dorme ha paura di questi rumori, preciso
che i turni iniziano alle 22 e finiscono alle 6 per poi cambiare squadra per
un altro turno, quindi è un rumore continuo come potrei fare per cercare una
soluzione a questo problema? Come devo fare per far uscire ARPA per una
verifica?
Vi
ringrazio anticipatamente spero di aver un vostro positivo riscontro.
Deborah
»
la risposta della Redazione |
217. Rumore dei galli
07.06.2014
Spett.le Redazione,
vorrei chiedervi come posso risolvere il seguente problema:
abito in una zona residenziale in provincia di Reggio Emilia. La mia
abitazione segna proprio il confine tra zona residenziale e zona rurale. In
questa zona rurale, a circa 20 metri da casa mia, abita una famiglia di
contadini che detiene almeno 30 tra galli e galline, che iniziano a
"cantare" alle 3:30 di ogni mattina. Sottolineo che l'attività' canora più
intensa è proprio tra le 4 e le 8 di mattina con circa 5000 canti in 4 ore.
Non
so se il pollaio sia stato o no autorizzato; resta però il problema che
questo disturbo mi impedisce il sonno, non sono nemmeno servite i serramenti
ad alto isolamento acustico top di gamma che ho installato.
Come
posso muovermi? Ho possibilità di risolvere il mio problema?
Vi
ringrazio per il servizio offerto. Cordiali saluti.
Andrea
»
la risposta della Redazione |
216. Rumori notturni di giovani in zona ricreativa
07.06.2014
Spett.le Redazione,
Vi scrivo perché la situazione che si è venuta a creare è diventata
insostenibile. Mi spiego.
Abitiamo in una zona un po' fuori della città, cioè zona abbastanza
tranquilla e nel verde. Però il nostro complesso residenziale si trova un
po' in erta e al di sotto c'è una zona ricreativa. Durante il periodo
estivo, io e i miei vicini ci troviamo a far fronte al solito problema
perche un gruppo di giovani si incontra lì a festeggiare. Questo oramai va
avanti già da due anni, all'inizio era solo di rado, però dall'anno scorso
stanno arrivando ogni fine settimana iniziando già sabato pomeriggio a fare
musica con un enorme generatore di elettricità. La musica poi, come ad
esempio lo scorso fine settimana, durava anche fino domenica pomeriggio
SENZA INTERRUZIONE ma il rumore più insopportabile è proprio quello dei
bassi della musica durante la notte non è nemmeno possibile di dormire con i
tappi.
Abbiamo già tante volte chiamato la polizia e anche i Carabinieri però o non
vengono neanche perché non hanno delle macchine disponibili o se vengono
(non ho idea cosa dicono a questo gruppo) però neanche due ore dopo iniziano
di nuovo.
Ora abbiamo cercato di contattare il nostro sindaco. Tuttavia, questo solo
ci ha dato la risposta che se avrebbe mandato i giovani via da lì, avrebbero
continuato la loro musica nel centro storico della città dove la soluzione è
ancora peggio. Quindi volevo chiedere quando il Sindaco è tenuto a arginare
questo problema, dal momento che l'area ricreativa è su terreno comunale?
I vigili urbani della nostra città non possono fare nulla perché è la
giurisdizione della polizia della comunità vicina e questi hanno un solo
poliziotto. I Carabinieri ci hanno rinviato alla comunità. E i TCAA della
Provincia ci hanno detto che loro misurano solo i deciBel di rumore di
sistemi audio fisso come di Bar o discoteche, ma non nei parchi o zone di
ricreazione.
Avete forse un consiglio come dovremmo o possiamo procedere. E 'possibile
fare querela contro il comune, sulla base dell'articolo 659 C.P.? I
carabinieri non sono autorizzati a sequestrare almeno questo generatore di
elettricità?
Cordiali
saluti.
Mirjam
»
la risposta della Redazione |
215. Pompe di calore
31.05.2014
Spett.le Redazione,
sul
tetto condominiale sono state installate (in concomitanza alla costruzione
della casa) pompe di calore ad utilizzo del negozio a piano terra affittato
ad una banca. All’acquisto del mio appartamento all’ultimo piano non è stata
indicata la presenza di queste pompe di calore nel rogito (e nemmeno nel
rogito degli altri 5 appartamenti).
Preciso che il costruttore ha venduto il negozio ad un privato che ha
affittato alla banca; la vendita è stata la prima effettuata e di
conseguenza nel primo rogito è stato indicato l’utilizzo di queste pompe di
calore.
Il
mio problema è che queste pompe di calore causano oltre al rumore esterno
anche vibrazione all’interno del mio appartamento. Quando ho scoperto la
cosa (circa un anno dopo) abbiamo segnalato il problema; sono usciti vari
tecnici ed è stato installato un ulteriore materassino anti vibrazione di
ovatta vegetale con anima di laminato smorzante (Foni Veg) senza
miglioramenti nella vibrazione.
Faccio presente che le pompe di calore sono in funzione dalle 8 alle 18,30
dal lunedì al venerdì solo per il raffrescamento (solo da aprile a
settembre).
Ho
provveduto ad inoltrare lettere di lamentele da parte del mio avvocato;
adesso vogliono mandare un architetto per fare le rilevazioni. Sicuramente
vogliono verificare che il rumore sia nella tolleranza…
Potete darmi qualche consiglio su come è meglio procedere? Non ho la
possibilità di affrontare una CTU tramite giudice e da quanto sto’ leggendo
sui forum in internet il tutto è complicato.
Se
il costruttore non ha fatto richiesta in Comune per l’installazione delle
pompe di calore si può fare qualcosa?
Ringrazio in anticipo per ogni indicazione che vorrete fornirmi. Cordiali
saluti.
n.d.
»
la risposta della Redazione |
214. Problemi di rumore causati dalla vicina
31.05.2014
Gentile Redazione,
siamo confinanti con una famiglia che da un po' di tempo ha installato una
piscina grande che distanzia solamente 2 metri dal cortile consociale. Oltre
a questa c'è una zona giardino dedicata al gioco che appartiene alla signora
in questione.
Nel
periodo estivo assieme hai figli si aggregano i loro amichetti raggiungendo
un massimo di 10 bambini al giorno, assieme al rumore provocato dai bambini
si aggiungono le risate e le vocine acute delle rispettive mamme. Tutto
questo ha inizio dalle prime ore del pomeriggio fino a sera inoltrata.
Abbiamo provato a parlarne con gli interessati senza raggiungere una
soluzione, anzi sembra che la signora per dispetto dopo averle parlato abbia
aumentato il rumore. Ci siamo recati anche in Comune a chiedere una mano, ma
nemmeno loro hanno trovato una soluzione efficace.
Voglio precisare e sottolineo precisare 2 punti fondamentali:
1)
questa zona è stata considerata dal comune zona residenziale;
2)
confinante alla signora c'è anche mio padre che ha 80 e vive attaccato
all'ossigeno 24 ore al giorno e avrebbe bisogno di un po' di tranquillità.
Dal momento che il periodo estivo è oramai alle porte, volevamo sapere come
agire nei loro confronti per avere un po' di tranquillità e non rimanere
chiusi in casa per limitare il rumore proveniente dall'esterno.
Attendo una Vostra risposta esauriente che possa aiutarci, considerato che,
oltre a mio padre, in questa zona vivono molte persone anziane che hanno
bisogno di tranquillità.
Spero di essermi spiegato al meglio la ringrazio per le attenzioni. Cordiali
saluti.
Enzo
»
la risposta della Redazione |
213. Rumori molesti causati da un'officina di riparazione motoseghe
28.05.2014
Spett.le Redazione,
mi rivolgo a voi per avere alcune informazioni riguardo a rumori molesti
provenienti da un capannone sotto la nostra abitazione. Da Marzo 2014 è
stata aperta un'attività di riparazione motoseghe, tosa erba e tutte le
apparecchiature per giardinaggio e forestale in un capannone che confina con
la nostra abitazione. Al capannone confinano inoltre altre 2 abitazioni e
nel lato sud una pizzeria/hotel con relative camere da letto affittate a
turisti.
Il proprietario dell'attività mi ha chiesto anticipatamente scusa per i
rumori di motore che ogni tanto ci saranno e mi ha offerto la sua
disponibilità gratuita per eventuali lavoretti in giardino o riparazioni dei
nostri macchinari (in cambio della mia sopportazione).
I rumori molesti derivano dal fatto che, sia al mattino che al pomeriggio,
per riparare le motoseghe e gli altri macchinari, i dipendenti accendono i
motori al massimo dei giri nello spiazzo fuori il capannone che confina
direttamente con la finestra delle camere da letto: la durata del rumore
varia, accompagnata anche dall'accensione di motori ad aria compressa per
pulire gli apparecchi e da odore di miscela che ci impedisce di tenere le
finestre aperte, per lo più adesso che è in arrivo l'estate. Volevo sapere
se è possibile aprire un'attività del genere vicino a zone abitate e se sono
autorizzati ad accendere i macchinari vari all'esterno più volte al giorno.
Ringrazio anticipatamente.
Ilaria - Levico Terme (TN)
»
la risposta della Redazione |
212. Problemi con la vicina parrocchia
24.05.2014
Spett.le Redazione,
da qualche anno all'interno della parrocchia vengono organizzati degli
incontri settimanili in orario serale (dalle 21 alle 23 e anche oltre), sia
con gli adulti che con i ragazzi, succede spesso che queste persone, sia
prima che dopo gli incontri, stiano fuori dalla Chiesa e, soprattutto, i
ragazzi mantengono un tono di voce un po’ alto, anzi dire troppo alto, tanto
che questa estate ci siamo trovati costretti a dover chiamare la parrocchia
per aver un po’ di quiete, e per riuscire a dormire.
Purtroppo ci capita spesso di NON POTER andare a dormire quando sentiamo al
necessità, ma siamo COSTRETTI ad aspettare che questi incontri volgano al
termine e che tutti le “persone” vadano via.
Vorremmo chiedere sia al parroco che ai parrocchiani di provvedere ad
organizzare questo incontri in altri orari oppure cambiare sede.
Forse stiamo facendo una richiesta enorme, però davvero a volte siamo
costretti ad andare a letto solo dopo che questi incontri sono terminati, e
a dirla tutta non mi sembra corretto nei nostri confronti. Anche perché
questo succede dal lunedì al giovedì, e poi anche in estate non possiamo
tenere le finestre aperte perché non riusciamo nemmeno a sentire il
televisore, e oltre alle persone ci si mette pure il suono dell'organo che
in estate entra nelle nostre case in un modo esagerato.
Ultimante abbiamo pensato di cambiare casa anche per questo.
Credo che dopo una giornata lavorativa una persona in casa proprio abbia un
minimo di diritto ad un po’ di relax e purtroppo questo, soprattutto, in
estate le assicuro che non ci è concesso.
Abbiamo già fatto alcune segnalazioni direttamente alla parrocchia, ma non
abbiamo ricevuto nessun tipo di riscontro, purtroppo.
n.d.
»
la risposta della Redazione |
211. Utilizzo di macchine industriali in appartamento condominiale
19.05.2014
Spett.le Redazione,
Vi scrivo perché la situazione che si è venuta a creare nel condominio è
diventata pressoché insostenibile. Mi spiego.
Abito in un condominio e il proprietario dell'appartamento sotto la mia
stessa verticale utilizza un macchinario industriale rumorosissimo a
qualsiasi ora del giorno e fino alle 22.30 circa. Il problema è che questo
proprietario è assolutamente un attaccabrighe con il quale è impossibile
dialogare in maniera civile, pertanto diventa impossibile arrivare a
qualsiasi forma di pacifica convivenza che non implichi la sottomissione di
noialtri condomini. Per lo stesso motivo non è possibile prendere in
considerazione la possibilità di presentare reclamo verso l'amministratore
del condominio perché la cosa potrebbe portare, successivamente, ad uno
scontro fisico con lo stesso proprietario.
A tale proposito mi chiedevo se fosse possibile risolvere la questione
attraverso segnalazione anonima a... non so... Carabinieri o qualche altro
corpo che possa controllare e risolvere la questione. Anche perché non credo
che in un appartamento sito in condominio si possa allestire una
pseudo-fabbrica di pelletteria.
Vi ringrazio in anticipo e attendo istruzioni sul come eventualmente
muovermi.
n.d.
»
la risposta della Redazione |
210. Rumore di ignota provenienza in casa
29.04.2014
Spett.le Redazione,
scrivo per avere un parere in merito ad un rumore di ignota provenienza che
avverto in casa, soprattutto di notte (forse perché c'è più silenzio). E' un
rumore di fondo, simile a quello che si avverte avvicinandoci alle centrali
elettriche, quindi un rumore cupo (lo "scrivo": mmmmmmmmmmmmmmmmmmmm) e
persistente, a volte un pochino più forte altre meno, e lo sento in tutto
l'appartamento, ma naturalmente in camera da letto è molto fastidioso, ti
entra nel cervello.
Preciso che abito al piano primo di una piccola palazzina di 4 appartamenti,
due dei quali non abitati e con l'interruttore Enel staccato; l'inquilina
che abita sopra non ha alcuna strana apparecchiatura elettrica né
trasformatori, né nulla che funzioni dalle ore 22,00 circa fino a oltre le
ore 8,30. Nel suo appartamento non sente nulla di anomalo. Non ci sono
centrali elettriche nei paraggi, c'è però una grande cabina Telecom a circa
300 metri in linea d'aria. C'è un palo Enel fuori casa, con cavo, i tubi del
gas sono esterni, perimetrali.
In
casa mia non ho nulla che emetta tale rumore, che si avverte già entrando
nel condominietto, nella tromba delle scale, ho fatto le prove staccando
l'interruttore, il rumore persiste. Nel vano scale c'è un alimentatore per
il videocitofono, ma non produce null'altro che un lievissimo fischio, anche
se al momento funziona solo la telecamera essendosi guastato il citofono, ma
sollevando la cornetta in casa, non si ode alcun rumore, è completamente
silenzioso. Il quadro elettrico ha le luci scale, il temporizzatore per il
crepuscolare, e tutto funziona senza rumore alcuno.
Non
so più cosa pensare: ho pensato anche ad interferenze elettromagnetiche, ma
non ho nemmeno ripetitori di telefonia vicinissimi, il più vicino è a circa
800 metri in linea d'aria. Non ho televisore, non ho telefono, solo un PC
con chiavetta che la sera spengo e stacco.
Chiedo un parere alla luce di queste indicazioni e se sia utile o meno far
intervenire un tecnico dell'Enel.
Ringrazio della cortese attenzione che vorrete riservare alla mia lettera e
frattanto porgo cordiali saluti.
Rosalba
»
la risposta della Redazione |
209. Come individuare la fonte del rumore?
12.04.2014
Spett.le Redazione,
vivo
a Roma all'ultimo piano di un condominio con terrazzo. Da alcuni mesi,
quando sono in terrazzo, o in casa se ho le finestre aperte, si sente un
forte rumore molto fastidioso (simile ad un fischio) che si ripete
moltissime volte nel corso della giornata e della sera ad intermittenza (in
pratica con una durata di dieci o venti secondi per poi ripetersi a distanza
di qualche minuto per tutto il giorno).
Sia
il volume che la frequenza molto alta del rumore e la sua costante
ripetitività lo rendono un disturbo inaccettabile per cui vorrei poter
intervenire al fine di farlo cessare. Il problema e' che non si riesce ad
individuare la fonte del rumore. I condomini di fronte, che ospitano anche
degli uffici, sono dotati di impianti di condizionamento visibili
all'esterno e potrebbero essere la fonte del disturbo ma purtroppo non ho
alcuna certezza che si tratti di loro.
In
questi casi come posso agire? Chiedere l'intervento delle autorità contro
ignoti mi sembra una procedura non attuabile per cui vorrei prima poter
individuare la fonte del disturbo.
Esistono procedure o misurazione per ottenere tale risultato? E a chi dovrei
rivolgermi per poter fare, oltre alle misurazioni dell'entità del rumore,
anche analisi per individuare con certezza la fonte dello stesso?
P.D.D.
»
la risposta della Redazione |
208. Intraprendere
un battaglia per far istallare dissipatori acustici
12.04.2014
Spett.le Redazione,
sono
un cittadino di Rimini che abita in Via Stiria. La mia abitazione di
proprietà é adiacente alla SS n. 16 una strada a quattro corsie a
scorrimento veloce. Gli abitanti del quartiere sono riusciti con fatica a
far chiudere proprio la via dove io vivo (via Stiria) in quanto come
perpendicolare "secca" alla statale 16 invogliava molti automobilisti a
immettersi da entrambe le corsie (per la conformazione della strada e della
viabilità ) oltrepassando la doppia linea continua, provocando molteplici
incidenti anche gravi.
Vinta questa battaglia resta l'inquinamento acustico derivante da questa
statale che, giorno e notte, supporta un traffico "pazzesco". Ora vi chiedo
se potete fornirmi indicazioni per intraprendere un battaglia per far
istallare all'ANAS o al Comune di Rimini dei dissipatori acustici (quelle
barriere alte circa 3/4 metri che delimitano i centri abitati delle strade a
grande percorrenza).
Purtroppo viviamo in mondo dove le Autorità preposte alla tutela dei
cittadini si attivano solo (e non sempre) quando questi ultimi si
organizzano per tutelare i loro più elementari diritti.
Vi
ringrazio e resto fiducioso di una vostra risposta.
Enrico
»
la risposta della Redazione |
207. Rumori da un supermarket
21.03.2014
Spett.le Redazione,
da
qualche anno sto avendo grossi problemi con un supermercato costruito nelle
immediatissime vicinanze della mia abitazione, sto cercando di documentarmi
e sono finito nel Vostro sito. Vi racconto quello che sta succedendo: da
premettere che la mia zona è classificata come abitativa, nel 2011 hanno
deciso di lottizzare un terreno di fronte al mio appartamento, metà del
terreno dovrebbe essere stato adibito ad area verde (per il momento però è
una discarica di materiale ferroso e cumuli di terreno di risulta) l'altra
metà ci hanno costruito due palazzine di una decina di appartamenti l'una e
tra queste palazzine e la mia in cui abito, hanno costruito un supermercato
di circa 800 mq, tra il mio appartamento e il supermercato ci sono scarsi 10
metri divisi da una recinzione metallica.
Il
problema è che quell'ala del supermercato è stata adibita a scarico merci e
scarico rifiuti solidi urbani, oltre ad esserci bidoni dell'umido, c'è anche
un compattatore di carta il quale è stato posizionato al limite della
recinzione ed a circa 4/5 metri dalla finestra della camera da letto di mio
figlio (15 mesi), la finestra del bagno e la cucina, viene azionato 20/30
volte al giorno con un ipotetico silenzio dalle 12 alle 15 che tantissime
volte non viene attuato.
Il
problema grosso non è neanche questo, ma è lo scarico merci ...iniziano alle
4/5 del mattino, arrivano camion che scaricano roll senza nessun tipo di
precauzione, sbattono quei carrelli nel cassone, quando sono sul pianale
elevatore e scendono dal camion, fanno un rumore assordante, senza parlare
quando ricaricano i roll vuoti ...quello stridere metallico che ti vibrano
anche le ossa ...tutto questo si protrae per tutta la mattina, fino a circa
le 16. 7 giorni su 7, per 365 giorni l'anno.
Tutto questo in un area molto piccola e circondata da case, il rumore non ha
neanche il modo di disperdersi. Ribadisco, la mia abitazione è li dagli anni
60, le altre sono state costruite prima del supermercato.
Il
condominio ha contattato la direzione del supermercato per cercare una
soluzione al problema, ma a nostro avviso, non hanno fatto assolutamente
niente per risolverlo, ci siamo rivolti ad un avvocato, gli è stata mandata
una lettera di diffida, ma loro ci hanno risposto picche, abbiamo deciso di
fare querela alla Procura della Repubblica.
La
mia famiglia risulta querelante, verranno chiamati come testimoni le
famiglie che abitano nelle 4 palazzine vicino al supermercato.
Chiedo, alla luce di quanto raccontato, c'è qualche possibilità che il
giudice decida di far installare un muro antirumore o far chiudere e
coibentare l'area di scarico? Oppure, questo supermarket per lo più a
marchio nazionale, potrà continuare a fare quel che vuole?
La
mia paura è anche che se dovesse venire l'APPA o ARPA, a loro basterebbe
quel giorno di non fare rumore e le cose sono compromesse.
In
attesa di una vostra gentilissima risposta, porgo i miei più cordiali saluti.
n.d.
»
la risposta della Redazione |
206. Disturbata dalla raccolta dei rifiuti e dal condominio poco
isolato
20.03.2014
Spett.le Redazione,
vivo
nel centro storico di Brescia, e la mattina verso le 6.45 vengo svegliata
dalle macchine operatrici per il ritiro dei rifiuti, che fanno un baccano
fuori dalla norma. Oltre a ciò, il condominio in cui vivo è assolutamente
privo di qualsivoglia isolamento acustico. Nel mio appartamento sento
limpidamente le voci dei miei vicini che conversano ad un tono di voce
normale, e come se non bastasse, si sentono distintamente i rumori da
calpestio, lo strascico di mobili, tavoli e sedie, e persino il rumore dei
cassetti che vengono aperti e chiusi.
Di
nuovo, come se non bastasse, prima di trasferirmi in questo appartamento ho
notato i lavori di edilizia nel condominio accanto, e mi è stato detto
dall'affittuario che avrebbero finito da lì a poco, e che "sentirai solo un
pochino di rumore, ma hanno finito". E' un mese e mezzo che vivo qui e si
sentono tutto il giorno rumori di seghe elettriche, trapani, picchetti e
quant'altro, ed essendo il mio condominio non isolato il rumore è
avvertibile come se i lavori avessero luogo nella stanza accanto.
Il
mio affittuario sostiene fermamente che tutti questi rumori sono normali
(premetto che non vive nel mio appartamento). Sono fermamente convinta che
il condominio non sia stato costruito secondo la normativa vigente per la
riduzione dell'inquinamento acustico.
Vi
chiedo gentilmente un parere su come muovermi, se è necessario coinvolgere
gli altri inquilini, se devo scrivere un esposto (scrissi un esposto dove
abitavo prima, non venni presa molto sul serio. Ho paura che riconoscendo il
mio nome, cestinerebbero la segnalazione).
Vi
ringrazio di cuore.
n.d.
»
la risposta della Redazione |
205. Musica dal vivo in palazzo residenziale
09.03.2014
Spett.le Redazione,
abito, in affitto, in un palazzo storico nel centro di Brescia, che è in
continuità fisica con quello con cui fa angolo. In tale palazzo,
immediatamente adiacente al mio appartamento, che è anch'esso sull'angolo,
ma al piano inferiore, c'è un circolo culturale Arci, le finestre del quale
si trovano quindi a 4-5 metri in linea d'aria dalle mie. Al di sopra del
circolo ci sono abitazioni di privati, al di sotto c'è un ristorante. Il
proprietario di entrambi i palazzi è lo stesso, e vive anch'egli nello
stesso edificio.
Questo circolo fa spettacoli di musica dal vivo almeno due sere alla
settimana. L'orario è variabile, ma la maggioranza delle volte l'inizio è
dopo le 22, con conclusione dopo la mezzanotte. Gli strumenti e gli
amplificatori sono posizionati attaccati alle finestre. I due edifici sono
vecchi, i serramenti in pessime condizioni, i vetri di carta velina, come ci
si aspetta da un edificio antico.
Il
risultato è che quando la musica è in corso, è impossibile non solo dormire
ma anche, per esempio, guardare la televisione, sia in caso di musica
normale e tanto più quando c'è l'uso di percussioni; in caso di bassi
pronunciati, tremano fortemente i vetri delle finestre.
Il
problema è accentuato d'estate perché il circolo tiene le finestre aperte:
in tal caso ho letteralmente una batteria a 5 metri dal mio letto!!!
E'
vero che questo avviene prevalentemente nel fine settimana (al giovedì a
domenica), e quindi per molti non sarebbe un problema, tuttavia, facendo i
turni, per me è assolutamente incompatibile con una vita personale e
soprattutto lavorativa normale!
Mi
chiedo perciò "chi ha ragione" e come muoversi.
Sul
regolamento del Comune c'è chiaramente scritto che i locali sono tenuti a
non arrecare disturbo dopo le 23, il che mi fa pensare che le mie richieste
potrebbero essere legittime. Tuttavia mi chiedo:
- è
possibile che il locale abbia avuto delle deroghe per poter suonare dal
vivo? anche così frequenti? (5-10 al mese)
-
nel caso il circolo sia tenuto a porre rimedio (es. isolando meglio il
locale), sono gli affittuari, o il padrone che deve provvedere?
-
essendo male isolato anche il mio appartamento, ho anche io l'obbligo di
isolarlo meglio? i costi sono a mio carico, o del proprietario?
Preciso che è da molti mesi che abbiamo cercato, ripetutamente, di esporre
il problema molto cortesemente sia ai gestori del locale (chiudere le
finestre, anticipare inizio/fine degli spettacoli, spostare la
localizzazione degli strumenti): inizialmente hanno risposto che avrebbero
rimediato, ma non hanno fatto niente di quanto richiesto; abbiamo anche
citato il regolamento comunale, ma hanno smesso di rispondere.
Abbiamo esposto la situazione al padrone (essendo proprietario di tutti i
palazzi), che ha risposto che avrebbe parlato con i gestori, ma che avrei
dovuto avere pazienza perché tanto era solo nel fine settimana: è vero?
Vorrei solo sapere se ho qualche diritto a questo proposito o se devo
rassegnarmi a traslocare.
Grazie mille per l'attenzione, cordiali saluti.
Valentina
»
la risposta della Redazione |
204. Bambini che giocano in giardino privato
04.03.2014
Spett.le Redazione,
ho
due bambini che d'estate giocano nel mio giardino, sottolineo privato, anche
nelle ore di cosiddetto riposo (come da regolamento comunale). Ho una casa a
schiera con un giardino proprio.
Recentemente, ho ricevuto delle lamentele da parte di un vicino, specifico
non confinante con la mia abitazione, che si sente disturbato dalle loro
voci, che a mio parere non sono di volume alto, direi nella normalità, certo
si divertono hanno 2 e 4 anni.
Siccome questo vicino è parecchio arrogante (con minacce varie di chiamare i
vigili) vorrei capire quale è il mio diritto e quale il suo.
E'
legittimo da parte sua pretendere che io chiuda in casa i miei figli e che
non li faccia uscire nel mio giardino privato? Ma soprattutto, è legittima
la pretesa che due bambini di questa età si controllino?
Grazie e cordiali saluti.
n.d.
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la risposta della Redazione |
203. Nuova costruzione priva della valutazione previsionale dei
requisiti acustici passivi
19.02.2014
Spett.le Redazione,
abito in una villetta a schiera iniziata nel 2004 e ultimata nel 2006 con
regolare certificato di agibilità rilasciato dal comune, anche se non è mai
stata presenta una valutazione previsionale dei requisiti acustici passivi.
Siccome da un esame strumentale che abbiamo fatto risulta che le pareti di
divisone tra una villetta e l’altra non rispettano i limiti di Legge, e dato
che non è mai stata redatta una valutazione dei requisiti acustici passivi
da parte di un tecnico abilitato volevo chiedervi se il Direttore lavori
rientra tra i soggetti responsabili anche si è limitato a verificare che i
lavori venissero eseguiti secondo quanto previsto dal progetto e dai
contratti d’appalto tra impresa e immobiliare.
Vi
faccio questa domanda in quanto essendo sia l’immobiliare che l’impresa
costruttrice fallite stiamo verificando su quali soggetti poterci rivalere
prima di intraprendere una azione legale che potrebbe rivelarsi da esito
incerto.
Ringraziandovi della vostra cortese disponibilità vi porgo i miei distinti
saluti.
Gianni
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la risposta della Redazione |
202. Inquinamento acustico da mezzi agricoli nei pressi di una zona
residenziale
21.01.2014
Spett.le Redazione,
Vi
scrivo per chiedervi cosa posso fare, avendo già segnalato tre volte la mia
situazione alla polizia locale, e scritto una lettera al giornale locale.
Vivo
in una zona residenziale di Brescia centro, in fondo ad una via. Davanti
alla mia abitazione c'è una cascina, i cui proprietari, imprenditori
agricoli, sono responsabili di un inquinamento acustico insopportabile,
anche a finestre chiuse (la mia casa ha doppi vetri), ogni ora del giorno,
ogni giorno (sì, anche la domenica. Il proprietario è uno stakanovista, non
si è mai preso un giorno di ferie in vita sua). Ho smesso di tenere aperte
le finestre per il ricircolo d'aria, a causa del rumore.
Ciò
che causa il rumore non è solo il traffico di mezzi agricoli, bensì anche la
loro fermata (a motore acceso anche per più di un'ora), e le "sirene" come
quelle udite dai mezzi per i lavori stradali. Ebbene, è come avere i lavori
in corso ogni ora del giorno tutti i giorni.
La
cosa a mio parere drammatica, è che sono costretta ogni notte ad ascoltare
rumore bianco con gli auricolari, per non essere svegliata alle 7 del
mattino da queste bestie. Ciò mi porta ad assumere una posizione scorretta
durante il sonno, che si è tradotta in un intenso dolore cervicale e lombare
che non mi abbandona un solo minuto della giornata. Vorrei specificare che
ho solo 22 anni e sono studentessa, e mi sembra di averne 80 per i dolori
fisici che ho. E non ho i soldi per tentare una causa né per assumere
tecnici a mie spese. Trovo ridicolo che per un problema di salute causato da
terzi io debba spendere soldi per tutelarmi.
Ho
scritto un esposto, sollecitato telefonicamente due volte la polizia locale.
Cosa devo fare?
n.d.
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la risposta della Redazione |
201. La caldaia del condominio, un situazione divenuta oramai non più
sopportabile
03.01.2014
Egregio dott. Brugola,
sono un ragazzo di 26 anni, vorrei chiederle delle informazioni circa la
rumorosità cui sono sottoposto da circa un anno.
Ho acquistato un appartamento che si trova a piano terra, esattamente sotto
di esso si trova la caldaia condominiale, quest'ultima mi ha causato e sta
continuando a farlo, un esaurimento nervoso, a causa dei rumori che produce.
Mi sono recato all'Arpa, ma quest'ultima mi ha detto che non può intervenire
in quanto si tratta di una questione tra privati, ovvero tra me e il
condominio. Mi è stato consigliato di fare una perizia fonometrica, ma
quest'ultima è, per le mie possibilità economiche, non fattibile. Vorrei
chiederle delle informazioni in merito a una risposta che Lei ha già dato a
un lettore per un caso simile al mio. La caldaia del mio condominio è accesa
tutti i giorni dalle ore 6 del mattino alle 9 e poi dalle 13 fino alle
22:30, è da considerarsi un impianto a ciclo continuo? Davvero, in questo
caso non deve superare i 25 decibel? Può darmi un consiglio?
Le scrivo perché facendo centinaia di ricerche su internet Lei mi sembra il
più preparato in materia. Spero davvero che mi possa offrire una risponda.
Grazie mille.
Davide
»
la risposta dell'esperto |
200. La storia di un pub nel condominio
13.12.2013
Spett.le Redazione,
dopo anni e sentenze siamo riusciti ad ottenere la chiusura anticipata del
locale sotto il condominio; prima chiudeva alle 02.00 di notte facendo un
casino infernale, poi con l'intervento dell'Arpa e lenzuola di protesta sul
balcone, siamo riusciti ad ottenere dal tribunale la chiusura alle 23.30
tranne il venerdì e il sabato che chiude alle 00.30. Da allora le cose sono
migliorate tantissimo ma il locale ha perso un po' di clientela. Notizia di
questi giorni il gestore ha dato la disdetta e aprirà un locale in un'altra
posizione.
La
mia domanda è questa: il nuovo gestore potrà applicare il vecchio orario in
quanto la sentenza è legata al precedente gestore, o a fronte di queste
nuove situazioni il locale dovrà quantomeno essere insonorizzato visto che
non ha nulla per essere un pub essendo stato per anni un negozio?
Tantissimi saluti e un ringraziamento.
Enrico
»
la risposta della Redazione |
199. Inquinamento acustico proveniente dalla ferrovia
04.12.2013
Spett.le Redazione,
vivo
a Genova nella delegazione di Pra', zona interessata dalla presenza di un
porto container (VTE) con tutti le problematiche dei rumori connessi: navi
attraccate in porto con moto generatori accesi, gru da banchine, cicalini
dei tir e delle gru, e circa 5000 passaggi giornalieri di TIR.
La
presente per chiedere aiuto su possibili strade da percorrere
riguardo un'altra problematica che specialmente nell'ultimo anno sta
diventando insopportabile, di seguito espongo i problema.
Rumore dovuto alle frenate di treni merci: la mia civile abitazione si trova
a circa 200 metri dalla linea ferroviaria Genova-Ventimiglia dove sono
presenti numero 2 binari per il passaggio treni passeggeri ed treni diretti
a Ventimiglia o La Spezia, e numero 2 binari per il passaggio di treni merci
per servire il porto VTE. Su tale linea sono presenti diversi semafori ed
uno di quelli è situato nelle vicinanze della mia abitazione. Purtroppo,
specie di notte, quando i treni sono costretti a rallentare per fermarsi, il
rumore provocato è talmente forte e penetrante che mi sveglia rendendo di
fatto insopportabile il tutto. Anche con le finestre chiuse il rumore viene
percepito. Sono il primo a ritenere che le merci debbano viaggiare su
rotaia, però sarebbe anche giusto che le autorità competenti installassero
delle barriere fonoassorbenti per cercare di ridurre il rumore.
Ho
già provveduto a scrivere al Difensore civico regionale dal quale sto
spettando ancora una risposta in merito. Volevo sapere quali azioni posso
intraprendere sia come singolo sia come gruppo di cittadini, e a chi mi devo
rivolgere per l'effettuazione di rilievi fonometrici. Mi hanno detto che per
un rilievo di 24h con relazione siamo intorno a 1.000 Euro.
Ringraziandovi per l'attenzione porgo cordiali saluti.
Davide
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la risposta della Redazione |
198. Nuovo locale con palestra e piscina all'interno di un condominio
03.12.2013
Spett.le Redazione,
Vi espongo il mio problema. Vivo in un appartamento al piano terra di una
palazzina di 15 appartamenti, costruita negli anni settanta, nel cui
interrato è stato realizzato un locale di circa 1.000 mq a doppia altezza
(ad occhio direi circa 6 metri); per inquadrare meglio la situazione,
specifico che siamo in periferia di Roma e l'accesso alla palazzina avviene
mediante una strada privata lunga circa 70 metri che ci isola perfettamente
dai rumori del traffico. La palazzina è (era) quindi silenziosissima.
Alcuni anni fa il locale interrato è stato affittato ed è diventato una
palestra con piccola piscina; sono quindi iniziati i disagi ai condomini per
il traffico di auto e persone nella strada (l'ingresso al locale è
esattamente sotto le finestre del condominio). Da quel momento è stato un
crescendo di rumore, traffico e schiamazzi sotto le nostre finestre,
provocati dalla clientela della palestra. Specifico che i rumori vengono
amplificati dalla conformazione dei luoghi, la strada di accesso alla
palestra scende a livello dell'interrato creando una specie di gola con
pareti verticali di circa sei metri lunga quanto l'edificio e larga circa 3
metri che riflette i suoni. Ora sono stati fatti dei lavori nel locale con
ampliamento della piscina e della palestra, e montaggio di un potente
impianto di amplificazione.
La situazione attuale è che dal mio terrazzo misuro circa 75 deciBel, con
punte di 85-90 e più nei cambi di turno; nelle stanze con le finestre aperte
si ha più o meno lo stesso livello; all'interno dell'appartamento e a
finestre chiuse (infissi in legno da 70 mm con vetrocamera e doppia
guarnizione) ho tra i 42 e i 48 deciBel dovuti alla musica che proviene dai
pavimenti e alle urla belluine dell'istruttrice di ginnastica, chiaramente
intellegibili. A palestra chiusa (la domenica) il fonometro che uso e che
inizia a rilevare da circa 30 dB non misura nulla.
Ho fatto presente tutto ciò al gestore della palestra, il quale dice che per
il rumore che fanno i clienti non può far nulla (e la responsabilità
oggettiva?) e per quanto riguarda la palestra subito dopo i reclami
abbassano leggermente il volume, tempo 3-4 giorni si torna come prima.
Per completezza di informazione il locale in questione è accatastato C\1,
quindi non idoneo.
Visto che con la gentilezza non si ottiene nulla, cosa mi consigliate?
PS: il fastidio non è solo mio, disturba tutto il condominio.
Cordiali saluti.
Agostino
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la risposta della Redazione |
197. Ubriaconi che giocano a carte a due metri dalla mia siepe
19.11.2013
Spett.le Redazione,
vi
espongo il mio caso nelle speranza che possiate darmi qualche utile
consiglio. Abito in una casa singola nell'immediata periferia di Padova,
ultima casa di una strada chiusa che termina sull'argine del canale
scaricatore. La zona è immersa nel verde ed è estremamente tranquilla se non
fosse per la costante presenza di un gruppo di uomini di mezz'età che
bivaccano tutti i giorni a due tre metri dalla mia siepe e quindi dalle mie
finestre.
Il
numero di questi individui varia da due a più di dieci, si siedono su
giacigli di fortuna che poi provvedono a smontare quotidianamente. Passano
le ore a bere, chiacchierare e a giocare a carte. Il volume delle voci e
delle risate è tale da sormontare quello mio e dei miei famigliari in cucina
obbligandoci a tenere chiuse le finestre anche in estate, non parliamo del
giardino in cui solo raramente riusciamo a soggiornare.
La
loro presenza è quotidiana e contante da almeno sei mesi. Ovviamente abbiamo
chiamato svariate volte la polizia, ma senza alcun risultato, queste persone
infatti non commettono alcun crimine, anzi dopo le prime visite delle forze
dell'ordine hanno cominciato anche a raccogliere lattine e bottiglie,
educatamente.
L'unico reato che commettono è quello di urinare li a pochi metri, ma
ovviamente la polizia non è mai riuscita a coglierli in fragranza di reato.
Avete qualche buon consiglio? Grazie.
Alberto
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la risposta della Redazione |
196. Costretto a chiudere
17.10.2013
Spett.le Redazione,
da
due anni ho assunto in locazione in Montoro Inferiore (AV) in un posto non
al centro, un locale commerciale per l'attività di wine bar e bar. Come
noto, tali attività senza musica e serate non hanno ragione d'esistere.
Premesso che il locatore abita al piano superiore e nel primo anno ha
partecipato alle mie serate. Voglio inoltre precisare che una sola volta a
settimana in programma si effettuava una serata musicale ed entro le 23 e 55
staccavo.
Mi è
stato locato un locale di circa 100 mq con antistante terreno di 120 mq, e
le opere dalla pavimentazione alla realizzazione di wc, cucina, intonaco e
tutto quanto concerne sia l'attività e non, sono state eseguite da me, il
tutto per un valore di 80 mila Euro. Alla fine dei lavori il locatore ha
solo voluto scalare dall'affitto 15 mila Euro.
Due
mesi prima del raggiungimento della somma a scalare, il locatore ha
manifestato segni di intolleranza alle serate ed al normale svolgimento
dell'attività, come per esempio:
- il
primo intervento avvenuto verso le 19:00, la moglie scende nel piazzale del
locale urlando che dovevo lasciare il locale ed andarmene via perché non
sopportava la musica ed i clienti;
-
più volte innaffiando il giardino, dirigeva lo getto dell'acqua verso i
clienti;
-
nei pressi del ingresso, invitava i clienti a non entrare dicendo dicerie in
genere.
Questi esempi sono i più clamorosi, per poi non parlare delle denunce che ho
subito perché ho fatto rifornimento di gas senza la sua autorizzazione.
Dopo
tutto questo ho deciso e non sono più in possibilità di pagare il canone, in
quanto è crollata la clientela e l'incasso. Mi son ritrovato con un
provvedimento non di sfratto, ma di invito volontario da parte del giudice
di lasciare il locale.
La
domanda:
Come
posso riavere i danni e tutti i soldi spesi per la realizzazione del locale?
Più
volte ho invitato il locatore ad intervenire sulla struttura in quanto il
locale presenta muffa su tutto il perimetro (il suo tecnico ha specificato
che si presenta la muffa perché parti della struttura ancora non sono state
coperte con tegole e sottofondo d'asfalto).
Francesco
»
la risposta della Redazione |
195. Pontina, strada dall'elevato impatto sonoro
14.10.2013
Gentile Redazione,
da più di vent'anni vivo in una casa vicino la Strada Pontina a Latina (LT)
all'altezza dello svincolo con la strada del mare. Vi assicuro che è una
situazione assolutamente stressante perché, nonostante le finestre
antirumore e le piccole barriere che il Comune fece costruire anni fa sul
cavalcavia, il rumore è continuo e insostenibile.
La mia casa, con altre, è situata, come ho detto, all'altezza dello svincolo
della pontina con la strada del mare e vicino al cavalcavia sulla stessa
strada del mare, per cui abbiamo il rumore di tre strade:
1) la pontina con il cavalcavia sulla strada del mare che amplifica il
rumore, soprattutto dei camion che si sentono a centinaia di metri di
distanza,
2) lo svincolo che porta alla strada del mare e che soprattutto la mattina e
durante l'estate è notevolmente trafficato,
3) la strada interna di quartiere.
Ho provato a cercare sul web iniziative o ricerche per la verifica ed il
monitoraggio dell'inquinamento acustico e ambientale che crea questa strada
che ormai taglia in due la città, ma non ho trovato niente.
Ho trovato il vostro sito e quindi ho voluto scrivervi per sapere se siete a
conoscenza di iniziative per mettere in sicurezza dal punto di vista
ambientale questa strada o comitati creati per la sensibilizzazione delle
istituzioni o anche azioni legali che potrebbero essere intraprese per
obbligare le istituzioni locali o regionali ad affrontare e risolvere il
problema che interessa moltissime famiglie.
Ringraziandovi per il vostro lavoro, vi saluto e rimango in attesa di una
vostra risposta.
Giulia
»
la risposta della Redazione |
194. Per la valutazione del rumore di un impianto a funzionamento
continuo quale limite viene assunto a riferimento?
07.10.2013
Gentile Redazione,
scrivono i proprietari di un appartamento acquistato nel luglio 2011 ubicato
esattamente sopra il vano caldaia la cui pompa di calore sta facendo passare
le pene dell'inferno durante il periodo di accensione dei riscaldamenti.
Presto il 15 ottobre ripeteremo l'esperienza.
In
questi anni abbiamo prodotto 2 perizie che attestano un superamento dei
limiti pari a 37 dB. Entrambe hanno suggerito dei rimedi ma il fornitore di
gas/manutentore della caldaia si ostina a eseguire solo parte degli
interventi segnalati o a eseguirli in maniere difforme, dopodiché dice di
aver fatto il possibile e ora ci chiede una terza perizia perché - a fronte
di un test - abbiamo segnalato che il rumore è invariato.
Nella vicenda, l'amministratore apparentemente ci presta ascolto ma nei
fatti non fa nulla anzi ci osteggia e inganna e si dimostra connivente con
il manutentore (ha anche invocato un ex Art. 700 c.p.c. per
prometterci una sistemazione provvisoria rimangiandosi tutto).
Le
domande che abbiamo sono:
1)
E' giusto che non vengano seguite le indicazioni della perizia?
2)
In entrambe le perizie i valori vengono segnalati come superati prendendo a
riferimento LAeq 35 dB come limiti massimi. Abbiamo visto che però i più
recenti chiarimenti ministeriali hanno indicato LAeq 25 dB come limiti
massimi. E' vero? Quindi i periti hanno il dovere di rettificare quanto
indicato? Questo per noi è molto importante perché a seconda del massimale
25 o 35 una terza ipotetica perizia che rilevasse ad es. 34 dB darebbe esiti
differenti!
3) I
chiarimenti rilasciati dal Ministero dell'Ambiente sui 25 dB e non 35
possono considerarsi validi ai fini legali per indicare una certezza
interpretativa?
4)
per un impianto sostituito nel giugno 2011 vale l'applicazione del d.P.C.M.
5/12/97? Se invece fosse un impianto precedente al 1997 quale legge si
applicherebbe?
5)
l'Art. 844 c.c. prevale rispetto a tutto quanto sopra? Cioè è sufficiente la
differenza dei 3 dB dal rumore di fondo?
Ringraziamo in anticipo per le risposte... da due anni trasciniamo la nostre
esistenze, siamo distrutti nel corpo e nella mente e non abbiamo il coraggio
di avere un figlio in questa casa.
Angelo
»
la risposta della Redazione |
193. Abuso del fischietto in zona residenziale
01.10.2013
Gentile Redazione,
la
mia abitazione (vi abito da 36 anni) si trova in zona residenziale
classificata in Area III - area di tipo mista (limiti di emissione: 55dB
diurni - 45 notturni; immissione: 60 dB diurni - 50 notturni) ed è
confinante sul retro con una zona verde originariamente destinata alla
nostra lottizzazione, in seguito trasformata dal Comune in area attrezzata
con un Palaroller (tensostruttura) e con una pista d'atletica al cui interno
è stato ricavato un campetto da calcio affidato da circa 20 anni dal Comune
all'Associazione di Calcio locale.
Solo
negli ultimi 3 anni, essendo subentrata una nuova società calcistica, gli
allenamenti vengono effettuati anche per i bambini (spesso in contemporanea
con 2 o 3 squadre e improvvisati allenatori, senza patentino, per 4/5 giorni
alla settimana e per più di 2 ore giornaliere: 16,30 - 19) con un utilizzo
dei fischietti pressoché continuo. L'altro giorno in 15 minuti ho contato
113 fischiate; infatti i fischietti vengono utilizzati sempre: per far
partire l'atleta, per fermarlo, per indicargli l'esercizio da compiere, per
segnalare un errore e comunque per ogni e qualsiasi input che debba essere
dato, anche se i bambini sono a pochi metri di distanza. Tra l'altro mi
risulta che il rumore di un fischietto sia di 70 dB e sottolineo che tale
area è contornata dalle abitazioni distanti circa 10 m dal campetto di
calcio ed è un parco pubblico frequentato anche da bambini piccoli, da mamme
con carrozzine e passeggini, da persone anziane ...).
Si è
già provveduto a segnalare il disturbo al Comune, il quale, per tutta
risposta, ha scritto che le attività vengono svolte per poche ore al giorno
e non coincidenti con quelle destinate al riposo, per cui non ritiene di
intervenire.
E'
legittimo chiedere il divieto di utilizzo del fischietto durante gli
allenamenti e come mi consigliate di procedere per ottenere tale divieto?
Ormai tutti quelli che usufruiscono di quest'area (insegnanti di ed. fisica
con le relative scolaresche, personal trainer ...) utilizzano il fischietto
a qualunque ora creando molestia ai residenti.
Ringrazio per la Vostra attenzione e per il Vostro servizio e rimango in
attesa di una risposta.
Elena
»
la risposta della Redazione |
192. Dissuasori acustici in centro storico: che tipo di controlli?
29.09.2013
Gentile Redazione,
vivo
al settimo piano in un centro storico, e il mio appartamento è dotato di
un'ampia terrazza abitabile. Il condominio di fronte al mio (più o meno
della stessa altezza) ha posizionato sul tetto un dispositivo di dissuasione
acustica per scacciare i piccioni, che emette imitazioni di versi di altri
uccelli (suppongo rapaci) ad alto volume e con brevissimo intervallo: non
più di 3 minuti fra un'emissione e l'altra. Per alto volume intendo che il
suono è ben percepibile anche al piano strada in pieno giorno, e si tratta
della strada principale della città, quindi c'è un certo rumore di fondo.
La
cosa è particolarmente molesta nei mesi tiepidi e caldi, quando volentieri
si starebbe in terrazza, se non si fosse ossessionati dal suono ripetitivo.
Anche i condomini dei piani inferiori sono disturbati, dato che hanno le
finestre aperte.
A
richieste verbali dell'amministratrice del mio condominio, il suono è stato
interrotto nelle parti centrali della giornata, per qualche tempo, salvo
essere ripristinato pian piano, modificando magari il verso emesso, per
tornare alla situazione iniziale di emissioni frequenti e prolungate nel
corso della giornata.
Non
riesco a capire se simili apparecchi siano posizionabili liberamente senza
alcuna autorizzazione da parte del Comune (dotato di un Regolamento per il
controllo delle emissioni sonore, che tuttavia non è esplicito al riguardo)
o se vi sia una normativa che limita il loro uso ad aree meno antropizzate.
Potete aiutarmi con qualche indicazione per capire come è più opportuno
procedere per limitare o eliminare il disturbo?
Grazie per l'attenzione, un cordiale saluto.
Elisabetta
»
la risposta della Redazione |
191. Uso megafoni e musica in parrocchia
22.09.2013
Gentile Redazione,
vivo in un condominio antistante un campo sportivo di pertinenza di una
parrocchia. La parrocchia gestisce bambini negli orari del dopo-scuola e nei
fine settimana e, inoltre, organizza tornei di calcio serali per adolescenti
e adulti. Purtroppo, per gestire i gruppi di bambini di giorno e per
organizzare le partire di calcio la sera, l'organizzazione parrocchiale fa
massiccio uso di megafoni, che vengono lasciati nelle mani di educatori poco
più che adolescenti che si divertono a urlare e a chiamarsi l'un con l'altro
con il megafono. Per pomeriggi interi, per non parlare poi della domenica,
si sentono canzoni, urla, risate nei megafoni, in aggiunta a concerti
sporadici che continuano fino almeno alle 11:30 di sera.
Ho scritto tre lettere e sono già andata due volte a parlare con il parroco
per esporre il nostro grande disagio. Tuttavia, credo pervaso dalla
convinzione di fare del bene all'umanità, non ha capito la gravità del
problema per gli inquilini della zona. Lui stesso mi ha riferito, peraltro,
di avere già ricevuto cinque esposti per il rumore dagli inquini dei palazzi
della via perpendicolare alla mia, parimenti antistanti il campo sportivo.
Tuttavia, non cambia proprio niente.
Mia mamma sta anche affrontando pesanti cure chemioterapiche e ha un gran
bisogno di riposo, non so davvero come fare per far capire al parroco che
non ne possiamo più, sembra che non gli interessi nulla.
Cosa posso fare? Alcune famiglie qui hanno già chiamato i vigili due o tre
volte quando il rumore continuava oltre le 22, ma la realtà è che i megafoni
disturbano enormemente a ogni ora del giorno e non ne possiamo veramente
più. Che cosa ci resta da fare?
Grazie e un cordiale saluto.
Ilaria
»
la risposta della Redazione |
190. Vivere sopra una pizzeria
05.09.2013
Illustre Redazione,
scrivo da un paese della provincia di Milano. Viviamo in una zona tranquilla
a insediamento presso che residenziale. Da poco meno di 2 anni viviamo in
condominio con al piano terra un locale attualmente adibito a Pizzeria
Ristorante. I rumori di questo attività condizionano la nostra vita
(praticamente ci impongono i loro ritmi di sonno e veglia), nel particolare
i rumori sono, le saracinesche dell'attività, il vociare (urlare) del
proprietario del locale e dei suoi dipendenti, il vociale e l'urlare degli
avventori del locale sia all'esterno che all'interno delle mura, più i
rumori di un normale ristorante quindi pentole padelle, ecc, ecc. I rumori
cominciano di norma alle 9.00 con l'apertura delle saracinesche (sotto le
nostre camere da letto) del mattino e terminano alle 23 di sera (con la loro
chiusura) nel migliore dei casi, se no proseguono oltre le 24.00.
Il
nostro problema e il seguente, il locale non lavora tantissimo, e quindi i
disturbi (sempre presenti) non sono sempre della stessa intensità a volte
potrebbero definirsi sopportabili. Il locale non e minimamente insonorizzato
anzi a dividere la mia proprietà dalla sua ci sono solo circa 20/30 cm di
soletta. Oltre tutto per la conformazione del nostro condominio questo
locale reca il disagio più grande solo a noi.
La
nostra paura nel fare un esposto al comune e facendo intervenire l'ARPA è
che quest'ultima venga fuori e effettui le misurazioni in momenti di troppa
calma che quindi risulterebbero falsate rispetto alla normale attività,
ovviamente se non riscontrassero il problema il proprietario del locale si
sentirebbe legittimato a continuare a fare quello che vuole.
Quello che volevo chiedere e come di norma vengono effettuate queste
misurazioni se prendono periodo abbastanza lungo o se sono tutto concentrate
in una giornata. Oltre tutto sicuramente vedendo fare queste misurazioni
questa persona eliminerebbe tutti i suoi comportamenti scorretti (il grosso
problema e la grande inciviltà di questa persona) che sono una gran parte
della fonte dei nostri disturbi. Potreste descrivermi velocemente la prassi
con cui vengono effettuate queste misurazioni? Sarei tentato di nominare un
tecnico di fiducia per fare delle prove preliminari prima di fare l'esposto!
Per favore datemi qualche consiglio perché non ce la facciamo veramente più.
Ringrazio anticipatamente.
Francesco
»
la risposta della Redazione |
189. Disturbo prodotto da un gruppo di sbandieratori
04.09.2013
Gentile Redazione,
purtroppo vivo in un paese in cui esistono diversi gruppi di sbandieratoci
(con tamburi, trombe, etc). Uno di questi ha da pochi mesi inaugurato, con
tanto di taglio del nastro da parte del Sindaco, la nuova sede...a soli 150
metri da casa mia! Tutte le sere dalle 20.00 alle 22.00/22.30 fanno un
"baccano" incredibile!
Ho
parlato educatamente con il coordinatore del gruppo, il quale mi ha
informato, dopo essersi dichiarato consapevole del grande disturbo che la
loro attività arreca ai vicini, di avere tutte le autorizzazioni necessarie
per lo svolgimento delle loro attività che, preciso, si svolgono all'aperto!
A
questo punto vorrei sapere se esistono delle vie legali che potrei
intraprendere, e se è possibile far fare rilevazioni del livello di rumore,
magari all'ARPA, da poter utilizzare legalmente. Non pretendo di far
chiudere il centro (anche se mi piacerebbe molto) ma, almeno, di obbligarli
ad adottare delle barriere acustiche che possano ridurre il rumore che
arriva alla mia abitazione.
Ringrazio per la cortese risposta, ed i preziosi suggerimenti. Sono
disperato.
n.d.
»
la risposta della Redazione |
188. Disturbo causato da operatore ecologico
29.08.2013
Gentile Redazione,
abito in centro a Cagliari in un palazzo d'epoca e, considerato il traffico
notturno dovuto ai numerosi locali presenti in zona e agli infissi non a
tenuta perfetta, non posso dire che le notti siano particolarmente
silenziose.
A
tutto questo si è aggiunto, negli ultimi mesi, l'operatore ecologico della
zona che inizia il suo turno di lavoro intorno alle 6:15 del mattino non con
gli strumenti consueti (ramazza e paletta), ma con un soffiatore di foglie a
motore a scoppio da spalla che fa un baccano infernale ed è totalmente
inutile visto che nella mia via non ci sono alberi e foglie!!!
Ho
già esposto le mie rimostranze c/o lo sportello reclami del Comune mettendo
in evidenza il grande rispetto per il lavoro della persona, ma chiedendo se
fosse possibile o far iniziare il turno alle 7:00 oppure di ritornare agli
strumenti classici molto più silenziosi.
A
tutt'oggi non è cambiato nulla ed anche l'aver interpellato i Carabinieri
presenti sul posto mentre l'operatore era nel pieno della sua attività, non
ha dato particolari speranze di soluzione del problema.
A
questo punto chiedo gentilmente a Voi di aiutarmi a capire se ci sono altre
vie da seguire. Resto in attesa di una Vostra cortese risposta e Vi saluto
cordialmente.
Piero
»
la risposta della Redazione |
187. Il funzionamento della pompa di sollevamento dell'acqua del
vicino
28.08.2013
Gentile Redazione,
abito in una bifamiliare da diversi anni ormai io e la mia famiglia siamo ai
ferri corti con un nostro vicino. Precisamente di fronte a noi è stata
costruita una villa singola ove anni fa passava il fosso di una sorgente
sottovalutando questo particolare. Adesso noi conviviamo con la sua pompa a
scoppio (24h al giorno) che preleva acqua da una cisterna interrata per
buttarla nello scarico del tombino della sede stradale.
Dopo che il tentativo di trovare una soluzione tra persone civili è andato
male, sono andato da polizia urbana, carabinieri, uff.tecnico del comune,
sindaco, per finire da un avvocato che mi ha consigliato una lettera ma non
ha avuto effetto, nonostante il disturbo della quiete.
Ringrazio della Vostra attenzione e resto fiducioso di una risposta. Grazie.
n.d.
»
la risposta della Redazione |
186. Rumore da festa di paese
15.08.2013
Gentile Redazione,
abito in un paese dell'entroterra cilentano dove da oramai tre anni si
organizza una festa di due giorni (per alcuni "calvario") dedicata al "dio
del vino". Secondo gli organizzatori la "festa" è un'occasione per far
conoscere la tipicità dei vini e dei prodotti locali, però viene scambiata,
dai più, per una sorta di discoteca a oltranza dove si possono bere
bicchieri di vino ad un euro. Si può ben immaginare la devastazione che ne
deriva da un uso "smodato" del vino (servito con molta nonchalance anche a
minorenni). Dopo la due giornate, noi abitanti, ci ritroviamo in un paese
stravolto: mura imbrattate da vomitate, bicchieri di plastica lasciati
ovunque, cartacce, oggetti spaccati dalla pazzia dell'ubriachezza e, in più
di un caso, furti di oggetti, etc..
Arrivo al punto. Durante questa manifestazione viene sparata musica (sia
folkloristica, che pop, che da discoteca) ad altissimo volume per le vie del
centro storico dalle 22:00 circa fino alle 3:00/3:30 del mattino dopo.
Ovviamente dopo tale orario permane il rumore degli ormai ubriachi
visitatori sino all'alba. Oltre a ciò, nei giorni che precedono tale
manifestazione vengono provate i diffusori sonori a qualsiasi ora del
giorno, e di solito nel pomeriggio presto.
Avvisati molte volte i carabinieri pare che neanche loro riescano a fare
niente. A volte dicono di non saper niente della festa (?), altre di non
poter far nulla (?), altre di non riuscire neanche a passare tanta è la
gente (?).
Di
certo non voglio criticare la festa che, per certi versi, è anche un'utile
promozione all'economia del luogo, ma voglio chiedere un consiglio su come
cercare di far rispettare almeno i limiti di orario (suppongo le ore 2:00)
per il rumore della musica ad alto volume. Per il resto, andrebbe in qualche
modo riformulata l'intera manifestazione.
Cordiali Saluti.
Nicola
»
la risposta della Redazione |
185. Troppo rumore proveniente da stazione FS
13.08.2013
Gentile Redazione,
abito in prossimità della stazione FS di Magenta e da un po' di tempo ho
notato che il volume degli altoparlanti è stato notevolmente aumentato con
notevole fastidio, gli annunci che vanno avanti dalle 5.30 all'una di notte
sono continui poiché passano i treni della linea Milano-Torino che quelli di
Trenord.
Paradossalmente è più fastidioso il rumore degli altoparlanti che dei treni
stessi e si sente perfettamente anche a finestre chiuse (finestra cambiate
di recente quindi con doppi vetri).
Si
può fare qualcosa? A chi posso rivolgermi per chiedere di abbassare il
volume?
Roberto
»
la risposta della Redazione |
184. L'inferno causato dal Circolino
04.08.2013
Gentile Redazione,
mi
trovo in una delle tante insopportabili situazioni descritte in questo
sito..abito in una casa singola proprio di fronte al Circolino del paese,
che da quest'anno, spero soltanto per la stagione estiva, organizza ormai
settimanalmente feste con dj o serate con gruppi che suonano dal vivo, con
impianti e casse collocate all'esterno, nel cortile dello stesso.
Quando ci sono le feste con dj la musica da discoteca inizia dalle 19.00
fino alle 11.30, mentre quando c'è musica dal vivo il fantastico spettacolo
inizia alle 21.30 e termina a mezzanotte.
Il
rumore è talmente forte che non è possibile stare in casa nemmeno con le
finestre chiuse e siamo costretti ad uscire di casa ogni volta. Basti
evidenziare che una misurazione fatta con strumenti non aventi valore legale
ha rilevato ben 97 dB(A) fuori dalla porta di casa. Per non parlare poi
degli schiamazzi che vanno avanti fino alle 2.00 a.m..
Ho
già chiamato i Carabinieri per ben due volte nella stessa serata e ogni
volta, allontanatasi la pattuglia, il volume veniva alzato ancora di più.
La
cosa assurda è che il Sindaco era all'interno del Circolo e ha serenamente
risposto ai Carabinieri che il locale poteva continuare con la musica fino
alle 23.30?..(!). I Carabinieri mi hanno riferito che senza una relazione
dell'ARPA nulla possono fare se non andare lì e far abbassare il volume,
così ho scritto una raccomandata al Comune invitandoli ad adottare i
provvedimenti opportuni e chiedendo altresì l'intervento dell'ARPA.
Come
era prevedibile non ho ricevuto alcuna risposta e le serate sono andate
avanti con volume forse ancora più elevato per fare un dispetto a chi ha
osato chiamare i Carabinieri.
Ho
chiamato anche l'ARPA per avere qualche delucidazione in più e mi è stato
riferito che loro non possono uscire su richiesta dei privati ma solo su
richiesta dei Comuni. Quindi? Posto che il Comune non chiamerà mai l'Arpa,
né posso io come privato cittadino chiedere l'intervento della stessa a mie
spese per effettuare dei rilievi, cosa posso fare per tutelarmi?
Hanno valore delle misurazioni effettuate con strumentazioni non avente
valore legale? Se sì quali sono e come posso utilizzarle? Sono disposta
anche a sostenere in proprio dei costi, ormai è diventata una questione di
principio contro la maleducazione e l'ignoranza.
Vi
ringrazio per l'attenzione.
Elisa
»
la risposta della Redazione |
183. Musica con karaoke nella piazza del paese
02.08.2013
Illustre Redazione,
sono
nato in un paese della Sicilia, nel quale ogni estate passo le mie vacanze
estive. Sono un ragazzo di vent'anni e per studio mi sono trasferito
altrove. Ogni estate che passo qui, prendo consapevolezza che questa è terra
di nessuno, un circo di opportunità, in parole povere ognuno fa quello che
vuole.
La
situazione è questa: nella piazza principale della città, a meno di 5 metri
di distanza tra loro, svolgono l'attività tre bar, i quali hanno come orario
di chiusura, presumo autorizzato, le 02:00. Da almeno due anni, uno dei tre
locali in questione, si serve di casse altoparlanti (abbastanza grandi)
installate in piazza per il classico karaoke del giovedì sera.
Io
abito a cento metri di distanza da questa zona, e ogni giovedì sera son
costretto a chiudere le finestre per riuscire ad addormentarmi, soffrendo il
caldo, ma al fine di poter svegliare la mattina presto.
Cosa
devo fare per far cessare questo disturbo? A chi mi devo rivolgere? Dalla
mia parte ho qualche normativa a favore?
Vi
ringrazio in anticipo per l'aiuto che vorrete suggerirmi.
F.P.
»
la risposta della Redazione |
182. Si applicano i valori assoluti (limiti della Classificazione
Acustica) quando il rumore è generato da un pubblico esercizio?
26.07.2013
Illustre Redazione,
vivo
con la mia famiglia in un paesino della provincia di Cremona e vorrei
chiedervi un chiarimento di base sugli obblighi di legge a carico degli
esercizi pubblici in materia di rumore generato dalle loro attività. Il
chiarimento verte sull'obbligo o meno da parte dell'esercizio pubblico di
rispettare i soli criteri cosiddetti "differenziali" (famosi 3dB) rispetto a
sorgenti rumorose "concorrenti" e preesistenti che ahimè superano i limiti
massimi assoluti di emissione e di emissione imposti dalla legge (trattasi
di strada provinciale) ovvero sull'obbligo di rispettare anche questi ultimi
indipendentemente dal fatto che ci siano altre sorgenti rumorose
"prevalenti" rispetto ad esse.
Neanche a dirlo, ad oggi l'esercizio pubblico sostiene di dover rispettare
il solo criterio differenziale rispetto al rumore provocato dalla strada e
non i limiti assoluti di legge (nonché di zonizzazione imposti dal Comune,
che naturalmente a sua volta fa orecchio da mercante), col risultato che di
fatto non dormiamo più.
Vi
sarei molto grato quindi se poteste confermarmi se è proprio vero che la
legge prevede questo meccanismo di "ombra" delle sorgenti minori rispetto a
quelle prevalenti anche quando le minori sono di per se stesse rumorose?
Vi
ringrazio moltissimo per il chiarimento che vorrete offrirmi e vi faccio i
miei più grandi complimenti per la completezza e la semplicità delle
preziosissima assistenza che offrite a tutti noi.
Grazie saluti.
G.G.
»
la risposta della Redazione |
181. Come indurre le Istituzioni a fare il loro dovere?
16.06.2013
Gentile Redazione,
Il
caso segnalato nel post "Abbassiamo il volume. Silenzio rifiutato"
del 19.02.2012 è di quelli, forse, irrisolvibili.
L'unica soluzione potrebbe consistere nel presentare una lista alle prossime
elezioni comunali, vincere le elezioni e cambiare il regolamento comunale
per la tutela dall'inquinamento acustico.
Dico
questo perché la legge affida ai comuni le competenze di tutela in materia
di inquinamento esterno e dell’ambiente abitativo. Il comune può rilasciare
autorizzazioni anche in deroga ai limiti di Legge per lo svolgimento di
attività temporanee e di manifestazioni in luogo pubblico o aperto al
pubblico e per spettacoli a carattere temporaneo ovvero mobile, nel rispetto
delle prescrizioni indicate dal comune stesso. Così si può spiegare,
presumo, l’arcano del perché anche la Procura ha chiesto l’archiviazione.
In
tutti gli altri casi, invece, sempre che ne sussistano e se né dimostrino le
condizioni, c’è speranza che il problema trovi soluzione (prima o poi).
Purtroppo i tempi sono generalmente lunghi.
Contrariamente a quanto si pensa, la vera causa per la quale tante persone
in Italia sono costrette a subire danni da rumore, non dipende, giusto per
fare un esempio, dal gestore senza scrupoli di un bar che abusa degli
impianti di amplificazione, ma da chi è preposto per dovere d’ufficio a fare
i controlli e a reprimere questi fenomeni di inciviltà, veri e propri
attentanti alla salute delle malcapitate persone, costrette a subire
l'oltraggio del disturbo e quello dei diritti negati.
È
contro questi che bisogna attrezzarsi e combattere, non contro i "furbetti
del concertino" che alla fine finiranno per essere anch’essi vittime.
La
Pubblica Amministrazione è piena di persone per bene che fanno il loro
dovere (a tutti i livelli dagli alti funzionari dei ministeri al piccolo
impiegato del comune, dal capo della polizia all’ultimo agente delle forze
dell’ordine). Il guaio è che noi (che abbiamo subito o subiamo disturbi) ci
imbattiamo in quella piccola fascia che non fa il proprio dovere, vuoi per
ignoranza o vuoi per altri motivi. Vi assicuro che questi sono una piccola
minoranza, come sono una piccola minoranza le persone vittime
dell'inquinamento acustico o disturbo al riposo e alle occupazioni, rispetto
ai 60 milioni di abitanti.
Io
ho denunciato (querelato) i sindaci (due) pro tempore del mio comune ed i
funzionari responsabili delle forze dell'ordine locali. Ancora non ho
notizie certe su queste denunce. Sono fiducioso.
Non
bisogna aspettare che queste denuncie facciano il loro corso (3-5 anni o
più), nel contempo occorre continuare a combattere investendo del problema
chi sta gerarchicamente più in alto. Ed è per questo che ho scritto sino ad
ora due lettere di cui una aperta al Prefetto perché nel mentre la giustizia
fa il suo corso Lui, se né ricorrono gli estremi, intervenga richiamando
all’ordine chi sta sbagliando e continua a sbagliare.
Non
sono un tecnico, le mie devono essere considerate opinioni.
A.L.
»
la risposta della Redazione |
180. Bar e sala riunioni sotto casa
04.05.2013
Egregio dott. Brugola,
innanzitutto complimenti per l'importante servizio e sostengo che svolge e
svolgete con il Vostro sito internet. Io e la mia fidanzata abbiamo
acquistato un appartamento da circa 6 mesi, che si trova in un condominio di
due piani fuori terra: al piano di sopra vi sono 4 abitazioni, mentre al
piano inferiore vi sono attività, tra cui un bar e una sala in cui si
tengono riunioni religiose, quindi c'è un duplice problema. Inizio dal bar.
Dopo
6 mesi, la situazione è questa: ha come orario di chiusura le ore 01.00, ma
molte volte arriva anche alle 01.30. Il giorno di chiusura settimanale è il
lunedì, ma alcune volte apre ugualmente. Vi sono delle sere in cui la musica
si sente appena (si sentono i bassi non altissimi, ma che comunque a letto
col silenzio danno fastidio), altre sere invece la musica è più alta e
nemmeno la televisione riesce a coprirla. Non parliamo delle serate karaoke.
Ora che è arrivata l'estate, inoltre, gli avventori si trattengono
all'esterno dove vi sono i tavoli: un concerto di risate e grida. In più c'è
un altoparlante sistemato all'esterno...praticamente è impossibile tenere le
finestre aperte! E anche se sono chiuse, nel silenzio della sera, le voci
dei clienti e i bassi si sentono. Quando alza molto poi si sente anche la
musica.
Il
regolamento condominiale prevedrebbe il silenzio alle ore 23.00, ma molte
volte capita addirittura che il gestore a quell'ora alzi il volume invece di
abbassarlo. I miei vicini dell'appartamento a fianco ci abitano proprio
sopra e sono anni che si lamentano inutilmente. Mi hanno detto di essere
anche andati dal sindaco, il quale però ha risposto che non ci si può fare
nulla. Molte volte si sono lamentati col gestore, che è addirittura arrivato
a rispondere in malo modo. Siamo costretti a dormire con i tappi nelle
orecchie per avere silenzio, ma non lo trovo giusto. Alle 23.00 dovrebbe
abbassare e non ci dovrebbe essere silenzio, anche da parte dei clienti!
La
sala riunioni invece funziona così: vi si riuniscono degli africani per
pregare in modo molto rumoroso, cantando e suonando. Utilizzano a volte
perfino dei microfoni, sicché è come averli in casa. Questo al giovedì sera
per un paio d'ore e la domenica dalle 9.30 alle 13.00. Anche qui i vicini
"veterani" non sono stati capaci di risolvere le cose.
Come
procedere per questi disturbi?
La
ringrazio in anticipo per l'aiuto che vorrà suggerirci.
Mauro
|
179. I macchinari per la pulizia delle strade stanno diventando un
vero incubo
19.04.2013
Gent.mo dott. Brugola,
abito in Sardegna, esattamente a Ittiri, un paese di circa 10.000 abitanti
in provincia di Sassari. Le scrivo questo quesito per avere un suo parere
circa la situazione poco piacevole che si crea ogni mattina, sabati e
festivi compresi.
Ora
le spiego meglio. Puntualmente, tutte le mattine io e la mia famiglia
veniamo svegliati da un rumore fortissimo causato da un soffiatore a scoppio
utilizzato da un operatore e da un macchinario per la pulizia delle strade.
Il
problema è che oramai è diventato un incubo, mi sveglio di soprassalto con
il cuore a mille, spaventatissimo perché il rumore risulta essere
violentissimo e insopportabile. Ora sto iniziando anche a soffrire di
insonnia, ovvero, dopo che vengo svegliato mi è impossibile continuare a
riposare. Mia moglie il più delle giornata le inizia con il mal di testa.
Gli
orari variano, quelli da me registrati sono i seguenti: ore 5:30, ore 6:00 e
ore 6:30, questi sarebbero più o meno gli orari in cui vengono svolte le
pulizie una volta al giorno. A volte gli ho osservati durante le loro
pulizie e sono veramente "comici". Preciso che nelle strade non vi è una
grossa sporcizia. Pensi che una volta un operatore ha soffiato per circa 10
metri un sacchetto di patatine fino alla spazzatura quando bastava
inchinarsi e raccoglierlo, senza accelerare come se fosse una moto.
Ho
visto che questo soffiatore di questo tipo ha una pressione sonora di circa
91,9 dB(A). E' normale che possano usare questi strumenti in pieno centro e
sopratutto a quell'ora? Ma non potrebbero usare le scope come nelle altre
città? Pensi che a Sassari questi macchinari non vengono usati.
Non
sono l'unico a lamentarmi, ma tanti altri vicini, però hanno paura a
lamentarsi. Ora non sopporto più la situazione, non so se fare un esposto in
caserma o se denunciare il tutto in comune.
Io
la ringrazio e resto in attesa di una sua graditissima risposta, cordiali
saluti.
G.
|
178. Richiedere le verifiche del rumore nel timore che le stesse
possano essere preannunciate al controllato
07.01.2013
Egregio dott. Brugola,
da circa un anno e mezzo stiamo combattendo la nostra battaglia contro un
bar aperto ex novo in una zona residenziale del nostro Comune (20 mila
abitanti) che tiene aperto fino alle 01 di notte e nei cui spazi esterni e
nell’attiguo parcheggio, nelle sere del weekend, si radunano decine di
giovani che bevono e urlano. Un frastuono insopportabile che le nostre
famiglie (parlo a nome di un gruppo di vicini che si è coalizzato contro il
locale). Dopo diversi esposti in Comune, denunce ai carabinieri, richieste
di intervento della polizia locale e dei carabinieri – che però non hanno
cambiato la situazione - abbiamo chiesto in Comune l’intervento dell’ARPA
che nelle prossime settimane - così ci è stato garantito - verrà a compiere
i rilievi fonometrici.
Il Comune ci ha già avvisato che durante questi rilievi saranno presenti
anche un funzionario del Comune e un agente della polizia locale. E qui
cominciano le nostre preoccupazioni perché il Comune è nettamente schierato
a favore del locale, il cui titolare è amico di alcuni assessori e
sponsorizza alcune iniziative comunali. Tanto che il sindaco, qualche
settimana dopo l’apertura del locale, ci aveva promesso un'ordinanza per la
chiusura anticipata alle ore 23 che però – dopo un anno e mezzo – stiamo
ancora aspettando! Il nostro timore è che – saputa la data e l’ora dei
rilievi da parte dell’ARPA – qualcuno in Comune faccia una soffiata al
titolare del locale che, quella sera, potrebbe così mettere il
"silenziatore" al locale, convincendo i suoi clienti a non fare rumore. In
questo modo le rilevazioni ARPA ne risulterebbero falsate.
Le chiediamo: come possiamo evitare questo inconveniente? E’ proprio
necessaria la presenza del funzionario comunale e del vigile? E l’ARPA deve
obbligatoriamente avvisare il Comune in ordine alla data e all’ora delle
rilevazioni? Se dalle rilevazioni (non veritiere, chiaramente) dovessero –
come è probabile – risultare valori di rumore molto inferiori rispetto a
quelli reali, "dimostrando" che il disturbo è molto più modesto rispetto a
quello da noi denunciato, non ci troveremmo con le spalle al muro? E cosa
dovremmo fare allora?
Grati se vorrà gentilmente darci una risposta, la salutiamo cordialmente e
la incoraggiamo a proseguire nel suo benemerito impegno a favore di questa
battaglia di legalità e di civiltà.
Un cordiale saluto.
P.M.S.
|
177. Parco giochi sottocasa utilizzato che asilo nido a tutte le
ore del giorno
07.10.2012
Egregio dott. Brugola,
le
scrivo per chiederle un parere su un problema che ci tormenta da oltre 3
anni.
Sotto casa nostra è stato creato un parco comunale con tanto di giochi e
altalene che è frequentato da orde di bambini inferociti e repressi, figli
di gente maleducata che evidentemente non è in grado di gestirli in altro
modo che facendoli urlare a squarciagola durante tutte le ore del giorno e,
nei periodi estivi, anche fino a tardi.
Il
comune se ne lava le mani dicendo che non è colpa sua se esiste gente
maleducata e che l'eventuale affissione di cartelli sarebbe solo uno spreco
di denaro e non sarebbe letto e rispettato da nessuno. Il sindaco sostiene
che in quella zona non doveva sorgere alcun parco pubblico in quanto si
tratta di una zona situata fra molti palazzi e quindi l'acustica viene
amplificata al massimo ma molte persone della zona hanno sollecitato la
creazione di tale area verde in quanto non sapevano dove portare i loro
figli ed è stato costretto a cedere alle loro richiesta ed ora mi viene a
dire che non può mettersi contro queste persone.
Ma
dove siamo nel far-west? Ed il mio diritto alla quiete ed alla serenità chi
me lo garantisce? Una eventuale causa contro il comune potrebbe avere esito
positivo?
Un
esaurimento nervoso e tanti certificati medici potrebbero servire a far
causa al comune per un risarcimento danni o per fargli cambiare idea in modo
da regolare l'uso di questo parco/asilo nido della discordia?
Nell'attesa di un suo cortese riscontro ne approfitto per ringraziarla e
salutarla.
Antonio
|
176. Rumori notturni da circolo privato "autorizzate" dal Sindaco
24.07.2012
Egregio dott. Brugola,
durante il periodo estivo, io e mia moglie ci troviamo a far fronte al
solito problema. Abitiamo in una casa di una frazione del comune di Sorano (GR)
a poca distanza da un circolo privato che organizza regolarmente concerti
musicali all’aperto. Questi concerti oltre al fatto che spesso iniziano DOPO
la mezzanotte, hanno un impatto acustico elevatissimo. Spesso vengono
sentiti anche a distanza di molti km. Figuriamoci presso la nostra camera da
letto, che trovandosi al primo piano proprio esposta in direzione del palco,
è come fosse al centro del concerto.
L’altra settimana chiamando il 113 ci è stato chiesto di parlare più forte
perché non sentivano niente con tutta quella musica…chiamavamo dalla camera
da letto! Il 113 non può far niente perché è compito dei carabinieri. Li
abbiamo chiamati tutti gli anni ma oltre al fatto che sembrano sempre
scocciati della chiamata, ci dicono sempre che il comune spesso da
l’autorizzazione a questi concerti anche fino alle 2 o addirittura 3 di
notte! Facendo pressione sul volume, alla fine intervengono e spesso fanno
terminare il concerto (vuol dire che queste autorizzazioni non sempre ci
sono!).
Il
problema è che un assessore del comune è la compagna di chi organizza il
tutto. Il circolo si trova in locali del comune. Ed il comune non ha
interessi politici ad intervenire, nonostante rassicurazioni date dopo una
nostra protesta protocollata. Oltre tutto i vicini hanno anche paura di
eventuali ritorsioni (ed anche noi) poiché l’ambiente non è frequentato
sempre da persone tranquille. Quindi risulta che a chiamare i carabinieri
siamo sempre noi.
A
metà agosto, inoltre, viene organizzato addirittura un festival di musica
etnica (prevedo tamburi fino alle 3 di notte).
Siamo quasi tentati a vendere casa e andarcene dal paese dei miei genitori e
dove sono cresciuto. Mi sembra una sconfitta ma ho anche un bambino di 2
anni e mezzo da tutelare.
Cosa
posso fare in concreto? Magari facendo sottoscrivere ai vicini una lettera
per procedere con un esposto ai carabinieri o direttamente alla procura
della repubblica? Non vorrei essere esposto a ritorsioni procedendo con
denuncie (che avrebbero anche dei costi che in questo momento non posso
permettermi) a titolo personale.
Cosa
mi può consigliare?
M.P.
»
la risposta dell'esperto |
175. Rumore da circolo privato attraverso il muro confinante
10.07.2012
Egregio dott. Brugola,
vorrei chiedere un Suo parere su come procedere con il problema che
perseguita me e la mia famiglia.
Abitiamo al primo piano di una casa con due unità abitative (una al piano
terra e una al piano primo) la cui parete di fondo è attaccata alla parete
del circolo del paese. Al primo piano del circolo, quindi giusto all'altezza
di casa mia, c'è un locale adibito a sala ballo in cui il sabato sera, da
settembre a giugno, ed in altre festività o occasioni estemporanee, ballano
in orario 21.30 - 0.30 circa (a volte oltre).
Certe sere siamo stati costretti ad andarcene di casa perché non riuscivamo
nemmeno a sentire decentemente la televisione nonostante avessimo alzato il
volume, altre volte ci sono state vibrazioni che facevano tremare infissi e
bicchieri. Inoltre il locale non è climatizzato, per cui nei periodi più
caldi vengono tenute le finestre aperte ed il disturbo aumenta parecchio.
Più
volte ho parlato con i responsabili del locale, ottenendo per lo meno di
anticipare alle 0.30 (più o meno...) la fine della musica che prima si
protraeva fino alle 1.00-1.15, nonostante l'orario ufficiale di chiusura sia
le ore 0.00.
Da
qualche mese hanno preso la decisione di procedere ad un'insonorizzazione
del locale, che attualmente ne è completamente sprovvisto, per poter fare il
loro comodo senza le mie lamentele. In via amichevole è stato chiamato un
tecnico che ha effettuato le misurazioni per avere un'idea della situazione
a cui si andava incontro, stabilendo col rumore di prova impostato a 90 dB
nel locale che le pareti, attualmente senza insonorizzazione, abbattono
circa 54 dB: secondo lui è sufficiente per isolare due unità abitative,
certamente no per un locale pubblico soprattutto se utilizzato per attività
rumorose.
Il
problema di difficile soluzione è che gli edifici sono praticamente
attaccati, per cui il rumore che si trasmette per via strutturale è
difficilmente schermabile. Nelle ultime settimane infatti è stata spostato,
per prova, il punto di emissione sonora dalla parte opposta della sala
(ovviamente molto più grande di casa mia): quello che si è ottenuto è una
sensibile diminuzione della pressione sonora "pulita" in casa (spariscono
alti e medi) ma restano in maniera troppo fastidiosa i bassi e le
vibrazioni, dando una sensazione di "testa in una scatola" che se possibile
peggiora di più la cosa rispetto a prima.
Adesso mi hanno comunicato di avere in mano un preventivo di
insonorizzazione da parte di una ditta specializzata, però mi hanno chiesto
che se loro procedono, essendo la cifra non indifferente, io devo dare loro
garanzie che mi accontenterò di quello che si ottiene. A causa del problema
strutturale infatti, non avendo (ovviamente!) essi deciso di procedere in
maniera radicale ma soltanto effettuando un'insonorizzazione alla parete che
ci divide ed al palcoscenico (attualmente vuoto sotto, appoggiato a terra
con sostegni rigidi ed attaccato alla parete), la ditta garantisce un
abbattimento del 60% circa, senza peraltro specificare in quali frequenze
questo sarà ottenuto.
Fra
i responsabili del locale ci sono (ahimè) due consiglieri comunali
dell'attuale (lo è da sempre) maggioranza, uno dei quali nell'ultima
chiacchierata ha cominciato a parlarmi di regolamenti comunali con i limiti
di rumore, di attività rumorose temporanee (essendo il ballo confinato quasi
esclusivamente al sabato sera), e di autorizzazioni che presumibilmente
riuscirebbero ad ottenere senza alcun problema, alla faccia mia. Mi è stato
fatto presente che anch'io, secondo loro, dovrei procedere ad effettuare
lavori in casa mia per schermare il rumore dalla mia parte, non si capisce
con che logica visto che la fonte di rumore sono loro, ed inoltre è
perfettamente inutile un insonorizzante sulla parete dalla mia parte visto
che il rumore si è già trasmesso via pavimento; inoltre, il nostro
appartamento è 50 mq circa e non posso certo permettermi di perdere 40-50 cm
di profondità in stanze già troppo piccole, soprattutto nella camera di mia
figlia neonata.
Per
concludere, a tutto questo si aggiunge che, al piano terra del locale, c'è
una stanza adibita a sala giochi - sala tv che viene utilizzata soprattutto
da ragazzi giovani durante l'inverno. Il rumore che deriva da qui è forse
anche più insopportabile di quello della sala ballo, perché quest'ultima
almeno viene prevalentemente utilizzata il sabato, mentre il rumore della
sala giochi c'è quasi esclusivamente le sere dei giorni lavorativi e sempre
dopo le 23.00 (a volte ben oltre l'orario di chiusura, fino verso l'1.00).
Come
dobbiamo procedere per evitare di infilarci in una situazione senza via
d'uscita, e contemporaneamente per difendere il nostro diritto alla pace in
casa nostra, che non è un locale pubblico?
Grazie infinite per tutto quello che fa.
Stefano
»
la risposta dell'esperto |
174. Rumore serale e notturno da circolo culturale
15.06.2012
Egregio dott. Brugola,
abito in un paese della Versilia Toscana. Il mio palazzo, di due piani, si
trova nel centro storico del paese, ubicato in una via non molto larga, con
traffico a senso unico. Già il traffico veicolare è piuttosto sostenuto.
Dallo scorso mese di marzo un giovane uomo ha aperto un circolo culturale,
dove anche si beve.
Apre
alle ore 18 e da quel momento i clienti, insieme a lui, iniziano a
conversare e a ridere a voce alta in strada, infatti si odono anche le
singole parole dal mio appartamento. Il mio appartamento è costituito da due
stanze le cui finestre danno sulla strada.
Per
legge deve chiudere a mezzanotte, ma ciò non sempre accade giacché i suoi
clienti entrano nel suo locale fino alle una di notte, ed oltre, sempre
chiacchierando senza alcun rispetto dell'abitato circostante, della quiete
notturna, infine della convivenza civile.
Un
sabato sera delle ragazze hanno smesso di chiacchierare, sempre fuori del
locale, dopo le ore tre del mattino e a seguito, soltanto, della mia
lamentela. Il locale era aperto.
Ora
al sabato interviene anche un cantante che si esibisce all'esterno del
locale. Io mi sono lamentata con il gestore il quale, con arroganza e tono
di sfida, mi ha risposto che io sono l'unica a lamentarmi e che lui rispetta
l'orario di chiusura e che posso prendere provvedimenti se non sono
soddisfatta (parole testuali). La conseguenza è che la qualità della vita in
casa, insieme al riposo notturno, è stata pregiudicata notevolmente.
Mi
sono rivolta all'amministratore del condominio che mi ha risposto che andrà
a parlare con il gestore e, poi, prenderà visione in Comune della licenza.
Mi
domando, anche, con quale criterio il Comune ha concesso l'apertura di
questo esercizio commerciale, non tenendo conto della zona e del disturbo
che si sarebbe arrecato alle civili abitazioni. E' questo un intervento
appropriato, mi chiedo e Le chiedo?
In
caso volessi vendere l'appartamento, esso non verrà svalutato dalla presenza
di questo locale la cui vita si svolge sempre in strada.
Come posso tutelare i miei diritti, anche se temo le eventuali ripercussioni
di questo signore? La ringrazio per la cortese risposta che vorrà darmi.
Distinti saluti.
M.G.
»
la risposta dell'esperto |
174. Mancata osservanza del regolamento di condominio per la
piscina condominiale
10.06.2012
Caro
dott. Brugola,
nel
mio condominio vi è una piscina condominiale aperta dai primi di giugno alla
metà di settembre. Il regolamento di condominio relativamente alla gestione
della piscina è largamente disatteso. In particolare nei seguenti punti:
punto 3) i tuffi vengono fatti dai bambini continuamente ; non solo, ma a
volte vengono incentivati dagli stessi padri che giocano con i figli
gettandoli in acqua;
punto 4) spesso i genitori portano i bambini piccoli, inesperti nel nuoto,
nella piscina grande con ciambelle di salvataggio,materassini o altre cose
simili;
punto 5) viene consentito regolarmente il gioco del pallone dentro l’acqua e
nell’area limitrofa alla piscina che è stata aperta da qualche anno per
altri scopi;
punto 6) non è rispettato,spesso vengono usati i materassini dai bambini e a
volte anche da qualche adulto.
Inoltre, nelle aree circostanti la piscina nella scorsa stagione sono stati
introdotti addirittura giochi vari ed è stato consentito spesso ai bambini
di circolare con le bici. Infine da anni è consentito ai bambini di urlare e
fare schiamazzi oltre il naturale. In assoluto comunque deve essere
assolutamente impedito l’introduzione di palle e palloni e ne deve essere
impedito il gioco a qualsiasi ora dentro e fuori la piscina, poi non devono
essere consentiti i tuffi: queste sono le due cose che provocano gran parte
del rumore.
Ora
siccome io abito sopra la piscina, dal 1 giugno a metà settembre devo subire
una situazione di continuo disturbo della mia quiete: è stata trasformata la
piscina in un parco giochi con l’aggravante che i rumori in un condominio
rimbombano e quindi diventano assolutamente insopportabili. Tutto questo
senza contare il fatto che io e i miei famigliari troviamo difficoltà a
frequentare la piscina per gran parte della giornata, sia perché gli
schiamazzi da mercato rionale non ci consentono nemmeno di leggere il
giornale, sia perché in acqua spesso la situazione è tale che è difficile
fare un po’ di nuoto.
Nel
passato ho segnalato quanto sopra all’amministratore, ma le cose sono
migliorate solo per un breve periodo, poi sono tornate come prima e in parte
sono anche peggiorate.
Per
quanto riguarda i bagnini, questi non solo non fanno rispettare minimamente
il regolamento, come è evidente, ma fraternizzano troppo con condomini
piccoli e grandi cosicché non sono in grado, neanche se lo volessero, di
esercitare un minimo di autorità e di disciplina.
A
chi devo rivolgermi per indurre l'amministratore a far rispettare il
regolamento di condominio? Fino a che punto posso arrivare con un'azione
legale per disturbo della quiete pubblica?
G.M.
»
la risposta dell'esperto |
173. Un disturbo prodotto dal bar al quale non pare esserci rimedio
13.05.2012
Egregio dott. Brugola,
abito in una villetta a bordo di una strada. Dall'altro lato, c'è un
parcheggio comunale ad uso del centro sportivo costruito 5 anni fa a favore
della cittadinanza. Peccato però che per gestire le attrezzature sportive
(campi calcio, calcetto, campo polivalente, bocce) il Comune abbia dato in
gestione il tutto ad un privato, il quale utilizza l'edificio a bar
somministrando alcolici e superalcolici. Il bar è molto frequentato con
orari di apertura 7 giorni su 7 ed orari fino alle 00:00 da lunedì al
giovedì e la domenica, mentre il venerdì e il sabato fino alla 01.00.
Il
disturbo è continuo da parte del bar con musica ad alto volume e perlopiù
diffusa all'esterno con due altoparlanti (loro dicono a filodiffusione) e da
parte degli avventori del bar che urlano. La molestia non finisce con la
chiusura dell'esercizio commerciale poiché gli avventori si fermano a volte
fino alle 02.00 nel parcheggio proseguendo lì la loro movida. Preciso che
anche altri proprietari di villette si lamentano, ma essendo amici
dell'amministrazione comunale, non fanno nulla se non quando proprio non ne
possono più, chiamano i carabinieri.
A
nulla sono valsi gli incontri con il sindaco, il quale dice lui, ha
sensibilizzato i gestori facendo tenere la musica più bassa ma per gli
schiamazzi al parcheggio ha suggerito quando succede di chiamare il 112 (già
ma dovrei chiamarli in una serata quante volte??? perlopiù vivo in un paese
di 2.500 abitanti e la stazione dei carabinieri è a 15 km. Inoltre il
territorio di copertura ha un bacino talmente vasto che non riescono a volte
nemmeno ad intervenire o quando intervengono dopo 2/3 ore è già tutto
finito).
Ora
dico io, il sindaco ha concesso tale gestione, il parcheggio dichiarato
comunale è al solo uso del bar (la nostra è una zona di villette e non
abbiamo bisogno del parcheggio) e lui parla con i gestori per
sensibilizzarli senza mai risolvere la situazione.
La
prego mi dia un consiglio, sono disperata.
Francesca
»
la risposta dell'esperto |
172. Come risolvere questo incubo?
28.03.2012
Egregio dott. Brugola,
Le
voglio raccontare cosa stiamo passando noi "da cinque mesi stiamo vivendo un
incubo" ci rivolgiamo ad un agenzia immobiliare per affittare un
appartamento e sperando di aver maggiori garanzie, troviamo una bella
casetta di corte ampia e non costa molto l'affitto, decidiamo di prenderla,
da subito ci rendiamo conto che il vicino è un bevitore, di notte sono rare
le volte che si dorme tranquilli, grida..urla, spacca la legna per la stufa?
Tv e radio ad altissimo volume ...imprecazioni e bestemmie, cammina con gli
zoccoli, insomma un inferno, proprio dove abbiamo la camera da letto siamo
confinanti muro con muro con questa persona, ...e per giunta è un 77 enne
sordo!?
A
nulla sono servite le buone maniere nel fargli notare la cosa. A nulla è
servito parlare con i parenti visto che vive solo...(proprietari del nostro
appartamento....quindi al corrente della situazione). A nulla è servito
l'intervento della forza pubblica. A parte fargli una denuncia querela dopo
aver esaurito le buone maniere..la mia compagna è incinta...e spesso ci si
trova di notte a chiamare i carabinieri per il trambusto. Gli stessi sono
usciti più volte beccandosi insulti e minacce! Addirittura è arrivato a
spintonarli.
Di
giorno, invece, non si muove una foglia. Il soggetto in questione...dorme!
Il tutto riprende solo la notte successiva, a volte con meno rumore a volte
insopportabile (dipende se ubriaco o meno).
Ciò
che mi domando, è come mai un soggetto del genere possa minacciare
addirittura la forza pubblica oltre che me e la mia compagna e continuare ad
essere impunito? Aspettano ci scappa il morto?
Non
so più veramente cosa fare. Ultimamente la mia compagna ha frequenti
attacchi di ansia, oltre che paura. La prego mi dia una sua opinione sul da
farsi oltre che cambiare casa che forse sarebbe la soluzione più logica, ma
in questo momento non è possibile.
C.B.
»
la risposta dell'esperto |
171. Disturbati dal continuo battere dei vicini
26.03.2012
Egregio dott. Brugola,
da
ormai più di un anno, dall'immobile sottostante (vivo in un condominio degli
anni 60) provengono sempre rumori molesti, non tollerabili. In particolare
rileviamo che viene battuto ripetutamente il soffitto con un oggetto oppure
viene elevato al massimo il volume della televisione. Questa condotta è
reiterata ad ogni suono prodotto dalla normale vita quotidiana della nostra
famiglia.
Preciso che la mia famiglia, composta dal sottoscritto, da mia moglie e da
nostra figlia di tre anni, durante la settimana lavorativa è presente in
casa solo il pomeriggio, visto che lavoriamo sia io che mia moglie e che
nostra figlia frequenta l'asilo nido.
Inoltre, in passato abbiamo trovato nella cassetta della posta "bigliettini"
firmati dai signori del piano di sotto (una coppia di circa 70 anni) con i
quali ci veniva chiesto di evitare rumori molesti, anche con toni
particolarmente accesi.
Abbiamo scritto all'amministratore (e loro in copia) con scarsi risultati,
anzi ci hanno mandato una lettera dell'avvocato con la quale ci chiedevano
di porgere loro le scuse considerandosi offesi del fatto che nella nostra
lettera riportavamo che i rumori erano accompagnati alle volte da ingiurie e
bestemmie (non discolpandosi però del fatto che producevano rumore).
Secondo Lei cosa possiamo fare per impedire tale condotta? La ringrazio
anticipatamente.
Vincenzo
»
la risposta dell'esperto |
170. Quando il vicino non vuol proprio saperne di abbassare il
volume del televisore
10.02.2012
Egregio dott. Brugola,
anche io mi unisco al coro dei ringraziamenti per l’ottimo servizio da Lei
fornito. Le espongo di seguito in breve la mia situazione:
da
ottobre 2011 il vicino che abita l’appartamento del piano di sotto ha preso
l’abitudine di vedere la televisione ad alto volume per tutta la notte
(normalmente sino alle 4.30 del mattino!); il televisore è collocato
esattamente sotto la mia camera da letto e questo probabilmente accentua il
fastidio da me avvertito.
Ho
provato più volte a usare le “buone maniere” chiedendo gentilmente al vicino
o di guardare una seconda televisione che tiene nella sala da pranzo (quindi
non confinante in verticale con la mia camera da letto) o di utilizzare
delle cuffie auricolari (che io stesso mi sono offerto di acquistare) ma
ogni tentativo si è rivelato fino ad oggi inutile; per 2 – 3 notti tiene la
televisione spenta ma poi ricomincia come se nulla fosse.
La
situazione è per me diventata insostenibile sia perché lavorando per tutto
il giorno la mancanza di sonno notturno (ormai dormo non più di 3 ore a
notte) inizia a crearmi problemi di concentrazione sia, ed è questa la cosa
ancora più grave, perché anche i miei due figli (di 3 e 5 anni) iniziano a
mostrare segni di fastidio iniziando a svegliarsi di notte, ad avere
difficoltà (mai avute in passato) ad addormentarsi e a essere oggetto di
attacchi di sonnolenza durante il giorno.
Io
non sono il tipo di persona che sbatte alle pareti (o in questo caso sul
pavimento) in quanto lo trovo un comportamento incivile che creerebbe
disturbo agli altri vicini che invece sono estremamente educati e sto dunque
pensando di imboccare la strada “formale” anche se dalle letture fatte sui
vari siti anche io sono molto demotivato.
Mi
può consigliare come è più opportuno muoversi? Che passi devo intraprendere
prima di far scrivere a un legale e avviare una causa? Ha senso fare una
querela o sporgere denuncia ai Carabinieri? Lei pensa che riuscirò mai a
porre fine a questa violenza che io e la mia famiglia siamo costretti a
subire? Possibile che la legislazione non difenda il diritto elementare
delle persone a riposare la notte?
Grazie in anticipo per il suo aiuto e per i consigli che saprà darmi.
Un padre di famiglia in difficoltà
»
la risposta dell'esperto |
169. Rumori dai vicini "temporanei per vacanza"
06.02.2012
Egregio dott. Brugola,
grazie per le le risposte sempre molto puntuali che scrive sul forum. Le
vorrei chiedere dei consigli su come muovermi per far cessare l'uso
dell'appartamento sotto il mio da parte di "vacanzieri" quasi sempre
rumorosi che stanno nella mia città per brevi periodi.
L'appartamento sotto il mio è abitato per periodi brevi o brevissimi
(qualche giorno o al massimo qualche settimana) dalle persone più varie, il
proprietario l'ha messo a "reddito" affittandolo per brevissimi periodi a
persone sconosciute. Costoro quasi sempre sono molto rumorose e per niente
rispettose della quiete e degli orari di riposo.
Il
regolamento condominiale recita che è "fatto divieto di usare le proprietà
private e comuni per destinazioni contrarie a moralità, decenza o ad uso che
possa comunque turbare il pacifico godimento della proprietà privata e
comune". Oltre al rumore c'è anche il fatto che queste persone cambiano
continuamente: come si fa ad essere sicuri di chi si ha di fronte? E se
queste persone fossero delinquenti? Il proprietario non ha mai dichiarato
l'uso che fa dell'appartamento all'amministratore o a noi condomini.
Le
segnalazioni all'amministratore non sono servite a niente, se non a far dire
al proprietario che lui di casa sua può fare quel che vuole. La verità è che
gli occupanti dell'appartamento non rispettano quasi mai la quiete. Il
proprietario non risiede nel condominio, lui dice che le persone che ospita
in quell'appartamento dove lui non risiede non disturbano (ma non può
saperlo perché non abita li e le persone cui affitta l'appartamento trovano
l'annuncio su internet).
Nell'ultima assemblea condominiale sono riuscito ad ottenere che
l'amministratore eserciti una censura formale dell'uso dell'appartamento
perché la situazione è insostenibile in quanto a rumori e ad abuso delle
parti comune (ascensore et similia). Ancora non so se l'amministratore abbia
applicato la mia richiesta al condomino. Ad ogni modo la cosa è stata messa
a verbale. Inoltre ho effettuato un esposto alla questura, ove gentilmente
della faccenda si è occupato l'ispettore capo dell'anticrimine : il
proprietario ha detto che ha usato l'appartamento come "appoggio" per gente
che lui conosce e viene nella mia città da varie parti d'Italia.
L'ispettore, non trattandosi di una denuncia ma di un semplice esposto, ha
dovuto mediare (non so cosa abbia detto al proprietario dell'appartamento
incriminato) tra me e lui. E' evidente che tale persona mente, che
l'appartamento è locato per motivi di lucro (legittimo) ma che credo non
rispetti le richieste dell'agenzia delle entrate in merito. Il proprietario
se fosse stato in regola avrebbe detto la verità, che cioè affitta
l'appartamento.
Non
ho mai mandato una raccomandata al proprietario, l'ho visto una sola volta
in assemblea di condominio, ma ho cercato in tutti i modi di sollecitare
l'amministratore a a scrivergli. Cosa posso fare di più?
Il
problema è che si tratta non sempre della stessa gente, la loro presenza è
molto discontinua: come faccio a dimostrare che fanno rumore? Posso chiamare
i vigili quando lo fanno? Devo puntare sul disturbo della quiete o sull'uso
non congruo al regolamento? Il regolamento non vieta espressamente il bed
and breakfast l'affittacamere o l'affitto temporaneo sotto i 30 giorni,
ma dice che non si può usare gli appartamenti se questo uso turba la pace
dei vicini ed i pacifico godimento della proprietà privata e comune.
Gli
faccio causa? e se gliela faccio perdo o vinco? Come faccio a dimostrare che
il fatto che cambi continuamente la gente in quel dannato appartamento e che
questa gente è quasi sempre gentaglia che usa quella casa come se fosse loro
con continui schiamazzi rumori molesti etc., etc. Devo dimostrarlo
oggettivamente questo rumore con una consulenza di una ditta specializzata
in rilevamenti acustici?
Se
mi aiuta mi fa una grande cortesia. Sono costernato, e con me gli altri soli
tre condomini.
Enrico
»
la risposta dell'esperto |
168. Disturbati dal rumore dei vicini
05.02.2012
Egregio dott. Brugola,
scrivo la presente per avere idee più chiare se avviare una azione legale
contro i miei vicini.
Io ed il mio compagno abbiamo acquistato a gennaio del 2011 un appartamento
in un complesso con entrata a due famiglie. Purtroppo già dopo un paio di
mesi dall'acquisto ci siamo resi conto che i ns. vicini, abituati a vivere
in modo poco educato, non rispettano le normali regole di buona educazione.
Mi spiego meglio.
Abbiamo l'entrata in comune con portineria e il pianerottolo di entrata in
comune. La moglie del vicino ha un tono di voce acustico esagerato, io forse
solo quando grido ho lo stesso tono, e sempre TUTTI I GIORNI ospita la
sorella dalle 08 del mattino alle 18 di sera con relativa bambina al
seguito. E pure la sorella ha lo stesso timbro e tono di voce.
Tra
i rumori per spostamenti di sedie, mobili, grida, le risate urlate, lo
stereo acceso, io potrei fare il rendiconto della loro giornata perché dalla
nostra parte si sente tutto. Consideriamo pure che durante l'arco delle
giornate e sopratutto nei fine settimana hanno spesso e volentieri ospiti
che sono altrettanto rumorosi e la portineria ormai è un mix tra un circo,
una stazione e non so cosa altro. Inoltre per almeno 4/5 mesi all'anno
(suddivisi in due tranche) la famiglia ospita pure alcuni parenti di lei (è
brasiliana) quindi le lascio immaginare la confusione.
Il
fatto è che abbiamo si, reclamato tre volte per i rumori direttamente
suonando alla loro porta, e ora solo dopo le 22 (non sempre!!) i rumori
diminuiscono. E' sconfortante perché se gli fai presente i rumori ti
rispondono "Ma cosa facciamo di male?!? stiamo solo in compagnia!".
Proprio non capiscono.
Il
problema è che durante tutta l'intera giornata spesso e volentieri non si
riesce a stare nel nostro appartamento in modo tranquillo. Mettiamoci poi
che al giorno d'oggi le pareti sono di cartapesta. Se avessi bambini che
devono studiare purtroppo non riuscirebbero a stare concentrati e così pure
se io lavorassi in casa non riuscirei a sopportare un tale logorio mentale.
Anche con la televisione accesa sentiamo in continuazione le loro voci
starnazzanti. Il problema è che i rumori non sono tali da chiamare Polizia
Locale o Carabinieri perché sono in orari dalle 08 alle 22 ed esternamente
si sentono ma poco ma mi creda fisicamente ci stanno uccidendo.
E'
trascorso solo un anno dall'acquisto ma sto già pensando di vendere. A
differenza del mio compagno che non vuole dargliela vinta.
Le
chiedo sinceramente se vale la pena intentare una azione legale anche se,
guardando le esperienze raccontate in giro, sono alquanto demotivata. La
ringrazio in anticipo.
Claudia
»
la risposta dell'esperto |
167. Cari "amici" a 4 zampe
06.01.2012
Egregio dott. Brugola,
mi unisco innanzitutto ai numerosi ringraziamenti per l'ottimo servizio da
Lei fornito.
Le vorrei sottoporre il mio caso, che rappresenta un classico tra i rapporti
di buon vicinato: i cani.
Abito in affitto in un condominio di 12 famiglie in una zona centrale di
Varese. L'appartamento al piano terra è l'unico ad avere un giardino di
proprietà, che sarà all'incirca di 20-25 mq. I proprietari hanno diviso
questa sorta di giardino in due e, da una parte hanno messo i giochi dei
bambini, dall'altra 3 pastori maremmani adulti, cani da circa 50-60kg l'uno.
Come qualsiasi persona sana di mente può immaginare, chiudere 3 cani da
pastore costantemente in 10 metri quadri (in 7 mesi non glieli ho mai visti
portare fuori nemmeno una volta), non può che causare problemi. E infatti i
poveri animali non fanno altro che abbaiare in pratica dalla mattina alle 8
fino alla sera alle 20, quando finalmente i proprietari si degnano di
portarli in casa.
Oltre al normale fastidio i problemi fondamentali sono due: l'intensità del
rumore (quando abbaiano tutti e tre contemporaneamente mi tremano
letteralmente i vetri), e il fatto che, lavorando a turni, quando faccio il
turno di notte se riesco a dormire 1-2 ore al giorno è tanto. Sto infatti
rischiando, in un periodo come questo, di combinare qualche casino a lavoro
con tutte le conseguenze del caso (lavoro su impianti da decine di milioni
di euro).
Ho parlato con i proprietari,chiedendo se fosse possibile, solamente quando
faccio la notte, di tenere gli animali in case fino a mezzogiorno, in modo
da poter dormire almeno 5 ore (si tratta al massimo di 10 giorni al mese).
La risposta di queste civilissime persone è stata: "Sono problemi tuoi,
se non ti sta bene cambia casa".
Il colmo è che io sono disposto ad andarmene, ho già parlato con il
proprietario e ho dato la disdetta. Per non perdere i 1.200 euro di caparra,
sono però costretto a dare almeno 4 mesi di preavviso. Ho quindi chiesto ai
sensibili animalisti dei vicini se almeno per questi mesi fosse possibile
trovare una soluzione: stessa risposta di prima.
Mi sono già rivolto ad uno studio legale, ma come saprà bene anche Lei i
tempi della giustizia sono lunghi. Secondo Lei, esistono gli estremi per una
denuncia per disturbo della quiete pubblica (o per l'art. 844 del codice
civile)? Ho letto alcune cause passate, e pare proprio che ormai i cani
abbiano più diritti delle persone. Qualsiasi consiglio da parte Sua sarebbe
veramente utile.
Grazie per la cortese attenzione. Cordiali saluti.
Paolo
»
la risposta dell'esperto |
166. La disco sotto casa
02.12.2011
Gentile dott. Brugola,
in primis complimenti per questo servizio che con grande solidarietà e
professionalità accoglie disagi profondi di chi, come me è purtroppo oggetto
dello status di "ostaggio da rumore".
Abito al primo piano di un condominio collocato in una stecca di tre palazzi
identici e con una serie di locali commerciali collocati al piano terra.
Un
anno fa, circa, il locale situato sotto il mio appartamento prima adibito ad
attività commerciale e poi venduto, è stato adibito a "locale per eventi".
Feste di ogni genere hanno cominciato a susseguirsi prima con una frequenza
molto bassa e poi pian piano con una certa costanza. Nonostante le nostre
lamentele, il proprietario (tra l'altro proprietario di un'attività
commerciale ristorazione da asporto), ha continuato sino a quando non
abbiamo effettuato un esposto a Carabinieri, Polizia Municipale, Sindaco,
ASL, Vigili del Fuoco, Procura, Guardia di Finanza.
Quest'azione ha inibito il proprietario sino ad agosto scorso, momento in
cui si è dotato di una licenza per somministrazione di alimenti e bevande
(tipo B), di autorizzazioni varie ed ha eseguito alcuni lavori di
ristrutturazione all'interno dotandosi di un secondo bagno. Da quel momento
l'inferno.
Le
feste si susseguono con musica da discoteca riprodotta con strumenti
acustici molto potenti, tanto da farci tremare pavimenti e suppellettili per
non citare lo speaker che usando il microfono sembra trovarsi all'interno
dei nostri appartamenti. Alla musica si aggiunge il caos per strada, che gli
avventori generano all'ingresso e all'uscita proprio nel nostro vialetto
occupando gli spazi condominiali che questo locale condivide. La fascia
oraria in genere parte dalle 20.30 e si conclude tra le 23.30-00.00,
purtroppo per me che vivo proprio al di sopra la tortura si protrae oltre,
sino al termine delle pulizie varie e spostamenti di tavoli sedie e
quant'altro.
Abbiamo quindi chiesto a Carabinieri e Polizia Municipale di intervenire, ma
questi ultimi in particolare ci hanno dissuaso dicendoci che il proprietario
ha tutti i permessi necessari, in realtà noi abbiamo la relativa certezza
che abbia le necessarie amicizie per ottenere quello che vuole.
Credo possa immaginare il nostro stato d'animo e il nervosismo che questa
situazione genera, anche perché attendiamo con l'ansia continua che ogni
sera si possa verificare un evento che si traduce nell'impossibilità di
vivere normalmente la quotidianità dal cenare serenamente, guardare la TV
sino all'impossibilità di andare a letto in orari decenti.
Siamo molto sfiduciati considerando i primi esiti delle nostre azioni, ma
come e cosa possiamo fare per impedire il protrarsi si questa situazione?
Vittorio
»
la risposta dell'esperto |
165. Abbassiamo il volume
29.11.2011
Gentile dott. Brugola,
da
anni sono in lotta contro l'inquinamento acustico a S.Benedetto del Tronto,
non solo come residente nel centro cittadino, dove si svolgono feste e
spettacoli che si avvalgono di musica amplificata con casse acustiche, ma
anche come Presidente di un comitato civico, nato per contrastare tale
problema. Sono anni che aspetto una risposta dal comune, riguardo la
richiesta di accesso agli atti autorizzativi delle feste suddette,anni che
denuncio alla magistratura, ma nessuno inquisisce per omissioni di atti
d’ufficio il comune.
Ho
fatto fare rilievi decibel, durante la Festa della Musica, nel 2008,
da cui si evinceva il superamento dei limiti decibel, ma ciò non è bastata a
sanzionare nessuno. A seguito di un mio esposto alla Procura di Ascoli
Piceno, è stata fatta un’indagine da cui sono emerse palesi violazioni di
legge da parte del comune, che autorizza le feste, senza chiedere la
relazione d’impatto acustico previsionale. Ebbene, il magistrato ha
archiviato tutto!
Ho
fatto opposizione e sono andata davanti al GIP, ma ciò non è bastato,
nessuno ha preso in considerazione quanto da me denunciato, praticamente i
fatti provati sono scomparsi, o meglio negati, ignorati. Come gridare a dei
sordi! Quindi: tutti assolti, tutti innocenti.
Ho
scritto una lettera di denuncia di tali vergognosi fatti al Procuratore Capo
della Procura presso la corte d’appello e al CSM, nessuno mi ha risposto. Il
comune e i vigili omissivi, la fanno sempre franca. Chi ci tutela, se alle
nostre lagnanze e proteste nessuno risponde?
Intanto, la nostra qualità della vita è decaduta e le nostre abitazioni sono
esposte a continue minacce di decibel a tutto volume....Farò l’ennesima
denuncia alla Procura e richiesta di controlli ai vigili, per le prossime
feste, ma temo che sarà ancora un altro buco nell’acqua.
La
giustizia non è uguale per tutti.
Daniela
»
la risposta dell'esperto |
164. Rumorosità compressore metano da distributore confinante
22.11.2011
Egregio Dottor Brugola,
innanzitutto la ringrazio veramente di questa possibilità che lei offre a
coloro che sono sottoposti a disturbi di questo tipo.
Abitiamo in un condominio confinante con un grosso distributore, che oltre
tutto ha un bar aperto 24 ore su 24 ed è meta quindi di varia umanità con
tutto quel che ne consegue per quanto riguarda i rumori. Ma la fonte di
rumore più fastidiosa e persistente, perché continua, è il compressore del
metano, che si trova proprio vicino al confine con la nostra proprietà,
esattamente a 14 metri in linea d'aria dal cancello dove tutti passano (che
gli abitanti sono circa 60, più eventuali altre persone di passaggio e che
passano minimo 2 volte). Il compressore fa molto rumore perché è stato
sostituito con un modello più grande ed essendo stato collocato nello stesso
box è stata tolta la porta e quindi è come se fosse all'aperto (un
rivenditore di questi box mi ha detto che la porta non è obbligatoria).
Ho
controllato con le misure antincendio (D.M. 28/06/2002) e la distanza fra il
compressore e la nostra proprietà sembra essere inferiore a quella
consentita: la distanza minima sarebbe 20 metri altrimenti è richiesto un
muro di cemento alto 2,5 metri e spesso 20 cm (oltretutto l'area del
distributore è per una piccola parte attraversata da linee elettriche, che
sarebbe proibito dai regolamenti antincendio), per me che scrivo e abito al
piano terra quella del muro potrebbe essere una soluzione antirumore ma non
lo sarebbe per quelli che stanno al primo e secondo piano.
Abbiamo comunque già fatto un esposto insieme ad altri condomini esposti
alla fonte del rumore, in seguito è venuta l'Arpat per effettuare le
misurazioni, con i seguenti risultati, in breve: Rumore ambientale Leq,
finestra aperta 55.8, rumore residuo Leq 53.8, perciò secondo questa
misurazione il rumore rientra nei limiti consentiti. Dopo un po' di tempo
dalla chiusura del procedimento, i gestori del distributore hanno fatto dei
lavori al compressore con un gran rumore che è durato due giorni, dopodiché
lo stesso ha ricominciato la sua attività che sembra essere ancora più
rumorosa di prima.
A
tutto questo si aggiungono i frequentatori notturni del bar (nei
finesettimana, spesso ubriachi che urlano e mettono la musica a tutto volume
in macchina), gli aspirapolvere per auto che sono anch'essi sul confine con
la nostra proprietà
Per
quanto riguarda il nostro appartamento, abitiamo al piano terra con giardino
e ci troviamo nell'impossibilità di fruire di quelli che dovrebbero esserne
i benefici, in quanto il mio giardino è molto più vicino al compressore, ma
secondo l'Arpat il giardino non ha un'importanza come ce l'ha appartamento
ai fini della misurazione. Personalmente amavo stare nel mio giardino,
invece adesso non riesco più a soggiornarvi e quindi mi sento danneggiata
anche economicamente.
Alla
luce di tutto questo, sarebbero tre le vie possibili da seguire: dobbiamo
chiedere una valutazione per livello di tolleranza? Chiedere una verifica
per rumorosità delle attività nel suo complesso? Procedere direttamente con
le verifiche dei vigili del fuoco per le distanze di sicurezza?
La
ringraziamo anticipatamente per il suo aiuto e le porgiamo cordiali saluti.
Maria
»
la risposta dell'esperto |
163. Quando il vicino non si dedica solo alla musica
05.11.2011
Gentile dott. Brugola,
Le
scrivo in completa crisi nervosa, come potrà constatare, ad un orario
assolutamente particolare (sono le 3 di notte). Non perché io sia una
sonnambula ma perché, molto spesso soprattutto ultimamente, io non posso
dormire dall'1.30 alle 3.30 circa. Ma le spiego meglio.
Vivo
da sola in un monolocale che si affaccia su un ballatoio, nel centro di
Torino, quindi in un palazzo molto vecchio e tenuto non benissimo. Non
esistono quindi impianti d'insonorizzazione, le pareti sono vecchie e si
sente veramente tutto da una casa all'altra. Sul ballatoio si affacciano in
tutto quattro appartamenti, il mio è il penultimo di questi. L'ultimo che si
trova alla fine del ballatoio, quindi attiguo al mio, è abitato da un
ragazzo che frequenta il conservatorio. E se si limitasse a suonare il
piano, saremmo tutti più contenti.
In
realtà ci sono stati vari aspetti che mi hanno un attimo dato fastidio, a
partire dal lasciare costantemente libero il suo cane (che non è certo di
taglia piccola) o cani di suoi eventuali amici altrettanto grossi e
dall'aspetto minaccioso girare liberamente sul ballatoio. Ma in effetti la
cosa più fastidiosa è sicuramente l'abitudine di organizzare delle serate
con gli amici, una sorta di "rave party casalingo", che iniziano
puntualmente quasi ogni notte verso l'1.30, attaccando con musica
techno/house/minimal a tutto volume che mi fa addirittura tremare il
pavimento a causa dei bassi altissimi, e si protraggono appunto fino anche
alle 4 del mattino.
Se
durante il giorno la presenza di questo ragazzo è praticamente nulla, nel
senso che non da assolutamente fastidio, la notte diventa un tormento,
puntualmente dall'1.30 circa in poi. Quindi s'iniziano a sentire passi non
propriamente delicati, roba che cade a terra, mobili che vengono spostati,
urla, risate, poco fa mentre le scrivevo addirittura delle martellate... il
tutto condito dalla musica che è appunto un sottofondo costante. L'altra
sera si son addirittura dati al Karaoke, sempre verso le 2 di notte.
Il
ragazzo in questione sa benissimo che le pareti sono vecchie e non
attutiscono nessun rumore, visto che appena trasferitosi accanto è stato lui
stesso a dirmi di questo problema. Quindi suppongo che sia una semplice e
pura mancanza di rispetto, nonostante la consapevolezza dei problemi
acustici dello stabile.
A
questo punto, vorrei chiederle come agire. Non sono mai andata a lamentarmi
della cosa personalmente, principalmente perché il tutto avviene sempre a
notte fonda, e ripeto abitando da sola non mi sento tranquilla ad andarmi a
lamentare in una casa piena di gente a quest'ora. Oltretutto è davvero raro
che io lo incontri sul ballatoio, e quelle poche volte che succede sono
saluti fugaci e io mi dimentico di esporgli le mie lamentele.
Volevo dunque chiederle: potrei agire facendo presente la cosa
all'amministratore di condominio? Le mie lamentele sono abbastanza serie
perché l'amministratore mi dia retta e possa intervenire, o dovrei chiedere
prima pareri alle mie vicine di casa, creando magari una sorta di "coalizzazione"?
Mi sembra comunque assurdo che nessuno abbia ancora agito in questo senso,
visto che il rumore è assordante, e il genere di "musica" è fastidiosissimo.
Io lo sento più di tutti, ma sono sicura che anche gli altri lo possono
sentire.
Grazie mille per la sua cortese attenzione.
Elisa
»
la risposta dell'esperto |
162. Termodisturbatori e caldaia del vicino
31.10.2011
Gentile dott. Brugola,
AIUTO!...HELP!...SOS!...I miei timpani sono in ginocchio!
...mi perdoni questa apertura un po' sopra le righe...le scrivo per
sottoporre alla sua attenzione il mio problema, vivo in una casa
bi-familiare e da un paio di anni se non tre ho problemi acustici con il
vicino, generati dai suoi termoconvettori per il riscaldamento e dalla
caldaia a condensazione che ha installato l'anno scorso, caldaia i cui tubi
passano in una canna fumaria vicino alla mia, un bolide marca Ferrari...e
questa non è una battuta.
Il
disturbo sonoro è un "ombra" costante che si infila nelle nostre orecchie,
una persecuzione difficile da spiegare, un mostro vibratorio sonoro
intollerabile da me e dalle persone che abitano con me, 3 ore al mattino
dalle 07 alle 10, 3-4 ore il pomeriggio, fino al gran finale della serata a
volte anche fino alle 02 di notte. E' come se fossimo nella morsa di un
Diapason...oppure come se fossimo sempre in crociera, il rumore-vibrazione
ricorda anche se lontanamente il tipico e continuo rumore che si avverte su
di una nave da crociera di bassa lega.
Ho
tentato una via collaborativa ma siamo in Italia e in questo Paese non c'è
una cultura sana del contradditorio, anzi, dopo la mia lamentela e offerta
di collaborazione, mi hanno fatto notare che io suono il pianoforte (tenga
presente che prima di questo problema mi dicevano che a loro piaceva la
musica e non disturbavo, tra l'altro io suono raramente non facendolo di
professione, qualche ora di giorno, mai la sera dopo le 20.00).
Ho
contattato l'ARPA, ma le questioni civili come lei ben sa non le accolgono.
Come posso procedere? Esame fonometrico da privato e lettera dell'avvocato,
oppure è più opportuno mandare prima una diffida (così lessi su di un
articolo)? Potrebbero in una eventuale procedura legale avvalersi del
"jolly" pianoforte?
La
ringrazio anticipatamente per il suo servizio, la sua disponibilità, il suo
prezioso ascolto, auspicandomi una sua preziosa risposta.
Cordiali Saluti da me e dai miei timpani.
Paolo
»
la risposta dell'esperto |
161. Come persuadere il vicino ad isolare la propria abitazione
22.10.2011
Egregio dott. Brugola,
sottopongo alla Sua cortesia e competenza un quesito, al quale sono
interessato soprattutto, ahimè, al punto di vista legale.
Abito da qualche anno una villetta bifamiliare su due elevazioni costruita
negli anni '80 come alloggio per ufficiali di una base militare posta nelle
vicinanze. La tipologia costruttiva di detto immobile è quella di una
costruzione in pannelli prefabbricati di cemento armato, tipo un capannone
industriale.
Subito dopo l’acquisto della mia metà, prima di abitarla ho provveduto a
realizzare dei lavori che mi consentissero un confort acustico e termico
accettabile quali ad esempio coibentazione delle pareti esterne, svellimento
della pavimentazione esistente con realizzazione di massetto (non ce n’era,
solo un po’ di collante!!) e montaggio di parquet incollato al massetto,
vetrocamere, etc..
Recentemente è venuto ad abitare nell’altra metà una famiglia che invece non
ha eseguito nessun lavoro e abita la casa così come lasciata dai militari.
Il rumore di calpestio, che ha un timbro quasi metallico, è insopportabile,
non si riesce ad isolarsi neppure stando in casa con i tappi nelle orecchie,
ogni rumore da percussione o sfregamento di mobilia nel pavimento giunge
nella mia abitazione con un volume veramente notevole, sembra di vivere
tutti nella stessa casa, come una grande famiglia!
Ho
interpellato un installatore di materiali fono isolanti e fonoassorbenti, ma
mi ha detto che l’isolamento della parete divisoria potrà avere risultati
soltanto limitati. Ho chiesto al mio vicino di risolvere insieme il
problema, ma lui non è interessato, tra l’altro dalla mia abitazione non gli
giunge nessun fastidio!
La
mia domanda è a questo punto questa: il rumore di calpestio che mi perviene
deve essere limitato ai sensi dell’ art 844 cc, e quindi rientrare entro i
5/3 db, oppure in quanto generatesi da una attività normale rientra nel
rumore di fondo e quindi io lo devo sopportare e mettermi il cuore in pace
(quest'ultima è la tesi del mio avvocato).
E
inoltre, ove si decidesse di agire in giudizio e richiedere una consulenza
tecnica di ufficio il Giudice può disporre una prova di detto volume di
calpestio nella abitazione del mio vicino, oppure il CTU dovrebbe eseguire
l’accertamento unicamente dalla mia parte cercando di “ricostruire” il
volume che a me perviene, magari attendendo che il vicino faccia rumore?
Le
sono infinitamente grato per la sua cortesia.
Antonio
»
la risposta dell'esperto |
160. ...vivi e lascia vivere
22.10.2011
Egregio dott. Brugola,
abito in una villetta trifamiliare, ho una batteria acustica nel mio garage
che è confinante col il garage di uno dei 2 vicini (vicino2),il cui garage
confina successivamente con il loro salotto, tanto per capirci (vicino uno:
salotto – muro comune – io: salotto – garage – muro comune – vicino 2:
garage – salotto) in linea orizzontale questo è lo schema.
Suono per circa 20 minuti o mezz'ora, giusto il tempo di provare una canzoni
2 o 3 volte, 2-3 giorni circa alla settimana non di più, in una fascia
d’orario che va dalle 17:30 alle 19. la domenica non suono mai. Inoltre in
caso il vicino2 mi chieda di non suonare perché i figli devono studiare o
altro, io lo accontento e non suono per correttezza. Aggiungo che è solo lui
a lamentarsi di ciò, infatti il vicino1 (a contatto) cui ho chiesto se
c’erano problemi, non si lamenta, e gli altri vicini non dicono nulla.
Questo vicino inoltre si lamenta spesso per ogni cosa, che va dal parcheggio
a quando ascolto musica a volumi non esagerati alle 5 del pomeriggio in
agosto. Minaccia di andare per avvocati, in merito agli elementi che vi ho
fornito, in un'ipotetica causa come andrebbe a finire? Aggiungo inoltre che
sto insonorizzando il garage ma, questi lavori richiedono denaro e tempo per
essere fatti bene.
Gregorio
»
la risposta dell'esperto |
159. Come isolarsi dai rumori del vicino
03.10.2011
Egregio dott. Brugola,
ho
urgente bisogno di un suo consiglio. Abito in un condominio vecchissimo
sopraelevato in 2 tempi, il mio appartamento in pietra e solaio in cannizzo,
il piano sopra di me e l'ultimo in cemento.
Il
solaio sopra noi terribilmente rumoroso dal calpestio, era stato smontato
per ristrutturazione e noi abbiamo pagato l'isolamento consigliatoci da
"tecnici" ma abbiamo buttato 17 milioni di lire ed il rumore persiste,
dicono perché non è stato posizionato bene.
Non
basta, al terzo e ultimo piano una famiglia con 4 bambini a cui è
impossibile parlare civilmente. I rumori sono rimbombo, calpestio
trascinamento, creda non ne possiamo più quindi, siccome ci sto rimettendo
la salute ho nuovamente interpellato una ditta di insonorizzazione di Torino
la quale mi garantisce di attutire il rumore almeno al 70-80%. Smonterebbero
il solaio esistente, creando una controsoffittatura ad alto isolamento
acustico (dicono loro) con la tecnica delle masse flottanti?!
Anna
»
la risposta dell'esperto |
158. Da abitazione immersa nel verde ad abitazione immersa nel
traffico
10.09.2011
Egregio dott. Brugola,
da
circa due anni abbiamo acquistato e viviamo in un quartiere residenziale di
Roma noto per essere, o almeno essere stato, silenzioso e tranquillo,
circondato dal verde, quindi anche non economico. Purtroppo con nostro
enorme stupore, pur abitando al quarto piano, il rumore da traffico si
avverte in modo incessante giorno e notte. Le nostre finestre affacciano su
un viale che abbiamo poi scoperto essere trafficato pesantemente: scooter,
moto, motorini, camion, autobus, etc. Inoltre la sosta selvaggia e l'assenza
di vigili urbani peggiorano notevolmente la situazione diurna poiché il
perenne ed insistente utilizzo di clacson delle auto è uno stillicidio.
Consideri che essendo una libera professionista mi capita spesso di dover
lavorare in casa e le assicuro che pur chiudendo tutte le finestre ed
utilizzando i tappi anti-rumore (che uso anche per dormire), il rumore
continuo, che poco si attenua con gli infissi chiusi, mi crea uno stress ed
un affaticamento mentale notevole, con conseguenze sulla salute che già
inizio a notare.
Di
notte, non migliorando la situazione, siamo costretti a dormire con le
finestre di casa chiuse e ad azionare i condizionatori tutta la notte per
l'intero periodo estivo poiché, pur essendo il nostro appartamento ben
areato, è impossibile dormire con le finestre aperte. Da ciò ne consegue un
aggravio economico. Il rumore da traffico fa spesso vibrare gli infissi e
passa anche attraverso il materasso, quando non si utilizza il guanciale.
Mi
sono rivolta ad un comitato di quartiere che si occupa anche di inquinamento
acustico, chiedendo di raccogliere firme e fare una petizione al comune per
richiedere l'intervento dell'ARPA. Mi è stato risposto che sarà molto
difficile ottenere qualcosa dal momento che qualche anno fa presentarono la
stessa problematica alla giunta allora in carica e la soluzione fu rimuovere
i sanpietrini dal manto stradale ed asfaltare. Intervento che non ha
ovviamente risolto il problema che ha a che vedere principalmente con il
volume del traffico ma anche con le inadempienze della polizia municipale.
La
mia situazione arreca alla sottoscritta un doppio danno, il più importante
relativo alla salute, ma anche economico. Ora le chiedo, quali armi legali
ha un cittadino per potersi difendere nei confronti di un comune che non fa
assolutamente nulla per proteggere la salute dei suoi cittadini? Esiste un
fondamento, in questo caso specifico, per chiedere un risarcimento danni al
comune o al municipio di appartenenza?
Mi
sono informata per la sostituzione degli infissi, peraltro fatti restaurare
di recente e provvisti di doppio vetro. Il preventivo per infissi adatti a
zone altamente trafficate ammonta a circa 2.500 Euro ad infisso (io ne
dovrei sostituire 5). Una cifra non indifferente.
E'
possibile richiedere ed ottenere un contributo al comune per l'installazione
di infissi idonei? Le chiedo questo perché il comune, laddove concede
permessi a costruire abitazioni in prossimità di raccordo, autostrade,
tangenziali, etc., spende anche denaro pubblico per installare quegli
orrendi pannelli fonoassorbenti, proprio perché si costruisce dove non si
dovrebbe. Allora poiché nel mio caso si tratta di uno stabile costruito
decenni prima che si sviluppasse una situazione come questa (il viale di cui
le parlo era un prato verdeggiante), non dovrebbe il comune intervenire
anche economicamente e trovare una soluzione?
Cordiali saluti.
Ludivica
»
la risposta dell'esperto |
157. Venezia da città dei sogni ai sonni rubati
08.09.2011
Egregio dott. Brugola,
qualche anno fa ho scelto di vivere a Venezia, una città magnifica e per
molti aspetti scomoda. Ho deciso che conveniva pagare una città molto cara
per avere in cambio una qualità di vita superiore alla media, garantita
soprattutto dal silenzio e dalla quiete. Da qualche tempo la situazione è
drasticamente peggiorata.
Nella zona in cui abito l'Amministrazione comunale ha concesso il vicino
Campo San Giacomo da l'Orio (una piazza) a diverse manifestazioni pubbliche:
durante Carnevale, per sagre organizzate da associazioni private, ora
perfino per le feste dei partiti politici. Queste manifestazioni durano 8-9
giorni, si cucina all'aperto e soprattutto fanno musica amplificata fino
alle 23-24 di notte. La folla utilizza le strette strade attorno alla piazza
come latrina pubblica. Gli schiamazzi continuano fino a notte fonda.
Consideri che si tratta di pieno centro storico e densamente abitato.
Ogni
rimostranza della cittadinanza si è dimostrata inutile. Il comitato dei
cittadini ha chiesto un incontro con l'Amministrazione, le forze dell'ordine
non intervengono, l'ARPA non interviene poiché gli organizzatori di queste
manifestazioni hanno ottenuto autorizzazioni in deroga a ogni limite, anche
acustico.
So
che il sindaco, in questo caso Giorgio Orsoni, è responsabile in materia di
igiene e sanità pubbliche, e a lui compete l'obbligo di porre rimedi al
fenomeno di inquinamento acustico o nel contrastarlo.
E'
possibile salvaguardare in qualche modo i diritti alla quiete della
cittadinanza?
La
ringrazio. Cordialmente.
Andrea
»
la risposta dell'esperto |
156. Quando il gelataio non ne vuol proprio sapere di ridurre i
rumori
31.08.2011
Egregio dott. Brugola,
nel
mese di maggio 2011 hanno inaugurato l’esercizio commerciale (gelateria con
annesso laboratorio). Il locale e l’annesso laboratorio sono allocati nel
condominio “all’interno del quale, al primo piano, si trova anche
l’appartamento di mia proprietà, La sottoscritta abita nel suddetto
appartamento con l’intera famiglia, formata da tre figli tutti minori. Con
l’avvento dell’esercizio commerciale la tranquillità e la serenità della
nostra famiglia sono stati completamente sconvolti, con notevoli
conseguenze, sia nei confronti di noi adulti, sia nei confronti dei nostri
figli minori. Infatti, il gelataio per far funzionare il suo laboratorio di
produzione artigianale di gelato, pur disponendo di due sistemi di
refrigerazione, uno ad acqua che non emette alcun rumore ed uno meccanico
che, al contrario, produce un rumore assordante, mette in funzione sempre
(24 ore su 24 e sette giorni su sette in quanto il locale non prevede giorni
di chiusura) solo quest’ultimo, cioè il sistema rumoroso, infischiandosene
altamente sia del regolamento condominiale (che è di tipo contrattuale) che
prevede il silenzio assoluto dalle ore 23,00 alle ore 7,00 del mattino e sia
del regolamento di Polizia Locale del Comune, che prevede anch’esso il
silenzio assoluto dalle ore 22,00 alle ore 8,00 del mattino. In presenza di
questo problema, ho intrapreso tutte le iniziative possibili per addivenire
ad una soluzione pacifica della controversia ed esattamente:
inviando al domicilio di questo commerciante, una lettera raccomandata con
ricevuta di ritorno (che il gelataio non ha mai ritirato, per cui è
ritornata indietro) nella quale lo invitavo ad avere con la sottoscritta e
con tutti i condomini, rapporti di buon vicinato, tant’è che in quella
occasione non contestavo neanche il fatto che praticasse l’attività di
laboratorio rumorosa nelle ore diurne, ma esigevo soltanto, come è lecito
che sia, che mi lasciasse riposare almeno la notte.
Contestualmente, mi sono rivolta all’amministratore del condominio, ed ho
inoltrato un esposto denuncia al Comune settore ambiente ed ecologia, al
Comando dei Vigili Urbani, Settore polizia commerciale ed annonaria,
all’ARPA .In tutti questi esposti inviati, a tutt’oggi, non vi è stata
nessuna risposta, fatta eccezione la nota del Comune - Settore ecologia ed
ambiente, per informi di aver iniziato l’azione amministrativa, e dell’ARPA
che mi informava di non poter intervenire se la richiesta non viene fatta
dal settore ecologia del comune di residenza. Nel frattempo il commerciante
continua imperterrito la sua attività all’interno del suo esercizio
commerciale, utilizzando 24 ore su 24 e sette giorni su sette il sistema di
refrigerazione rumoroso che impedisce a noi adulti e ai miei figli minori
anche di dormire la notte, con tutte le conseguenze che poi si riverberano
nella giornata lavorativa che si deve affrontare il giorno dopo.
In
conseguenza della perdita di sonno notturno al quale sono costretta ormai da
due mesi, la sottoscritta si è dovuta recarsi ben due volte al pronto
soccorso “per una crisi nervosa, conseguenza del rumore prodotto dalla
gelateria e uno dei nostri figli, sempre in conseguenza dei rumori
provenienti dal locale sottostante e per la perdita di sonno notturno, ha
cominciato ad accusare forti dolori di testa ed un comportamento “isterico”
per i quali il pediatra, ha prescritto una visita specialistica in
neuropsichiatria infantile per la quale sono in attesa di conoscere la data
di effettuazione. Ed ancora, mia figlia che frequenta il penultimo anno del
Liceo in conseguenza dei rumori provenienti dal locale sottostante ha
concluso l’anno scolastico anticipatamente e ciò ha comportato un
abbassamento dei voti finali, dovuto alle assenze maturate ,pregiudicando
anche la promozione della ragazza alla classe successiva, comunque
conseguita solo perché l’andamento scolastico generale, durante tutto l’anno
era stato più che soddisfacente.
Le
ragioni della sottoscritta, sono state portate anche dall’amministratore del
condominio, anche nell’assemblea condominiale alla quale erano presenti
oltre al gelataio il proprietario del suo locale. In questa sede il sig
gelataio ha ammesso di usare il sistema di refrigerazione rumoroso al posto
di quello ad acqua, che non emette alcun rumore, facendosi scudo del fatto
che quest’ultimo comporta un notevole consumo di acqua. Tutti i condomini
presenti nell’assemblea hanno fatto rilevare al signore che l’eccessivo
consumo di acqua per esercitare la sua attività, senza emettere rumori,
sebbene comporti per lui un eccessivo consumo di acqua con i relativi costi,
non è un problema del condominio che già preesisteva prima che lui aprisse
l’attività commerciale e lo hanno invitato a trovare altre soluzioni, non
ultima quella di trasferire l’attività in altro luogo e di conservare solo
l’attività di vendita del gelato.
In
seguito a queste dichiarazioni dei condomini il sig. ha letteralmente
minacciato tutti i presenti ei la sottoscritta, in particolare, che da quel
momento in poi avrebbe usato, per la sua attività, solo il sistema di
refrigerazione rumoroso 24 ore su 24 e sette giorni su sette, perché non gli
sembrava giusto che dovesse sopportare tante spese, per il consumo
dell’acqua che richiede il sistema di refrigerazione silenzioso.
Il
maresciallo dei Carabinieri che guidava la pattuglia ha constatato di
persona il rumore assordante che proveniva dal laboratorio del sig.
quell’ora aveva chiuso il locale, ma manteneva in attività il laboratorio
rumoroso e dal mio appartamento lo ha chiamato all’utenza telefonica della
sua abitazione, , invitandolo a venire presso il suo locale a spegnere
immediatamente l’impianto rumoroso.
Il
sig. ha ottemperato all’invito del maresciallo dei Carabinieri fattogli ma
già dal giorno dopo ha continuato la sua attività usando i macchinari
rumorosi al massimo e costringendo la sottoscritta e tutta la famiglia a
vivere in uno stato di agitazione continua. Lo stesso sig., quindi, non solo
è venuto meno all’impegno solenne preso nei confronti di tutti i condomini
nell’assemblea ma successivamente all’intervento del 112 dei Carabinieri, si
è comportato in modo difforme rispetto a quanto gli era stato intimato
continuando a non usare il sistema ad acqua per la sua attività e che, a
parere della sottoscritta, è l’unico sistema per il quale lo stesso gelataio
è autorizzato, perché è difficile pensare che una pubblica amministrazione
possa autorizzare una simile attività rumorosa nel contesto di un condominio
nel quale per oltre 30 anni ha operato un negozio in cui si vendevano solo
materiale di pelletteria.
Non
so più cosa fare nelle more che tutta la faccenda venga risolta nelle
opportune sedi giudiziarie, ma intanto continuo a non dormire la notte. La
prego di darmi un consiglio ed intanto la ringrazio per l’attenzione.
Ada
»
la risposta dell'esperto |
155. Volo in elicottero con un bambino
08.08.2011
Egregio dott. Brugola,
avrei un quesito che forse solo Lei potrebbe chiarire: vorrei sapere a che
età (giorni/mesi) esattamente si può trasportare un neonato in elicottero
nonché su aerei ultraleggeri.
Sono
mamma di una bambina di 26 giorni, il mio compagno pilota elicotteri ed
aerei tipo cessna e sta insistendo per portare in volo la piccola
(soprattutto in elicottero). Sto cercando sul web informazioni precise per
tutelare la salute di nostra figlia ma non riesco a trovarle.
L'altitudine può essere controllata (voleremo a 500/1000 piedi max) ma penso
che il vero problema possa essere il rumore, visto che sarebbe difficile
proteggerla con cuffie (ha ancora le ossa del cranio aperte e morbide e non
volevo costringerle...ma anche questo non so se è giusto o una mia inutile
preoccupazione!).
La
ringrazio per l'attenzione e resto in attesa di una Sua gentile risposta.
Con i migliori saluti.
Federica
»
la risposta dell'esperto |
154. Strada "infernale"
19.07.2011
Egregio dott. Brugola,
mi
affido alla sua competenza e gentilezza dato che ho letto molte delle
risposte date a noi "poveri" cittadini "snervati"!
Vivo
con la mia famiglia da circa 6 anni in un paesino di circa 1.200 abitanti in
una casetta a circa 300 metri dal centro del paese ed a non più di 5-6 metri
da una strada urbana (limite di 50 km/h che nessuno rispetta) a dir poco
"infernale".
Il
traffico, sia leggero che pesante, è divenuto ormai insostenibile sia di
giorno che di notte ed è aumentato nel corso degli anni in modo
esponenziale. Risulta praticamente impossibile lasciare le finestre
aperte,l'audio della TV risulta impercettibile ed occorre sgolarsi anche
solo per parlare tranquillamente in casa,questa situazione si protrae
praticamente tutto il giorno placandosi lievemente durante l'ora di pranzo
12-13. La notte poi è una "giostra" di camion impazziti che,forti del fatto
che la strada è sgombra e priva di qualunque sistema per il rilevamento
della velocità,si sentono in diritto di accelerare e frenare senza ritegno
alcuno. Il rumore notturno è talmente forte che i vetri della porta-fiestra
della camera da letto tremano,a volte (forse per la velocità ed il peso
degli autotreni) l'intero letto trema ed anche i soprammobili!
Sono
arrivato al punto di chiudermi in casa di giorno e di dover usare dei tappi
acustici durante la notte per riuscire a riposare almeno un po',visto che la
mole di camion a partire dalle 3-4 del mattino diventa insostenibile, sono
arrivato a contarne anche 60 (sessanta!!) all'ora!
Sono
sull'orlo di una crisi nervosa,la prego mi aiuti... possibile che il comune
non possa intervenire in qualche modo? Possibile che (come mi disse il
sindaco) non si possano installare degli "autovelox"? possibile che non si
possano installare dei semplici dissuasori di velocità? non risolverebbero
il problema, ma farebbero ridurre la velocità e di conseguenza il rumore. Mi
sento impotente e stanco di questa situazione che appare senza soluzione.
Anticipatamente ringrazio e saluto cordialmente,buon lavoro.
Marco
»
la risposta dell'esperto |
153. Oratorio parrocchiale
19.07.2011
Egregio dott. Brugola,
da
qualche anno siamo sottoposti a continuo disturbo da parte dell'Oratorio del
mio paese che purtroppo confina con il giardino della mia abitazione.
Nel
corso dell'anno, spesso di domenica, utilizzano megafono e musica a volume
ingiustificatamente alto per intrattenere i ragazzi che si recano in
oratorio: gli orari sono quelli pomeridiano dalle 14 in avanti.
Il
peggio arriva in estate. Alla fine della scuola, metà giugno circa fino a
metà luglio, è attivo l'Oratorio feriale e circa 200 bambini di ogni età e
altrettanti "giovani" intrattenitori hanno la meglio sul nostro riposo e
quiete. Tutto il giorno usano musiche e soprattutto megafoni spesso a
sproposito e comunque ad un volume almeno il doppio di quello che potrebbe
necessitare.
Il
fatto è che l'anno scorso mia madre è stata colpita da ictus e questo le
dice già quale tipo di problematica noi stiamo affrontando: non riesce a
riposare di pomeriggio e tutto il giorno si è disturbati da musiche e rumori
vari che, alle volte ci impediscono di sentire quel che si dice in casa.
Se
ci vogliamo mettere anche gli spettacoli musicali che, è vero che terminano
entro le 23.30 come stabilito sempre e comunque accompagnati da rumori
assordanti, ma se una persona non sta bene e volesse dormire alle 21.30?
C'è
anche il problema del campetto di calcio dal quale mi arrivano in giardino
tonnellate di palloni che, ahimè, superano la rete e mi arrivano in casa. Mi
sento veramente impotente perché avendo già scritto al parroco, e
responsabile dell'oratorio non ho comunque risolto nulla se non sentirmi
addirittura dalla parte del torto perché loro "lo fanno per i nostri
bambini…"
Ne
uscirò mai? Grazie per la pazienza e mi dica se ho qualche speranza di
risolvere la cosa prima dell'estate prossima.
Cordiali saluti.
Estatissima 2011
»
la risposta dell'esperto |
152. Vivere vicino a un locale rumoroso
13.07.2011
Gentilissimo dott. Brugola,
mi
chiamo Antonella. Abito in un paesino di circa mille abitanti in provincia
di Lecce. Nella piazza del paese si trova una struttura privata adibita allo
svolgimento di ricevimenti, riporto testualmente quanto indicato sul sito
internet dedicato: "Nella piazza centrale dell’antico paesino si affaccia
l’austero Castello, dimora storica tra le più eleganti e prestigiose
dell’entroterra salentino ...attraverso ampie vetrate ad arco, si accede
alle sale da ricevimento del palazzo ...al romantico giardino d’inverno,
allo spazio esterno dove piacevoli sentieri invitano a passeggiare immersi
nella quiete... Il castello è il luogo ideale per ricevimenti e soggiorni
indimenticabili nel cuore del Salento...Diviso in due grandi appartamenti,
dispone in tutto di 20 posti letto e, nel totale rispetto del suo fascino e
della sua storia…Il Castello, con le grandi terrazze e il magnifico giardino
all’italiana, garantisce ai suoi ospiti la massima tranquillità e privacy".
Peccato che tale meraviglia, di proprietà privata, si trovi appunto nel
centro del paese e in occasione dei ricevimenti all’aperto “nel romantico
giardino d’inverno”, “la quiete” per tutti gli abitanti del paesino diventa
un ricordo lontano! Infatti i ricevimenti, gestiti di volta in volta da
ditte diverse di catering, iniziano solitamente in prima serata e si
protraggono sino alle 02.00/03.00 del mattino solitamente con l’erogazione
di musica ad altissimo volume con l’assoluta mancanza di buon senso civico e
rispetto da parte dei gestori per tutta la popolazione.
La
musica prodotta solitamente è nei limiti accettabili durante la prima parte
del ricevimento in prima serata, mentre diventa insostenibile solitamente
dalle 23.00 in poi sino a oltre le 02.00/03.00 di notte). Già qualche anno
fa è stato presentato un esposto (firmato da una parte sostanziale della
popolazione) indirizzato alla Procura della Repubblica ed al Sindaco, senza
ottenere alcun risultato!
Di
volta in volta viene richiesto l’intervento delle Forze dell’Ordine che
solitamente non intervengono ed anzi a seguito delle insistenti richieste
rispondono che tanto loro non possono fare nulla e che il problema è nostro!
Quindi ogni volta non mi resta che alzarmi dal letto a notte fonda e andare
a “discutere” con i responsabili al fine di ottenere ( non sempre!) almeno
l’abbassamento del volume!
Da
alcuni giorni, sempre a mezzo raccolta firme, è stato nuovamente segnalato
il problema al Sindaco e siamo ancora in attesa di vedere qualche risultato
positivo!
Le
porgo i miei migliori saluti.
Antonella
»
la risposta dell'esperto |
151. Altro che "bottega del caffè"!
06.07.2011
Egregio dott. Brugola,
le
scrivo per avere una consulenza tecnica. In breve ecco il nostro problema:
Abbiamo un bar sotto casa che è nato come semplice "bottega del caffè" per
poi evolversi in locale anche notturno, in cui vengono fatte feste con
musica a volte anche con Dj ed inoltre tutte le sere giocano a calcetto,
creando fortissimi rumori nel nostro appartamento. Preciso che il locale ha
la sola licenza (ho fatto una verifica) di somministrazione di bevande.
Abbiamo più volte parlato con la proprietaria per proporle di insonorizzare
il locale e di cercare di rispettare i condomini, infatti il problema non è
solo il nostro ma di altri abitanti del palazzo.
A
questo punto abbiamo deciso di procedere per vie legali e amministrative. Ho
chiesto all'amministratore di far fare una diffida dal legale e la denuncia
presso la ASL visto che non ha i permessi e licenza per cucinare.
Però
vorrei anche procedere sul fronte dell'inquinamento acustico, e credo che il
primo step sia fare una rilevazione, corretto?
Lei
cosa mi suggerisce?
Enrica
»
la risposta dell'esperto |
150. Non sempre baita vuol dire natura
09.06.2011
Egregio dott. Brugola,
mi chiamo M.C. e sono dalla Provincia di Verona. Mi permetto di disturbarla
avendo molto apprezzato in rete la chiarezza delle Sue risposte in merito al
problema degli schiamazzi.
Il mio problema è il seguente. Abito in un paese in provincia di Verona
piuttosto tranquillo. Purtroppo vicino al mio condominio da circa tre anni è
stata costruita una struttura detta "Baita Alpina". Io abito in quel luogo
solo da un anno. Si tratta, da quel che comprendo, di un circolo privato,
infatti l'accesso non è per tutti, che sta però con frequenza sempre
maggiore organizzando feste pomeridiane di ragazzini che, sia all'interno
che all'esterno della struttura, schiamazzano quasi tutti i giorni, rendendo
di fatto impossibile per ore (15,00/19,00 ma a volte il disturbo è anche
prima) l'ascolto della televisione e un dialogo pacato.
La zona è chiaramente residenziale (a fianco di un asilo nido e di
condomini) e quando il Comune o chi per esso decise la costruzione della
baita ci fu, mi viene detto, una raccolta di firme per bloccare la faccenda,
ma senza esito. Fino all'anno scorso, mi dicono i vicini, le feste
pomeridiane erano relativamente poche e il fenomeno tollerabile, ma da
aprile di quest'anno questi incontro rumorosi si sono moltiplicati. Il
disturbo per alcuni di noi inizia già verso le 13,30, quando arrivano i
genitori carichi di vivande, poi, a partire dalla 15/15,30 esplodono i
ragazzini sia dentro che fuori in giardino, con ore di sonno impedite al
pomeriggio, televisione che non si può ascoltare e quant'altro. Le feste
veramente alpine sono poche, ma qualche volta disturbano anche quelle, tra
l'altro ben oltre gli orari normalmente autorizzati. Non Le dico la
condizione di un vicino che, oltre al rumore, si trova spesso invaso dai
palloni dei ragazzini, con danni seri all'orto.
Ci stiamo organizzando. Non siamo soli, anche se le famiglie apertamente
disturbate sono 4/5/6, a causa della struttura della zona. I vigili urbani,
ma anche il Sindaco, ammettono a parole il problema e mi hanno anche
prospettato l'idea di transennare parte del fondo, ma a nostro avviso, la
questione non si risolverebbe in questo modo. Comunque, a distanza di
settimane, la transennatura non è stata realizzata. Non escludo, ma non ne
sono sicuro, che ci sia un aspetto di redditività economica per il Comune o
per gli Alpini con queste feste. Tra l'altro i vigili mi hanno accennato ad
una definizione della struttura in termini di "centro di aggregazione
comunale" (altro che Baita Alpina...)
Siamo persone ragionevoli, cerchiamo un compromesso (magari individuare
alcune giornate nell'ambito delle quali la struttura non può essere
utilizzata per alcuna funzione). Di fatto sarebbe sufficiente tornare
all'uso più rispettoso dell'impianto che c'era fino all'anno scorso, ma
abbiamo l'impressione che facciano orecchie da mercante. I vigili sostengono
che la faccenda della feste andrà a sparire con la chiusura delle scuole, ma
noi non siamo troppo convinti di questo ragionamento: anche fosse vero,
dovremmo concludere che per oltre due mesi all'anno (senza contare
settembre) dobbiamo sentire urlare per ore? Aggiungo che alcuni di noi fanno
lavori piuttosto pesanti o studiano: la perdita di ore di sonno e di
tranquillità è in questo caso un danno anche pericoloso. Può darci un
aiutino?
Grazie di cuore.
M.C.
»
la risposta dell'esperto |
149. Condizionatori attività commerciale
05.06.2011
Gentilissimo ingegnere,
dal 1 maggio dello scorso anno sono entrati in funzione due condizionatori
di grande portata a servizio dei laboratori e del bar-pasticceria in
funzione notte e giorno che ci hanno reso insostenibile il quotidiano.
Tramite l’amministratore si inviava al comune raccomandata a.r. che la
riceveva il 7 giugno con cui si chiedeva verifica immissioni tramite
A.R.P.A..
Il comune richiedeva alla ditta scheda impatto acustico e la pasticceria
risponde chiedendo istanza di proroga per produrla proroga fissata al 30
settembre.
La pasticceria in merito chiedeva proroga di sei mesi tramite lettera datata
30 settembre lettera in cui si dichiara che gli impianti necessitano di
opere di revisione, che nel periodo estivo non è stato possibile reperire
idonei insonorizzatori, che poi l’impianto a quella data non era più
utilizzato.
L’amministrazione con lettera del 12/10 accettava la proroga di sei mesi,
era in attesa e richiedeva documentazione di impatto acustico.
Di tutto ciò nulla di formale all’amministratore, che come tutti noi ha
aspettato le verifiche dell’ARPA.
Sottolineo come inoltre la dichiarazione del tecnico risulti falsa visto che
gli impianti sono stati accesi fino al 28 di novembre.
Mi sono attivata nel mese di febbraio per sapere cosa di tale pratica e per
accedere gli atti. Nel frattempo nulla è stato mai fatto ai condizionatori.
Scaduti i termini l’amministrazione comunale interpellata dice di aver
dimenticato la pratica e comunque intima alla pasticceria, che nel frattempo
i primi di aprile ha riacceso gli impianti riproponendo il solito rumore, di
mettersi a norma entro il 7 maggio. Gli unici interventi fatti un pannello
su uno del condizionatori e una tavola di legno sempre sopra ad uno di essi
nessuna documentazione di impatto acustico ad oggi 30/05. Vista
l’incompetenza del mio amministratore lo scorso giovedì mi reco presso gli
uffici che gestiscono la pratica i quali mi dicono che ora si è in attesa di
una ordinanza del sindaco.
Io ho incubi sento sempre suoni, sono in uno stato di ansia di giorno e di
notte, quando torno dal lavoro ho paura di entrare a casa perché so di
sentire tali rumori. La situazione è condivisa dagli altri condomini che
però per l’eta’ non possono muoversi per rimuoverla. Stessa situazione di
una famiglia che vive sopra ai condizionatori ma che essendo in uno stabile
senza ancora l’amministratore non sa cosa fare. Ho parlato con l’ARPA ma mi
dicono che se il comune non li convoca non vengono nemmeno se li paghiamo
come richiesta autonoma dal procedimento. Abbiamo pregato l’amministratore
di intimare all’amministrazione comunale di provvedere prima di un esposto
in Procura.
Le ultime notizie sono le seguenti, si parla di ordinanza che il sindaco è
in procinto di emanare.
L’attività commerciale ha risposto, ad ulteriori inviti a sanare la
posizione, che sta provvedendo al risanamento acustico, assolutamente falso
perché nulla si sta facendo se non spegnere di notte, e che dopo dieci
giorni dalla proroga ancora richiesta, e siamo al 7 giugno, emetterà
relazione impatto acustico.
E’ possibile che dopo un anno non ci sia possibilità di soluzione, è
possibile che tale attività non abbia avuto nessuna multa e che possa
operare senza la scheda di impatto acustico e rovinarci l’esistenza per gran
parte dell’anno.
Come facciamo a far venire l’ARPA e quindi ad evitare le spese di una
perizia di un nostro tecnico, la nostra controparte deve essere avvisata se
ci sarà mai una verifica ARPA, le macchine hanno vari rumori a seconda della
temperatura esterna se vengono a fare le verifiche li devono mandare al
massimo e ora che ne hanno da 10 giorni fermata una la devono comunque
misurare; quali sono i criteri ci valutazione dei limiti?
La ringraziamo per tutti i consigli che potrà darci.
F.M.
»
la risposta dell'esperto |
148. Il rumore dei condizionatori dello studio dentistico
31.05.2011
Gentile dottor Brugola, ho un grosso problema, davanti alla mia casa in un
condominio interno dove non si sentono rumori di fondo, uno studio di
dentisti compresa una piccola sala operatoria hanno istallato sopra il loro
tetto, che si trova praticamente a pari delle mie finestre di camera, 4
grosse unità esterne di pompe di calore più un compressore che generano un
rumore forte dalle 7 di mattina alle 8 di sera, quando rimangono lì per la
notte hanno tentato di lasciarli accesi ma sotto mia sollecitudine li
spengono alle 21 e 30.
A chi mi posso rivolgere per fare delle rilevazioni acustiche? Senza poi
calcolare anche il calore che provocano durante il periodo estivo. Spero che
Lei mi possa aiutare sono veramente disperata visto che loro non ascoltano
le mie inutili lamentele fatte tra l altro sempre con molta gentilezza.
La saluto cordialmente e aspetto una sua preziosa risposta.
Francesca
»
la risposta dell'esperto |
147. Un locale pubblico rumoroso deve rispettare anche specifici
limiti di orario?
24.05.2011
Gentilissimo dott. Brugola,
le
sottopongo un problema analogo ad altri, sollevati in questo forum. Viviamo
in un complesso residenziale di villette a schiera, lontani dalla citta' e
(come si sperava) dai frastuoni dei grossi centri urbani. Abbiamo la
"fortuna" di avere, nel nostro vicinato, un locale pubblico adibito a
circolo sportivo, ma anche ristorazione e musica di intrattenimento.
Per
la verita', fino ad un paio di anni fa, la convivenza con questa struttura,
sia pure rumorosa, e' stata relativamente tranquilla e, devo dire, con un
buon senso civico e rispetto da parte dei gestori. La musica prodotta era
sempre nei limiti dell'accettabilita', tipicamente soft, e sempre in orari
ragionevoli (per esempio, mai nel pomeriggio presto, e difficilmente, salvo
particolari feste o celebrazioni, oltre le 24).
Da
un paio di anni, la gestione dello stesso locale e' cambiata. La struttura
si e' trasformata in sala da ballo, una rumorosa sala da ballo. A parte il
disturbo da volume e dal tipo di musica stessa (martellante), quello che
anche si sta verificando e' un continuo sforamento degli orari
"oggettivamente consentiti", per esempio, alle 3 del pomeriggio della
domenica e oltre le 2 di notte.
Vedendo le sue utilissime risposte a domande simili, ci stiamo muovendo, a
livello condominiale, attraverso esposti al nostro Comune, la richiesta
della visura di tutte le autorizzazioni, eventuali rilievi fonometrici
A.R.P.A, etc. Eventualmente, ricorreremo anche all'assistenza di un legale.
Le
chiedo in questa lettera una informazione precisa. Da quanto ho capito, i
rilievi fonometrici ARPA si riferiscono al livelli di emissione in decibel,
seguendo limiti precisati dalla legge. Vorrei capire se, indipendentemente
dai livelli di emissione, esistono delle leggi (nazionali, oppure regionali
o locali) che vincolino o vietino l'emissione sonora musicale in particolari
ore della giornata, ad esempio nelle prime ore del pomeriggio. A dirla in
maniera spicciola, sin da piccolo mi e' stato detto che non si fa "baccano"
fino alle 5 del pomeriggio. Spero che questo simpatico ricordo della mia
infanzia sia presente in una precisa legge.
La
ringrazio sentitamente per un qualsiasi suo commento e Le porgo i miei
migliori saluti.
Alberto - Provincia di Bari
»
la risposta dell'esperto |
146. Come proteggersi dal rumore del treno
23.05.2011
Buona sera ing. Marcello Brugola,
in relazione alle risposte da Lei riportate in questa rubrica, volevo un
parere sulla mia situazione che le andrò a spiegare.
Ho acquistato un abitazione (complesso villette a schiera) costruite a circa
20 metri dai binari di una ferrovia locale, praticamente ci separa solo una
strada a doppio senso di circolazione.
Qui transitano dei treni di 2/3 carrozze mediamente, ogni 45 minuti dalle
ore 06:00 alle 23:30 circa sottolineando che in direzione del complesso
delle nostre abitazioni si trova anche il semaforo per le coincidenze in
stazione. Quindi oltre ad avere "credo" il fastidio del passaggio ogni 45
minuti dobbiamo a volte sopportarlo sino al verde semaforico. Inoltre, le
confermo che non esiste o esistito a oggi niente che ci ripari dal rumore.
La ringrazio anticipatamente della sua disponibilità ad ascoltarmi.
Michele
»
la risposta dell'esperto |
145. Rumori del vicinato
19.05.2011
Gentilissimo dott. Brugola,
le
pongo una questione piuttosto diffusa a giudicare dalle lettere che riceve
su tale argomento.
Circa un anno e mezzo fa l’appartamento posto sopra il nostro all'ultimo
piano è stato venduto ed è stato oggetto di profonda ristrutturazione,
comprensiva di intero rifacimento dei pavimenti, con l’asportazione del
pavimento preesistente e la presumibile posa di parquet: nostro malgrado,
causa l’allagamento del nostro bagno a seguito dei lavori di
ristrutturazione (caratterizzati da uso costante di martello pneumatico e
scarico di masserizie non con montacarichi esterno ma tramite ascensore
condominiale), abbiamo potuto constatare di persona quanto sopra affermato.
E’
da oltre un anno che subiamo continui rumori molesti provenienti dal piano
superiore, rumori che sono perfettamente distinguibili: l’utilizzo di scarpe
con i tacchi, il gioco con la palla sul pavimento, le corse ininterrotte da
un lato all’altro della casa, gli spostamenti di mobili a qualunque ora del
giorno e della notte, insomma una serie di comportamenti che ci hanno più
volte spinto a segnalare, sempre in maniera pacata, ai diretti interessati
la natura del disagio da noi provato, chiedendo di recarsi presso il nostro
appartamento per rendersi conto direttamente del disagio arrecato.
Purtroppo l’unica risposta ottenuta è stata la rivendicazione di essere
lasciati liberi di fare in casa propria quanto si vuole, intimando di “non
molestare” (questo è stato esattamente il termine usato) ulteriormente con
le nostre lamentele.
Naturalmente l'amministratore, che non sapeva niente dei lavori, neppure
segnalati con avviso sul portone di ingresso, non ha preso alcuna posizione,
o meglio ha avallato le spiegazioni dei proprietari che hanno un bambino
piccolo che poveretto fa rumori normali durante le normali fasce di
ammissibilità (invece il bambino corre anche alle 23.30); infine alla
domanda dell'amministratore da noi suggerita relativa alla pavimentazione
che non aveva mantenuto l'originario isolamento acustico, i proprietari
hanno mentito affermando che non avevano affatto divelto i pavimenti di
marmo (e allora il martello pneumatico ?), ma avevano soltanto posato il
parquet sopra l'originario pavimento; in sintesi il mix è costituito da
mancanza di corretto isolamento acustico, maleducazione e arroganza dei
proprietari, oltre ad affermazioni lontane dal vero, più rumori e vibrazioni
che il mio compagno non riesce ad evitare di sentire neppure mettendo i
tappi nelle orecchie per dormire....
Il
danno alla salute è già presente ma la strada da percorrere è difficile.
Inquilina disperata
»
la risposta dell'esperto |
144. Rumori dal supermercato
18.05.2011
Buongiorno, Vi scrivo da Sulmona (AQ) e Vi chiedo cortesemente info sulla
mia problematica.
Lo scorso anno ho acquistato un appartamento in un residence condominiale al
3° piano, condominio al cui piano terra c'è un supermercato. Residence
costruito 5 anni fa.
Sia io che altri condomini siamo quotidianamente disturbati a partire dalle
6 del mattino dal rumore prodotto dai carrelli del magazzino, rumore che si
percuote sulle mura e sul pavimento dei nostri appartamenti impedendoci di
riposare; rumori che perdurano fino quasi alle 21,00 di sera.
Il mio sospetto è che la pavimentazione del supermercato, fatta di
mattonelle singole, al passaggio dei roller è un "trum trum" continuo non
siano a norma. Inoltre le operazioni di scarico del supermercato vengono
effettuate sia la mattina dalle 5 sia nelle prime ore del pomeriggio dalle
12 alle 15,00. Riposare è davvero difficile. Segnalazioni tutte fatte al
nostro amministratore che nulla attua per regolarizzare la vita
condominiale.
Posso tutelarmi in qualche modo? Posso richiedere al costruttore delle
certificazioni acustiche? La pavimentazione del supermercato o la sua
controsoffittatura deve avere delle caratteristiche ben precise?
Ringraziandovi anticipatamente per l'attenzione, attendo fiducioso una Sua
valutazione.
Giuseppe
»
la risposta dell'esperto |
143. Livelli di rumore elevato nell'ambiente di lavoro
17.05.2011
Gentile dott. Brugola,
il mio problema - rimanendo sempre in tema di rumore - a differenza di
quelli riportati nel forum, è ambientato nel posto di lavoro e spero che
anche in questo caso Lei possa darmi una mano. Io sono un tecnico radar e
per anni ho lavorato su macchine rumorose (da 80 dB, fino a 104 dB di
rumore), valori convalidati anche dalle misure effettuate da me e per conto
dei vari clienti proprietari dei radar di cui sopra. Oggi purtroppo proprio
per la lunga esposizione al rumore mi ritrovo a soffrire di problemi
all’udito i quali mi hanno costretto a chiedere all’azienda per cui lavoro
una revisione della mansione. La risposta dell’azienda è stata l’apertura di
un contenzioso senza fine che mi sta portando ad attivare una azione legale
per il riconoscimento.
Come è prevedibile e alla luce del contenzioso suddetto, oggi l’azienda si
dichiara conforme alle normative relative all’emissione di rumore, pur non
avendo mai fatto dei rilievi/misure e/o azioni preventive nello specifico. E
per questo Le chiedo: considerando che parliamo di ambienti di lavoro e per
giunta ambienti militari, a chi mi posso rivolgere o cosa posso fare per
dare evidenza ai reali valori di rumore generati dalle macchine che produce
la mia azienda e sulle quali ho lavorato per anni?
In attesa di un suo cortese riscontro, ringrazio anticipatamente e saluto.
Massimo
»
la risposta dell'esperto |
142. Il bar sotto caso rende insopportabile la vita nel condominio
07.05.2011
Gentilissimo dott. Brugola,
sono
Nicoleta e abito in un piccolo paesino della provincia di Como, sono qui a
chiederle un consiglio, non sapendo più a chi rivolgerci, siamo arrivati ad
un punto di esasperazione totale.
Noi
abitiamo in un piccolo condominio dove al piano terra, proprio sotto di noi,
c’è un bar aperto tutti i giorni fino alle due di notte. Noi dal 2009
abbiamo presentato un esposto al comune per un possibile inquinamento
acustico ed abbiamo più volte richiesto l’intervento del Arpa. Ma L’arpa non
esce se in comune non li da l’autorizzazione. E ad oggi non sappiamo più
cosa fare, questo bar non ha nemmeno l’impianto acustico però nessuno viene
a controllare evitano tutti di parlare di questo. Noi siamo costretti di
subire tutto questo fino ad oggi e non finisce qui. Noi per rivolgerci ad un
legale abbiamo bisogno di "prove certe" quelle del tecnico dell'Arpa che
vale molto, abbiamo provato a contattare anche un tecnico privato, ma anche
lui sentendo di questo bar ha subito detto che non ci può aiutare non so
come mai, l’ho sentito molto agitato. Lui continuava a darmi dei consigli di
rivolgermi al comune, arpa ecc. ma abbiamo già fatto tutto ciò possibile,
anche con le firme dei vicini. Secondo me c’è qualcosa sotto. Il comune dice
che c’è una legge regionale che fa stare aperti ai bar nei condomini e che
loro non possono far nulla. Noi non riusciamo dal 2009 riposare
tranquillamente. Tutti noi 4 la mia famiglia ci svegliamo la mattina presto
per andare a lavorare.
Siamo esausti e non sappiamo più cosa fare, spero tanto in un suo consiglio.
Forse siamo screditati perché siamo rumeni da 8 anni in Italia. Siamo in
regola e paghiamo un benedetto mutuo della casa che non c’è la possiamo
neanche godere in pace per questo bar. Le chiedo Aiuto!
Mille grazie in anticipo e spero di avere sue notizie presto. Questo bar è
molto rumoroso, con ragazzi maleducati, si sentono voci risate, e tutto di
più poi le macchine sotto le finestre a sbattere le porte fino alle due di
notte e nessuno fa niente!
Nicoleta
»
la risposta dell'esperto |
141. Notturno fiorentino
26.04.2011
Gentile dott. Brugola,
purtroppo abito nel centro storico di Firenze sopra un locale che
recentemente da tranquilla pizzeria si è trasformato in locale da aperitivo
notturno, gestito da operatori molto facoltosi legati al mondo del calcio.
Io
cerco di mantenere relazioni civili ma non è facile. Quando mi hanno chiesto
di fare rilevazioni acustiche per la relazione da presentare in comune io ho
accettato facendo venire un testimone di mia fiducia.
Gli
ingegneri preposti, gentilissimi e competenti, hanno proceduto alle
misurazioni, in presenza anche di uno dei gestori e non si percepiva alcun
suono anche a impianto acceso a volume a dir loro massimo (sono scesa giù a
controllare). Io mi sono stupita ma loro hanno detto che l'impianto stereo
di altissima qualità era disegnato proprio in modo da ottenere bassissimo
impatto acustico. Ho chiesto anche di procedere a misurazioni con la porta
del locale aperta (quella immediatamente sotto la mia camera dove avvenivano
le misurazioni) e non cambiava niente. Inizialmente non volevano aprire la
porta dicendo che comunque tale apertura, dato il condizionamento, non era
prevista.
Ovviamente, dopo l'apertura la musica si sentiva eccome e la porta del
locale ora rimane costantemente aperta cosi' che sotto la finestra oltre a
musica e agli schiamazzi di circa 200 persone che invadono il marciapiede
c'è anche una colonna di fumo e puzza che se apro la finestra anche un
istante mi entra in casa. Hanno anche posizionato sedie sul marciapiede per
facilitare la fruizione dello spazio pubblico.
Ho
chiamato subito gli ingegneri che hanno fatto la misurazione e mi hanno
detto che la musica non si deve sentire....chiaramente comunque la relazione
consegnata è un falso. Cosa posso fare?
Se
protesto la musica la abbassano...devo continuare a farlo ogni notte? Lo so
che c'è chi è messo peggio di me ma ora che arriva l'estate sarò costretta a
installare un condizionatore con elemento solo interno e a prendere un
valium ogni volta che mi devo far largo tra signori e signorine chiaramente
ricchi e felici e, probabilmente, senza bisogno di lavorare almeno al
mattino.
Mi
hanno offerto di "staccarmi un assegno" per farmi passare il malumore, ma io
i loro soldi non li voglio.
Chiara
»
la risposta dell'esperto |
140. Rumore di un depuratore e di una fabbrica
08.04.2011
Egregio dott. Brugola,
mi
trovo in un paio di situazioni relativamente alle quali gradirei chiederle
qualche consiglio.
1.
La mia abitazione principale è collocata a circa 800 metri in linea d'aria
da un depuratore, nella terraferma veneziana, giusto di fronte alla laguna.
Il depuratore utilizza dei potenti motori per immettere (credo) aria nei
fanghi sottoposti a fitodepurazione. Detti motori funzionano continuamente,
anche se pare che i regimi varino a seconda della piovosità e forse di
diversi cicli "produttivi".
Sta di fatto che si percepisce chiaramente un fastidioso rumore
(paragonabile al motore di camion a qualche decina di metri di distanza),
non costante nell'intensità, ma presente in maniera fastidiosa quasi ogni
giorno, in particolare la sera quando il rumore ambientale è più basso.
Ho
contattato l'Ufficio Ambiente del Comune di Venezia, che mi ha suggerito di
scrivere un esposto. Desidero quindi chiederle se ci sia qualcosa di
particolarmente importante da sottolineare nel mio esposto, oltre
chiaramente ad una descrizione precisa del fenomeno (ho trovato vari modelli
di esposto in rete, non so se ce ne siano di migliori di altri).
2.
Sono comproprietario di una vecchia casa di montagna (costruita all'inizio
del '900, quando attorno non c'era nulla). Con gli anni, oltre ad altre
abitazioni, nelle vicinanze è stata costruita una fabbrica, che dopo anni di
inattività fin dalla sua costruzione, è stata di recente riattivata. Il
ciclo produttivo prevede un'attività continuativa, che produce parecchio
rumore; di notte e nei fine settimana il rumore principale smette, ma
subentrano degli "sfiati" e dei fischi periodici che, anche vista la
vicinanza, disturbano il riposo e la permanenza in casa. I rumori sono
aggravati dal fatto che spesso le finestre della fabbrica vengono lasciate
aperte. Si è tentato un contatto con la proprietà senza esito positivo. A
questo punto pensavo ad un esposto al sindaco. Anche in questo caso, le
chiedo se ci sia qualche particolare punto da sottolineare, anche tenendo
conto che il comune non è zonizzato; da notare inoltre che gli altri
residenti, pur infastiditi dal rumore (fino a spostare la camera da letto)
non sono intenzionati a far nulla per il "quieto vivere".
Le
faccio i miei complimenti per la sua opera importantissima su un tema così
poco considerato, ringraziandola per l'attenzione.
Cordiali saluti.
Matteo
»
la risposta dell'esperto |
139. Progetto di riqualificazione di piazza dei Navigatori a Roma
11.02.2011
Gentile dott. Brugola,
abito a Roma a piazza dei Navigatori, lungo la via Cristoforo Colombo, che è
un’”autostrada urbana” a 5 corsie per senso di marcia, dove transitano
certamente più di 3.000.000 di veicoli l’anno.
In
corrispondenza della piazza é previsto dal Comune, connesso un’enorme
intervento di edilizia privata (circa 150.000 mc di nuove costruzioni!!!!)
vincolato ad un Accordo di Programma del 2001 tra Comune e Privati, un
progetto di Riqualificazione Urbana che, inizialmente prevedeva
l’interramento della via Colombo nel tratto in questione: tale versione del
progetto avrebbe ovviamente risolto anche i problemi di inquinamento
acustico.
Con
il passare degli anni, per motivi non chiari su cui il Comune è reticente
(c’è stato un sevizio anche su REPORT), sembrerebbe abolito l’interramento
della Colombo e sembrerebbe invece prevista la realizzazione di due
sottopassi trasversali, lasciando inalterato, anzi aumentando, il traffico
di superficie (anche in seguito ai nuovi insediamenti) e così rumore e smog.
Il
nostro condominio (il palazzo a M prospiciente la piazza dove abitano più di
1500 persone) ha fatto redigere uno studio acustico da un tecnico abilitato
che ha evidenziato il superamento dei limite di legge notturni: le indagini
preliminari eseguite mettono in luce che l’edificio residenziale risulta
esposto a livelli di rumore stradale che nel periodo notturno, in entrambi i
punti di misura P1 e P2, eccedono di circa 4 dB(A) i limiti normativi.
Poiché, sebbene ingegnere, io non sono un’esperta del settore, tali
eccedenze non mi sembrano un granché (a parte il rumore reale!!). E’ così?
Inoltre, per il punto di misura P1 la sorgente è la via C. Colombo, che nel
PGTU è classificata come “strada interquartiere” perché ha ogni tanto
intersezioni semaforiche, e quindi, corrispondendo alla categoria Da secondo
il DPR 142/04, origina eccedenze di solo 4 dB(A)!!!. Ma se la C. Colombo
fosse classificabile nello studio acustico come Db, le eccedenze sarebbero
molto superiori.
Domanda: la categoria della strada del DPR 142/04, non può determinarsi
anche facendo riferimento ai flussi veicolari? Consideri che la C. Colombo
ha in transito nelle ore di punta, come risulta dal Piano Strategico del
Traffico del Comune di Roma (2009), più di 10.000 veicoli l’ora, pari a
quelli dell’A24! (se si considera una media anche di solo 1.000 veicoli
l’ora nell’arco della giornata, il volume annuale sarebbe di più di
8.000.000 di veicoli)
I
tecnici che hanno redatto lo studio acustico dichiarano peraltro che,
probabilmente i punti di misura non son stati neanche i più sfavorevoli, ma
soprattutto non abbiamo monitorato le aree verdi della piazza: tra i
ricettori (oggetto di mitigazione per legge), oltre agli edifici
(residenziali) rientrano anche “aree naturalistiche vincolate, parchi
pubblici ed aree esterne destinate ad attività ricreative ed allo
svolgimento della vita sociale della collettività” (art. 1 comma 1 lett.
L del DPR 142/04). Sbaglio? Ritiene utile ampliare lo studio anche in tal
senso?
Abbiamo indirizzato una lettera al Comune per iniziare a interloquire con
questa istituzione allegando lo studio acustico. Vorremmo però
contemporaneamente chiedere l’intervento dell’ARPA per verificare (e al
limite ampliare) lo studio acustico già redatto e procedere inoltre a
misurazioni dell’inquinamento dell’aria nella zona della piazza lungo via
Colombo.
E’
possibile? Cosa dobbiamo fare? Dobbiamo necessariamente passare per un
esposto al Comune? Soprattutto, secondo Lei, abbiamo chance per chiedere che
si realizzi ancora l’interramento della Colombo?
Ci
dia qualche consiglio. Nei prossimi giorni credo saremo ricevuti dal Comune.
Grazie anticipatamente.
Letizia
»
la risposta dell'esperto |
138. Una caldaia troppo rumorosa
08.03.2011
Buongiorno dott. Brugola,
ho
letto i Suoi interventi e vorrei, se possibile, sottoporle il seguente
problema.
Abbiamo da poco comprato casa e l’abbiamo ristrutturata ponendo la caldaia
da interno (perché non abbiamo il balcone) sul muro maestro che confina con
una vicina, la quale ha posizionata la camera da letto proprio al di là del
muro. Il muro maestro è di 7 cm e lei si lamenta che la caldaia (tra l’altro
posizionata esattamente dove era quella del precedente proprietario) fa un
rumore, a sua detta, intollerabile. Le preciso che prima della
ristrutturazione lì era posizionata la caldaia e la doccia e già all’epoca
la signora si lamentava con il precedente proprietario, senza poter fare
nulla. Questi appartamenti sono del 1950 e sia il mio sia quello della
signora sono stati ristrutturati.
Vorrei chiederle cosa posso fare per ovviare al problema e se sono nel
torto. Purtroppo la caldaia non ci serve solo per riscaldare l’ambiente ma
anche per scaldare l’acqua e fare la doccia la mattina. Ora questo non è
possibile perché è già capitato che suonasse alla nostra porta alle 6.30 e
ci intimasse di spegnere perché non riusciva a dormire. Dobbiamo chiamare
l’ASL per fare i rilievi?
La
ringrazio molto per la Sua risposta. Cordiali saluti.
Silvia
»
la risposta dell'esperto |
137. Autorizzazione trattamenti musicali al pubblico esercizio (bar)
sotto l'abitazione!
21.02.2011
Egregio dott. Brugola,
vivo
a Bologna in un palazzo molto vecchio con porticato e corte interna,
composto da alcune abitazioni, uffici e varie attività commerciali. Una di
queste attività è per la precisione un bar che, con la deroga di orario di
chiusura alle 3.00 del giorno dopo e l'autorizzazione ai trattamenti
musicali, tutti i weekend si trasforma in una mini discoteca di
latino-americano. Ovviamente la mia abitazione rimane proprio sopra a tale
bar ed è la più coinvolta e sottoposta al rumore provocato dall'attività
svolta dal locale.
A
Giugno incontro il titolare dell'esercizio il quale, a seguito di mie
richieste di contenere un po’ il rumore provocato dai clienti e dalla
musica, mi sventola le sue autorizzazioni in viso e mi dice:"Ho le
autorizzazioni, faccio quello che mi pare". Da quel momento in poi, il bar è
diventato la mia ossessione!
Leggendo le esperienze analoghe alla mia e seguendo le vostre indicazioni,
con un legale, effettuo degli accessi agli atti per verificare le
autorizzazioni del bar ed il modo in cui sono state ottenute.
A
fine Novembre, scopro che nella relazione di impatto acustico, i titolari
del bar dichiarano al tecnico "competente" che in tutto lo stabile non vi
sono abitazioni. Può benissimo immaginare dove e come siano state fatte le
misure fonometriche e quale esito abbiano avuto!
A
questo punto invio un esposto a tutte le autorità competenti allegando
visure storiche del catasto delle varie abitazioni presenti nello stabile.
Nel
momento in cui le scrivo, l'ARPA ha tolto il suo parere favorevole ed il
Comune ha notificato al titolare del bar l'avvio del procedimento di revoca
dell'autorizzazione dei trattamenti musicali, dandogli cinque giorni di
tempo per depositare un'eventuale memoria difensiva.
Per
quanto sono riuscito a sapere, le possibilità che non venga effettuata la
revoca sono prossime allo zero in quanto tutta l'autorizzazione ha continui
richiami alla relazione viziata. Mi aspetto però il colpo di scena, anche
perché il bar senza la musica è destinato a chiudere e sicuramente
venderanno cara la pelle.
Il
motivo per cui le scrivo è, a questo punto della mia storia e a fronte di
un'eventuale ordinanza di revoca, capire quante possibilità avrà (ed in che
tempi) il bar di riottenere l'autorizzazione per la musica, facendo una
nuova domanda in comune e presentando una relazione di impatto acustico
debitamente redatta.
Nel
caso venissi contattato dal titolare o da un suo tecnico per effettuare le
misure presso la mia abitazione, mi conviene concedere l'accesso o lasciarli
alla porta lasciandogli solo ipotizzare quanto rumore percepisco? Fino ad
oggi, la propagazione infrastrutturale del rumore dava l'impressione di
avere uno stereo acceso nella camera accanto!
In
ultimo, nel caso dovesse riottenere l'autorizzazione ed io avessi ancora
disturbo, oltre a presentare a questo punto una relazione tecnica di parte
"con misure vere", cosa mi consiglia di fare per risolvere in tempi brevi il
problema, visti anche i precedenti?
La
ringrazio.
Enrico
»
la risposta dell'esperto |
136. Locale pubblico rumoroso sostenuto dalle autorità comunali
04.02.2011
Egregio dott. Brugola,
abbiamo letto tutti i suoi pareri pubblicati su questo sito relativi a
problematiche causate dalla presenza di locali pubblici ubicati sotto
appartamenti residenziali e ci è stato utilissimo per avere spunti riguardo
azioni da intraprendere. Abbiamo un paio di quesiti da porle.
Innanzitutto Le riassumiamo quanto segue:
viviamo a Vimodrone, un tranquillissimo paesino alle porte di Milano, dove
tutti gli esercizi pubblici non esercitano la loro attività oltre le h.
21:00. Abbiamo acquistato un appartamento in un condominio sito nel centro
del paese ed esattamente nella piazza comunale, dove oltre al comune risiede
anche la Polizia Locale. Purtroppo, ad eccezione del nostro piccolo
condominio, composto da una decina di appartamenti e sette villette, non vi
è nessun altra residenza privata.
A
Maggio del 2010, due piani sotto il nostro appartamento, è stato aperto un
locale pubblico, che ci era stato spacciato dal proprietario e dal comune
come caffetteria/tavola fredda. Dal giorno dell'inaugurazione del locale
abbiamo iniziato ad avere grossi problemi causati dagli schiamazzi
incessanti che siamo stati costretti a subire dalle 5:30 alle 02:00 del
giorno successivo. Le problematiche sono le usuali che abbiamo trovato
descritte nel suo sito, cioè gente che urla a tutte ore del giorno fino a
notte inoltrata, compresi i proprietari ed il personale del bar, sedie e
tavoli che vengono trascinati a qualsiasi ora, porte interne al condominio
che vengono sbattute per ben 19 ore consecutive, etc. Da notare che il
locale ha una cantina al piano interrato non collegata con una scala interna
al locale bar. Questa cantina viene utilizzata per preparare il cibo (anche
caldo) che viene servito ai clienti e quindi c'è un costante passaggio del
personale del locale attraverso le scale e l'ascensore condominiale per
trasportare cibo (non coperto), bottiglie, scatolame, avanzi e quant'altro
provocando rumori per lo sbattimento delle due porte d'ingresso alla
cantina-cucina posta al piano interrato ed al locale posto al piano terreno.
In
Novembre 2010 abbiamo anche fatto esposto all'ASL poiché la cantina è
sprovvista di canne fumarie e le puzze che pervadono le scale del condominio
sono nauseanti, ma purtroppo non abbiamo ancora visto il loro intervento.
Abbiamo fatto ben 4 esposti protocollati al comune di Vimodrone per
evidenziare i grossi problemi di inquinamento acustico, oltre che d'igiene,
ed abbiamo anche inviato numerose e-mail e avuto due colloqui con il sindaco
per denunciare i nostri disagi. Da Maggio a Ottobre del 2010 abbiamo dormito
al massimo 4 ore per notte e la nostra bambina di 10 anni ha iniziato ad
avere problemi seri che non ha mai riscontrato dal momento della nascita.
Inutile dire che il comune ha sempre asserito che le autorizzazioni concesse
al locale sono del tutto pertinenti. Non importa se il bar funge da "locale
notturno" all'interno di un piccolo condominio dove a pochi centimetri di
altezza ci sono degli appartamenti. Non importa se il locale non è stato
insonorizzato adeguatamente, tanto che l'appartamento posto al primo piano
sente il vociare continuo degli avventori e i bassi incessanti della musica.
Ora
siamo esasperati, anche a causa del comportamento delle autorità comunali,
che hanno dato seguito a solo due dei nostri esposti con risposte
assolutamente evasive ed inaccettabili. E' chiaro che stanno supportando
l'attività svolta dal bar e che sono perfettamente consapevoli di recare
disturbo solo ad un limitatissimo numero di cittadini di cui se ne fregano
completamente. Infatti la maggioranza dei condomini sono amici intimi del
proprietario del bar, oltre che commercianti e quindi sostenuti dal comune,
e altri sono intimoriti dalle continue minacce che il proprietario fa a noi
e ai pochi condomini che osano contestarlo.
Oggi
abbiamo chiesto al comune di consegnarci la documentazione relativa
all'impatto previsionale acustico che il proprietario avrebbe dovuto fornire
insieme alla sua richiesta di licenza apertura locale. Poiché avevamo già
menzionato in uno dei nostri primi esposti, e si risale a Giugno 2010, la
questione relativa a tale documentazione ed il comune aveva evitato di
rispondere al nostro quesito, abbiamo il sentore che questa dichiarazione
non esista. Inoltre, quando abbiamo fatto richiesta, ci è stato detto che la
documentazione poteva essere consegnata al privato cittadino solo dietro
autorizzazione del tecnico competente.
I
nostri quesiti sono i seguenti:
- Il
comune si può rifiutare di consegnare ai privati cittadini che ne fanno
richiesta, la documentazione relativa all'impatto previsionale acustico che
accompagna la richiesta di apertura di un locale pubblico?
-
Qualora il comune accettasse di consegnarci tale documentazione, come
possiamo accertarci che non sia stata alterata per favorire gli interessi
del commerciante e che sia conforme a quanto richiesto dalle leggi
regionali?
La
ringraziamo anticipatamente.
Renata e Massimo
»
la risposta dell'esperto |
135. L'insopportabile rumore prodotto dal cantiere del passante
ferroviario di Torino
26.01.2011
Egregio dott. Brugola,
Le scrivo a nome di numerosi residenti che, come me, non
sanno più cosa fare e non possono permettersi un isolamento acustico in uno
stabile d'epoca.
Sono un residente di Corso Principe Oddone a Torino dove da
ben 8 anni soffriamo la presenza del più grande cantiere della città ovvero
il passante ferroviario. Questo cantiere, oltre ai molteplici disagi che
provoca (polveri che si alzano, Cromo Esavalente che penetra nelle falde
dell'acqua), inizia d'inverno alle 06.00 di mattina per terminare alle
22.00, d'estate dalle 04.00 fino anche alle 23.00 sollevando un continuo
inquinamento acustico prodotto dalle varie trivelle, escavatrici e martelli
pneumatici. Ogni sei mesi viene un ingegnere a prendere delle misurazioni da
una vicina di casa il quale ha ammesso essere dipendente dell'azienda
appaltatrice e di fare in modo che gli operai producano minor rumore quando
lui effettua il sopraluogo.
L'anno scorso abbiamo fatto un esposto all'Arpa che hanno
messo un microfono sul balcone per una settimana. Anche il tecnico dell'ente
ha ammesso che i limiti di decibel del cantiere sono fuori norma, ma che
oltre a sanzioni non possono fare altro in quanto l'opera è troppo
"importante". Dicono di non poterci neanche installare i doppi vetri perché
il problema non è di tipo 24h/24h. In ogni caso non siamo mai venuti a
conoscenza dei risultati di queste misurazioni.
La notte non riusciamo a dormire, durante il giorno non
possiamo rimanere in casa, lo stress si fa sentire in vari modi nello
stabile: emicranie, gastriti, depressioni.
Le scrivo questa mail per chiederle cosa possiamo fare,
ringraziandola in anticipo.
Davide
»
la risposta dell'esperto |
134. Rumorosità gruppi frigo ENEL - Viale Italia a Sesto San
Giovanni - Milano (MI)
24.01.2011
Egregio dott. Brugola,
la ringrazio infinitamente per la possibilità che offre,
almeno riusciamo ad esporre i nostri casi. Abito in prossimità di un
fabbricato in locazione all'Enel, in zona Marelli a Sesto San Giovanni, la
proprietà è una real-estate con sede a Roma. Il fabbricato ha 8 piani è ad
uso uffici e ha al suo interno il CED, da quanto ho capito di rilevanza
nazionale. La zona è prevalentemente ad uso terziario, ma vi sono molte
abitazioni, la maggior parte delle quali esistenti da tempi antecedenti la
costruzione dell'edificio dell'Enel, risalente a 10 anni fa circa.
Da circa 2 anni sulla copertura del fabbricato incriminato
sono stati posizionati dei macchinari (penso gruppi frigo) che sviluppano un
rumore notevole, specialmente nelle ore serali, notturne e nei fine
settimana, ovvero quando il traffico veicolare su Viale Italia diminuisce.
Il rumore si propaga in tutta la zona e si avverte anche a distanze
impensabili.
Un condominio ha presentato un esposto, senza il quale il
Comune quasi si rifiutava di avviare qualsiasi procedura, sebbene il Sindaco
avesse già ricevuto una delegazione spontanea di cittadini. Successivamente
il Comune ha contattato l'ARPA, sono state effettuate le rilevazioni,
presumo anche a macchine spente, dato che le ultime informazioni in possesso
di noi cittadini dicevano che ARPA ha avuto persino problemi a far spegnere
i macchinari per soli 15-20 minuti, in modo da poter rilevare il rumore di
fondo e non solo quello ambientale (che in prima battuta avevano già
rilevato).Il Comune ha pubblicato una nota sul forum, strumento con cui
informa i cittadini, scrivendo quanto le riporto testualmente.
Dopo aver effettuato le rilevazioni, il 13 maggio 2010 ARPA
ha chiesto al Comune di richiedere ad Enel una documentazione aggiuntiva:
- una valutazione di impatto acustico relativa agli impianti;
- la certificazione attestante la classificazione di impianti
a ciclo continuo;
- la data di installazione e messa in servizio dei nuovi
gruppi installati;
Il 10 giugno 2010 il Comune ha inviato una raccomandata ad
Enel servizi e alla proprietà dell'immobile (la Torre Sgr) invitando a
produrre entro 45 giorni la documentazione richiesta, necessaria per il
completamento della pratica da parte di ARPA.
Nella raccomandata si legge, tra l'altro, che: all'esito
della valutazione di ARPA, in caso di superamento del valore limite di
immissione e/o differenziale, la proprietà e il locatario avranno, per le
rispettive competenze e responsabilità, l'onere della definizione di un
piano di bonifica acustica.
Tutte belle parole scritte in data 15.06.2010, poi il nulla,
nessuno ci ha mai comunicato i valori registrati, o altro.
Di fatto il rumore è costante e penetra nelle abitazioni,
tenendoci compagnia 24/24h, provocando enorme disturbo e stress specialmente
quando si vorrebbe dormire. Il rumore è avvertibile in tutta la zona e al
piano stradale sembra inverosimile che ENEL possa non curarsi di un disturbo
cosi evidente. Penso che ogni dipendente che lavora li dentro sia
consapevole della cosa, diversamente sarebbero tutti degli audiolesi.
C'è anche un asilo infantile, confinante proprio con la
sorgente rumorosa.
Io ho dei serramenti discreti ma non performanti, penso con
un livello di fonoassorbenza prossimo ai 32-34 dB, ma le frequenze mi
entrano in casa ugualmente e sto seriamente pensando di sostituire il tutto
per arrivare almeno a 42 dB. Comunque gli infissi ogni tanto vanno aperti e
in estate il problema sarebbe più o meno lo stesso.
Prima di farlo, gradirei una suo parere in merito al caso
gruppi frigo ENEL di viale Italia 26 a Sesto San Giovanni. Non sto parlando
dell'ultimo artigiano senza risorse economiche, ma di un'azienda che parla
costantemente di sostenibilità ambientale e poi rovina le notti all'intero
circondario.
La ringrazio e complimenti per la sua grande competenza e
serietà.
Paolo
»
la risposta dell'esperto |
133. Da un convento dedicato alla quiete ad uno dedicato al
frastuono
20.01.2011
Salve dottore, mi chiamo Stefano e scrivo da Caserta. Anche
io come molti altri lettori abito nelle immediate adiacenze di un locale
pubblico. Questo locale è nel pieno centro storico di Caserta ed è stato
aperto nell'estate del 2008. L'aggravante è che si tratta di un locale
aperto in un ex convento/chiostro di suore di proprietà del Comune il quale
lo ha concesso in fitto dietro, l'obbligo da parte dei gestori, della totale
restaurazione dell'immobile. Si tratta di un locale di svariate centinaia di
metri quadri come interni ma quel che è peggio è che tale locale è dotato di
un giardino di circa 700 metri quadri dove insiste la maggior parte
dell'attività di intrattenimento pubblico. Intrattenimento caratterizzato da
musica che inizia circa alle 22,30 per finire alle tre del mattino. Una cosa
davvero indicibile ed indescrivibile. Inutile dire che abbiamo cercato di
fare qualunque cosa. Inizialmente andammo a parlare con l'assessore
competente del comune di Caserta il quale ci promise che si sarebbe
interessato del problema. Poi andammo a parlare col sindaco. Dopo di che,
visto che nulla accadeva, decidemmo di depositare alla Procura della
Repubblica di Santa Maria Capua Vetere un esposto firmato da quasi cento
persone (tutti i residenti che subivano i disturbi di questo locale
pubblico) e inviammo l'esposto per conoscenza a tutti gli organi pubblici,
nessuno escluso compresi NAS, Prefetto e Questore. Esposto corredato anche
di perizie fonometriche che puntualmente rivelavano il superamento dei
livelli di decibel previsti dalla Legge! Infatti dovemmo fare queste perizie
a spese nostre in quanto l'Arpac veniva a fare i rilievi acustici per
verificare l'inquinamento acustico ma puntualmente la musica del locale non
suonava (ne deducemmo che forse c'era qualcuno che informava i proprietari
del locale delle verifiche dell'Arpac).
Non sto qui a dirle anche che decine e decine sono gli
articoli scritti dai giornali locali che si sono interessati al nostro caso.
Ho addirittura chiamato il numero amico del Ministero della Pubblica
Amministrazione. Insomma, per non farla lunga dopo circa due anni non solo
non abbiamo ottenuto nulla ma il problema si è addirittura aggravato in
quanto al locale in questione ne ha aperto un secondo che è la perfetta
fotocopia del primo creandoci un raddoppio del problema. Insomma dopo oltre
due anni e mezzo noi siamo davvero esausti. Anche adesso, mentre molto
velocemente le scrivo questa lettera (ed anzi mi scuso per errori e
quant'altro), la musica impazza in un modo allucinante e siamo solo a
giovedì, le lascio immaginare cosa accade nei fine settimana! Non le dico
poi cosa significa per noi la primavera e l'estate con centinaia e centinaia
di persone che affollano il locale e la musica che suona a mille.
Il problema è che quasi tutti non vogliono fare causa in
quanto non vogliono spendere soldi ed inoltre non vogliono esporsi nei
confronti di questo locale e di chi lo gestisce in quanto si dice siano
persone poco raccomandabili. Ma veramente non possiamo fare nulla? Sarebbe
bastato che il Sindaco emanasse un'ordinanza e facesse rispettare le leggi
sull'inquinamento acustico. Inoltre Caserta è dotata di un piano di
zonizzazione acustica ma che viene puntualmente, almeno nel nostro caso,
disatteso.
Mi può dire in merito qualche parola di conforto. Ci può
indicare una strada che forse, prima di ogni azione legale non so poi adesso
quanto utile, noi potremmo percorrere? Un'azione legare, dopo circa due anni
e mezzo dall'inizio del disturbo ritiene che possa produrre gli effetti
sperati?
Cordiali saluti e buon lavoro.
Stefano
»
la risposta dell'esperto |
132. Motociclisti indisciplinati lungo la S.P. n. 1
31.12.2010
Egregio dott. Brugola,
Le scrivo in relazione al mio caso al fine di ottenere quella
competente consulenza che, purtroppo, non riesco ad avere dai professionisti
interpellati in Liguria; io risiedo in una piccola frazione del comune di
Deiva Marina, attraversata dalla S.P. n. 1 del Passo del Bracco, punto di
confine tra le province di Genova e La Spezia.
Da alcuni anni un'attività di ristorazione, ma sopratutto
bar, funge da catalizzatore durante i week end per gli amanti dei motocicli
di grossa cilindrata. Gli stessi, palesemente incuranti degli abitanti delle
poche abitazioni prospicienti la strada provinciale attigue al Bar,
rumoreggiano per ore ed ore durante tutto il sabato e la domenica, un vero e
proprio tormento che è stato oggetto di ripetute segnalazioni alla proprietà
della strada, le Amministrazioni di Genova e La Spezia. Nulla ad oggi è
stato fatto e, dal prossimo 01 febbraio, la strada tornerà ad essere
amministrata e gestita da Anas, rischiando di vedere peggiorare
ulteriormente le cose, non essendo Anas dotata di un proprio organismo di
Polizia.
Il problema fondamentalmente verte su 2 questioni: le moto
entrano nel piccolo centro abitato a forte velocità, spesso stridendo le
gomme in partenza o arresto del veicolo, sicuramente violando le norme del
Codice della Strada; i motocicli, terminata la loro corsa, vengono
parcheggiati sulla sede stradale, in palese violazione dell'art. 158 comma 1
lettera C e D, comma 2 lettera B ed N. I motoveicoli in stazionamento sulla
strada arrivano ad essere anche 300, su una superficie di carreggiata non
superiore ai 100 metri lineari.
E' evidente che i rumori prodotti dai motocicli, che
per'altro spesso sono equipaggiati di silenziatori non omologati, che
suonano i segnalatori acustici per i saluti di rito, che stridono le gomme
da fermi sul posto (burning out), etc. sono infernali e rendono la qualità
della vita estremamente ridotta.
Le chiedo se ci sono spazi per agire nei confronti di:
1. Motociclisti indisciplinati;
2. Ente proprietario della strada;
3. Regione Liguria, amministrazioni provinciali, comuni;
4. Ministero dell'Ambiente/salute/infrastrutture.
E le eventuali misure da adottare nei confronti dei titolari
del Bar, che nulla fanno per arginare i "bikers" più scalmanati.
In attesa di un Suo gradito riscontro, porgo cordiali saluti.
G.S.
»
la risposta dell'esperto |
130. Abitare sopra un locale pubblico
10.12.2010
Egregio dott. Brugola,
mi chiamo Roberta e sono disperata. Purtroppo abito con la
mia famiglia sopra un locale pubblico fracassone in centro storico a Voghera
(PV).
Chi non sperimenta una situazione di questo genere non può
immaginare cosa si prova. Oltre a dovermi subire gli schiamazzi notturni
fuori dal locale sono costretta a sorbirmi anche quelli all’interno del
locale. Nel week end la musica, erogata senza il permesso in licenza, fa
tremare le bottiglie sul tavolo e ci impedisce di dormire, perché continua
sino a notte fonda. Il rumore delle sedie strisciate continuamente sul
pavimento ci logora i nervi.
Abitiamo in questa casa da trent’anni e da ormai 3 la vita è
diventata impossibile. Quello che mi stupisce maggiormente è la totale
assenza di tutela del cittadino da parte delle Forze dell’Ordine. Avevo
segnalato questo problema all’ex Sindaco, il quale aveva emesso a suo tempo
due ordinanze, completamente ignorate. Ho segnalato il problema all’attuale
Sindaco ma nulla è cambiato. Ho segnalato il problema alla Polizia Locale i
quali mi hanno consigliato, in via confidenziale, di traslocare. Ho
segnalato il problema ai Carabinieri che, due anni fa, mi hanno assicurato
di farmi avere notizie dopo aver interrogato gli altri condomini. In procura
esiste una pratica contro questi schiamazzi notturni ma non ho idea di dove
si sia arenata.
L’ARPA ha appurato che il rumore supera di molto i decibel
consentiti per legge e il proprietario è stato costretto ad insonorizzare il
locale (il permesso era stato dato SENZA l’insonorizzazione) ma, giudicando
dal rumore, penso sia stata fatta solo una contro soffittatura: comunque
l’ARPA si è dileguata senza, per ora, venire a fare i dovuti controlli.
Ho segnalato il problema all’amministratore del condominio
dove vivo il quale mi ha assicurato che avrebbe contattato i Carabinieri:
pensavo che esistessero delle norme condominiali contro i vicini rumorosi ma
è probabile che in questo palazzo non vengano applicate.
Ora, dopo 3 anni e nessuna tutela continuo ad assumere
psicofarmaci per dormire (o ad usare i tappi per le orecchie) e sto cercando
un altro appartamento per trasferirmi con la famiglia, cosa non facile
perché abito vicino alla stazione e sono pendolare.
Avevamo anche pensato di rivolgerci ad un avvocato, ma sono
spese che non ci possiamo permettere di affrontare.
Roberta
»
la risposta dell'esperto |
129. Ma le Leggi sono uguali per tutti?
02.12.2010
Egregio dott. Brugola,
mi chiamo Rosario e vivo a Reggio-Emilia ho già letto una sua
risposta inerente al disturbo da sala prove sotto casa e confortato dalla
sua risposta, che poteva essere una soluzione al mio problema, ho seguito
alla lettera il suo consiglio.
Ho chiamato l'A.R.P.A. per i rilevamenti fonometrici quando
però mi hanno contattato mi hanno precisato che i limiti di tollerabilità o
meglio i criteri di applicabilità sono diversi a seconda dei casi, in altre
parole mi spiegava che è vero che ci sono leggi che tutelano il diritto alla
salute e al riposo ma è anche vero che alla stessa maniera ci sono articoli
e commi che contrastano questi leggi/diritti a favore di attività che
generano disturbo creando così situazioni paradossali, tipo: i valori di
tollerabilità rilevati da attività notturne tipo bar, sala prove,
discoteche, ristoranti, attività commerciali in genere, sono diversi in
quanto legati ad attività commerciali specifiche quindi tollerabili se
invece gli stessi valori rilevati sono prodotti dal vicino di casa diventano
intollerabili.
La domanda mi nasce spontanea: ma la leggi sono o non sono
uguali per tutti?
A me sembra incredibile che il rumore prodotto dal vicino
viene rilevato dannoso insopportabile per l'orecchio umano e lo stesso
rumore generato da attività commerciali diventa magicamente tollerante!
In attesa di una sua risposta in merito porgo distinti saluti.
Rosario
»
la risposta dell'esperto |
128. Rumori molesti dalla sala giochi sotto casa
11.11.2010
Gent.mo dott. Brugola,
Le scrivo per chiederle consiglio sulla mia situazione. Ormai
da un anno e mezzo non si vive più, a causa dei rumori molesti provenienti
da una sala giochi che ha aperto sotto il mio condominio.
Risiedo al secondo piano di un condominio composto da 4
palazzine in pieno centro storico, nella via parallela al corso principale
di una piccola cittadina della riviera marchigiana.
Il piano terra dello stabile è riservato ad alcuni esercizi
commerciali, essendo di ampia metratura, tra cui una libreria, una
cartolibreria e lo studio privato di una pediatra. Tutti questi locali e i
portoni delle palazzine si affacciano sulla galleria comune. Lo spazio ora
occupato dalla sala giochi, grande circa 200 mq, fino a qualche tempo fa era
di proprietà del costruttore del condominio stesso, il quale per tanti anni
lo ha adibito a sede del Circolo Cittadino, poi ha venduto ad un artigiano
della zona che, subito dopo l'acquisto lo ha locato ai titolari della sala
giochi.
Durante i lavori di sistemazione del locale, avvenuto in
tempi rapidissimi, nonostante vari condomini avessero cercato di sapere che
cosa stesse aprendo, sia il locatario che il conduttore hanno taciuto sulla
natura dell'esercizio che stava per aprire. Senza renderlo noto alle
riunioni di condominio né all'Amministratore, hanno fatto tutto alla
chetichella, certi che se noi condomini lo avessimo saputo avremmo scatenato
una sommossa!!!! Dopo qualche giorno, l'amara sorpresa: l'apertura della
sala giochi!!!!!
Da quel momento in poi vivere nel condominio e nella via è
stato impossibile!
I giochi che si trovano all'interno della sala giochi sono di
"ultima generazione", a dire del titolare, e sono parecchio rumorosi. Tra
essi un simulatore di chitarra elettrica ("Guitar Hero"), un simulatore di
batteria, un pugiball, numerosi flipper ed altri.
Sospettiamo che non abbiano provveduto all'insonorizzazione
del locale, dato che in qualunque posto del mio appartamento ci si
posizioni, tremano i muri e si sente la musica. Basti pensare che la mia
bimba di sei mesi si sveglia di soprassalto quando sotto fanno certi giochi
e anche per noi adulti è impossibile pensare di dormire finché la sala
giochi non chiude. I giochi sono appoggiati sui muri della tromba delle
scale e, come se non bastasse, il tipo lascia sempre lucernai, finestre e
porte aperte. Ma in questo modo non cade il principio di insonorizzazione
(supponendo che i lavori siano fatti "a regola d'arte", come dice il
titolare)?
Sia io e mio marito che l'Amministratore di condominio e gli
altri condomini gli abbiamo chiesto più volte di chiudere le porte, ma si è
sempre rifiutato adducendo la scusa che con le porte chiuse perderebbe parte
della clientela perché sembrerebbe chiuso. Impossibile, dato che la sua
musica si sente per tutta la via e anche dal condominio vicino!
Possiamo costringerlo in qualche modo a chiudere le porte,
per cercare almeno di attutire un po' il rumore?
Per tutta l'estate siamo stati costretti ad uscire con una
bimba così piccola pur di riposare un pò i timpani e farla dormire. Anche
adesso, in inverno, il sabato sera rientrare a casa prima delle 1.30 del
mattino è impossibile. Più di una volta è stato chiesto di mostrarci la
documentazione dei lavori di insonorizzazione (tra l'altro tutte
autocertificazioni!), ma fino ad ora hanno fatto orecchie da mercante.
Inoltre, non ha mai esposto gli orari di apertura del suo
locale, quindi non ha orari da rispettare! Ogni giorno apre e chiude in
orari diversi. Più o meno (in base alla nostra esperienza) gli orari che fa
sono i seguenti:
INVERNO:
lun-gio: dalle 15.30 alle 20.30
ven: dalle 15.30 alle 24
sab: dalle 15.30 alle 2 del mattino
dom: dalle 15.30 alle 23
ESTATE:
tutti i giorni dalle 15.30 a oltranza!!!!
Non fanno pausa per la cena e non hanno un giorno di chiusura
settimanale.... ma è possibile?
Abbiamo cercato di informarci in comune all'Ufficio sugli
orari che dovrebbero fare, ma ci hanno risposto che non hanno orari da
rispettare: il nostro comune non ha un regolamento, sono essi stessi che
ogni inizio del mese dovrebbero consegnare gli orari che andranno a fare.
Invece loro, furbescamente, li consegnano il mese dopo! In questa maniera,
anche ad un eventuale controllo della Polizia Municipale, non risulterebbero
colpevoli di non rispettare gli orari!
La clientela del locale è composta quasi esclusivamente da
ragazzini e teen ager, che stazionano per ore sotto la galleria. Fumano
sigarette, mangiano e lasciano i rifiuti in terra, imbrattano i muri,
diventati indecenti, sputano, urlano e bestemmiano in continuazione. Giocano
a pallone con il pallone o con delle lattine vuote a qualsiasi ora del
giorno e della notte, usando come porte i portoni di ingresso. Più di una
volta sono stati beccati fumare canne o a fare sconcerie. Molestano i
passanti e prendono a male parole i vecchietti che frequentano il vicino
Circolo degli Anziani. A chi li ha ripresi o ha chiesto loro di smettere di
infastidire, hanno risposto insultando e gridando. Anche i furti di
biciclette sono all'ordine del giorno. Parcheggiare la propria auto sotto
casa è diventato impossibile: i posti auto sono sempre occupati dai
motorini, e anche quando si riesce a trovare un posto libero, c'è il rischio
di trovare la propria auto devastata.
Senza contare che, essendo frequentato da tale tipologia di
clientela, la galleria è diventata uno dei luoghi di spaccio preferiti.
I nostri garage sono regolarmente usati dai ragazzi come
bagni pubblici per i loro bisogni corporali e, essendo nascosti e bui, anche
come posto ideale per bucarsi. Siringhe ed occorrente sono sparsi ovunque.
Spesso noi residenti siamo stati costretti a richiedere
l'intervento delle Forze dell'Ordine per cercare un po' di tranquillità.
Tutto il rione è stravolto da questa situazione. Lo scorso
anno era stato fatto un esposto al comune per cercare di risolvere questa
situazione. Non avendo avuto risposta, nè essendo stati presi provvedimenti,
quest'anno è stato rinnovato l'esposto, che abbiamo sottoscritto in 107. Dai
primi di settembre, ancora non si è mosso nulla. Che cosa possiamo fare per
risolvere questa situazione insostenibile?
Possiamo fare qualcosa per far chiudere la sala giochi?
Siamo veramente stanchi, soprattutto noi che abitiamo proprio
qui sopra. Sperando in una sua risposta, La ringrazio.
Federica
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la risposta dell'esperto |
127. Vicina con disturbi gravi del comportamento
07.10.2010
Gent.mo dott. Brugola,
Le scrivo per segnalarle un problema che si protrae da mesi e
per il quale Le chiedo gentilmente un Suo parere.
L’alloggio in cui vivo dal 2006 confina con due unità
abitative, una appartenente alla mia scala (con affaccio su pubblica via)
l’altra appartenente alla seconda scala (con affaccio su piazza).
Il problema riguarda i rumori molesti che provengono
dall’abitazione con affaccio su piazza, occupata da una Signora (locatario)
di cui non conosco le generalità.
Il primo episodio, denunciato sia al proprietario sia ai
Consiglieri della mia scala, risale al mese di marzo 2010 (trattasi del
primo episodio che posso segnalare poiché nei precedenti mesi di gennaio e
febbraio, non ero presente nell’alloggio poiché in fase di parziale
ristrutturazione. Da quanto risulta, l’inquilina ha preso affitto a partire
dal nuovo anno).
In tale occasione, per una trentina di minuti, rumori molesti
(urla, ululati animaleschi, tonfi e imprecazioni con minaccia di suicidio)
si udivano perfettamente dalla cucina (lato cortile del palazzo) del mio
appartamento.
Ho segnalato nell’immediato il fatto ai Consiglieri di scala
ed il giorno seguente alla famiglia con alloggio sul mio stesso ballatoio:
entrambi però non avevano “assistito” allo spiacevole episodio perché si
trovavano nelle camere con affaccio su via e non sul lato cortile.
Ritenendo l’episodio grave, il giorno seguente mi sono
attivata per mettermi in contatto con il proprietario, il quale, alla mia
descrizione dei fatti, ha – con tono infastidito – liquidato il problema
dicendo che forse si trattava di una conversazione telefonica. Non era
assolutamente questo il caso. Per la privacy, non mi ha fornito le
generalità dell’occupante e mi ha detto che se proprio volevo potevo mettere
un biglietto (dai toni gentili) nella buca delle lettere (il cognome del
proprietario compariva ancora sia sulla citofoniera sia sulla buca delle
lettere). Da parte Sua, non sarebbe intervenuto.
Gli episodi si sono ripetuti: urla disumane per la semplice
caduta di un oggetto piuttosto che per l’abbaiare di un cane (una mia
collega, mia ospite, ha chiaramente udito le urla generate probabilmente da
un semplice “bau”).
Nella notte tra il 1° ed il 2 giugno, la signora, intorno
all’una, ha dato in escandescenze, forse perché infastidita dallo scambio di
saluti di un gruppo di persone stazionante sul marciapiede antistante una
vecchia locanda che affaccia sulla piazzetta.
La signora dopo aver, in camera da letto, urlato come un
animale in rabbia, incurante dei miei tentativi (pugni alla parete) di
riportarla al silenzio, ha alzato rumorosamente la saracinesca e ha
minacciato e imprecato contro le persone che si stavano accomiatando.
Lo sfogo della signora è continuato poi in camera da letto.
Ho segnalato questo episodio anche al Consigliere della scala
a cui appartiene questa Signora, il quale confermava di avere sentito dei
rumori ma li aveva associati ad un animale di grossa taglia. Mi ha dissuaso
da presentarmi da sola alla porta di quest’individuo poiché aveva avuto in
passato occasione di vedere una figura maschile, dall’aspetto poco
rassicurante, accompagnarsi con la donna.
L’ultimo episodio risale allo scorso sabato (02 ottobre
2010): in questo caso testimone è stato mio fratello. Io mi trovavo
all’estero.
A partire dalle ore 11.00 e per circa mezz’ora, è stato
disturbato da urla agghiaccianti, ululati animaleschi, tonfi, frasi
indecifrabili, incurante dei tentativi messi in atto da mio fratello di
riportarla al silenzio.
La situazione è diventata insostenibile: l’affittuaria ha
indubbiamente dei problemi comportamentali gravi che stanno pregiudicando
seriamente la serenità di vita (ed il sonno) di coloro che hanno la sfortuna
di avere camere (cucina e camera da letto) confinanti.
In base alla sua esperienza, può servire una segnalazione ai
vigili urbani o alle forze dell’ordine o all’assistente sociale? In questo
caso, siamo indubbiamente in presenza di una persona che non arreca disturbo
per semplice inciviltà ma perché ha dei disturbi di natura – presumo –
nervosa o più. Ho fatto denuncia scritta all’Amministratore del Condominio
che mi ha garantito un Suo intervento telefonico al proprietario e mi ha
consigliato di porre la questione in occasione della prossima Assemblea
ordinaria (nel’immediato non è in programma).
Nel frattempo – tenuto conto che il problema persiste e vista la gravità
degli episodi non può migliorare – posso intraprendere altre azioni?
Le invio i miei più cordiali saluti e la ringrazio
anticipatamente se potrà consigliarmi una strada percorribile per cercare di
risolvere la situazione.
S.F.
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la risposta dell'esperto |
126. L'ascensore del condominio è troppo rumoroso
04.10.2010
Egregio dott. Brugola,
abito da circa un anno al sesto piano di uno stabile di sette
(più terrazza) a Roma. L'ascensore (nuovo) dello stabile passa attraverso
l'appartamento (nello specifico i tre lati dell'ascensore passano per il mio
ingresso, corridoio e la mia camera da letto), provocando un rumore notevole
sia al passaggio di ogni piano che all'apertura delle porte. Inoltre essendo
la cabina motore poco sopra di noi, si sente anche un rumore simile alla
centrifuga di una lavatrice ogni volta che l'ascensore viene messo in
funzione.
Non siamo gli unici inquilini che sentono il rumore (che
spesso ci tiene svegli la notte, con il quale è difficile addormentarsi e
che ci sveglia non appena il sonno si fa più leggero), tuttavia gli
inquilini del settimo piano sono solo degli affittuari e quindi
apparentemente senza nessuna voce in capitolo.
Ci è stato suggerito dall'amministratore di provvedere da
soli e a nostre spese a creare delle pareti fonoassorbenti sui tre lati
all'interno dell'abitazione, tuttavia l'esperto che ho contattato mi ha
assicurato che non avrebbe senso farlo solamente sui tre lati del mio
appartamento perché per eliminare il rumore (o magari renderlo semplicemente
più sopportabile) sarebbe necessario insonorizzare l'intera tromba
dell'ascensore.
L'amministratore mi ha detto che non c'è modo che il
condominio accetti di pagare questi lavori e che, di conseguenza, dobbiamo
"abituarci" al rumore. E' davvero così? Devo accettare che l'ascensore mi
tenga sveglia perché il palazzo non è stato costruito in modo degno e quindi
farmi "cacciare" da casa mia dall'ascensore e dal condominio che non vuole
porre rimedio o ho qualche diritto?
Grazie mille per i suoi preziosi consigli.
Claudia
»
la risposta dell'esperto |
125. Fontana rumorosa
28.09.2010
Gent.mo dott. Brugola,
abito da molti anni in un comune dell’hinterland milanese. Da
qualche tempo, nel mio e negli altri comuni del circondario, le
amministrazioni hanno costruito molte fontane, collocandole nelle piazze o
nelle rotatorie stradali.
Sventuratamente una di queste è stata posizionata proprio a
pochi metri dall’edificio in cui abito (al 6° piano). Il rumore prodotto dai
getti d’acqua è assolutamente insopportabile, sembra di essere di fianco a
una cascata. E’ talmente forte che d’estate a finestre aperte è difficile
persino ascoltare la televisione, se non alzando al massimo il volume. Viene
disattivata dalle 22,30 alle 7, ma in ogni caso rimane il problema delle ore
diurne, in cui è impossibile riposare, studiare, rilassarsi ecc.. Da anni
protesto inutilmente con il comune. Cosa posso fare?
Le invio i miei più cordiali saluti e la ringrazio
anticipatamente se potrà consigliarmi una strada percorribile per cercare di
risolvere la situazione.
G.P.
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la risposta dell'esperto |
124. Vicina di casa con musica a tutto volume tutto il giorno e
tutta la notte
11.07.2010
Egregio dott. Marcello Brugola,
le scrivo perché ormai non sappiamo più che fare con una
vicina di casa che tiene a tutto volume del giorno e della notte la musica a
tutto volume... è sempre ubriaca e la sentiamo cantare e applaudire da sola
durante questi concerti privati che tiene in camera sua, camera che confina
esattamente con la mia e con quella dei vicini che le abitano sopra e sotto.
Nonostante le buone maniere iniziali (va avanti da una vita), ci viene
risposto con minacce insulti vari e incremento del disturbo come ripicca.
Il palazzo in cui abito è un palazzo del comune, abbiamo
fatto sia la lettera di reclamo, sia una denuncia alla polizia, che però
ormai alle nostre chiamate non viene nemmeno più, poiché conoscono il
soggetto che ha più denunce e reati a suo carico che capelli in testa.
Volevo sapere chi posso chiamare visto che comunque il volume
è talmente elevato da disturbare anche la villetta che ci sta di fronte! Si
può considerare come inquinamento acustico?
La ringrazio per l'attenzione, attendo una sua sollecita
risposta. Con i migliori saluti.
n.d.
»
la risposta dell'esperto |
123. La danza entra in scena allo stadio
27.06.2010
Egregio dott. Marcello Brugola,
sono residente a Napoli, patria della scarsa legalità. Il
primo attore della illegalità è, ovviamente, l'Ente Comune. Allo stadio
Collana, al quartiere Vomero, ogni anno si aprono, per tutto il mese di
giugno le manifestazioni legate alla fine dei corsi di danza. Tutte le
scuole di danza (che ovviamente negli altri mesi guadagnano in altre
strutture) approfittano della pista per dar libero sfogo al suono. La
struttura della pista (murature perimetrali e gradinate) è tale da far
convogliare il suono verso la mia abitazione.
Risultato? Tutto il mese dalle ore 16.00 alle ore 22.00
chiusi in casa al caldo per diminuire la sensazione di fastidio (aggiunga
che per norma regionale, nella zona, non è possibile installare
condizionatori se non quelli del tipo "unico", rumorosissimi). Ma non è
finita.
Terminate le danze del mese di giugno si aprono quelle di
luglio ed agosto. La pista è data in uso ad una scuola di ballo liscio
privata (pare con partecipazione societaria della figlia del direttore della
struttura). Per mia fortuna (sic!) dopo liti (sempre civili), dopo quattro
anni di mail a tutti gli uffici comunali, le serate sono diventate da sette
alla settimana (dalle ore 21,00 alle ore 24,00) ad una alla settimana. Ora
Le spiego perché ho asserito che il primo a non far caso alla legalità è il
proprio comune.
Nel 1998 è stato approvato il piano di zonizzazione acustica
e nella stesso è previsto, per manifestazioni superiori a 3 giorni (come nel
caso in esame) una formale autorizzazione del servizio progettazione e
valutazione ambientale rilasciata sulla scorta di una relazione di impatto
acustico, ovviamente la relazione non esiste.
Mi può consigliare cosa fare tenendo conto che ho
interpellato le forze dell'ordine (che si sono dette incompetenti), la
circoscrizione, il Sindaco (al quale ho inviato, per protesta, la mia
tessera elettorale. Senza ovviamente ottenere alcun riscontro).
La saluto e ringrazio anticipatamente.
L.D.
»
la risposta dell'esperto |
122. L'intervento dell'Organo di Controllo non ha sollevato il
disturbato dalla sofferenza
03.06.2010
Egregio dott. Marcello Brugola,
le scrivo ancora una volta approfittando della sua gentilezza
e della sua professionalità. Nella mia ultima comunicazione del 06.11.2009
le raccontai che il sindaco della mia città e l'ARPA si disinteressavano
delle mie insistenti richieste d'intervento. Dopo ennesime richieste e
velate minacce di un probabile intervento legale, sono venuti i tecnici
dell'ARPA a casa mia. Sottolineo che giorni prima del rilevamento i due
falegnami si sono liberati di alcuni macchinari, essendo stati avvisati
della data del rilevamento dai vigili urbani. Il giorno del rilevamento i
due falegnami non hanno azionato i macchinari che di solito azionano e non
hanno emesso il solito frastuono assordante che emettono quotidianamente.
Dopo questa invasione inutile di tecnici e di vigili urbani a
casa mia, stanca delle numerose ore in cui si è svolta una sorta di “messa
in scena” (in cui era palese che i vigili urbani non avessero la funzione di
controllare la veridicità del rilevamento, ma piuttosto di favorire i due
falegnami non facendo azionare tutti i macchinari e non facendo lavorare il
legno) ho stupidamente firmato le carte, che per me non avevano nessun
valore! Avrei dovuto invece buttar fuori casa tutta quella gente venuta a
prendermi in giro, ma la mia educazione mi ha impedito di comportarmi così.
Sotto la mia firma ho però scritto che i rumori emessi durante quelle ore di
rilevamento non erano nemmeno una piccola parte dei rumori che
quotidianamente vengono emessi dalle due falegnamerie. Il discorso è così
finito... Né l'ARPA, né il sindaco, né nessuno si è degnato di comunicarmi
che dai risultati del rilevamento risulta che i due falegnami possono
tranquillamente continuare a fare i loro comodi emettendo rumori
intollerabili. Difatti la realtà adesso è questa: a tutte le ore emettono
rumori assordanti.
Qualche domenica fa, dopo una notte insonne a causa di
fortissime emicranie, ho perso la pazienza quando verso le 9 del mattino le
mie orecchie stavano esplodendo a causa dei forti rumori, così ho chiamato i
carabinieri. Immediatamente i rumori sono cessati e da allora la domenica
non fanno più rumore (almeno per ora), però il resto della settimana è un
inferno.
Mi sono rivolta ad un | |