...Problemi causati dagli altoparlanti della chiesa
Gent.ma Lettrice,
la questione sollevata è molto complessa poiché coinvolge
un'istituzione religiosa che è stata dispensata da alcuni degli adempimenti
dello Stato posti in capo alla L.447/95 recante "Legge quadro
sull'inquinamento acustico" ed ai relativi decreti attuativi, i quali sono
invece demandati alle relazioni bilateriali Stato-Chiesa che vengono invece
regolate dal diritto concordatario che è riconosciuto alla Chiesa cattolica ed
al quale l'attività della Conferenza Episcopale Italiana (CEI) si è
ricondotta per l'emanazione delle circolari di inquadramento delle celebrazioni
liturgiche che utilizzano apparecchi per la diffusione del suono (altoparlanti)
o di richiamo per i fedeli (campane), le quali raccomandando, in ogni caso, alla
moderazione ed al rispetto delle esigenze delle comunità locali.
Alcune Amministrazioni pare abbiano disposto delle specifiche
regolamentazioni al riguardo, ponendosi in soccorso ai termini dei ricorsi in
sede civile, ancorché sembra difficile poter attribuire a tali disposti l'onere
di saper prevaricare ai termini del diritto civile avvalendosi dei soli
strumenti apprestati dal tradizionale Ordinamento pubblicistico, spetta semmai
al Giudice, chiamato ad intervenire nell'ambito della salubrità delle
persone esposte a rumori intollerabili, ai sensi del disposto in capo all'art.
844 cod. civ. (immissioni), il prezioso compito di poter indicare i
termini all'interno dei quali tali immissioni debbano venire confinate.