La
risposta della Redazione
Disturbo serale, degrado, alcool
Egregio Signor
Francesco,
innanzitutto
desideriamo ringrariarLa per gli apprezzamenti ricevuti che ci sono di stimolo
per lo svolgimento del servizio offerto. In merito alle problematiche esposte,
pare evidente che possiamo tentare di offrire risposta solamente a quegli
interrogativi che sono attinenti ai disagi provocati dal rumore,
ritenendo utile che Lei possa rinviare gli altri aspetti ad un adeguato ed
approfondito consulto legale.
La vigente
normativa in materia di inquinamento acustico, in capo alla Legge 26
ottobre 1995, n. 447, recante "Legge quadro sull'inquinamento acustico" ed ai
relativi decreti attuativi, fissa delle soglie limite al rumore che, tuttavia,
non trovano sempre un'efficacie soluzione allorquando all'origine del disturbo
vi siano sorgenti antropiche quali il vociare delle persone a causa della forte
aleatorietà ed una scarsa capacità di definire delle azioni efficaci e concrete
per assicurare il costante e duraturo rientro nelle soglie limite di rumore.
In questi casi,
pertanto,
la "naturale" forma di rivendicazione consiste nell'invocare
il potere di ordinanza dell'Autorità sindacale locale, mirando ad una
limitazione dell'orario di apertura dell'esercizio, anche se tale provvedimento
necessita di far seguire un'adeguata opera di vigilanza e controllo circa il
rispetto delle eventuali limitazioni impartite.
In alternativa,
potrà essere fatto ricorso all'Autorità Giudiziaria per le responsabilità in capo all'articolo 659
C.P. che disciplina il disturbo delle occupazioni e il riposo delle persone. A
tal fine, la segnalazione è utile che venga correlata
da elementi oggettivi, quali foto e filmati, da una descrizione dei fatti e da eventuale perizia tecnica che possa
aiutare a meglio definire il caso. E' comunque fatto salvo che il rumore
presenti la potenzialità di disturbare un numero indeterminato di persone (pluralità di soggetti
esposti). Non è quindi applicabile nel caso in cui le lamentele siano
circoscritte ad una sola famiglia.
Ciò non
sopravviene al fatto
che
gli interventi migliori sono quelli che intervengono direttamente alla fonte
della sorgente, quali ad esempio, limitando l'addensamento di persone
all'ingresso dell'esercizio, anche se non sempre è possibile, specie se gli
spazi esterni sono aree pubbliche aperte. Ecco perché la pianificazione
territoriale, attraverso la definizione delle diverse aree anche in funzione del
loro carico antropico, rappresenta la soluzione migliore per preservare la
quiete e la tranquillità delle aree residenziali. Ma questa è un'altra storia,
dal momento che sono ancora pochi i casi in cui le Amministrazioni locali
perseverino con determinazione in questa direzione. La creazioni delle c.d.
"zone miste", residenze, commerciali, artigianali, laddove realizzate, portano,
inevitabilmente, ad alimentare conflitti fra la popolazione, poiché le esigenze
di riposo e tranquillità degli uni, prima o poi si scontrano con le esigenze
delle produzione e del commercio degli altri, scontentando, di fatto, entrambi i
pretendenti.
Se, a tutto
questo, aggiungiamo, una limitata efficacia dell'opera di vigilanza e controllo,
utile per assicurare l'ordine e la sicurezza pubblica, beh, crediamo che non ci si debba più
di tanto stupire degli effetti.
In alcune
circostanze, la soluzione ad un disagio da rumore è, semplicemente, quello di
allontanarsi, qualora possibile, dalla causa del rumore. Capire quando questo
debba avvenire, non c'è una regola o una precisa condizione, ma dipende da ogni
specifico caso, da ogni specifica persona. D'altra parte, non è pensabile di
dover restare in attesa per anni di un cambiamento che stenta a concretizzarsi,
nonostante le perpetrate recriminazioni.
In alternativa,
l'installazione di buoni infissi ad elevato grado di abbattimenti acustico e di
un condizionatore, rappresentano la soluzione, più efficacie, economica e rapida
per cercare di convivere in una siffatta situazione ambientale, in attesa che le
iniziative rivendicative intraprese possano trovare adeguata risposta.
Cordiali saluti.
La Redazione: 15.06.2016