Il cinguettio degli
uccellini, così come altre sorgenti sonore che traggono origine
dall'ambiente naturale, al pari del vento e dei corsi d'acqua, rientrano
in quella variegata manifestazione di fenomeni che compongono i "suoni
della Natura" e, di conseguenza, non sono riconosciuti come "rumori" per
i quali è invece definita una loro limitazione all'interno di specifiche
regolamentazioni.
Il canto degli uccelli
costituisce un importante, anzi vitale, strumento di comunicazione fra i
componenti della specie che si intensifica nella stagione degli amori. Spesso, sono invece le attività dell'uomo (rumori
del traffico, smog, cementificazione, etc.) che costringono tali specie
a radunarsi nei pochi spazi verdi rimasti nelle città, nei quali,
inevitabilmente, si va' ad aumentare il loro popolamento.
Forse, dovremo iniziare a
progettare lo spazio urbano non solo sulle esigenze dell'uomo ma anche
di coloro ai quali stiamo sottraendo lo spazio di vita. Preservare le
aree verdi, significa anche offrire luoghi nei quali le persone possono
trovare sollievo, ridurre lo smog e favorire l'insediamento di specie
animali che consentano di ricondurre una parte del territorio urbano ad
un contatto, ancorché limitato, con la Natura. Sarebbe quindi
auspicabile promuovere una cementificazione meno aggressiva e invadente,
impiantando qualche albero in più.
Comunque, per ricevere
maggiori informazioni sull'argomento, rinviamo al sito della
Lipu (Lega Italiana Protezione Uccelli) nel quale possono
essere richieste informazioni e suggerimenti al fine di gestire
situazioni urbane come quelle segnalate all'interno di questa lettera.