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La risposta dell'espertoA cura di Marcello Brugola
La presenza del pub rende la vita del vicinato un calvario
Egregio, mi sembra quantomeno strano che, in provincia di Milano, una raccolta di firma depositata in Comune non abbia portato e nessun intervento da parte dell’ARPA. Le suggerirei di fare una nuova petizione con i vicini, depositarla in Comune e chiedere ufficialmente l’intervento dell’ARPA, magari la lettera la faccia preparare da un Legale, in modo da fare capire che le cosa, se non avesse seguito, potrebbe sfociare in una denuncia al Sindaco o all’assessore per interesse privato. Inoltre chieda al Comune (sempre nelle lettera depositata) la relazione tecnica di verifica previsionale di impatto acustico, che avrebbe dovuto accompagnare la pratica per l’ottenimento della licenza, così come specificato dalla Legge Quadro 447/95 e dalla Legge regionale 13 del 10 agosto 2001. Provi in questo modo, ma tenga presente che purtroppo, se non si muoverà nulla, non credo che se non debba mettersi per forza in prima persona a chiedere i controlli. Il diritto al riposo è sancito dalla Costituzione, che, seppur malandata e perennemente sotto attacco, era stata scritto da persone che conoscevano il loro lavoro, come appunto dimostra l’articolo 884 del cod. civ.. A me sembra veramente incredibile che a tutt’oggi esistano Amministrazioni che fanno finta di nulla a di fronte a questi disagi. Lei è dalla parte della ragione, non tema di farsi valere. Cordiali saluti.
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