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La questione appare assai complessa poiché intercetta diverse e differenti aspetti della vita di un condominio. Il principale, tuttavia, sembra da ricondurre ad un inadeguato isolamento acustico delle stabile, tanto che anche alcuni tradizionali comportamenti, quali il camminamento, il vociare e altre attività che sono condotte all'interno di un'abitazione, sono avvertiti negli ambienti attigui in maniera consistente se non eccessiva. Tanto più che, persino i rumori provenienti da due piani sopra, risultano tanto intensi da risultare disturbanti, quali la movimentazione con il girello. In questi casi, diviene difficile invocare particolari restrizioni a carico di coloro che svolgono attività che possono essere fatte rientrare nelle tradizioni attività domestiche, sempreché non si denoti un comportamento contrario alle normali abitudini di casa. In tali particolari circostanze, invece, pare possa essere più opportunamente adottato un intervento di contenimento delle immissioni provocate per mezzo di un significativo adeguamento dell'isolamento acustico dell'edificio. Fatto dunque salvo l'eventuale svolgimento di attività domestiche in violazione del Regolamento del Comune di cui all'articolo 6, comma 1, lettera e), della Legge 26 ottobre 1995, n, 447 e s.m.i. recante "Legge quadro sull'inquinamento acustico", così pure la possibilità di invocare l'approvazione di un apposito Regolamento di condominio, all'interno dei quali far riprendere alcuni dei più basilari "doveri di buon vicinato" e più in generale quelli di buona educazione, quali: rispettare le ore di silenzio, evitare di tenere altro il volume dei apparecchi sonori, chiedere il permesso ai vicini (in occasione di feste), evitare lavori o l'uso di attrezzi rumorosi nelle ore di silenzio, etc., pare utile voler considerare se le condizioni di isolamento acustico delle stabile siano consone ad un utilizzo dello stesso per i fini abitativi per il quale è destinato e se, al riguardo, il proprietario possa essere nel qual caso chiamato ad intraprendere una serie di migliorie utili, se non per eliminare, quantomeno per cercare di contenere il più possibile i disagi lamentati. Può risultare quindi utile valutare, attraverso il consulto di un legale, se si possa veder riconosciuto all'immobile un'eccessiva rumorosità da sottoporre ad un opera di miglioria acustica. Altrimenti, si può tentare di avviare una conciliazione pacifica con i vicini per limitare almeno quei comportamenti ritenuti più disturbanti, non trascurando il fatto che le persone anziane soffrono spesso di perdite dell'udito per cui, il fatto che producano più rumore del dovuto è semplicemente perché avvertono poco gli stimoli sonori (tipici sono i volumi alti della musica o della TV), ed è anche per questo che risulta assai complicato invocare comportamenti stabili e duraturi, poiché non basta far riconoscere le eventuali responsabilità, ma è altresì necessario che le eventuali disposizioni e/o regolamentazioni siano fatte osservare attraverso un'opera di vigilanza e controllo persistente.
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La Redazione: 22.02.2020
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