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La risposta dell'espertoA cura di Marcello Brugola
Venezia da città dei sogni ai sonni rubati
Gentile signore, la situazione è complessa: il Comune ha la facoltà di dare deroga ai limiti del d.P.C.M. 14/11/97, a condizione che si effettui una verifica previsionale di impatto acustico, così come previsto dalla Legge 447/95, che identifichi la quantità di persone interessate, il supero dei limiti, di quanto e per quanto, ed il possibile disturbo complessivo arrecato alla comunità. Ovviamente questa verifica è quasi sempre disattesa, tuttavia questo non significa che voi dobbiate solo sopportare: fate una raccolta di firme, a nome di un comitato, (più siete, meglio è) e depositatela in Comune, ufficio protocollo, e scrivete che in mancanza di un documento redatto secondo le modalità riportate nella legge sopracitata, che attesti che il supero e la durata del supero è limitata, voi sporgerete denuncia contro chi dà il permesso e contro gli organizzatori della manifestazione. Io preparo ogni mese delle verifiche di impatto acustico identiche per i grossi cantieri, che non devono disturbare di giorno, e non vedo perché dei cantanti possono disturbare la notte. Dirò di più: nella città dove io abito, durante le manifestazioni in deroga, un comitato (stufo dei rumori) ha preso un esperto che girovaga per la piazza interessata con un fonometro, e rileva se ci sono dei superi del livello che il Comune ha concesso: se c'è il supero, parte la denuncia all’organizzatore, e questo è un ottimo sistema per tenere i valori sotto controllo. Se decidete di fare lo stesso, a Padova ci sono ottimi tecnici che vi possono aiutare a controllare la situazione. Fate così, e vediamo se questa volta non diminuiscono i livelli e gli orari.
Cordiali saluti.
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