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La risposta dell'espertoA cura di Marcello Brugola
...Un'estate troppo chiassona
Egregio Signor Depropris, purtroppo la Sua situazione è tipica delle zone residenziali estive, soggette ad un aumento della pressione antropica locale per il periodo delle ferie da parte di persone che pensano solo a divertirsi e non certo a non disturbare il prossimo. Per il bar, non è un problema: con una misura un tecnico specializzato (o l’ARPA previo esposto al Comune) può verificare il supero del valore differenziale, e nel primo caso il Comune stesso deve emettere ordinanza sindacale ed imporre al bar di fare i lavori per evitare le emissioni, oppure limitare gi orari di funzionamento degli strumenti audio.
Altrimenti può
chiedere ad un Legale di aprire un contenzioso ex art. 700 per disturbo alla
salute, ed anche in questo caso il locale dovrà adeguarsi o chiudere o avere
orari talmente ridotti da non essere più remunerativo. In questo modo anche il
problema degli schiamazzi degli avventori sarebbero risolti. Il problema sono i
vicini, per i quali ho già scritto numerose risposte sull’argomento: non è così
facile dimostrare che esistono le emissioni, e soprattutto, anche se la cosa
dovessero essere dimostrata, chi controlla che loro debbano attenersi alle
disposizione del Giudice? Purtroppo non esiste una risposta univoca.
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