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La risposta della Redazione
...Bambini che giocano in giardino privato
Egregio Lettore, la veemenza dei giovani è fatto noto, fa parte della loro natura, ed il gioco rappresenta un'importante strumento per lo sviluppo fisico e psicologico dei fanciulli, così come lo è altrettanto per un genitore far comprendere loro che il "tempo" va scandito. C'è un tempo per divertirsi, c'è un tempo per mangiare, dormire e c'è anche un tempo in cui è necessario rispettare le esigenze degli altri e questo aiuta ad alimentare quel "senso civico", elemento imprescindibile nella vita di una comunità, la quale viene regolata da specifiche norme. Qualora l'Amministrazione locale abbia inteso istituire, attraverso apposita regolamentazione, delle fasce orarie all'interno delle quali salvaguardare la quiete ed il riposo della comunità, rappresenta, innanzitutto, un "dovere" voler riconoscere, osservando questo strumento, le esigenze altrui. Quindi, si potranno manifestare momenti di svago, all'aria aperta, e altri, se non è proprio possibile diversamente, all'interno di ambienti confinati, come d'altronde accadrà nel proseguo della loro fase evolutiva a scuola, al lavoro e a casa. Ad ogni buon conto, il cittadino che ritenesse veder leso il suo diritto al riposo o alla tranquillità, poiché disturbato da siffatti rumori, ha titolo per invocare davanti all'Autorità locale l'osservanza di quanto previsto dal regolamento, la quale deciderà, avuto debito riguardo delle lagnanze prodotte, se far intervenire l'organo preposto ai controlli (Polizia municipale), il quale potrà finanche elevare apposita sanzione qualora riscontrasse la violazione di tale disposto, nonostante i predetti rumori abbiano origine all'interno di una pertinenza privata. Cordialmente.
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