La
risposta della Redazione
Rumore impianto di climatizzazione interno
all'interno dell'abitazione
Egregio Signor Paolo,
nell'attuale
ordinamento pubblicistico in capo al d.P.C.M. 5 dicembre 1997, recante
"Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici", non è contemplata
la valutazione del rumore all'interno degli stessi ambienti abitativi nei quali il rumore
si origina, essendo tali emissioni sonore regolate da altre fattispecie, quali quelle indicate
nelle schede tecniche che accompagnano la commercializzazione del prodotto ai fini della relativa marcatura "CE",
o dalle modalità di funzionamento richieste dallo stesso proprietario
dell'impianto, quali le impostazione delle velocità di funzionamento.
Rientra quindi fra i compiti del proponente acquirente definire preventivamente
e tramite specifico accordo i termini ai quali ricondurre le emissioni di rumore
all'interno dell'abitazione, fra i
quali quelli di voler indicare idonei livelli di rumore, ritenuti adeguati alle
specifiche e peraltro diverse esigenze, essendo questi differenti a seconda
della destinazione d'uso dell'ambiente. Ad esempio, un ambiente abitativo
dedicato allo studio richiede livelli più contenuti rispetto ad una cucina.
Dovranno dunque essere poste specifiche limitazioni, quali puntuali vincoli
contrattuali all'atto dell'acquisto di un impianto o, come nel caso presentato,
di un immobile, tali da poter sostenere in giudizio un loro difetto o carenza
qualora questa venisse verificata attraverso l'ausilio di idonea "prova tecnica".
La bibliografia di settore riporta per ciascun differente ambiente
i livelli sonori consigliati, anche se è preferibile assumere una valutazione
personalizzata, a seconda delle proprie specifiche esigenze. Per questo, pare
utile voler essere supportati da uno specialista di settore, il quale potrà
altresì consigliare gli utili vincoli da porre e le opportune precauzioni da
adottare.
Cordiali saluti.
La Redazione:
11.02.2017