La
risposta della Redazione
...Bar sotto casa
Egregio Lettore,
la questione legata al rumore generato dai pubblici esercizi è un
argomento ancor oggi aperto che, spesso, raffigura una "ferita" per entrambi i
pretendenti, siano questi le persone esposte al rumore o, piuttosto, quelli che,
più o meno volontariamente, lo generano. Entrambe i soggetti esprimono una
legittima esigenza che, tuttavia, può generare un conflitto, qualora i bisogni
degli uni si scontrino con quelli degli altri. Allora che fare?
Assistiamo spesso a forti contraddizioni, si ambisce ad una cosa
ma anche al suo esatto contrario, come di fatto avviene ogni qual volta che, perseverando
nella ricerca del silenzio, si alimentano i luoghi del
divertimento, attraverso l'opera di quelle Amministrazioni locali che dispongono autorizzazioni a
disturbare, purché nel rispetto di determinati orari.
Potrà apparire forse bizzarro quanto stiamo per sostenere, ma v'é
da ritenere che entrambi i soggetti coinvolti possano risentirsi di questo
contrastato trattamento, perché entrambi hanno importanti motivi per veder
sostenute le proprie ragioni.
Coloro che occupano un edificio per soggiornarvi, dovrebbero
poter trovare soddisfazione nella conduzione delle tradizionali attività
domestiche, fra le quali rientrano il riposo e la tranquillità. Al contempo,
coloro che gestiscono attività ludico-ricreative dovrebbero veder accordata loro
la possibilità di svolgere un'attività coerente allo spirito per la quale è
stata creata e regolarmente autorizzata.
Ciò che dovrebbe venir diminuito è che queste due legittime
realtà non abbiano occasione di porsi a stretto contratto, senza
adeguate precauzioni, volendo per questo assicurare alla parte più debole, ossia
a quella nei cui confronti possa insorgere un possibile degrado dello stato di
benessere, un'adeguata opera di salvaguardia.
A prescindere dalle ragioni che hanno portato alla nascita del
disagio che Lei lamento, è tuttavia auspicabile poter contare su un'adeguata
attività di verifica dei valori limite definiti dal d.P.C.M. 14.11.1997 recante
"Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore", volendo per
questo usufruire delle opportune verifiche fonometriche condotte dall'Agenzia
Regionale per la Protezione dell'Ambiente (ARPA), la quale potrà venire da
Lei attivata con le modalità dalla stessa indicate.
Qualora all'esito degli accertamenti venisse riscontrato il
supero dei predetti limiti, a carico del trasgressore è prevista l'adozione,
entro un congruo termine, di adeguate opere tecniche (ad es. regolazione dei
volumi) e/o organizzative (ad es. limitazione degli orari) utili per portare i
livelli generati dall'attività entro i limiti fissata dalla Legge.
Cordialmente.