La
risposta della Redazione
Rumore tutto il giorno degli inquilini del piano
di sopra
Egregio Signor Christian,
offrire ad una persona affetta da malattia un ambiente domestico consono alle
proprie esigenze rientra fra i doveri di coloro che hanno il compito di
prendersene cura. Pare indubbio che questo sia, spesso, un compito arduo e
difficile, ancorché necessario. Ciò al fine di assicurare di limitare o, meglio,
impedire che le attività rumorose condotte all'interno dell'abitazioni possano
arrecare disturbo ad altri.
Detto ciò, fatti salvi gli eventuali tentati di mediazione che possono essere
instaurati fra le parti, l'Autorità preposta per presentare il caso, è
quella civile, in capo al Giudice ordinario del Tribunale civile, Giudice di
Pace o Istituto conciliatore, sulla scorta delle clausole regolamentari indicate
dal regolamento di condominio e, per quanto attiene la specifica questione dei
rumori molesti, delle disposizioni previste dall'articolo 844 c.c. in materia di
immissioni.
Competerà dunque al Giudice, esaminando gli elementi portati a processo,
definire, attraverso quel delicato quanto complesso equilibrio di interessi,
definire le giuste azioni attraverso le quali limitare i disagi lamentati,
definendo, qualora richiesto, appropriate restrizioni per risolvere le ragioni
della lite.
A tal fine, potrà avviare istanza attraverso un Suo legale che
avrà il compito di rappresentarla in giudizio, il quale, sulla scorta
degli elementi acquisiti, fra i quali le lettere di rimostranze presentate
all'inquilino e di quelle rivolte all'Amministrazione del
condominio, e gli esiti della rilevazione fonometrica, eseguita da un
Tecnico Competente in Acustica Ambientale (TCAA) da Lei incaricato, a mezzo
della quale attestare il supero della soglia della c.d. "normale
tollerabilità", possa venir invocata un'adeguata azione di diritto.
Cordiali saluti.
La Redazione:
13.10.2018