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La risposta dell'espertoA cura di Marcello Brugola
I bambini dei vicini di casa sono insopportabili
Gentile Signora Camporese, effettivamente il problema della rumorosità dei vicini è assai spinoso, e purtroppo di difficile soluzione. Innanzitutto Lei non mi ha specificato se l’appartamento dove abita sia di recente costruzione o meno; se la data di costruzione è successiva al 2000, allora le strutture dovrebbero soddisfare i requisiti acustici passivi minimi così come specificato dal DPCM 5/12/97, e, pur non essendo valori elevati (io incrementerei le prestazioni di altri 3 dB) per lo meno garantiscono una vivibilità minima degli ambienti, e quindi i rumori dovrebbero risultare almeno sopportabili. Se ciò non è, allora è probabile che le strutture non siano a norma, e questo peggiora ovviamente la situazione di disagio, in quanto non i rumori non vengono attenuati a dovere. In questo caso è possibile effettuare una serie di test specifici e vedere se l’isolamento è a norma, e se ciò non fosse rivolgersi alla ditta costruttrice per la soluzione del problema (o per un rimborso, anche adeguato). Se l’abitazione invece è più vetusta, allora i problemi purtroppo rimangono a vostro carico. In ogni caso, io suggerirei di effettuare una misura di verifica, per capire dove sia il problema, e solo a questo punto si potrà cercare il rimedio: ad esempio se la trasmissione è di tipo meccanico, ci sono poche possibilità di eliminarlo, mentre se il problema è di tipo aereo allora forse con un controsoffitto si può cercare di guadagnare qualche decibel. Tenga presente che non esistono panacee, e chiunque le promette miracoli, lo fa senza sapere di cosa parla; al massimo, in condizioni ottimali e trattando soffitto e pareti si riescono a guadagnare 6-7 dB e non di più, ma con costi elevati e perdita di spazio. L’alternativa, che io vedo poco fattibile, è una causa civile, in quanto non credo che questo tipo di disturbi possa rientrare nella sfera di intervento dell’ARPA, dato che sono più simili agli schiamazzi che ad una vera e propria sorgente (ad esempio l’ARPA non rileva le urla degli avventori al di fuori dei locali, in quanto per la norma sono problema di ordine pubblico) e quindi si dovrebbe forzatamente fare ricorso al Magistrato; tuttavia vedo la cosa ardua: come fare a rilevare i disturbi, e soprattutto, una volta terminata la causa con una teorica vittoria, chi provvederà al rispetto dell’ordinanza?. Temo che l’unica via percorribile sia quella di un intervento di tipo passivo, sempre se le ipotesi sopraesposte non siano confermate. Cordiali saluti.
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