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Le
risposte dell'Avv. Luca Bridi
Patrocinante in Cassazione - Presidente del Foro
Immobiliare sez. Milano
mail:
lucabri9@tiscali.it -
lucabridi9@gmail.com - tel. 02 86461163
Rumore schiamazzi in piazza
Buonasera gent.ma Signora Angela,
L'art 32 della Costituzione sancisce il diritto alla
salute come diritto incomprimibile e di rango superiore.
Le immissioni moleste oltre la normale tollerabilità possono
comportare seri danni alla salute come sancito anche dalla
Organizzazione Mondiale della Sanità. L'art 8 della Convenzione
europea dei diritti dell'uomo tutela anche le relazioni
familiari all'interno della propria abitazione.
I rumori generati all'interno di spazi pubblici, quali strade,
piazze, etc. non soggiacciono direttamente alle soglie limite di
rumore previste dalla normativa pubblicistica di settore in materia
di inquinamento acustico, facente capo alla legge n. 447/95 (c.d.
Legge quadro), dacché ricadono piuttosto nella generica
disciplina dell'ordine pubblico e della sicurezza pubblica, ivi
dunque anche la quiete e la tranquillità espressa a salvaguardia
delle tradizionali esigenze domestiche, tra le quali il semplice ed
indispensabile riposo. A tal fine, il Comune è investito di ampi
poteri regolamentari (ex art. 6, c. 1, lett. e), L.447/95) e
di controllo (ex art. 14, L.447/95) compresa anche la facoltà
di intervenire coercitivamente ai sensi degli articoli 50 e 54
del D.Lgs. 267/00. Tuttavia, ancorché alla Potestà locale sia
concesso di intervenire per contenere l'insorgere di siffatti
fenomeni, ciò non sopperisce da solo al carente senso di
auto-responsabilità degli individui responsabili dei disturbi
lamentati, i quali sono comunque tenuti ad assumere adeguati
comportamenti, consoni al decoro e al rispetto delle esigenze
collettive, le quali rientrano in un spiccato senso civico frutto di
un efficace processo educativo. Ad ogni modo se il Comune, che è
deputato per legge ad intervenire ed a controllare, non interviene
quando i residenti interessati da siffatti fenomeni provvedono a
segnalare i fatti all'Autorità locale, di fatto incorre in
responsabilità per il principio del neminem laedere. (vedasi
Cass. n. 14209/2023).
A tal fine, la Pubblica Amministrazione ha l'obbligo inderogabile di
intervenire allorquando siano minacciati i diritti fondamentali e
costituzionalmente garantiti della Salute e delle relazioni
familiari; per tali fini, detiene il compito di tutelare i cittadini
«qualora emergano gravi pregiudizi per i beni primari della salute e
della proprietà privata, che gli enti hanno il compito istituzionale
di tutelare».
La Corte d'Appello di Torino nel 2022 ha condannato il
Comune di Torino per il troppo rumore della movida, nel quartiere di
San Salvario, per non aver adottato le misure necessarie per
contenere i rumori notturni. A tal riguardo, esiste una nutrita
giurisprudenza civile che sostiene tale prevalente orientamento,
volto a salvaguardare la Salute dei cittadini (ex art. 32
Cost.), dal momento che il diritto al divertimento non può
predominare su quello della salvaguardia dei propri bisogni primari
delle persone, quali per l'appunto quelli del sonno.
Giova inoltre ricordare, sul piano penale. che il diritto al
riposo ed alla quiete è un principio sacrosanto, in quanto
diretto a tutelare la Salute delle persone la cui fattispecie può
intercettare, non solo le responsabilità personali dei singoli, in
capo all'articolo 659 C.P. in materia di disturbo delle occupazioni
e del riposo delle persone, quanto altresì quelle giuridiche della
Pubblica Amministrazione, anche quando derivate dalla verifica circa
l'inaccettabilità ai limiti di immissione previsti dalla
Classificazione Acustica del territorio e alla mancata adozione di
un adeguato
piano di contenimento (ex art. 7, L.447/95).
Quanto espresso, forse, non consentirà di rispondere appieno alle
Sue esigenze, tuttavia, auspichiamo possa fungere da primo utile
spunto per invocare davanti all'Autorità locale una maggiore e più
energica azione di tutela, anche per tentare di sollevarLa dai
disagi lamentati e, forsanche, per diffondere una maggiore
consapevolezza di quanto risulti basilare intervenire
nell'educazione dei giovani di oggi, iniziando a persuaderli dai
cattivi comportamenti, rappresentando questo un investimento
prezioso per costruire i Valori della società di domani.
Nulla esclude che possa comunque inviare al Comune tramite legale
una diffida o di agire in Giudizio.
Un cordiale saluto.
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La Redazione:
19.02.2024
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