La
risposta della Redazione
...Ubriaconi che giocano a carte a due metri dalla mia siepe
Egregio Lettore,
non può venire impedito a queste persone di stazionare
temporaneamente all'interno di uno spazio pubblico, ovvero ai margini di una
via, poiché questo potrebbe far prefigurare una limitazione delle libertà individuali, preziose
risorse della nostra vita sociale, a meno che questa loro condotta non trasgredisca a
specifici provvedimenti locali (Ordinanze sindacali) o fin tanto che questa non
pregiudichi la tranquillità
e la sicurezza dei cittadini. Nel qual caso, può essere invocato l'intervento
delle forze di polizia, ai quali spetta il compito di intimare il rispetto dalla Legge.
L'Ordinamento
penale, infatti, proibisce determinati comportamenti attraverso la "minaccia" di
una specifica sanzione. L'uso di tali strumenti coercitivi va tuttavia
commisurato alle particolari e specifiche, oltreché peculiari, condizioni
espresse dal caso e, quindi, non basta la mera segnalazione della parte offesa
per combinare una qualsivoglia responsabilità, ancorché la segnalazione dei
fatti contestati può offrire spunto per procedere alla definizione del reato
che, per il caso da Lei segnalato, può essere ricondotto, qualora abbia a
concretizzarsi, ad una o più violazioni del Codice Penale, sancite dagli Artt. 639 (deturpamento e imbrattamento di cose altrui), 659 (disturbo
delle occupazioni e del riposo delle persone) e 674 (getto
pericoloso di cose). Tali reati possono venire perseguiti anche a mezzo di
querela.
La cosa più sensata, tuttavia, è quella di dissuadere queste
persone da comportamenti che le impediscano di poter fruire, pienamente e
serenamente, delle tradizionali esigenze di vita domestica, manifestando loro il
disagio che stanno arrecando a Lei ed ai suoi familiari, cui si potrebbe
ovviare, semplicemente, trovando un'altra degna sistemazione.
Cordialmente.