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A cura
della Dott.ssa
Elena Cipani
Salute
e
psicologia
Gli effetti del rumore sulle persone |
Rumore
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Contatti con l'autrice:
elenacipanipsicologa.it
"Con
la fine della quarantena è tornato il rumore, ed è un problema"
A cura di Daniela De Lorenzo - Wired.it
L'inquinamento acustico si può definire come l'insieme degli effetti negativi
prodotti dai rumori presenti nell'ambiente circostante. Si definisce rumore
qualunque vibrazione sonora che provochi sull'uomo effetti disturbanti o dannosi
per il fisico o per la psiche, interferendo negativamente sul benessere, sulla
salute e sulle diverse attività umane, come il lavoro, lo studio, lo svago, il
sonno e la vita di relazione in generale.
L'inquinamento acustico non riguarda più in senso stretto il solo ambito della
produzione industriale ma, nel senso più esteso del termine, la "civiltà
moderna". Gli esempi di inquinamento acustico sono molteplici: si può spaziare
da rumori legati all’uso di elettrodomestici (stereo e TV ad alto volume, vicini
di casa rumorosi, tagliaerba o trapani usati in orari non appropriati), a rumori
legati al traffico cittadino e ai sistemi di trasporto (ferrovie e traffico
aereo), alla sempre maggior diffusione della “musicalizzazione” dei vari locali
(ristoranti, negozi, il bar sottocasa).
Tutto questo
costituisce un fattore di aggravamento del rischio di sordità per quella
consistente fascia di popolazione rappresentata dagli anziani i quali, proprio a
causa dell'età avanzata, sono progressivamente soggetti a un naturale calo
dell'udito, ma anche un fattore di sviluppo dello stesso rischio nei giovani, a
causa anche della musica spesso ascoltata ad alto volume e all’esposizione lunga
e ripetuta a suoni eccessivamente forti e violenti.
Gli esperti ricordano
che la frequente o continua esposizione a livelli sonori superiori a 85
deciBel può causare una perdita progressiva e grave dell'udito.
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Effetti
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Oltre al
danno causato alla funzione uditiva, che è misurabile e quantificabile, ci sono
altri effetti negativi provocati dall’inquinamento acustico sulla salute:
effetti fisiologici: interessano in particolare il sistema cardiovascolare
(innalzamento della frequenza cardiaca e della pressione sistolica), il sistema
neurologico, il sistema endocrino, il sistema immunitario, l'apparato
respiratorio (aumento della frequenza respiratoria) e quello digerente (disturbi
digestivi, nausea).
effetti psicologici: ansia, mal di testa, disturbi del sonno, depressione,
stress, instabilità emotiva, disturbi sessuali, cambiamenti d'umore, aumento
dell'aggressività e della conflittualità. Questo si ripercuote sulla vita
quotidiana, sulla vita di relazione e sul rendimento lavorativo o scolastico dei
soggetti. Infatti il rumore può interferire anche nella realizzazione di compiti
quali la comprensione di un testo o l’esecuzione di calcoli matematici.
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Disturbo
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Tra le
reazioni al rumore più documentate si trova quella che è stata definita "annoyance":
si tratta di una risposta al rumore che consiste in un sentimento di rancore,
fastidio, disagio, malcontento od offesa che si manifesta quando uno stimolo
rumoroso interferisce con qualsiasi pensiero o attività svolta.
Alcuni
studi hanno evidenziato inoltre come un’esposizione continua al rumore oltre
determinate soglie possa causare disagio e disturbi generalizzati, indicando una
particolare forma di malattia, denominata "sindrome da rumore". In
particolare essa si manifesta quando le persone dormono, causando forme di
agitazione, sonno affannoso e intermittente con risvegli improvvisi provocando
quindi disturbi del sonno. Se trascurati, questi elementi possono ripercuotersi
a livello fisiologico e causare disturbi al sistema neurovegetativo, come
crescita della tensione muscolare, aumento della produzione dell’ormone tiroideo
e vasocostrizione a livello dei capillari.
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Udito
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Il
sistema uditivo può essere inteso come un sistema di avvertimento che, di
fronte a determinati stimoli sonori e utilizzando il sistema nervoso, predispone
l’individuo alla risposta: di conseguenza l’organismo si trova in stato costante
di attivazione e stress.
In
generale vi è accordo nel considerare che i suoni intermittenti e imprevedibili
siano quelli che rechino il maggiore disturbo, poiché provocherebbero di
continuo fasi di adattamento: l’organismo nella sua totalità è costretto a
subire il rumore e a cercare di ripristinare l’equilibrio precedente. Questo
contribuisce a creare nel soggetto un costante stato di allerta. Se invece il
rumore è costante, l’organismo è in grado di adattarsi più facilmente alla nuova
situazione e di continuare, dopo questa fase, a lavorare.
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Sistema
nervoso
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L’Istituto
di Medicina del Lavoro di Trieste ha condotto un'indagine che ha messo in
relazione il consumo di psicofarmaci con la rumorosità dell’ambiente, rilevando
che le vendite di tranquillanti risultano significativamente superiori in zone
particolarmente soggette ad inquinamento sonoro.
Altri
studi hanno valutato la differente influenza sul sistema nervoso centrale di
differenti tipi di musica quali la musica rock e la musica a componente
fortemente melodica e simmetrica. Una caratteristica fondamentale dei ritmi rock
è la loro ripetitività e l’uso di tonalità in grado di suscitare reazioni
d’allarme, di sovrastimolare il cervello, rendendolo attento soltanto a quegli
stimoli che superano una certa soglia, divenuta più alta a causa
dell’esposizione al suono stesso. Effetto opposto a quello dovuto alla musica
rock viene prodotto da quel tipo di musica che ha il potere di calmare e
rilassare, che si basa su componenti melodiche, prive di toni alti e di ritmi
martellanti.
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Stress
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Il
rumore è molto differente rispetto ad altri tipi di stress ambientali,
poiché è considerato spesso solo un fastidio piuttosto che una vera e propria
fonte di rischio. Forse questo accade perché gli effetti del rumore si
manifestano spesso in maniera cronica e cumulativa piuttosto che immediata e
acuta. L’esposizione a fonti sonore molto intense e improvvise può però avere
effetti particolarmente nocivi, provocando danni anche irreversibili
all’apparato uditivo. Inoltre, anche se l’intensità del suono si mantiene al di
sotto dei “livelli di guardia”, essa può essere fonte di disturbo e avere gravi
conseguenze a livello psicologico sulle reazioni, i comportamenti, il benessere
delle persone, quindi, in generale, sulla qualità della vita.
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Per ulteriori
approfondimenti consultare
»
Portale dell'epidemiologia per la sanità pubblica
- Istituto Superiore di
Sanità
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