La
risposta della Redazione
...Uso smodato dei clacson sulle strade dell'Appennino
Egregio Signor Niko,
un comportamento scorretto alla guida di un
veicolo si può anche tradurre in un aumento significativo della rumorosità. I
casi sono innumerevoli: partenze accelerate, brusche frenate, stridio delle
gomme sull'asfalto e, per l'appunto, un uso smodato e non sempre necessario
dell'avvisatore acustico, possono determinare fenomeni di disturbo delle
popolazione. Tale situazione può diventare un vero e proprio disagio allorquando
si manifesta nelle ore serali-notturne, quando è maggiore l'esigenza di riposo e
tranquillità, ma anche quando tali fenomeni si presentano in aree "silenziose",
dove i rumori generati dall'uomo spiccano in misura marcata rispetto ai suoni
della natura, impedendo di apprezzare appieno il soggiorno all'interno di tali
ambienti.
Nel caso da Lei presentato, pare che la
conseguenza di tale smodato impiego degli avvisatori acustici sia da attribuire
al fatto che gli automobilisti, non potendo usufruire di sufficiente visibilità,
usano il clacson per segnalare la loro presenza sul tracciato, allo scopo di
evitare uno scontro con le automobili che procedono in senso contrario. Quindi
risultano preminenti i termini assunti dagli articoli 155 e 156, del D.Lgs.
30 aprile 1992, n .285 e sm.i., recante "Nuovo codice della strada",
inerente la limitazione dei rumori durante la circolazione.
In tali circostanze, la riduzione del rumore può
essere assicurata, di notte azionando per brevi intermittenze i proiettori di
profondità, oltre che dotando tale tratto di strada di adeguati sistemi di
potenziamento della visibilità che permettano di preavvisare l'arrivo dei
veicoli. Il più semplice ed economico è quello di installare, su ogni curva,
delle parabole a specchio, come quelle normalmente utilizzati all'uscita
degli incroci ciechi, e nel contempo disporre il divieto di utilizzo degli
avvisatori acustici, almeno per quei tratti di strada meno pericolosi. Oppure,
utilizzare degli avvisatori luminosi lampeggianti che invitino gli
automobilisti a procedere lungo quel tratto di strada a velocità ridotta.
Inoltre, potrebbero venire installati lungo il percorso appositi cartelli
con i quali sensibilizzare gli automobilisti a limitare l'uso del clacson, allo
scopo di preservare la quiete dell'ambiente naturale. A titolo puramente
esemplificativo, proponiamo: "Se usi il clacson non puoi ascoltare i suoni
della natura o non permetti ad altri di poterli apprezzare".
A tal fine, è necessario voler interessare della
questione il gestore dell'infrastruttura nonché il Comune territorialmente
competente, inoltrando un esposto, sottoscritto da tutti coloro che lamentano
siffatti disagi, compresi gli ospiti delle strutture ricettive che hanno avuto occasione di
esprimere le loro rimostranze.
Il nostro Paese è ricco di cultura e scenari
ambientali unici al mondo per i quali è necessario dimostrare un'adeguata cura e
attenzione, al fine di preservare una patrimonio per la gente di oggi e per
quella che potrà arrivare domani.
Cordiali saluti.
La Redazione: 01.08.2015