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La risposta dell'espertoA cura di Marcello Brugola
Ma le leggi sono uguali per tutti?
Egregio signor Rosario, Le confesso che ho dovuto leggere due volte la Sua domanda per cercare di capire cose Le avevano detto. Secondo me c'è stato un equivoco: è vero che le sorgenti sono trattate dalla normativa in modo differente, ma non lo sono i ricettori, che sono monitorati allo stesso modo, sia se si tratti di una emissione di una grossa fabbrica sia che si tratti della emissione di un barettino sotto casa. Per cui Le dico: forse si sono spiegati male e vi siete persi in discussioni, ma non è vero, basta rileggersi il D.M. 16 marzo 1998 per vedere che i ricettori, ovvero le abitazioni, sono trattate in modo uniforme. L’unica differenze è la valutazione sul “criterio della normale tollerabilità”, che l’ARPA, come organo di controllo, non può fare, e forse l’equivoco è nato da questo, ma questo è un altro discorso, che implica l’analisi secondo il criterio giurisprudenziale. Non so quale sia il Suo problema, ma mi creda, richiami l’ARPA e chieda che vengano a fare i rilievi, sono obbligati e non possono fare distinzioni sul criterio amministrativo, che deve essere eseguito per qualunque sorgente come da norma; certo, se i valori sono al di sotto della soglia stabilita per Legge loro non possono intervenire, ma a questo punto si deve ricorrere al Magistrato.
Cordiali saluti.
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