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Per un "buon ascolto"
A cura della Dott.ssa Elena Cipani - Psicologa (Sito web: elenacipanipsicologa.it)
La sensazione consente di entrare in contatto con il mondo attraverso gli organi di senso e corrisponde al momento in cui i suoni raggiungono l'orecchio. La percezione permette di organizzare mentalmente i dati che provengono dagli organi di senso, di integrarli e di attribuire significati. L'attenzione consente di selezionare tra le molteplici informazioni che provengono dall'ambiente circostante, attività necessaria e fondamentale se si considera la quantità enorme di stimoli a cui si è sottoposti in ogni momento. Si tratta di processi attivi e dinamici che consentono la continua elaborazione di tutti gli elementi con cui si entra in contatto. Talvolta, il riconoscimento di un determinato effetto sonoro non è immediato: può accadere di avvertire qualche cosa che non si riesce ad identificare subito e che siano necessari alcuni secondi per capire quale sia la fonte della sensazione, che si tratti di un suono o di un rumore.
Se si riesce a risalire all'origine del rumore e a capire di che cosa si tratta è possibile dare un significato a ciò che si prova ed eventualmente prendere una decisione su come affrontare il problema. Se, al contrario, non fosse possibile capire quale sia la causa del disturbo, le emozioni negative legate alla situazione quali ansia, rabbia, sentimenti depressivi e di impotenza già presenti a causa di un disturbo da rumore, tenderanno ad amplificarsi perché quando non è possibile identificare il problema si riduce la possibilità di scegliere e di agire.
Il rumore riesce a mettere a dura prova la sopportazione e la tollerabilità tanto più se provoca interferenze importanti e durature con il sonno, se influenza la capacità di concentrazione, il rendimento lavorativo e scolastico e ovviamente quando si trasforma in un rischio per la salute.
Che lo si voglia o meno, tutto ciò che giunge all'apparato uditivo risuona internamente evocando significati, emozioni ed affetti forse dimenticati. Per questo motivo sarebbe molto utile abituarsi ad ascoltare in modo attivo e critico i suoni che ci circondano, nella consapevolezza che tali suoni hanno profonde implicazioni di carattere psicologico. Imparare a riconoscere attraverso l'ascolto delle proprie sensazioni quali sono i suoni che si gradiscono o che disturbano è la base per darsi la possibilità di scegliere, per evitare quando possibile di subire rumori fastidiosi e per capire se ci sono suoni e musiche che possono piacere, ampliando così la propria conoscenza del mondo sonoro.
Approfondimenti: Quando ascolti la musica ti viene la pelle d’oca? Hai un cervello speciale!
Per contattare l'autrice email: elena.cipani@gmail.com
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