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Rumore e Ansia
Stati emozionali hanno effetti negativi sull'organismo
A cura della Dott.ssa Elena Cipani - Psicologa (Sito web: elenacipanipsicologa.it)
La parola "ansia" fa pensare ad una sensazione spiacevole perché evoca l'idea di un pericolo oppure di un evento negativo futuro, accompagnata da sentimenti di angoscia oppure da sintomi fisici di tensione. In realtà è necessario distinguere tra: - ansia che fa parte della vita di tutti i giorni come comune emozione; - ansia che diventa eccessiva e di conseguenza disadattiva per la persona. Nel primo caso l’ansia è funzionale e fisiologica. E’ una risposta dell’organismo che si presenta normalmente in determinate condizioni. Sentirsi in ansia in certe situazioni (per es. situazioni sociali a cui non si è abituati, o prima di eventi importanti) ci permette di raggiungere la massima riuscita. Questo consente infatti di mantenere la concentrazione, l'attenzione, ed è una sensazione quasi piacevole che ci fa sentire "pronti". In casi estremi, l'ansia permette all’organismo di attivarsi in situazioni potenzialmente pericolose e di garantirne la sopravvivenza favorendo un atteggiamento di attacco o di fuga dalla situazione. Nel secondo caso, l’ansia diventa eccessiva e non permette più di adattarsi e di affrontare le situazioni al meglio delle proprie capacità. Questo può accadere per cause interne alla persona, alla propria storia e alle vicende personali, ma anche per cause esterne. Una causa esterna spesso sottovalutata è il rumore a cui le persone sono esposte ogni giorno. Infatti, prima di provocare danni veri e propri all’apparato uditivo, tale rumore quotidiano provoca uno stato d’ansia. Ci sono studi che hanno dimostrato questo collegamento tra ansia e rumore: nel Galles, nella città di Caerphilly, degli psichiatri londinesi hanno valutato i livelli di ansia e depressione nei tremila abitanti della città stessa. Il risultato di questo studio è che le persone che abitano nella parte più trafficata, ottengono, a una serie di test psicometrici, i punteggi più elevati di ansia e di aggressività. Altri studi hanno evidenziato il rapporto tra un insieme di sintomi psichici tra cui ansia, stress e instabilità emotiva e il rumore. Anche se il rumore non risulta essere una causa diretta di malattie mentali, sembra possa accelerare ed intensificare lo sviluppo di una nevrosi latente, soprattutto per esposizioni professionali ad elevati livelli di rumore. Il rumore è uno stimolo sensoriale fondamentale: i suoni indirizzano l'attenzione, consentono di valutare se esiste una situazione di pericolo. Una rumorosità eccessiva e duratura costringe l'organismo a mantenere uno stato d'allerta costante. Ognuno di noi ha dei livelli diversi di tolleranza ai suoni e ai rumori che ci circondano: quando tutto questo è eccessivo, sul piano psicologico si possono verificare alterazioni dell’affettività: come sopra detto un aumento dell’ansia, che può essere associata a sentimenti depressivi o aggressivi. Per quanto riguarda la capacità di un suono di creare ansia, bisogna considerare anche le caratteristiche culturali. E' stato dimostrato, infatti, che a parità di intensità sonora, suoni diversi hanno effetti diversi: l’effetto determinato dall’ascolto delle onde del mare o il rumore di una cascata non è lo stesso effetto del traffico cittadino o della musica rock. Le basse frequenze tipiche della musica da discoteca agiscono oltre che sull’orecchio anche su alcuni recettori della pelle (piccole strutture che mandano informazioni al sistema nervoso centrale), provocando una martellante sensazione di vibrazione che a lungo andare si ripercuote all’interno dell’organismo. Il silenzio diventa sempre più un bene prezioso. E’ sufficiente stare con la finestra di casa aperta e fare un elenco dei suoni che sentiamo: automobili, camion, clacson inutili o il vicino di casa che fa rumore sono solo alcuni esempi. Il rumore copre tutto, anche il pensiero. Le città sono sempre più caotiche e al rumore dovuto al traffico, già alto, si aggiungono sempre più i rumori molesti spesso non necessari di esercizi commerciali o di locali all’aperto. Da considerare sono sia il tempo di esposizione al rumore che la sua intensità e il riposo dal rumore è fondamentale sia per l'orecchio di per sé, che per la nostra calma interiore. Il rumore è un nemico invisibile e per questo viene sottovalutato. E’ difficile mantenere la propria calma se non si può accedere ad un luogo tranquillo, in cui ascoltare finalmente quello che si vuole: un luogo in cui poter ascoltare anche un po' di silenzio?
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