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Ultimo aggiornamento: 10 marzo 2024

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Sound Marketing: scegliere i suoni e la musica per un video

 

 

A cura della Dott.ssa Alessandra Brusegan  -  Business Copywriter  -  conimmensacura.it

 

 

Photo by Eddy Billard on Unsplash

Il video marketing è, ormai, un tassello onnipresente all’interno delle strategie di marketing delle aziende, piccole, medie e grandi. Si fanno video promozionali, video formativi, video di intrattenimento, tutorial, stories… in cui la componente sonora, qualche volta, viene un po’ trascurata.

Vediamo come gli elementi di marketing sonoro possono migliorare la qualità e la resa di un video.

 

Ma perché i video sono sempre più utilizzati?

Io lo dico spessissimo!! Secondo me, se Leonardo fosse in vita, farebbe il regista, il produttore o il videomaker. E lo dico perché, mia opinione personale, un video ha tutto il potenziale per essere un’opera in cui si realizza, magicamente, la perfetta unione di tutte le forme di arte con la tecnologia.

L’immagine, il colore, il movimento, la musica, le parole, lo storytelling: in un video ci sono tutte le arti, perfettamente coordinate per stupire, per educare, per intrattenere, in una forma che la tecnologia sa rendere sempre più fruibile e più vicina.

Peraltro, quella del video content si sta dimostrando una modalità eccellente di avvicinamento ai propri clienti/consumatori e la ragione è semplice: il video è un elemento che accorcia la distanza e che azzera il tempo.

Il video sa costruire un legame, riesce a creare fiducia e intimità in un’era in cui i rapporti personali, ma anche l’economia, la comunicazione e il marketing hanno impressa una componente di distanza che solo il digitale sa colmare così bene.

 

Sound Marketing per un video

Sappiamo bene quanto i suoni, i rumori e le note siano invasivi rispetto al nostro sistema nervoso: sappiamo che, in modo inconscio e inconsapevole, le frequenze che ascoltiamo sanno sfiorare le nostre emozioni e le nostre sensazioni modificando il nostro stato d’animo e la nostra predisposizione alla vita e agli acquisti anche.

E, in uno strumento potente come quello del video, non si può e non si deve trascurare nessun aspetto di Sound marketing.

Ecco alcuni suggerimenti per amplificare l’effetto del proprio messaggio veicolandolo anche attraverso il suono.

 

Voci, suoni e rumori in un video

A seconda del contenuto del video potrebbe essere utile inserire e modulare alcuni elementi, dando loro volume e intensità anche in base all’obiettivo.

Iniziamo dalle voci. Le voci, per esempio, sono utili per spiegare, raccontare, dare dettagli e informazioni.

Sono più persuasive e convincenti quando sono abbinate al viso di chi parla perché rendono le informazioni più concrete e reali e permettono di sfruttare anche la mimica del volto per fare breccia nell’attenzione dello spettatotore.

Ma le voci, in realtà, sono utili anche se sono sullo sfondo dando maggiore rilevanza a ciò che viene mostrato soprattutto se si tratta di istruzioni, ricette, movimenti.

Il tono della voce va curato e modulato in base al tema, come ogni suono. Calmo e rilassato, ma anche energico, blu, rosso… per veicolare in modo diverso messaggi diversi.

E poi ci sono i suoni e i rumori. E, a mio parere, sono questi gli elementi che danno una marcia in più a qualsiasi video. Rendono tutto più vero, più vivo e lo fanno (come sempre fanno i suoni) ad un livello intimo e invisibile.

E parlo dei rumori veri, di quelli che si definiscono diegetici. Sono il rumore delle cose che si vedono: dei passi, dei respiri, della pioggia, di un liquido versato. Sono il morso di una patatina, il rumore di una moneta, le voci dei bambini, un tuono, il rumore meccanico di un ingranaggio: danno tanta concretezza alle immagini facendole sentire ancora più vicine e amplificano l’intensità delle percezioni che un video sa generare.

Senza mai dimenticare che i rumori naturali, a bassa e bassissima frequenza, muovono le emozioni più intime in modo perfetto e inconscio.

E infine la musica!

 

La musica in un video

La scelta della musica in un video va fatta tenendo conto sia del soggetto delle riprese, sia del messaggio che si intende comunicare prestando attenzione a due elementi importantissimi.

 

Incipit e call to action del video

Sono sostanzialmente 2 i momenti più determinanti per l’efficacia di un video: l’incipit e il momento clou.

L’incipit del video è un punto davvero molto critico, e questo lo dicono le statistiche! L’inizio è quella piccolissima porzione di video che, presumibilmente, tutti guarderanno. Sarà dopo quei primissimi 2/3 secondi che si capirà in quanti si saranno effettivamente lasciati coinvolgere dal video guardandolo tutto o quasi. Ci sarà, di certo, chi ne guarderà una buona parte e chi, invece, sceglierà di chiudere e uscire. La musica di quei primissimi 3 secondi è fondamentale, deve incuriosire e coinvolgere. Deve creare magia e tenere incollati al video.

Ma lo stesso vale per il messaggio centrale del video, ovvero quell’istante in cui si mostra la soluzione, in cui si dà visibilità al brand, in cui si inserisce la call to action: deve essere un momento ben sottolineato dalla musica.

Per esempio, potrebbe essere il culmine di una fase a ritmo accelerato o, al contrario, un istante di silenzio, una nota di chiusura oppure anche una ripresa della musica, magari con più ritmo e intensità o con una nuova frequenza.

 

Il corpo del video

Data la priorità ai due momenti dell’incipit e della call to action, prestiamo attenzione alla musica di tutto il resto del video.

Qui il suono ha un ruolo leggermente diverso, deve accompagnare, prendere per mano lo spettatore senza che quasi se ne accorga. La musica deve essere in simbiosi con le immagini e sottolinearle senza calcare eccessivamente.

Facciamo qualche esempio.

Un video per sportivi suona perfettamente con una colonna sonora di genere epic, con basse frequenze, pause e crescendo intensi che magari si sposino con lo sforzo fisico, con la difficoltà e con il successo finale.

La musica funky, hip hop ha uno spirito di ritmo e movimento che funziona molto bene per i video di intrattenimento, di gioco e generalmente rivolti a giovani ed adolescenti.

Per un video in cui il soggetto sia frivolo, legato al relax, al divertimento, l’ideale è una musica più acustica: chitarra & tamburello colpiscono lo strato più esterno della pelle, ci coccolano senza essere invasivi.

Per temi più importanti, ci vuole la musica classica, al pianoforte magari. Si tratta di un genere che lavora ad un livello emozionale più profondo: le note basse mischiate a quelle più alte colpiscono la nostra amigdala e sanno creare un vero movimento interiore che apre spazio per il messaggio pubblicitario, per un nuovo bisogno o per convincere a fare una scelta.

 

Diritto d’autore e royalty free music

La scelta della musica per un video, infine, sconta un piccolissimo dettaglio: l’esistenza del diritto d’autore che, normalmente, va pagato.

Ma, per fortuna, questo vincolo ha, negli anni, aperto uno spazio di nuove soluzioni: esistono ormai milioni di brani, che coprono ogni genere musicale e davvero ogni ritmo e frequenza, che gli autori hanno scelto di liberare dal proprio diritto di autore in cambio di una piccola somma o di un credit (in sostanza la citazione del loro nome).

 

 

I miei siti preferiti per cercare royalty free music sono:

 

FMA - Free Music Archive

BENSOUND  - Royalty Free Music

 

 

In una moderna strategia di marketing digitale orientata ai clienti, il video deve avere uno spazio riservato.

E l’utilizzo consapevole del marketing sonoro permette di utilizzare, anche nei video, tutta la potenza dei suoni come nuove e potentissime leve di coinvolgimento e persuasione.

 

 

 

 

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