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Interventi passivi

 

 

 

Gli interventi passivi possono essere classificati secondo tre principali gruppi:

pianificazione urbanistica, tipologie edilizie e barriere antirumore.

 

Pianificazione urbanistica

Una corretta pianificazione consente di ridurre in modo consistente la propagazione del rumore aereo all’interno delle aree edificate. Alcuni criteri basilari per una corretta pianificazione acustica possono essere così riassunti:

 

- allontanamento delle vie di traffico dalle zone residenziali;

- strade di penetrazione nei quartieri con tracciati e caratteristiche tali da imporre bassa velocità ai veicoli;

- zone di parcheggio protette da alberi o altri ostacoli;

- inserimento di edifici di protezione (es. negozi, uffici, garages, ecc.) fra le sorgenti di rumore e le aree residenziali. Tale accorgimento permette la protezione al rumore delle aree residenziali a scapito di quelle commerciali in cui la quiete non costituisce un obiettivo primario;

- modifica dell’orografia del territorio in modo tale che le aree da proteggere risultino ribassate rispetto alle sorgenti di rumore o la creazione di terrapieni con funzione di barriera;

- suddivisione del territorio in aree secondo il loro utilizzo (zonning);

- progettazioni degli edifici secondo criteri di protezione al rumore.

 

Esempio di disposizione a forma di barriera schermante dei garages (tratto da Arbeitsblätter für die Bauleitplanung nr. 9 - Bayerisches Staatsministerium des Innerm Oberste Baubehörde)

 

Orientamento delle case a schiera nell’ottica della protezione da rumore con inserimento di terrapieno (tratto da Arbeitsblätter für die Bauleitplanung nr. 9 - Bayerisches Staatsministerium des Innerm Oberste Baubehörde)

 

 

Tipologie edilizie

In molte occasioni ci troviamo a dover far fronte a scelte urbanistiche errate che consentono la costruzione di edifici anche in luoghi troppo vicini alla sorgente di rumore o in posizione non sufficientemente schermata.

In questi casi il progettista è chiamato a realizzare degli accorgimenti che garantiscano un’adeguata protezione degli spazi destinati alle attività umane.

Al riguardo riportiamo di seguito alcune indicazioni particolarmente utili per un’efficace tecnica di costruzione.

 

- le facciate rivolte verso la sorgente di rumore dovrebbero essere di elevato spessore e prive di aperture e di balconi;

- se è inevitabile collocare finestre rivolte verso la sorgente di rumore bisogna dotarle di serramenti ad elevato isolamento, garantendo altresì corretta ventilazione ed eventuale condizionamento, in modo che non sia necessario aprirle per cambiare l’aria o rinfrescare l’ambiente;

- gli edifici prossimi alla strada è bene che formino uno schermo continuo in grado di proteggere l’area cortilizia interna;

- le tipologie a corte o a schiera sono più adatte alle casette isolate per realizzare giardini protetti dal rumore della strada;

- le recinzioni murarie sono molto più efficienti delle cancellate seppure di diverso impatto;

- la disposizione dei locali negli appartamenti deve tenere conto delle esigenze di quiete richieste da camere da letto e soggiorni evitando di esporle direttamente sulla facciata più esposta al rumore;

- nella costruzione dei balconi il parapetto in muratura piena è da preferire a quelli metallici aperti;

- è necessario prevedere dispositivi per il contenimento delle vibrazioni trasmesse alle fondazione dell’edificio da strade percorse da traffico pesante.

 

 

Le camere da letto sono situate sul lato opposto a quello del rumore; il vano scale ha una doppia intercapedine; i servizi sono posti verso il vano scale. La posizione un po’ meno idonea del soggiorno vine migliorata con la presenza di una terrazza protetta da un parapetto massiccio(Direttiva ÖAL n. 26)

 

 

 

Il probblema legato a due unità abitative confinanti è stato risolto adottando una disposizione simmetrica dei locali (Direttiva ÖAL n. 26)

 

 

 

La casa a schiera dispone di una parete di separazione tra le due abitazioni costruita a doppio guscio con intercapedine ininterrotta dalle fondamenta al tetto; inoltre i locali sono simmetricamente affacciati (Direttiva ÖAL n. 26)

 

 

 

 

 

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