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Ascoltato per la prima volta il 'tuono' del Big-Bang, il primo vagito dell'Universo
Fonte:
AGI Autore: Gordon Francis Ferri
Grazie a uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Nature, alla quale hanno partecipato ricercatori dell'Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn), ora sappiamo che il 'tuono' del Big Bang non può superare una certa soglia di 'rumore'. Per la prima volta, infatti, i fisici hanno esplorato il primo minuto di esistenza del cosmo attraverso la ricerca delle onde gravitazionali. Cioè di quelle increspature dello spazio tempo (come le onde prodotte da un sasso che cade in uno stagno) dovute a grandi sconvolgimenti. Oltre ovviamente al Big Bang, le onde gravitazionali possono essere prodotte da esplosioni di grandi stelle (le supernovae), dallo scontro tra buchi neri o dalle stelle di neutroni. Finora le onde gravitazionali, previste da Einstein, non sono mai state osservate. La loro ricerca avviene attraverso apparati tecnologicamente avanzatissimi che debbono rivelare, attraverso fasci laser che corrono avanti e indietro per un centinaio di chilometri, variazioni di lunghezza dell'ordine di un millesimo del diametro di un nucleo atomico. In Italia esiste uno di questi apparati, è l'interferometro 'Virgo', a Cascina vicino a Pisa, presso l'Osservatorio Gravitazionale Europeo (Ego). E' il prodotto della collaborazione tra Italia (attraverso l'Infn) e Francia. 'Virgo' collabora con una ricerca Usa (chiamata Ligo) che lavora con tre interferometri, uno nello Stato di Washington, uno nello Stato della Louisiana e uno in Germania. Sono stati due anni (2005-2007) di osservazione con Ligo che hanno permesso questa misura di precisione. Gli scienziati italiani dell'Infn hanno contribuito analizzando la grande messe di dati ricavati dalla ricerca. "Gli scienziati delle collaborazioni Ligo e Virgo hanno congiunto i loro sforzi per il miglior utilizzo possibile dei dati forniti dai loro strumenti" ha commentato Francesco Fidecaro, dell'Università di Pisa e dell'Infn e responsabile scientifico di Virgo" combinando simultaneamente i dati provenienti dagli interferometri Ligo e Virgo potremo arrivare a conoscere sulle onde gravitazionali informazioni che nessun altro strumento può dare. Questo e' una grande promessa per il futuro". Lo scambio di dati tra Ligo e Virgo permetterà infatti agli scienziati di risalire ancora più indietro nel tempo e nello spazio con maggiore sensibilità.
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