|
|
Capire come il silenzio incide sul nostro benessere
L’ambiente in cui viviamo è costituito da un universo di suoni e rumori, alcuni piacevoli, altri certamente indesiderati. Siamo così abituati alla loro presenza che abbiamo scordato casa significa stare nel silenzio, un’emozione della quale alcuni ignorano il suo reale significato. Risulta assai difficile, per chi vive nelle città, rifugiarsi in un luogo isolato dai rumori del traffico, dei cantieri, dei grossi impianti industriali o, semplicemente, dai rumori prodotti dal proprio vicino di casa. Un degrado così esteso che è difficile potersi fermare, anche per un attimo, e ascoltare il canto degli uccelli, lo scorrere dell’acqua di un fiume o il soffio del vento fra le fronde degli alberi d’autunno. Il silenzio, al pari del suono, è fonte di emozioni; una condizione nella quale è possibile ascoltare ciò che sta dentro di noi: i nostri pensieri, i nostri sogni. Vivere in un ambiente silenzioso non è solamente una necessità per l’attività del riposare ma è anche e, soprattutto, un’esigenza dell’animo, al fine di poterci dedicare, con la dovuta attenzione, all’attività del “riflettere”. A tal fine, la nostra mente non deve essere distratta da stimoli sonori estranei che possono interferire negativamente sul nostro stato d’animo. Gli antichi conoscevano bene l’importanza del silenzio ai fini della meditazione e della serenità dello spirito e, quindi, del benessere del corpo. Molte delle tecniche di rilassamento, che derivano dalla filosofia del mondo orientale, prendono spunto da tali principi, in quanto la mente è centro nevralgico dell’organismo. Abbazie, conventi e monasteri venivano eretti in luoghi isolati lontani dalle distrazioni e dai rumori della civiltà, luoghi nei quali poter curare nobili arti senza alcuna interazioni con l’ambiente esterno. Pensiamo al raccoglimento nella preghiera nelle antiche chiese della cristianità, mete ancora oggi di pellegrinaggi. Ai giorni nostri è sempre più difficile poter trovare rifugio nel silenzio, assorti, come siamo, nella frenesia di una caotica attività quotidiana. Nemmeno all’interno delle nostre case riusciamo ad essere al riparo, disturbati dal volume troppo alto della TV del vicino, dal sciacquone dello scarico del bagno, o dagli zoccoli della signora del piano di sopra; fattori questi che alterano il nostro equilibrio e la nostra necessità di riposo e tranquillità e che, di conseguenza, spingono a litigiosità e contrasti, alle volte con pesanti ripercussioni. Vivere in un ambiente rumoroso, ci impedisce di ascoltare “dentro di noi” ma anche di ascoltare gli altri, i quali, per riuscire a farsi sentire, sono costretti ad “urlare”. Il silenzio è dunque un bene universale, legittimamente riconosciuto e univocamente ricercato. A conseguenza di un
recente dibattito sul tema, un noto sito inglese ha pensato bene di riportare i
luoghi del silenzio, ossia aree del pianeta nelle quali è possibile, ancora
oggi, apprezzare il silenzio, un nuovo modo per valorizzare questo nostro bene
e, al tempo stesso, scuotere gli animi delle persone, nel tentativo, concreto,
di proteggerlo.
| torna all'inizio |
|
|
Inquinamentoacustico.it ® 2024
Powered by Register.it
|