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6 errori da evitare nel rumore delle attività Dicembre 2019 - A cura di ing. Lorenzo Rizzi - Suono e Vita (sito web: suonoevita.it)
1. Spesso si sottovalutano i rischi legati al rumore quando si inizia una nuova attività, o la si amplia con nuove macchine, o la si estende negli orari notturni Se ci si pensa fin da subito il costo delle opere di insonorizzazione è sempre molto minore. Come per le nuove edificazioni, se si inseriscono decisioni acustiche oculate fin dall’inizio del progetto, gli interventi costeranno una frazione del caso della bonifica post-operam.
2. Minimizzare lo studio previsionale di impatto acustico della propria attività Oggi molti autocertificano l’impatto per rendere rapida la procedura chiesta dal comune, o cercano professionisti economici, quindi compiacenti e frettolosi, giusto per consegnare una carta. Per molte attività è come mettere la testa nella sabbia, quando poi arrivano i controlli ARPA o il CTU del giudice il danno è fatto e i costi e i fastidi si moltiplicano.
3. Non intervenire quando i vicini di casa vengono a lamentarsi per il rumore Questa è una spia che indica che è opportuno fare almeno un collaudo dell’impatto acustico dell’azienda, per vedere a che punto si è ora davanti alla Legge. Come già detto, in acustica prevenire è meglio che curare, in Italia l’attività rumorosa rischia attacchi dal Comune, dalla Procura e tramite il Tribunale Civile, un semplice autocontrollo risolve molte complicazioni inutili e abbassa i costi futuri.
4. Puntare sull’industria 4.0 con attività notturna senza pensare al vicinato
5. Sottovalutare la situazione quando nei reparti ci sono livelli superiori a LAeq = 85 dB(A) In questi casi molte ASL territoriali dopo la visita combinano comunque una sanzione e segnalano alla Procura il titolare. L’azienda con reparti rumorosi è tenuta ad avere un piano di rientro specifico per il rumore cui sono esposti i lavoratori e ad avere comunque un cronoprogramma che dimostri il suo impegno a contenere l’esposizione. Questi studi per essere efficaci devono essere più accurati e specifici della tipica verifica quadriennale che si fa' per il D.Lgs n. 81/08.
6. Non curare il controllo del rumore interno quando si cura l’interior design dei propri locali e dei propri uffici Per un locale pubblico vuol dire perdere i clienti che cercano di ristorarsi e vogliono qualità; per tutte le altre attività vuol dire perdere produttività, è provato scientificamente che un luogo di lavoro troppo rumoroso aumenta lo stress, le cefalee e diminuisce la concentrazione dei lavoratori; studi moderni definiscono livelli di soglia molto più bassi degli 80 dB(A) chiesti dal D.Lgs 81/08. Per lavorare su questi aspetti non basta qualche bel pannello fonoassorbente a parete ma è meglio valutare più soluzioni e vedere il rumore degli impianti tecnici.
In anni di attività abbiamo visto migliaia di situazioni, gli errori pagati cari sono sempre stati legati alla sottovalutazione del rischio rumore e a trattarlo come l’ultimo dei problemi, purtroppo il rumore in azienda e dell’azienda in Italia ha il vizio di tornare indietro in modo virulento, con costi moltiplicati per venti o per trenta.
Suonoevita ingegneria acustica è a disposizione dell’imprenditore e dei suoi professionisti per risolvere qualsiasi situazione di rumore. Contattateci con le vostre domande in merito: @ info@suonoevita.it
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