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Progettazione acustica
Al fine di poter improntare correttamente la progettazione acustica di una sala è necessario tener conto di alcuni importanti aspetti, quali:
- la forma; - il trattamento acustico.
La scelta della forma ha un’importanza fondamentale perché è necessario ridurre al minimo gli echi o la diffusione irregolare del suono. Sono, pertanto, da preferire le forme compatte in alternativa a quelle irregolari, specie se presentano uno sviluppo longitudinale molto allungato, poiché si creerebbero zone d’ombra acustica. Il trattamento acustico consiste nel calcolare l’assorbimento acustico globale che deve avere un ambiente per assicurare una buona diffusione del suono riverberato, scegliendo il tipo di materiale fonoassorbente da impiegare e determinando la quantità di unità fonoassorbenti da mettere in opera al fine di conferire all’assorbimento globale il valore ottimale. Per quanto riguarda il trattamento acustico dell’ambiente, il calcolo dell’assorbimento globale deve tener conto di due esigenze:
- ricondurre il valore del tempo di riverbero al valore ottimale in relazione alla destinazione d’uso dell’ambiente; - assicurare in tutti i punti della sala un livello di pressione sonora udibile dai fruitori.
Queste due esigenze offrono, tuttavia, un elemento di contrasto determinato dal fatto che all’aumentare dell’assorbimento globale si riduce sia il valore del tempo di riverbero sia il livello di pressione sonora al ricettore. Pertanto, se si desidera mantenere un valore accettabile del livello sonoro di ascolto, all’aumentare del volume dell’ambiente è necessario “accettare” un aumento del valore del tempo di riverbero. Ciò considerato, al fine di ottimizzare la propagazione del suono, la progettazione di un ambiente acusticamente corretto può essere affrontata attraverso un metodo sperimentale o uno analitico.
Il metodo sperimentale si avvale delle seguenti fasi:
- rilievo acustico in loco (UNI EN ISO 140); - analisi dei dati; - considerazioni sul tempo di riverberazione rilevato e determinazione delle unità assorbenti prima del trattamento; - ricerca del tempo di riverberazione ottimale e calcolo delle unità assorbenti per realizzarlo; - scelta del tipo di materiale; - disposizione del materiale.
Il metodo analitico è sviluppato attraverso:
- analisi dettagliata della natura delle superfici e della loro estensione; - ricerca dei coefficienti di assorbimento acustico, da tabelle bibliografiche o da schede tecniche del materiale, e determinazione delle unità assorbenti prima del trattamento; - calcolo del tempo di riverberazione (T60) teorico; - ricerca del tempo di riverberazione ottimale in funzione dell’uso e del volume dell’ambiente e calcolo delle unità assorbenti per realizzarlo; - scelta del tipo di materiale; - disposizione del materiale.
Realizzare un ambiente confortevole richiede anche una specifica conoscenza dell’esigenza per la quale tale ambiente è stato realizzato. In particolare, una sala da concerto ha esigenze notevolmente differenti rispetto ad un ambiente abitato, così come un sala per riunioni si differenzia da una stanza d’ospedale.
Abitazioni Per quanto riguarda le abitazioni, non v’è ancora una norma di settore che indichi i requisiti di fonoassorbimento da garantire all’atto della progettazione o della costruzione di un edificio. Tuttavia, la bibliografia di settore raccomanda un tempo di riverberazione (T60) >1 secondo negli ambienti dove si svolge la normale vita di relazione, quali salotto, sala da pranzo, etc..
Scuole Diversamente a quanto visto per le abitazioni, i requisiti acustici relativi agli edifici scolastici sono definiti dal D.M. 18 dicembre 1975 recante “Norme tecniche aggiornate relative all'edilizia scolastica, ivi compresi gli indici minimi di funzionalità didattica, edilizia ed urbanistica da osservarsi nella esecuzione di opere di edilizia scolastica”, il quale stabilisce i criteri inerenti sia l’isolamento acustico fra ambienti e verso l’esterno, sia le caratteristiche acustiche interne di aule e palestre.
Tempo di riverberazione dipendente dal volume
Tempo di riverberazione dipendente dalla frequenza
Ospedali, case di cura e di riposo Per motivi principalmente igienici, negli ambienti sanitari le pareti ed i pavimenti sono rivestiti spesso con materiali molto riflettenti. In questi casi, l'eccessiva riverberazione può causare livelli sonori ambientali elevati. Pertanto, un adeguato intervento di fonoassorbimento può essere necessario al fine di rendere più accettabile la degenza ospedaliera o il soggiorno in strutture di ricovero, oltreché garantire un, seppur minimo, grado di riservatezza di cui spesso è lamenta la mancanza. Tali aspetti possono essere risolti realizzando ambienti non troppo alti, allo scopo di ridurre le superfici laterali riflettenti, e rivestendo il soffitto con materiali fonoassorbenti adeguati a mantenere inalterate nel tempo le loro caratteristiche acustiche, oltre che d’igiene e di manutenzione.
Sale riunioni e biblioteche Requisito essenziale di questi ambienti è quello di mantenere basso il livello sonoro di fondo. In particolare, nelle biblioteche quest’obiettivo talvolta è di difficile attuazione, poiché il colloquio di alcune persone può disturbare le altre, specie quando i tavoli di lettura sono molto ravvicinati fra loro. In questi casi, è utile realizzare il rivestimento fonoassorbente del soffitto. Se ciò non basta, è necessario inserire degli schermi (fissi o mobili) di limitata altezza. Per le sale riunioni vengono generalmente consigliati tempi di riverberazione ottimali, in relazione al volume della sala. A tale scopo può essere impiegato il diagramma di seguito riportato.
Valori ottimali del tempo di riverberazione a 500 Hz per sale riunioni
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