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Udito super, l'orecchio ''allenato'' è la chiave per la concentrazione
Fonte:
ASCA - Salute oggi
(ASCA) - Chi ha “l’orecchio allenato” all’ascolto della musica riesce a distinguere meglio i suoni anche negli ambienti più rumorosi. È quanto emerge dallo studio pubblicato su Ear and Hearing dai ricercatori della Northwestern University di Evanston, Illinois (Usa), secondo cui l’educazione musicale consentirebbe alle persone di discernere suoni, rumori e discorsi anche nei luoghi in cui l’acustica è disturbata come, per esempio, in treno, al ristorante o in aereo. Lo studio è stato condotto su 31 soggetti dell’età media di 23 anni e dotati di un udito normale, che sono stati divisi in due gruppi, in base alla loro esperienza musicale. Ai partecipanti è stato chiesto di ascoltare e individuare alcune frasi in un ambiente acustico sempre più rumoroso. Dall’analisi è emerso che i musicisti erano in grado di distinguere in modo più dettagliato i discorsi, grazie alla loro capacità mnemonica di discernere i suoni. “La formazione musicale – spiega Nina Kraus, direttrice del Northwestern's Auditory Neuroscience Laboratory e principale autrice dello studio – rende i musicisti particolarmente bravi nell’individuare le melodie e i suoni prodotti dai loro strumenti rispetto agli altri. Il nostro studio ha dimostrato che la loro abilità si estende anche all’identificazione dei discorsi in presenza di un ambiente rumoroso”. Secondo gli studiosi i musicisti hanno una maggiore predisposizione all’ascolto dei suoni poiché i toni, i tempi e la gamma dei suoni sono “impressi” con maggiore precisione nel loro sistema nervoso. “Un’addestramento musicale – conclude Kraus - potrebbe educare il sistema nervoso delle persone affette da deficit uditivi, consentendo loro una migliore qualità di vita”.
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