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Intelligibilità della parola
A cura di Chiara Viazzo
L’elevata rumorosità di fondo e la presenza di una eccessiva riverberazione pregiudicano l’intelligibilità della parola, definita come percentuale di parole o frasi correttamente comprese da un ascoltatore rispetto alla totalità delle parole o frasi pronunciate da un parlatore.
Le condizioni ottimali per una corretta comprensione verbale sono definibili in relazione alla destinazione d’uso dell’ambiente e quindi dall’attività svolta dagli occupanti. Infatti in un’aula scolastica un rumore di fondo piuttosto basso è indispensabile per conseguire la massima intelligibilità. Un caso più complesso è quello di un ufficio open space: ammettendo condizioni di riverberazione ottimali, il rumore di fondo non dovrà essere elevato, per evitare di disturbare ad esempio le comunicazioni telefoniche e tra le persone presenti, ma non dovrà essere neanche assente, per permettere una adeguata privacy. L’intelligibilità della parola, oltre dalla destinazione d’uso e dai fenomeni ambientali, è fortemente influenzata dalle caratteristiche di emissione della voce umana, in particolar modo dall’intensità di emissione, dalla composizione in frequenza, dall’andamento temporale e dalla direzionalità e da altri fattori come quelli di natura linguistica, cioè di tutte quelle strutture linguistiche che forniscono all’ascoltatore il senso generale del messaggio.
Esistono numerosi modi per valutare l’intelligibilità del parlato in un ambiente tra cui metodi di misura di tipo diretto, che comportano la realizzazione di test di intelligibilità con l’uso di frasi o parole in rima e prevedono l’interazione di parlatori e di gruppi di ascoltatori. Questo tipo di misura presentano lo svantaggio di essere piuttosto laboriose e richiedono tempi lunghi di elaborazione. Negli anni si è sentita perciò l’esigenza di realizzare altre tecniche che permettano di valutare l’intelligibilità tramite indici che si basano su parametri oggettivi e facilmente misurabili. I parametri oggettivi dai quali dipende l’intelligibilità del parlato sono il tempo di riverberazione e il rapporto segnale/rumore, definito, in un punto, come differenza tra il livello del segnale, cioè la voce umana, e il livello del rumore di fondo.
I più comuni indici che si basano prevalentemente sul rapporto segnale/rumore sono: AI (Articulation Index), SIL (Speech Interference Level), SII (Speech Intelligibilità Index), STI (Speech Transmission Index) e il RASTI (Rapid Speech Transmission Index). In ogni caso in determinate situazioni i test di tipo diretto sembrano fornire risultati migliori rispetto a quelli di tipo indiretto, perché usano ascoltatori reali in situazioni reali. Basti pensare a situazioni di vita quotidiana quali il sistema di annunci aeroportuali e quelli di una stazione ferroviaria. In casi del genere oltre alla qualità e fedeltà dell’impianto va' verificata l’intelligibilità degli annunci che, ovviamente, devono raggiungere tutti gli utenti. Questi sono degli esempi in cui vengono tutt’ora utilizzate misure dirette di intelligibilità.
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