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Barriere antirumore
Quando non è possibile intervenire né sulla sorgente di rumore né sugli edifici o sulle aree che da essa vengono investiti, non rimane che inserire uno schermo, quale difesa passiva alla propagazione del rumore. Le barriere antirumore sono oggi installate, sempre più frequentemente, in prossimità di strade, ferrovie o insediamenti industriali, a protezione di aree residenziali, aree protette e ricreative. Esistono in commercio vari tipi di barriere diversificate in base al materiale di cui sono fatte: acciaio o alluminio, legno, calcestruzzo, policarbonato, materiali refrattari, etc. Dal punto di vista acustico tutte queste barriere possono essere divise secondo le loro qualità in: fonoisolanti e fonoassorbenti oppure solo fonoisolanti. Il grado di protezione offerto da queste barriere risulta generalmente compreso fra i 10 e 15 dB(A). In alcuni casi possono trovare impiego anche le cosiddette barriere naturali ovvero barriere costituite da alberi, cespugli, etc. che costringono il rumore a percorsi complessi con conseguente dispersione di energia. L’efficacia di tali barriere è strettamente legata al tipo di vegetazione scelta; ad esempio una piantumazione di specie a foglie sempreverdi consente caratteristiche di abbattimento costanti per tutto l’anno; tuttavia, l’abbattimento offerto da questo tipo di barriere è abbastanza contenuto, nell’ordine dei 5-6 dB(A), specie se si considera che tali valori sono conseguiti attraverso notevoli spessori, nell'ordine di qualche decina di metri, quindi, di fatto, difficilmente adottabili nei normali ambienti cittadini.
Insertion Loss L'azione schermante di una barriera è generalmente espressa in dB, mediante la "perdita d'inserzione" IL, definita come la differenza tra i livelli di pressione sonora che si rilevano in una determinata posizione esposta al rumore prima e dopo l'installazione della barriera, con le medesime condizioni della sorgente di rumore, del terreno ed atmosferiche.
L’efficacia della barriera dipende dalla forma oltreché dalle caratteristiche del materiale di cui è composta. In particolare, è influenzata da:
Posizione: per massimizzare l’effetto schermante di un barriera è opportuno tenerla il più vicino possibile alla sorgente sonora; Altezza: deve essere tale da non permettere la visibilità della sorgente da parte dei ricettori; Lunghezza: va valutata attentamente per ridurre il più possibile gli effetti di diffrazione laterale che producono una perdita di attenuazione; Spessore: garantisce un miglioramento delle prestazioni acustiche, riducendo la quantità di energia diffratta che raggiunge il ricettore; Fonoisolamento: deve essere tale da rendere trascurabile il contributo dell’energia trasmessa rispetto a quella diffratta; ciò avviene se questo contributo è di almeno 10 dB inferiore all’energia che raggiunge il ricettore per semplice diffrazione; Fonoassorbimento: provoca un ulteriore attenuazione della propagazione sonora. Le barriere fonoassorbenti sono generalmente impiegate per prevenire la riflessione del suono dalla parte opposta a quella in cui sono state installate; Effetto - cuneo: dipende dall’angolo superiore delle sezioni cuneiformi (es. percorsi in trincea, colline in terra, ecc.); induce effetti negativi sul rumore percepito dal ricettore.
L’ottimizzazione delle barriere antirumore è ottenuta attraverso il dimensionamento, in termini di lunghezza, altezza e tipologia, effettuato mediante l’uso di appositi modelli di calcolo previsionale.
Norme tecniche
UNI EN 1793-1 - Dispositivi per la riduzione del rumore da traffico stradale - Metodo di prova per la determinazione della prestazione acustica - Caratteristiche intrinseche di assorbimento acustico UNI EN 1793-2 - Dispositivi per la riduzione del rumore da traffico stradale - Metodo di prova per la determinazione della prestazione acustica - Caratteristiche intrinseche di isolamento acustico per via aerea UNI EN 1793-3 - Dispositivi per la riduzione del rumore da traffico stradale - Metodo di prova per la determinazione della prestazione acustica – Spettro normalizzato del rumore da traffico UNI EN 1794-1 - Dispositivi per la riduzione del rumore da traffico stradale - Prestazioni non acustiche - Prestazioni meccaniche e requisiti di stabilità UNI EN 1794-2 - Dispositivi per la riduzione del rumore da traffico stradale - Prestazioni non acustiche - Requisiti generali di sicurezza ed ambientali EN 1793-4 - Road traffic noise reducing devices - Test method for determining the acoustic performance - Part 4: Intrinsic characteristics - In situ values of sound diffraction EN 1793-5 - Road traffic noise reducing devices - Test method for determining the acoustic performance - Part 5: Intrinsic characteristics - In situ values of sound reflection and airborne sound insulation PrEN 14389-2 - Road traffic noise reducing devices - Procedure for assessing long term perfomance UNI 11022 - (ISO 10847) - Misurazione dell'insertion loss di sistemi antirumore per infrastrutture di trasporto installati in ambiente esterno UNI 9435 Sistemi schermanti - Misura dell’attenuazione acustica degli schermi sottili in campo libero simulato
Novità Recentemente sono state pubblicate le nuove edizioni delle parti 1, 2 e 6 della norma UNI EN 1793, applicabili a barriere antirumore, verticali o inclinate, a rivestimenti fonoassorbenti di muri di contenimento o pareti di trincee stradali (cladding) e a coperture parziali delle strade (cover). Con queste nuove edizioni viene introdotto il riconoscimento della differenza tra le condizioni di campo sonoro riverberante e campo sonoro diretto e formalizzato il riconoscimento della necessità di differenziare il tipo di qualifica di questi sistemi antirumore in funzione del tipo di campo sonoro a cui saranno esposti.
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