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Le onde cerebrali controllano l’impatto del rumore nel sonnoFonte: Scienze-Naturali.it Data: 07 settembre 2011
Gli studiosi hanno mostrato che l'attività del cervello di fronte al rumore è controllata dalle onde cerebrali specifiche durante il sonno. In particolare, le onde chiamate "fusi del sonno" prevengono la trasmissione dei suoni alle regioni cerebrali uditive. Al contrario, quando i suoni sono associati con le onde cerebrali chiamate "complessi K", l'attivazione delle aree uditive è maggiore. La nostra percezione dell'ambiente non è quindi continuamente ridotta durante il sonno, ma piuttosto varia durante il sonno, sotto l'influenza delle onde cerebrali particolari. In questo studio, il team di ricerca guidato dal Dr. Dang Thanh-Vu e il Prof. Pierre Maquet (Cyclotron Research Center, Università di Liegi) mostra che l'attività cerebrale indotta dai suoni durante il sonno dipende strettamente dalle onde cerebrali che costituiscono il nostro sonno. Usando la risonanza magnetica funzionale (fMRI) in combinazione con l’elettroencefalografia (EEG), i ricercatori hanno evidenziato che delle aree cerebrali uditive rimangono attive in risposta ai suoni durante il sonno, tranne quando i suoni si verificano durante le onde cerebrali del sonno chiamate “fusi”. Lo studio mostra infatti che i fusi impediscono la trasmissione dei suoni alla corteccia uditiva. Al contrario, i suoni possono indurre la produzione durante il sonno delle onde cerebrali chiamate "complessi K". I risultati portati da questo nuovo studio dimostrano che la produzione di complessi K dai suoni è associata ad una maggiore attivazione delle aree cerebrali uditive. Mentre i fusi evitano la trasmissione di suoni, i complessi K riflettono una trasmissione più importante di suoni al cervello addormentato. Gli effetti del rumore sul sonno sono quindi controllati da onde cerebrali specifiche.
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