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Febbraio 2018 - A cura di Elena Cipani - psicologa (sito web: elenacipanipsicologa.it)
I suoni possono essere elaborati a vari livelli grazie a determinati processi mentali tra cui la sensazione, la percezione e l'attenzione. Tali processi consentono il passaggio dalla ricezione dei fenomeni acustici da parte dell'apparato uditivo all'ascolto vero e proprio. La sensazione consente di entrare in contatto con il mondo attraverso gli organi di senso e corrisponde al momento in cui i suoni raggiungono l'orecchio. La percezione permette di organizzare mentalmente i dati che provengono dagli organi di senso, di integrarli e di attribuire significati. L'attenzione consente di selezionare tra le molteplici informazioni che provengono dall'ambiente circostante, attività necessaria e fondamentale se si considera la quantità enorme di stimoli a cui si è sottoposti in ogni momento. Si tratta di processi attivi e dinamici che consentono la continua elaborazione di tutti gli elementi con cui si entra in contatto. Talvolta, il riconoscimento di un determinato effetto sonoro non è immediato: può accadere di avvertire qualche cosa che non si riesce ad identificare subito e che siano necessari alcuni secondi per capire quale sia la fonte della sensazione, che si tratti di un suono o di un rumore. Secondo l'acustica, considerato che ogni effetto sonoro deriva dalla vibrazione di un corpo, la differenza tra suono e rumore si basa sull'analisi delle vibrazioni: se le vibrazioni sono regolari si ha un suono, se sono irregolari si ha un rumore. Allo stesso modo, un effetto sonoro è in grado di suscitare delle sensazioni gradevoli o sgradevoli. Generalmente, i suoni determinano sensazioni gradevoli: può trattarsi di semplici suoni abituali di sottofondo della vita quotidiana, come il ticchettio di una sveglia a cui ci si abitua o di composizioni musicali complesse. Quando però si prova disagio significa che il suono si è trasformato in rumore, diventando sgradevole. Tale sensazione fastidiosa è legata a vari elementi tra cui l'eccessiva intensità, l'imprevedibilità, la mancanza di armonia o la durata del disturbo. Se si riesce a risalire all'origine del rumore e a capire di che cosa si tratta è possibile dare un significato a ciò che si prova ed eventualmente prendere una decisione su come affrontare il problema. Se, al contrario, non fosse possibile capire quale sia la causa del disturbo, le emozioni negative legate alla situazione quali ansia, rabbia, sentimenti depressivi e di impotenza già presenti a causa di un disturbo da rumore, tenderanno ad amplificarsi perché quando non è possibile identificare il problema si riduce la possibilità di scegliere e di agire. Il rumore riesce a mettere a dura prova la sopportazione e la tollerabilità tanto più se provoca interferenze importanti e durature con il sonno, se influenza la capacità di concentrazione, il rendimento lavorativo e scolastico e ovviamente quando si trasforma in un rischio per la salute. Diventa sempre più importante imparare a proteggersi e a non avere timore ad attivarsi quando il disagio che si avverte rischia di compromettere la qualità della vita. Ci sono rumori che difficilmente si possono evitare, rumori che proteggono segnalando un pericolo e rumori di cui si può fare a meno. La protezione e la prevenzione iniziano in casa propria in modo molto semplice, per esempio evitando il rumore di alcuni elettrodomestici, chiudendo una porta che per pigrizia resta aperta o scegliendo di usare il tasto del telecomando che abbassa il volume quando si avverte un effetto sonoro fastidioso. Che lo si voglia o meno, tutto ciò che giunge all'apparato uditivo risuona internamente evocando significati, emozioni ed affetti forse dimenticati. Per questo motivo sarebbe molto utile abituarsi ad ascoltare in modo attivo e critico i suoni che ci circondano, nella consapevolezza che tali suoni hanno profonde implicazioni di carattere psicologico. Imparare a riconoscere attraverso l'ascolto delle proprie sensazioni quali sono i suoni che si gradiscono o che disturbano è la base per darsi la possibilità di scegliere, per evitare quando possibile di subire rumori fastidiosi e per capire se ci sono suoni e musiche che possono piacere, ampliando così la propria conoscenza del mondo sonoro.
Per contattare l'autrice email: elena.cipani@gmail.com
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