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Progettare il risanamento acustico
Aprile 2006 - A cura di Luciano Mattevi
 

 

Il 30 marzo scorso si è tenuta a Firenze, all’interno dello splendido Salone del Cinquecento di Palazzo Vecchio, la IV Giornata di Studio sull’Acustica Ambientale dal tema “Progettare il risanamento acustico”, un’importante iniziativa organizzata dalla Regione Toscana e il Comune di Firenze in collaborazione con l’Ordine degli Architetti della Provincia di Firenze, l’Associazione Ingegneri e Architetti della Provincia Bologna, il Collegio degli Ingegneri della Toscana e il Collegio Ingegneri e Architetti dell’Emilia-Romagna.

L’iniziativa ha voluto rappresentare un momento di incontro per illustrare le esperienze maturate nel corso dell’applicazione degli adempimenti previsti nella fase attuativa dei piani di risanamento aziendali e comunali, introdotti dal sistema legislativo nazionale e dalle normative regionali come conseguenza della “classificazione acustica” del territorio, i quali prevedono la progettazione di adeguati interventi di bonifica o contenimento del rumore, al fine di conseguire gli obiettivi di risanamento previsti dai piani. Tali oneri coinvolgono, principalmente, le Società e gli Enti Gestori dei servizi pubblici di trasporto o delle relative infrastrutture, i quali hanno l’obbligo di applicare quanto previsto dal Decreto del Ministero dell’Ambiente 29 novembre 2000 e dagli altri decreti attuativi della Legge n. 447/95 relativi all’impatto acustico prodotto dalle infrastrutture, e cui compete la progettazione degli interventi previsti dai Piani di Contenimento del rumore immesso nelle fasce e nelle aree di pertinenza stradale, ferroviaria, aeroportuale.

Inoltre, con l’avvenuto recepimento della Direttiva 2002/49/CE da parte del D.Lgs. 19 agosto 2005, n. 194 sono state introdotte importanti novità, fra le quali:

- individuazione di nuovi “descrittori acustici” (Lden, Lday, Levening e Lnight);

- elaborazione della “mappatura acustica” e delle “mappe acustiche strategiche”;

- elaborazione e l'adozione dei “piani di azione”, volti ad evitare e a ridurre il rumore ambientale laddove necessario, in particolare, quando i livelli di esposizione possono avere effetti nocivi per la salute umana, e ad evitare aumenti del rumore nelle zone silenziose;

- assicurare l'informazione e la partecipazione del pubblico in merito al rumore ambientale ed ai relativi effetti.

Sono stati trattati, inoltre, aspetti quali la progettazione del risanamento acustico degli edifici e del comfort acustico degli ambienti di vita e di lavoro, oggetto di un crescente interesse per le tematiche connesse nell’ambito dell’edilizia sostenibile e della compatibilità ambientale.

La IV Giornata di Studio sull'Acustica Ambientale si è rivelata, quindi, un’importante occasione per presentare le politiche delle Regioni in materia di risanamento acustico e di sostenibilità dell’ambiente costruito, fare il punto sullo stato di attuazione dei Piani di Risanamento Acustico nelle diverse realtà aziendali, territoriali, infrastrutturali, oltreché proporre metodiche e sperimentazioni messe in atto dai progettisti e dai produttori di materiali e soluzioni per la mitigazione del rumore.

Le relazioni presentate sono state raccolte negli atti della giornata di studio, redatti a cura dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Firenze, suddivisi in quattro parti tematiche:

PARTE I: Il risanamento del territorio – le politiche;

PARTE II: Il risanamento del territorio – le soluzioni;

PARTE III: Il risanamento degli edifici – le politiche;

PARTE IV: Il risanamento degli edifici – le soluzioni.

Per informazioni o per richiedere copia degli atti è possibile contattare l’Ordine Ingegneri della provincia di Firenze (e.mail: info@ording.fi.it).

I numerosi lavori presentati testimoniano come in Italia e, in particolare, la Regione Toscana, da anni impegnata in siffatte iniziative, si stia sviluppando la concreta volontà di procedere nella valutazione e nell’individuazione di adeguati sistemi di contenimento del rumore ambientale.

L’esperienza maturata potrà essere preziosa sia per definire delle comuni strategie di intervento sia per quantificare il grado di contenimento offerto dai più diffusi sistemi di contenimento del rumore. Un apporto importante, specie per quei Gestori o quelle Amministrazioni che non sono in grado, per professionalità o risorse economiche a disposizione, di accollarsi gli oneri di una simile sperimentazione.

Fra i numerosi spunti di riflessione, emersi durante l’esposizione delle relazioni, ve ne sono alcuni degni di nota.

Per quel che attiene le barriere acustiche, le norme tecniche di riferimento (prEN 14389) introducono l’obbligo di indicare la “durabilità” delle caratteristiche acustiche. In particolare, la durabilità acustica, ossia l’indice che rappresenta la degradazione delle prestazioni acustiche (in deciBel) in funzione degli anni di installazione della barriera, deve essere indicata dal produttore del sistema antirumore, sulla base del sito di installazione, attraverso una “esperienza progressiva” o con “prove prestazionali”.

Altra argomentazione di sicuro interesse riguarda “Il risanamento acustico dell’ambito urbano mediante superfici silenti” che ha portato alla valutazione dell’efficacia acustica dell’asfalto in condizioni reali di messa in opera con particolare attenzione alla durata nel tempo delle proprietà fonoassorbenti.

Infine, è stata presentata una soluzione che utilizza dei pannelli fotovoltaici, inseriti all’interno di una barriera antirumore,  per produrre energia elettrica pulita a servizio dell’impianto di illuminazione di una galleria. Tale applicazione può essere estesa ad altri numerosi impieghi, ad esempio in quelle situazioni ove è necessario garantire l’illuminazione di pannelli informativi sul traffico e, in generale, l’illuminazione della segnaletica stradale.

Questa Giornata di Studio s’è rivelata, quindi, un appuntamento per amministratori, progettisti e tecnici competenti in acustica ambientale dal quale trarre importanti spunti su quelli che saranno gli interventi di contenimento della rumorosità nel prossimo futuro.

 

 

 

 

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